Live 24! Finale: Padova-Verona Stars 6-0 (Mazzocco, Ilari, rig. Fabiano, Turea, Azzi, Ramadani)

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Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) In mezzo al campo, anticipando di pochi minuti la sgambata più sudata dell’estate, Paolo Polzotto prende la parola dopo il presidente del Belluno, Gianpiero Perissinotto. Due parole al volo: «Qui nulla è scontato; nessun vecchio ha il posto certo e a nessun giovane è preclusa una possibilità». Fine. Poi però l’amministratore delegato gialloblù prende la squadra da parte, se la porta nella tribuna opposta a quella centrale, e aggiunge qualcosa. Cosa? Di provare a vincere. Perché a quanto pare nemmeno la «serie D a vita» è più scontata a Belluno. Qualche giorno fa Vecchiato disse che i 59 punti (e il quarto posto) non gli sarebbero più bastati, vuole qualcosa in più perché sulla carta «questa è la squadra più forte degli ultimi tre anni». E ieri, al primo giorno della nuova stagione, il neo amministratore delegato ha fatto capire che nulla è impossibile. Il che significa che se sul campo la squadra dovesse meritarsi la Lega Pro, in quel caso si vedrà. Nessuno, sia chiaro, chiede, ha chiesto o chiederà mai a Corbanese e compagni il professionismo; ma allo stesso tempo nessuno oggi chiede loro nemmeno il passo indietro. Certo, Lega Pro significa vincere un campionato che si preannuncia infuocato e significa pure triplicare un budget che a Belluno già si fatica a sostenere. Paolo Polzotto, main sponsor con il marchio Ital-Lenti, dirigente in panchina ogni benedetta domenica e da poco pure amministratore delegato (che su quel budget influisce in larga parte), ha fatto capire che di partire con il freno a mano tirato non ne ha nessuna voglia. DALL’OLANDA CON FURORE – A fargli da spalla ci ha pensato Delouis Hurwits, già socio della Afc di Amsterdam (che il Belluno incontrerà in amichevole venerdì 31 luglio a Ponte nelle Alpi) – società che conta 950 giovani tesserati nelle proprie giovanili e un totale di 117 squadre – e da pochi giorni nuovo socio dell’Ital-Lenti Belluno (insieme alle altre due new-entry Luigi Della Vecchia e Claudia Bettiol). Hurwits sa bene cosa significa fare il salto, testimonia che anche in Olanda in molti preferiscono rimanere «dilettanti ma sani, con i bilanci in ordine», ma allo stesso appoggia la filosofia di Polzotto: «Si gioca per vincere». OCCHIO ALLA MAGLIA – E di maglia ha parlato pure Gianpiero Perissinotto, all’esordio da numero 1 della società. «Ben tornati ai vecchi e ben arrivati ai nuovi – le parole del presidente a centrocampo – il 2014/2015 si è chiuso con grandi soddisfazioni, una squadra compatta e tanta voglia di fare. Ecco, che il 2015/2016 riparta da lì». «Vi abbiamo scelto – ha continuato Perissinotto – per le vostre qualità calcistiche e umane. Ora vi chiediamo tre cose: lealtà verso i compagni e verso gli avversari, impegno in ogni singolo allenamento e rispetto per la maglia che indossate. La maglia con una storia, la maglia di un capoluogo osservato da tutta una provincia. Tutti insieme, squadra, staff, dirigenti e tifosi, possiamo fare un grande campionato». I PRESIDENTI – Al fianco di Perissinotto c’erano pure Livio Gallio, a cui è andato il ringraziamento personale del mister per i suoi due anni di presidenza (storici per i risultati, mai così buoni da 10 anni a questa parte), alcuni soci in rappresentanza del Cda e altri tre presidenti di ieri: Sergio Carbonari, Sergio Barzon e pure Franco Vicentini, «presidente di tre promozioni – ha ricordato Perissinotto – quindi speriamo che porti bene». Alla squadra sono poi stati presentati i soci freschi di nomina: per l’appunto Delouis Hurwits, l’avvocato Claudia Bettiol e Luigi Della Vecchia, cognato di Polzotto, impegnato professionalmente nel gruppo Grigolin anche se la sua presenza nel Belluno è a titolo personale.

Ore 20.30 – (La Provincia Pavese) È un Pavia che gira già come un orologio. Nel quarto test al Chiappano gli azzurri liquidano 6-0 la pratica Novese (serie D), ma quello che più conta, dimostrano di aver già assimilato schemi e automatismi. Il 3-5-2 appare uno schema ormai collaudato: quattro partite, 25 gol fatti e zero subiti. Il reparto arretrato è una garanzia e i movimenti dei vari interpreti, provati in settimana, sono coordinati al centimetro. E poi il centrocampo, che sembra già in grande condizione. In evidenza gli esterni Ghiringhelli e Angelotti, autentiche spine nel fianco della difesa novese. I due vengono imbeccati più volte da un ottimo La Camera, autentico padrone del centrocampo. Gli incursori Marchi e Rosso completano l’opera. Proprio dai due nasce il gol del vantaggio. Con una scivolata Marchi recupera palla all’interno dell’area novese: la sfera finisce tra i piedi di Rosso che con un piattone diretto nell’angolino basso porta in vantaggio gli azzurri. La Novese si difende bene, cercando di limitare gli attaccanti Ferretti e Del Sante, quest’ultimo pericoloso sul gioco aereo. Ma il Pavia è in gran forma e si vede. Mancano dieci giorni all’appuntamento con il Poggibonsi in coppa Italia e la squadra sembra aver assorbito alle perfezione gli schemi di mister Marcolini. Da un calcio d’angolo del metronomo La Camera arriva il raddoppio di Biasi, lasciato solo dai difensori novesi. Il Pavia è padrone del campo. La difesa si difende con ordine e Facchin è risultato inoperoso per tutta la prima frazione di gioco. Ancora La Camera coglie la traversa su un calcio piazzato che grida ancora vendetta. Ma le azioni più pericolose provengono dalle fasce. Lo scatenato Angelotti serve Ferretti, il quale va vicino alla marcatura sia di testa che di sinistro. Nell’intervallo girandola di cambi da parte di mister Marcolini, che mantiene intatto il 3-5-2. Una garanzia. E così gli azzurri partono subito all’attacco e dopo tre minuti arriva il tris con Bellazzini dal dischetto. Sempre Bellazzini, dopo pochi minuti, sigla il quarto gol direttamente da calcio d’angolo. Gli azzurri, col passare dei minuti, sembrano essere sempre più indemoniati. Numerose le palle goal create, in particolare grazie alla volontà di Mattia Marchi, sfortunato sotto porta. La difesa regge l’urto, e Fiory nella ripresa non sa che fare. Cesarini mette a segno il 5-0 a termine di un lungo fraseggio. Lo stesso fantasista si ripete poco dopo, vincendo un contrasto col portiere avversario e depositando a porta vuota. Manca all’appello col gol Marchi, che coglie la traversa a porta sguarnita. Nel finale spazio anche per capitan Soncin. Le indicazioni continuano ad essere positive: il ritiro in valle Staffora fa bene agli azzurri. Oggi prevista la seduta pomeridiana alle 16.30. Domani si terrà l’ultimo giorno di allenamenti a Varzi, con doppia seduta. Sabato pomeriggio gli azzurri saranno di scena al Mascherpa. Dopo di che mister Marcolini ha deciso di concedere ai ragazzi due giorni di riposo. E’ un Pavia che fa ben sperare. La formazione del Pavia (3-5-2): 1 Facchin (46′ Fiory) 2 A.Cristini 3 Angelotti (55′ Bonanni) 4 La Camera (46′ Carraro) 5 Malomo (65′ Soncin) 6 Biasi (46′ Marino) 7 Ghiringhelli (77′ Buongiorno) 8 A. Marchi (46′ M.Cristini) 9 Del Sante (46′ M. Marchi) 10 Rosso (46′ Bellazzini) 11 Ferretti (46′ Cesarini). Allenatore: Michele Marcolini. Marcatori: 4′ Rosso, 32′ Biasi, 48′ (rig.) e 54′ Bellazzini 78′ e 85′ Cesarini.

