Venezia, due cordate dal sindaco Brugnaro per ripartire dalla serie D

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Fonte: Gazzettino, edizione di Venezia

In coda dal sindaco per far ripartire un nuovo Venezia dalla serie D. Esauritosi nel peggiore dei modi dopo 4 anni e mezzo il «made in Russia», ora il tempo stringe (a dir poco) tanto che già ieri il primo cittadino Luigi Brugnaro – mentre alle 19 l’Fbc Unione Venezia non presentava alcun ricorso contro l’esclusione dalla Lega Pro – ha iniziato le «consultazioni» con papabili finanziatori intenzionati a non far affondare del tutto il pallone arancioneroverde. «Mi sono giunte due manifestazioni d’interesse – si è limitato a far sapere Brugnaro -, un gruppo l’ho già incontrato a Cà Farsetti, con il secondo stiamo definendo l’appuntamento». Massimo riserbo sull’identità degli «aspiranti», ma pare che a varcare l’ufficio del sindaco siano stati gli avvocati italiani di una facoltosa cordata americana. Probabilmente si tratta degli stessi imprenditori che a dicembre erano stato respinti da uno Yury Korablin in quel momento ancora lontano dall’abbandonare il Venezia alla deriva. Il pool sarebbe forse legato a Joe Tacopina, ex vicepresidente della Roma e attuale numero uno del Bologna, mentre si vocifera che della ricostruzione della nuova società sul piano tecnico potrebbe occuparsi più o meno direttamente Giorgio Perinetti, stimato dirigente sportivo con una lunga carriera in serie A. Disposti ad un coinvolgimento in team sarebbero anche due veneziani, l’ex presidente del Laguna Venezia Luca Castagna (amministratore di Edicom Group e finanziatore nell’ultima stagione del settore giovanile lagunare) e Alessandro Mazzetto del ristorante Graspo de Ua. In auge però torna anche il nome dell’ex amministratore delegato arancioneroverde Vincenzo Marinese con la sua Sirai srl (Società per la riqualificazione ambientale e infrastrutturale) e non con la Pio Guaraldo spa di suo padre Lorenzo, artefice del primo illusorio rilancio nel 2005 con i fratelli Poletti e lo stesso Brugnaro. «Sto cercando di coinvolgere altre 2-3 cordate che rigorosamente non abbiano precedenti nel calcio. In caso di loro risposta positiva il mio interesse a dare una mano è totale – conferma Marinese – ma non andrò da Brugnaro con gente poco seria, proprio perché io per primo ho sofferto per questi colori. L’epilogo-Korablin? Me lo aspettavo fin dal primo giorno perché tutto era partito «alla rovescia»: non ha senso parlare di investimenti e nuovo stadio tenendo in poca considerazione la squadra. Il progetto sportivo dev’essere la priorità come il coinvolgimento delle forze del territorio e riportare i tifosi al Penzo». Tutto ciò senza escludere del tutto un colpo di coda del gruppo Dinamica Consult, che pur dovendosi leccare le ferite per il mancato acquisto di 48 ore fa potrebbe anche rilanciare per la D con i vari Guido Minerva, Gerardo Meridio e l’avvocato Vincenzo De Tata. Intanto il presidente della «sorellina» Venezia Soccer Academy, Alessandro Piovesan, si rivolge alle famiglie dei ragazzi del settore giovanile: «Non c’è motivo di fuggire verso altre società, con il cambio di proprietà il vivaio arancioneroverde ripartirà più forte e con più prospettive di prima fin da Pulcini e Primi calci. Il lavoro iniziato quest’anno con Mattia Collauto e Nicola Marangon proseguirà meglio di prima».

 




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