Fatiche da ritiri estivi per Chievo e Verona: il segreto è l’alimentazione

Sono giorni intensi per Verona e Chievo che nei rispettivi ritiri, agli ordini dei propri allenatori, stanno portando avanti la preparazione in vista della prossima stagione. E bisogna lavorare non bene ma benissimo visto che manca meno di un mese all’inizio delle danze. Ed il Verona inizia subito con una big, al Bentegodi, infatti, il 23 agosto arriverà niente meno che la Roma di Rudi Garcia. Esordio più agevole, ma comunque insidioso, per il Chievo Verona di Maran che andrà a far visita all’Empoli.

Per arrivare belli carichi sin dalle prime battute diventa fondamentale riuscire ad incamerare più benzina possibile proprio in questo periodo, durante il ritiro estivo appunto. Per fare in modo che ciò avvenga l’allenatore viene coadiuvato da esperti che permettono di preparare al meglio il corpo e la mente di ogni singolo giocatore. Negli ultimi anni, però, sempre più club decidono di avvalersi dell’aiuto di nutrizionisti in modo da predisporre per i propri atleti una dieta corretta che permette di recuperare più velocemente dai carichi di lavoro giornalieri.

Le società meglio organizzate, ed è il caso delle due veronesi, non possono più fare a meno di questi professionisti visto che si è appurato scientificamente che un’alimentazione sbagliata può essere in molti casi causa di infortuni e affaticamenti muscolari. Diventa interessante in tal senso quello che ha evidenziato uno studio su sport e alimentazione in cui emerge che un calciatore professionista può consumare fino a 3800 calorie in un solo giorno. Durante un match ogni giocatore corre in media tra gli 8 e i 10 chilometri e questo richiede al cuore un battito che arriva all’85% del suo massimo.

E’ anche vero che i tempi sono cambiati e questo lo si evince anche vedendo il grado di professionismo a cui il calcio italiano è arrivato. Fino a qualche anno fa era quasi una costante che i calciatori si presentassero in ritiro con qualche chilo in più rispetto al peso forma. Oggi tutto ciò è una rarità e questo è da ricondurre al fatto che ogni club stabilisce delle regole piuttosto ferree da seguire da ogni tesserato sia per quel che riguarda l’allenamento che per la dieta.