Ore 20.00 – (Gazzetta di Mantova) Enzo Di Santantonio tornerà a vestire la maglia biancorossa e oggi o domani raggiungerà i compagni nel ritiro di Masen di Giovo (Trento) per cominciare ad allenarsi agli ordini di mister Maspero. Ieri sera il Mantova ha infatti trovato l’accordo con il procuratore del 20enne centrocampista; accordo sul quale c’è già la firma del presidente Musso, alla quale si aggiungerà oggi (salvo clamorose sorprese) quella del giocatore. L’Acm ha offerto a Di Santantonio, che si è svincolato il 30 giugno dal Genoa, un contratto fino al 2017 e l’intesa è stata trovata senza troppi problemi. In attesa dell’arrivo a Masen del centrocampista francese, stamani salirà in ritiro il 20enne portiere Marco Albertoni, prelevato in prestito dal Genoa. Si tratta di un estremo difensore che la scorsa stagione ha collezionato una sola presenza nella Spal, ma a gennaio Juric – che lo ha allenato nella Primavera rossoblù – lo avrebbe voluto al Mantova. Albertoni tra l’altro ha svolto la prima parte del ritiro con la prima squadra del Genoa. Detto delle certezze, in casa biancorossa permangono però ancora dei dubbi. Sta diventando estenuante, infatti, l’attesa per concludere con il Pavia il “secondo atto” della cessione di Angelo Siniscalchi. C’è un tira e molla con il giocatore sulle cifre del contratto e anche una richiesta dell’Acm, che non vorrebbe pagare lo stipendio di luglio a un giocatore che si sta già allenando con un altro club. In giornata o al massimo domani la situazione si dovrebbe comunque risolvere, visto che tutte le parti in causa hanno interesse a concudere l’operazione. Il Mantova, fra l’altro, ha legato alla partenza di Siniscalchi gli ultimi due colpi del suo mercato. Dal Pavia, che nell’ambito dell’operazione deve versare un conguaglio al club di Viale Te, tornerà infatti il 27enne mancino Samuele Sereni, che garantirà a mister Maspero un’ulteriore opzione per la fascia sinistra. Soltanto dopo aver ceduto Siniscalchi, poi, il Mantova potrà concretizzare la trattativa (ormai in pratica già conclusa) per l’ingaggio del difensore Fabio Gavazzi, attualmente in ritiro con il Novara. Il 27enne centrale era già stato nel mirino dell’Acm due estati fa, quando mister Sala provò senza successo a portarselo dietro dal Renate, ma adesso dovrebbe davvero approdare in riva al Mincio. Una volta messo a segno l’ultimo acquisto, al Mantova resterà soltanto da sfoltire la rosa: in particolare si dovrà lavorare per la cessione di Francesco Uliano, vista l’abbondanza che c’è a centrocampo. Alessandro De Respinis sta invece cercando di convincere mister Maspero a confermarlo, impegnandosi allo spasimo in ritiro. Si vedrà.

Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) L’accelerata è stata improvvisa, bruciante, ed ora Matteo Tomei è a un passo dal vestire, per la prima volta, la maglia della squadra della sua città. Si aprono le porte del De Marchi, di fronte all’ex portiere del Real Vicenza, che sta attendendo solo la convocazione ufficiale per il raduno di domani. L’accordo sarebbe stato trovato negli scorsi giorni, inserito nella corsia preferenziale dato il rapporto costruito nel tempo tra il portiere pordenonese e il tecnico Tedino. I due sono decollati insieme nella stagione al Sandonà Jesolo, e ora si ritroveranno in neroverde. Questa volta però, a meno di clamorose marce indietro, tra i professionisti in Legapro. Ma l’arrivo di Tomei, sempre più prossimo, pone il Pordenone di fronte a un dilemma: che fare con Gianni Careri? Al momento il portiere-eroe dello scudetto è infortunato, e si ritroverebbe chiuso dal nuovo numero uno. L’arrivo di Vicario (classe 1997), poi, occuperà anche la maglia numero 12. Aspettare il rientro di Careri per metterlo in competizione con Tomei? Difficile. E se per il portiere bolognese fosse pronto un posto in società? Ipotesi forse più percorribile. In uscita, come detto più volte, c’è invece Maccan, e proprio in questo senso si registra un’importante novità. Sul capitano del Pordenone, infatti, è tornata forte la Sacilese, che ora vuole stringere i tempi e portarsi a casa il giocatore in pochi giorni. Infine Andrea Migliorini e Matteo Buratto: i loro rinnovi sono vicini, se ne parla in queste ore. Dopo la presentazione ufficiale di domani, i ramarri inizieranno gli allenamenti sabato a Sant’Antonio di Porcia in doppia seduta: 24 i giocatori convocati.

Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Ci siamo. La trattativa è in dirittura d’arrivo. Matteo Tomei (classe ’84) è vicinissimo a diventare il nuovo portiere del Pordenone. Il neo tecnico neroverde, Bruno Tedino, ha fatto espressamente il suo nome, memore delle stagioni passate insieme a Sandonà, in cui l’estremo pordenonese era uno dei leader, in campo e fuori, del gruppo guidato dall’ex ct della nazionale Under 17. Rincorsa. Pordenone e Tomei, una lunga rincorsa. Non c’è stata estate negli ultimi tempi in cui il nome del portiere non sia stato accostato al club cittadino, ma quasi giunti all’altare, è sempre mancato qualcosa perché il matrimonio si celebrasse. Stavolta le cose sono (sarebbero, in attesa dell’ufficialità) andate diversamente, in primis perchè il Pordenone si è affidato a un tecnico che stima molto Tomei (stima reciproca) e in secondo luogo perchè il numero uno si è trovato improvvisamente senza squadra, dopo la sparizione del Real Vicenza, società in cui ha militato nelle ultime due stagioni di Lega Pro, collezionando 66 presenze e indossando la fascia di capitano. Il contatto tra le parti, pertanto, ha avuto vita facile. E Tomei sta così per coronare ciò che lui stesso ha più volte definito un sogno, ovvero giocare per la squadra della sua città (è cresciuto a due passi dal Bottecchia) e in cui ha militato il padre Ermanno, attuale allenatore della Sanvitese. Terzetto. L’arrivo di Tomei sgombera il campo da dubbi: il Pordenone in porta vuole affidarsi all’esperienza e al carisma. Doti fondamentali per guidare la retroguardia chiamata a confrontarsi nel difficile torneo di Lega Pro (ripescaggio permettendo). Assieme a Tomei, al momento, c’è anche Gianni Careri (’82): l’eroe dello scorso finale di stagione è attualmente alle prese con il recupero da un grave infortunio a un ginocchio. Dovrebbe essere pronto per fine agosto. A voce è stato più volte confermato, visto l’apporto fondamentale che ha dato nel torneo passato. Cos’accadrà? Convivenza o divorzio. Non è da escludere la seconda ipotesi, anche considerando che il Pordenone ingaggerà un altro estremo difensore: Guglielmo Vicario (’96) ex Fontanafredda, di proprietà dell’Udinese. Potrebbe non esserci spazio per tutti. Partenza. In neroverde era arrivato lo scorso inverno per cercare di dare man forte a un attacco con le polveri bagnate. Tuttavia ha avuto poco spazio (6 presenze) e non ha lasciato il segno: il giovane (’94) attaccante Alessandro Gatto, di proprietà dell’Hellas Verona, ripartirà dalla Juve Stabia (Lega Pro).

Ore 19.00 – Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate da Carmine Parlato: “Come sempre in questi casi non conta il risultato ma quanto i ragazzi hanno appreso. Siamo all’inizio di un lavoro importante, sotto l’aspetto fisico si può capire poco ma dal punto di vista tattico ho visto cose buone e meno buone. È ancora presto, che ben vengano tanti errori perché essendo all’inizio possiamo correggerli a dovere. Il gruppo sta lavorando in maniera egregia e a cinque giorni dall’inizio del ritiro siamo già a buon punto. Altinier? Non l’abbiamo rischiato. Dell’Andrea? Piccolo fastidio ma niente di che…”.

Ore 18.40 – Queste le dichiarazioni rilasciate al termine dell’amichevole da Roberto Bonetto: “È stato un discreto test, abbiamo tanti giocatori in prova che devono amalgamarsi con la squadra. Domenica nel test potremmo vedere qualcosa di più. Novità di mercato? Ci servono due giocatori in mezzo al campo, ci sono delle piste, non dobbiamo aspettare molto, spero che già per il fine settimana ci sia qualche acquisto”.

Ore 18.20 – Fischio finale: Padova-Verona Stars 6-0, reti di Mazzocco, Ilari, Fabiano su rigore, Turea, Azzi e Ramadani.

Ore 18.17 – Il Padova “chiude il primo set” con Ramadani. 6-0.

Ore 18.16 – 5-0 del Padova, a siglarlo è Azzi con un bel tiro a giro.

Ore 18.01 – Poker del Padova, a segno Turea. 4-0.

Ore 17.50 – Inizia il terzo tempo di Padova-Verona Stars. Questo l’undici biancoscudato: Pardo; Dionisi, Gorzelewski, Fabiano, Muminovic; Ramadani, Carcuro; Mihaylov, Cunico, Turea; Azzi.

Ore 17.43 – Fine secondo tempo, Padova-Verona Stars 3-0.

Ore 17.39 – Tris del Padova, a segno Fabiano su rigore.

Ore 17.13 – Inizia il secondo tempo. Questa la formazione dei Biancoscudati: Favaro; Dionisi, Diniz, Fabiano, Anastasio; Poesio, Senkal; Turea, Mihaylov, Azzi; Neto Pereira.Ore 17.08 – Finisce il primo mini-tempo (se ne giocheranno tre da trenta minuti): Padova-Verona Stars 2-0, reti di Mazzocco e Ilari.

Ore 17.06 – Raddoppio del Padova con un eurogol di Marco Ilari, che con un pregevole destro al volo da fuori area indirizza la palla all’incrocio. 2-0.

Ore 16.39 – Padova in vantaggio, il primo gol stagionale è di Mazzocco, che di testa incorna da due passi dopo una lunga azione insistita. 1-0.

Ore 16.35 – Inizia Padova-Verona Stars, prima amichevole stagionale per i Biancoscudati!

Ore 16.20 – Qui Pieve di Cadore, questo l’undici titolare biancoscudato: Favaro; Dionisi, Diniz, Niccolini, Anastasio; Mazzocco, Muminovic; Petrilli, Cunico, Ilari; Neto Pereira.

Ore 16.10 – Qui Pieve di Cadore: squadre in campo per il riscaldamento.

