Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
Scatta oggi la nuova stagione del Padova. Sul pullman che partirà alle 13.30 dalla sede della Thema Italia dell’amministratore delegato Roberto Bonetto a Piazzola sul Brenta per raggiungere il ritiro di Pieve di Cadore saliranno quasi certamente anche l’attaccante trentaseienne Neto Pereira e il terzino destro classe 1997 Marco Dell’Andrea che nel tardo pomeriggio di ieri hanno raggiunto l’accordo con il club di viale Nereo Rocco, in attesa delle rispettive liste di svincolo da Varese e Venezia. Contratto annuale per il bomber brasiliano, triennale per l’esterno basso nativo di Noale. Ecco le prime parole biancoscudate di Neto Pereira, pochi istanti dopo la fumata bianca: «Sono molto contento, arrivo in una piazza importante e in una società che vuole fare le cose al meglio». Sulle sue tracce c’erano altre squadre, anche di serie B. Cosa l’ha spinta a scegliere il Padova? «Non conta la categoria, mi ha convinto il progetto dei biancoscudati. Si vede che vogliono fare le cose in grande».
Pochi giorni fa è stato ufficializzato l’arrivo di Altinier (diciassette sigilli con l’Ascoli), ora è il suo turno. Insieme formate una coppia invidiabile. «Altinier è sicuramente un grande attaccante, e insieme daremo una mano alla squadra per fare il bene del Padova». Partirà già oggi con i nuovi compagni? «Penso di sì». Anche se, come detto, bisogna attendere la lista di svincolo, a meno che non arrivi appunto prima della partenza. Entrambe le operazioni hanno visto naturalmente in prima linea Fabrizio De Poli: «Abbiamo raggiunto un accordo con Neto Pereira e con Dell’Andrea, ma non hanno ancora firmato. Appena sarà confermato lo svincolo da Varese e Venezia stipuleranno il contratto». Prima Altinier, adesso Neto Pereira: una coppia micidiale nel reparto avanzato. «La proprietà ha investito su due giocatori importantissimi per la categoria ed è la dimostrazione che vuole fare le cose nel migliore dei modi». L’attaccante carioca, tra l’altro, si presta con le sue caratteristiche a giocare in più ruoli. «È un giocatore polivalente, sarà l’allenatore a deciderne l’impiego ottimale».