Ore 15.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Soddisfazione e fiducia sono i sentimenti predominanti tra i tifosi che, seppur in serie D, potranno continuare a tifare il tricolore arancioneroverde. «Non c’era proprio nessun motivo per cambiare i colori, è giusto siano rimasti tre – sostiene Luciano Bignone (Venezia Club Campalto) -. Semmai stupisce che a quasi trent’anni dalla fusione ci sia ancora chi prova, senza riuscirci, a rovinare tutto. Dal 1987 tutti siamo invecchiati, dovremmo anche essere cresciuti per smetterla di polemizzare su questioni che un giovane di oggi nemmeno capisce. Il nome Venezia Fc va bene ma l’ideale sarebbe stato mantenere «Unione». Speriamo che questi americani alla lunga ci tengano più di Korablin». «Nome e colori a mio avviso sono secondari, mi interessa più la sostanza di un progetto di cui ancora si sa poco – evidenzia Ettore Perocco (Alta Marea) -. Di sicuro tutte queste diatribe, che in tutti questi anni non hanno portato nulla di buono, non sono un bel biglietto da visita verso la nuova proprietà. In città possono esistere più realtà, se ai neroverdi non va bene questo Venezia si facciano il loro. Sono curioso di vedere all’opera il ds Perinetti: solo vincendo tornerà gente al Penzo e ci si dimenticherà dei colori». Soddisfatto a metà Andrea Vianello (Curva Sud). «Tutti i contrasti sono figli dell’errore fatto nel 1989 da Zamparini abbandonando il nome VeneziaMestre dopo due sole stagioni. Il fallimento-Korablin era l’occasione giusta per ripristinarlo, aspettiamo l’anno prossimo almeno il ritorno dell’Unione accanto a Venezia. L’arancioneroverde comunque dice tutto, chi lo ha amato torni al Penzo e ci aiuti a rispondere con i fatti a chi semina zizzania: non servono a nulla i «mi piace» su Facebook, conta solo esserci». A dir poco deluso, invece, Luigi Carbon dell’Associazione Venezia Club. «Restare arancioneroverdi con un Mestre nella stessa categoria non ha nessun senso. I veneziani non vanno al Penzo perché la squadra non è più neroverde da troppo tempo, il sindaco non ha voluto problemi ma la scelta di accontentare una fetta ristretta di tifosi non pagherà. È una presa in giro, bisognava tornare al 1986, in molti non ci faremo più l’abbonamento quest’anno».

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il sindaco Brugnaro «benedice» il Venezia Fc e gli assicura il Penzo. Preso atto della costituzione martedì a Roma del nuovo club arancioneroverde presieduto dall’americano James Daniels, ieri il primo cittadino ha inviato a Federcalcio e Lega Nazionale Dilettanti la sua «lettera di gradimento», per chiedere l’ammissione in serie D. Brugnaro ha precisato che il Venezia Fc (oggi a Marghera per l’affiliazione al Comitato Veneto-Lnd) «è assolutamente meritevole di partecipare alla serie D e il Comune garantirà l’uso degli impianti necessari». Il riferimento è tanto allo stadio Penzo di Sant’Elena, quando al centro sportivo Taliercio di Mestre, con l’amministrazione comunale a «garantire l’uso» in quanto proprietaria delle strutture e essendo quantomeno in stand-by le vigenti convenzioni stipulate dalla precedente giunta a favore dell’Fbc Unione Venezia. Alla società di Yury Korablin, tuttora viva (con i suoi debiti) sul piano giuridico ma non su quello sportivo dopo la mancata iscrizione in Lega Pro, era stato concesso il Penzo per 5 anni dal 1. agosto 2012 «a scomputo del canone e con l’impegno di provvedere – aveva precisato il Comune nell’occasione – alla manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura oltre alle opere di manutenzione e alla totalità delle spese sui consumi». In serata anche il Venezia Fc ha annunciato la propria nascita confermando la presenza nel cda del presidente Daniels e degli avvocati Alessandro Vasta e Giuseppe Santarelli, mentre «domani al massimo sarò in città per un faccia a faccia con Vasta e Dante Scibilia» ha annunciato il ds in pectore Giorgio Perinetti: «La proprietà ringrazia il sindaco Brugnaro per l’onore e la grande responsabilità di continuare la tradizione calcistica cittadina – scrive il club (alla ricerca di una sede societaria) -. L’obiettivo è riportare i colori arancioneroverdi a livelli consoni al blasone della società e della città intera, nella sua dimensione lagunare e di terraferma. Siamo già al lavoro per dotare la società di uno staff dirigenziale qualificato e per allestire una squadra che possa competere ai massimi livelli già nel prossimo campionato».

Ore 15.10 – (La Nuova Venezia) Martedì la nascita del Venezia Fc a Roma, oggi l’affiliazione alla Federcalcio passando per gli uffici regionali di Marghera. Amante dei “cinguettii”, il sindaco Brugnaro ha composto su twitter questo messaggio nel pomeriggio: «Ho scritto oggi a Figc e Lnd: Venezia Football Club merita di partecipare alla serie D e il Comune garantirà l’uso degli impianti». «Stiamo correndo dalla mattina alla sera» aggiunge l’avvocato Alessandro Vasta, «capisco che abbiamo i riflettori puntati addosso e che un po’ tutti sono ansiosi di avere notizie. Chiedo solo un po’ di pazienza, abbiamo saputo solo sabato mattina dell’incarico da parte dei sindaco Burgnaro di costituire la nuova società calcistica e in questi primi giorni il nostro obiettivo principale è completare tutti gli iter burocratici necessari, prima la costituzione della società, poi l’affiliazione e infine la richiesta di iscrizione alla serie D. Perinetti? Stiamo parlando, spero che possa iniziare presto a costruire la nuova squadra». In tarda serata sono arrivati i comunicati di Brugnaro e del Venezia Fc. «I signori rappresentanti del Venezia Fc mi hanno illustrato un coerente progetto di rilancio del calcio veneziano» ha scritto Brugnaro alle 19.03, ben strutturato sia sotto il profilo finanziario che sotto quello sportivo, evidenziando anche particolare interesse per il settore giovanile». A seguire il comunicato, il primo della sua storia, del Venezia Fc, dove oltre ai ringraziamenti di rito al sindaco si legge che «la nuova proprietà si impegnerà a riportare i colori arancioneroverdi a livelli consoni al blasone della società e della città intera, nella sua dimensione lagunare e di terraferma. Siamo già al lavoro per dotare il club di uno staff dirigenziale qualificato e per allestire una squadra che competa ai massimi livelli già nel prossimo campionato». Completata la fase dell’affiliazione, il Venezia Fc dovrà inoltrare la richiesta di iscrizione in sovrannumero alla serie D al presidente della Figc ,Tavecchio, al presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosentino, e al presidente del comitato regionale veneto, Ruzza. La documentazione completa dovrà comprendere: la lettera di gradimento dei sindaco Luigi Brugnaro, l’affiliazione della società con relativo numero di matricola attribuito, atto costitutivo e statuto, il documento di programmazione triennale, l’indicazione del campo da gioco e il numero di conto corrente. Dopo aver ricevuto l’approvazione, il Venezia Fc dovrà versare il contributo a fondo perduto di 300 mila euro e le tasse di iscrizione.

Ore 14.40 – (Gazzettino) Marco Beccaro giocherà nella prossima stagione con la Luparense San Paolo. L’attaccante padovano aveva raggiunto un accordo nelle scorse settimane con il Delta Porto Tolle Rovigo, ma il direttore sportivo Alberto Briaschi è riuscito con un blitz ad assicurarsi il ventiseienne di Campodarsego che è uno dei giocatori più ambiti in serie D, categoria nella quale molto probabilmente saranno ripescati i Lupi. Briaschi, tra l’altro, ha già avuto Beccaro ai tempi del Mezzocorona e del Marano.  «Siamo molto contenti – spiega il diesse – è davvero un grande innesto. L’ho già avuto in passato e lo ritengo uno degli attaccanti esterni più forti dell’Eccellenza e della serie D. Tutti gli anni garantisce gol e prestazioni magistrali». Ecco le prime parole rossoblù di Beccaro, che ha firmato un contratto biennale: «Era da tanti anni che non trovavo un presidente ambizioso come Zarattini, il progetto mi ha convinto subito. Mi piacciono le sfide, entro a fare parte con grande entusiasmo di questo club che è composto da persone serie e competenti. Ho rifiutato molte offerte, ma ciò che si sta costruendo a San Martino di Lupari è qualcosa davvero di importante. E poi volevo anche riavvicinarmi a casa». Come detto, sembrava già fatto il suo trasferimento al Delta Porto Tolle Rovigo. «Hanno cambiato allenatore e il nuovo tecnico vuole giocare con il trequartista. Non mi sembrava il caso di iniziare una nuova stagione in un ruolo che non era il mio». Intanto, mercoledì 29 luglio ci sarà il raduno al campo sportivo di Tombolo, che sarà il quartier generale della squadra. Nei due giorni precedenti i giocatori si sottoporranno a test fisici e medici. Fissata anche la prima amichevole: l’1 agosto con l’Abano a Tombolo.

Ore 14.20 – (Gazzettino) C’è di nuovo il giocatore Davide Matteini tra le nove persone destinatarie degli avvisi di garanzia notificati ieri dalla procura di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta “Dirty soccer”. L’attività investigativa ha portato alla luce ulteriori presunte combine. I risultati delle gare dell’ultimo campionato di Lega Pro Vigor Lamezia-Casertana e Salernitana-Barletta (24 aprile), Pistoiese-L’Aquila (12 aprile) e Martina-Paganese (20 dicembre 2014) sarebbero state alterate tramite il pagamento di denaro. Matteini era stato già tirato in ballo per la presunta combine Teramo-Savona, sulla quale la Procura federale ha messo un primo punto fermo contestando gli addebiti ai quali dovrebbero seguire i deferimenti. Addebiti che la procura federale ha individuato come responsabilità oggettiva per l’Atletico San Paolo in merito al presunto coinvolgimento di Matteini, all’epoca dei fatti tesserato per il club padovano, che nel frattempo non esiste più essendosi fuso con la Luparense. «Abbiamo incaricato il nostro avvocato di fare una memoria difensiva – afferma l’ex presidente Giuseppe Tremonti – La società non c’entra niente, è indagato Matteini che aveva lasciato la squadra in gennaio presentando un certificato medico».

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) Nove avvisi di garanzia, uno dei quali ha raggiunto l’ex calciatore dell’Atletico San Paolo Davide Matteini, già invischiato per il match Savona-Teramo nel precedente filone d’inchiesta, e altre quattro partite finite sotto la lente degli investigatori. Non si ferma il lavoro della Procura di Catanzaro, che ieri, proseguendo nell’indagine sul calcioscommesse tra Lega Pro e Serie D denominata “Dirty Soccer”, ha eseguito perquisizioni e inviato avvisi di garanzia a 9 persone ritenute responsabili di aver partecipato all’alterazione di 4 gare dell’ultimo campionato di Lega Pro: Martina-Paganese, Vigor Lamezia-Casertana, Salernitana-Barletta e Pistoiese-L’Aquila. Matteini rischia. Tra queste anche Matteini, che compare per la seconda volta nei verbali della Procura calabrese. Dopo essere stato accusato di aver fatto da tramite tra le dirigenze di Teramo e Savona per l’alterazione del match giocato in Liguria lo scorso maggio, ieri è stato raggiunto da un nuovo avviso di garanzia in riferimento al match Pistoiese-L’Aquila: secondo il pool investigativo, il ds dell’Aquila Ercole Di Nicola avrebbe cercato di alterare il risultato della partita avvalendosi di due intermediari, l’agente Fifa Eugenio Ascari e proprio lo stesso Matteini, affinchè contattassero Romeo, giocatore della Pistoiese, per combinare il risultato finale dietro la promessa di un ingaggio per la prossima stagione. Presa di distanze. Matteini fino al 30 giugno è stato un tesserato del San Paolo, e per questo il procuratore federale Stefano Palazzi nei giorni scorsi ha contestato alla società di via Canestrini la responsabilità oggettiva che dovrebbe – secondo la procedura – portare in un secondo momento al deferimento e poi, codice di giustizia sportiva alla mano, eventualmente ad una penalizzazione in classifica dopo il processo. Il San Paolo, però, nelle ultime settimane è confluito nella Luparense FC, dando vita al nuovo sodalizio che (per ora) milita in Eccellenza. «Noi siamo tranquilli per diversi motivi», precisa il legale della società di San Martino di Lupari, Leonardo Rebecchi. «Innanzitutto perché, distinte alla mano, Matteini da gennaio non ha più giocato nemmeno una partita. Ma soprattutto perché le partite a lui contestate sono di un campionato che non era quello a cui partecipava il San Paolo». La responsabilità oggettiva, infatti, si configura quando un tesserato agisce a nome della società o arrecandole un vantaggio: trattandosi di Savona-Teramo e Pistoiese-L’Aquila, gare di Lega Pro, la Luparense non dovrebbe avere nulla da temere. «Il San Paolo si dissocia da qualsiasi azione compiuta dal suo tesserato», conclude l’avvocato Rebecchi. «Farà eventualmente valere i suoi diritti nei confronti di Matteini, ma non può rispondere di responsabilità oggettiva: manderemo presto una memoria difensiva a sostegno della nostra tesi». Colpo Beccaro. E infatti a San Martino nessuno si preoccupa dell’inchiesta di Catanzaro, anzi. Ieri la Luparense San Paolo (che inizierà la preparazione il 29 luglio) ha messo a segno un vero “colpo” sul mercato, strappando ad una foltissima concorrenza l’ex attaccante della Sacilese, padovano di Campodarsego, Marco Beccaro. «Uno degli attaccanti esterni più forti, anche per la Serie D», l’ammissione del diesse Alberto Briaschi. E in effetti la squadra che si sta creando potrebbe giocarsela tranquillamente anche in quarta serie, nonostante la certezza del ripescaggio non ci sia ancora. Domani la Covisod comunicherà l’esito delle sue valutazioni: almeno sette squadre rischiano di non iscriversi in D (Hinterreggio, Palmese, Isola Liri, Brindisi, Sora, Termoli e Battipagliese), e con le ripescate nelle categorie superiori potrebbero esserci diversi posti liberi. «Non mi illudo», taglia corto patron Stefano Zarattini sulla questione. «Abbiamo una squadra da D, è vero, ma se andasse male rimarrebbero tutti anche in Eccellenza».

Ore 13.40 – (Gazzettino) L’Este riparte nella giornata più calda dell’anno e scalda i motori per un campionato sopra le righe: i giallorossi hanno iniziato ieri pomeriggio la preparazione estiva al Nuovo comunale atestino. Allenatore nuovo e squadra nuova, ma vecchi obiettivi. La società non nasconde di volere fare un campionato di vertice e le aspettative nei confronti di Andrea Pagan sono altissime. Il tecnico ha parlato a lungo ieri alla rosa, composta per quattro-quinti da giocatori nuovi, e attorno alla squadra c’è già molta attenzione. Gli allenamenti proseguiranno fino a domani negli impianti di Meggiaro, dove il gruppo tornerà a sudare anche la settimana prossima. Il primo giorno d’agosto la truppa si trasferirà a Tambre, nel bellunese, sede storica del ritiro estivo in giallorosso. «Finalmente ci siamo – spiega il vicepresidente, Stefano Marchetti – siamo ancora qui, all’undicesimo anno di fila in categoria, e non siamo certo arrivati fino a questo punto per fare la carta da parati del campionato, questa è una piazza orgogliosa». Visto il trattamento subito nelle ultime stagioni al momento della composizione dei gironi, la dirigenza mette però già le mani avanti. «Contiamo sul fatto che ci venga riconosciuto il peso che meritiamo – sottolinea Marchetti – e che la federazione ci inserisca nel girone veneto. Anche a discapito delle altre squadre padovane, che hanno una storia recente molto diversa dalla nostra».

Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Il “nuovo” Este è tornato a correre. Ieri pomeriggio il tecnico Andrea Pagan ha diretto il suo primo allenamento allo stadio comunale, con un gruppo completamente rivoluzionato dal mercato estivo. Sono ben 14 i giocatori acquistati dal tandem Marchetti-Pagan, tutti giovanissimi: il più anziano, si fa per dire, è il 27enne Giuseppe Arvia, secondo solo ad Alessandro Lorello, portiere e capitano della squadra, che compirà 28 anni il prossimo 18 agosto. Gli altri, da Oliboni a Mastroianni passando per Ruin, Montin, Niselli e Ballin, giusto per citarne alcuni, non superano i 23 anni. Insomma, una sorta di anno zero dopo il quinquennio targato Gianluca Zattarin (che l’anno prossimo siederà sulla panchina del Lentigione), anche se le ambizioni d’alta classifica restano più che mai vive: «L’Este punterà sempre in alto», annuncia il vice-presidente Stefano Marchetti, che ha fatto le veci del patron Renzo Lucchiari, di ritorno dalle ferie. «Ci fidiamo molto del nuovo allenatore: siamo sicuri che saprà guidare i ragazzi nel migliore dei modi». Poi aggiunge: «Ci teniamo a far bene, anche perché è il nostro undicesimo campionato consecutivo in Serie D. Speriamo che la Lega Nazionale Dilettanti premi questa continuità inserendoci nel girone triveneto, pensiamo di meritarcelo». La squadra partirà per il ritiro di Tambre d’Alpago sabato 1 agosto. Il quartier generale per tutto il resto della stagione, invece, non sarà più agli impianti di Pontevigodarzere ma a Galzignano Terme.

Ore 13.00 – (Gazzettino) Il diggì granata Stefano Marchetti aveva “promesso” due nuovi arrivi entro ieri, invece bisogna ancora attendere un paio di giorni per la chiusura delle trattative. ««Non posso dire che è fatto tutto perché mancano le firma sul contratto, ma diciamo che siamo in dirittura d’arrivo. C’è stato qualche intoppo burocratico che ha allungato i tempi delle operazioni, tutto qui». Oggi o domani, quindi tutto sarà più chiaro: «Farò gli annunci entro la fine della settimana. Dico venerdì ma potrebbe essere anche prima». Nomi ovviamente top secret, ma il direttore generale del Cittadella offre comunque l’identikit dei due giocatori: «Sono entrambi giovani di prospettiva. Un centrocampista e un laterale che può giocare sia a destra che a sinistra». Ecco allora che sembra cadere l’opzione-Schiavini, classe 1990 del Pro Piacenza, con esperienze al Mantova, Feralpi Salò nelle ultime stagioni. Ancora qualche ora, dunque, e Marchetti svelerà tutto. Il direttore generale torna sull’acquisto “top” della sessione estiva di mercato del Cittadella, ovvero Manuel Iori: «È stata una trattativa che mi ha gratificato tantissimo. C’era la volontà di entrambi di chiudere, Manuel voleva venire da noi e io volevo prenderlo. Non è stato semplice, ma alla fine siamo rimasti entrambi soddisfatti dell’accordo». Marchetti svela anche un retroscena: «Iori lo volevo portare a Cittadella ancora a gennaio, ma il Pisa non me l’ha lasciato». Un giocatore che può fare la differenza: «Penso di sì, lo volevo per la serie B, figuratevi in Lega Pro. Iori l’ho portato io a Cittadella, mi è sempre piaciuto per la sua personalità oltre che per i valori tecnici di cui dispone. Può farci fare il salto di qualità, è un regista in mezzo al campo, un riferimento ben preciso per i compagni». Un leader, insomma. Potrebbe essere lui il nuovo capitano del Cittadella? «Lo è già stato quando giocava con noi, potrebbe essere». È rimasto soddisfatto della prima uscita stagionale? «Molto. Non mi riferisco alla partita in sè, ma all’atteggiamento tenuto dai giocatori. Ho visto lo spirito giusto e grande voglia di lavorare e di crescere. Sento i giocatori ogni giorno, quando posso li seguo da vicino, e mi sembra stia nascendo un bel gruppo». FESTA DEL TIFOSO. Oggi si chiudono le iscrizioni per la “Festa del Tifoso” di domenica prossima a Lavarone, con l’amichevole del Cittadella con l’Al Ahli come piatto forte dell’evento. Due le possibilità: 15 euro buono tendone con colazione e pranzo, (10 per i bambini), 5 euro viaggio in pullman.

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) C’è l’entusiasmo dei primi giorni. Quello di chi vuole convincere il nuovo allenatore Roberto Venturato a confermarlo nella rosa del Cittadella. È il caso dei baby Amato e Xamin, provenienti dalla Primavera. Di Bizzotto, che è sicuro di restare nel gruppo ma vuole scalare posizioni in gerarchia a suon di gol, dopo il poker calato in amichevole con il Lovadina. E di Mancuso, che, dopo essere stato mandato a mettersi in mostra a Catanzaro, vuole far vedere di avere tutti i titoli per imporsi sotto le Mura. E poi ci sono gli scontenti. Quelli che non si lamentano apertamente, ma i cui procuratori stanno cercando di trovare loro una sistemazione in serie B. Qui si va da capitan Pellizzer, che piace al Brescia, a Paolucci, che ha avuto contatti con Novara e Crotone (ma il cui contratto è stato rinnovato quando ancora era infortunato al ginocchio, particolare non secondario), per finire con Gerardi, altro giocatore che si accaserebbe volentieri altrove. C’è poi chi non punta a spostarsi, ma rimane possibilista nel caso di arrivo di eventuali offerte importanti, che potrebbero interessare lo stesso Citta. Nell’elenco figurano Scaglia, che ha dato la propria disponibilità a restare senza mugugni ma che ha potenzialmente mercato (anche per lui si è vociferato di un interessamento del Brescia, che punta decisamente al ripescaggio e deve sistemare la difesa), e Busellato, ragazzo di casa, per il quale ci sono stati sondaggi di Latina e Trapani. Diverso il discorso relativo a Sgrigna, molto nervoso sul finire della scorsa stagione ma poi tra i primi a dichiarare di voler rimanere in Lega Pro in cerca di riscatto. Per tutti la risposta del d.g. Stefano Marchetti è chiara: «Da loro mi aspetto che dimostrino quello che ho sentito proclamare spesso nella scorsa stagione, ovvero il senso di appartenenza a questa società. Era facile dire “ho il Cittadella nel cuore” quando si era in serie B. È più difficile adesso, ma l’orgoglio per la maglia si vede in momenti come questo». E da Marchetti gli scontenti devono tutti passare, per forza di cose. «In questi giorni di “voci” se ne sentono in quantità, con i procuratori che chiamano i ds e vogliono piazzare questo o quell’elemento. Ma io alle “voci” non do retta. Perché parta una trattativa vera e propria c’è una via sola: che mi chiamino le società interessate all’acquisto di un giocatore e presentino un’offerta. Io non regalo nessuno. E chi è dispiaciuto se lo farà passare, il dispiacere». Come a dire che le porte in uscita non sono chiuse, ma solo se a guadagnarci sarà pure la società. Che, in entrata, ha nel mirino un paio di “under”: un esterno e un centrale di centrocampo.

Ore 12.10 – (Gazzettino) ABBONAMENTI. La società ha definito la campagna abbonamenti per il campionato di Lega Pro 2015-2016 che sarà svelata la prossima settimana. «Non essendo ancora stata comunicata la composizione del girone nel quale saremo inseriti – spiega Bonetto – abbiamo dovuto fare delle valutazioni non sapendo quante partite casalinghe potranno vedere i tifosi. Abbiamo comunque scelto una strada, che comunicheremo con una conferenza stampa».

Ore 12.00 – (Gazzettino) SQUADRA. Prosegue a ritmo serrato la preparazione con doppie sedute giornaliere agli ordini di Parlato. Lavoro atletico e situazioni tattiche e tecniche con il pallone sono stati gli ingredienti del lavoro sul campo. Al quale ieri non ha partecipato Altinier, bloccato da qualche linea di febbre: l’attaccante è rimasto a riposo e oggi saranno rivalutate le sue condizioni. Continuano invece a svolgere un programma differenziato Petkovic, Aperi e Amirante: se i primi due stanno seguendo un iter post-intervento chirurgico, la punta è alle prese con una preparazione per gradi per non sovraccaricare il ginocchio che si era infiammato nel finale della passata stagione. TEST. Oggi alle 16 il Padova disputerà una partita con il Verona All Star, squadra di calciatori disoccupati. Sarà una prima sgambata che consentirà di spezzare la routine delle doppie sedute giornaliere, in attesa della prima uscita ufficiale che si terrà domenica pomeriggio con la rappresentativa Dolomiti Cadore nell’ambito della “Festa biancoscudata” che animerà il fine settimana, con tanto di passerella della squadra sabato sera nella piazza di Pieve di Cadore. «Sarà un bel momento di comunione con i nostri tifosi – afferma l’amministratore delegato biancoscudato Roberto Bonetto – che potranno conoscere da vicino i giocatori nuovi, i quali a loro volta si renderanno conto dell’entusiasmo e del calore che riceveranno per tutta la stagione».

Ore 11.50 – (Gazzettino) Dopo il centrocampista Matteus Senkal, ecco un altro svizzero in prova con il Padova. Da ieri nel ritiro di Pieve di Cadore si è aggregato ai biancoscudati il mediano classe 1994 Alban Ramadani, elvetico con origini kossovare, che quest’anno era in forza allo Stade Nyonnais, squadra della serie C svizzera. Nelle due stagioni precedenti aveva militato con la seconda squadra del Servette. Per un giocatore che arriva, uno fa invece le valigie: si tratta del giovane portiere Leonardo Bazzucchi, il primo a lasciare il ritiro dato che per lui il sogno biancoscudato è già tramontato. Al suo posto è salito nella località bellunese il collega classe 1999 De Bastiani della squadra allievi del Padova. Restando in tema di mercato, al di là dei giocatori in prova, i radar restano sempre puntati alla ricerca di profili giusti per rinforzare proprio il pacchetto di centrocampo che è quello al momento incompleto. E anche se Fabrizio De Poli si trova in ritiro al fianco della squadra, proseguono i contatti con due giocatori in particolare che militano in serie B e in Lega Pro. «Stiamo andando avanti con il discorso, abbiamo appuntamenti telefonici in settimana per vedere se si incontrano determinate volontà e situazioni». Possibile che arrivi una fumata bianca entro domenica? «Non credo».

Ore 11.30 – Qui Pieve di Cadore: termina l’allenamento.

Ore 11.10 – Qui Pieve di Cadore: provati i calci d’angolo.

Ore 10.40 – Qui Pieve di Cadore: scatti in salita.

Ore 10.20 – Qui Pieve di Cadore: biancoscudati in campo già da più di mezz’ora.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Di Senkal, 25enne del Canton Ticino, si è già parlato, mentre sta scalando pian piano qualche posizione il croato Muminovic. Partito con la squadra da Piazzola, 24 anni, nato a Srebrenica, nell’ultima stagione ha giocato nella serie A slovena con lo Zavrc. Mancino, può essere utilizzato anche come terzino, ma si esprime meglio da regista: “Mi considero un giocatore abbastanza creativo”, spiega. “Mi ispiro a Pirlo, Padova è una grande opportunità, ho trovato un bell’ambiente e farò di tutto per restare”. Presente in ritiro anche il ds De Poli, che spiega: “Prenderemo una decisione definitiva sui ragazzi in prova non oltre il 5 agosto. Ci sono dei profili interessanti, stiamo valutando”. In attesa della prima amichevole ufficiale di domenica, oggi andrà in scena una sgambata contro la selezione di disoccupati Verona All Star. In dubbio la presenza di Altinier, che ieri non si è allenato per un attacco influenzale.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) “Non so perché non mi è mai arrivata una vera chiamata dalla Lega Pro, ma adesso che è spuntata Padova farò di tutto per restarci. E’ una piazza fantastica e il mio ex compagno alla Lavagnese, Amirante, me ne ha parlato molto bene”. L’anno scorso la sua miglior stagione, condita da 10 gol. “Questo perché ho giocato anche in posizione più avanzata, ma ho fatto tanti campionati da centrale nel 4-4-2. Mi piace inserirmi sotto porta e organizzare il gioco”. Per tanti sono tre carneadi, ma in lizza per un contratto ci sono anche il croato Sanin Muminovic e gli svizzeri Matteus Senkal e Alban Ramadani. Quest’ultimo è la new entry: sbarcato alle 14.50 di ieri all’aeroporto di Venezia, si è già allenato con i nuovi compagni nel pomeriggio a Pieve. Ventun’anni ancora da compiere, è un classico mediano davanti alla difesa. Di origini kosovare, cresciuto nel Servette, arriva in prova dopo una stagione nella serie C svizzera con il Nyonnais.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Stessa età (classe 1987) ma profilo molto diverso per Davide Carcuro e Claudio Poesio. Il primo è un veterano della serie B e della Lega Pro e negli ultimi anni si è fatto apprezzare per costanza e continuità di rendimento con le maglie di Salernitana, Ternana e Crotone. Un giocatore da prendere al volo se non fosse per il grave infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori più di mezza stagione lo scorso anno con il Venezia. Ha accettato di rimettersi in gioco in prova e, se dovesse dimostrare di essere guarito bene dall’ultima operazione, ha buone chance di strappare un contratto. Per Poesio, storia diversa: una vita in serie D, dove si è messo in luce come uno dei centrocampisti più completi della categoria. Per la prima volta ha l’occasione di fare il salto di qualità ed è uno dei giocatori più motivati saliti a Pieve di Cadore: “Ho fatto tante buone stagioni in serie D”, spiega Poesio, l’ultimo anno in forza all’OltrepoVoghera.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il casting per il ruolo da regista è aperto. Le selezioni sono già iniziate e l’impressione è che la scelta definitiva possa arrivare soltanto ad agosto inoltrato. Se la rosa del Padova ha preso una sua fisionomia ben precisa in difesa e in attacco, il centrocampo resta ancora un rebus indecifrabile. Al momento l’unico giocatore in mediana sotto contratto è Davide Mazzocco, blindato dal Parma con un contratto triennale dopo la sparizione del Parma. Ne mancano tre o quattro per completare la rosa e di sicuro almeno un nome di spessore arriverà prima della fine del “mercato”. Per il resto si giocano gli ultimi posti i cinque giocatori in prova sbarcati in questi giorni in ritiro (ed è probabile che se ne aggiungano altri) e che stanno cercando di convincere dirigenza e staff tecnico.

Ore 09.00 – Cambio di programma oggi per i Biancoscudati: alla mattina si terrà il consueto allenamento, mentre al pomeriggio Cunico e compagni disputeranno una sgambata contro il Verona Stars, squadra scaligera formata da calciatori disoccupati.

Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: la prima si terrà domenica 26 luglio a Pieve di Cadore contro una selezione locale. In programma anche una sfida con l’Udinese a Lignano Sabbiadoro il 5 agosto.

Ore 08.28 – Padova, il ritiro precampionato si svolgerà a Pieve di Cadore dal 18 luglio al 2 agosto.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Icone Vintage, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 22 luglio: arriva in ritiro a Pieve di Cadore il centrocampista svizzero Alban Ramadani. Si ferma Altinier per problemi intestinali.




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