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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) In D il Tamai stringe i tempi per Diaw, sul quale c’è stato l’inserimento della Liventina Gorghense. La squadra di De Agostini vuole chiudere in fretta, sognando sempre Maccan e aspettando Paladin. La Sacilese la prossima settimana definirà Gnago, Stentardo, Giacomini e probabilmente Cacurio. Il Fontanafredda sprinterà per Manucci in difesa e continuerà la ricerca di un attaccante esperto.
Ore 19.30 – (Alto Adige) Il mercato dell’Alto Adige comincia a dar segnali di una certa vivacità. Così dopo aver portato a casa l’acquisto del centrocampista uruguagio Pablo Lima, il ds Piazzi ha definito un altro importante tassello per il futuro scacchiere di mister Stroppa: si tratta della conferma di Fabian Tait, ventiduenne difensore che ha siglato un accordo che lo legherà ai colori biancorossi sino al giugno 2017. Una preziosa conferma per un giocatore che, nella passata stagione, ha collezionato 33 presenze distinguendosi per affidabilità e costanza di rendimento. Tait, cresciuto calcisticamente nel Salorno, è un giocatore in grado di agire sia da terzino destro che da interno di metà campo. Capitolo Marras: il ds Piazzi non ha ancora ricevuto una precisa indicazione da parte del fromboliere genovese (resta o non resta?), atteggiamento che sicuramente non fa piacere alla società che, nel frattempo, sta sondando varie strade onde evitare di rimanere scoperta in quel settore nevralgico. Tra le varie piste, nelle ultime ore, si sta seguendo anche quella che porta al ventitreenne attaccante Luca Miracoli, che nella scorsa stagione ha militato nel Varese.
Ore 19.00 – (La Provincia Pavese) Prima giornata completa di lavoro quella di ieri a Varzi per il Pavia. Doppio allenamento al Chiappano per i giocatori a disposizione di mister Michele Marcolini. Prime fatiche quindi e lavoro sul piano atletico a qualche grado in meno rispetto alla pianura. I due allenamenti sono alternati dalla pausa nel quartier generale dell’agriturismo Cà de Figo dove il Pavia soggiornerà fino al 25 luglio. Anche oggi programma confermato con doppio allenamento. Domani dopo una seduta mattutina in cui come sempre sarà data la prevalenza alla parte di preparazione fisica ci sarà nel pomeriggio anche la prima sgambata con una partitella undici contro undici in famiglia. Il primo test contro un’altra formazione sarà, invece, mercoledì sera contro il Varzi alle ore 20. Sul fronte mercato continua il lavoro per le cessioni da parte del Pavia. Incontro Pavia-Arezzo per Alessandro Corvesi a testimonianza dell’interesse concreto dei toscani per il centrocampista azzurro. Tra i portieri da sistemare Andrea De Toni, uno dei vice Facchin dell’ultimo torneo interessa, invece, al Cuneo.
Ore 18.30 – (Gazzetta di Mantova) A piccoli passi, prima dei balzi da fare in campionato. Il nuovo Mantova sta prendendo forma e nei prossimi giorni verranno messi nero su bianco gli ultimi acquisti prima dell’inizio della stagione. Dopo aver sistemato la difesa con l’arrivo di Elia Legati (il giocatore del Venezia è in attesa del via libera dai lagunari che tra l’altro rischiano di non prendere parte al prossimo campionato), ora il mirino è puntato sul reparto offensivo. Sfumato Caleb Ekuban, c’è stato un sondaggio per un grande ex biancorosso come Stefano Pietribiasi. La società di patron Musso ha offerto un biennale al condor che però ha preferito restare al Bassano dove nell’ultima stagione ha sfiorato il salto in serie B (finale playoff persa contro il Como). Il nome nuovo al vaglio degli uomini di mercato di Viale Te è quello di Giuseppe Torromino. Classe 1988, Torromino è di proprietà del Crotone e andrà in ritiro con il gruppo allenato da mister Ivan Juric. Nell’ultima stagione ha giocato a Grosseto dove è riuscito a segnare ben 15 reti. Un giocatore di peso che piace, ma non è l’unico sulla lista. Al primo posto c’è sempre Cristian Altinier che si è preso ancora qualche giorno per valutare la possibilità di un ritorno a Mantova dopo diversi anni. Attualmente Altinier è di proprietà dell’Ascoli e la società bianconera farà di tutto per tenerselo stretto. Il Mantova resta alla finestra. Buone notizie sul fronte portieri. Detto dell’addio di Marco Festa (raggiungerà Juric in serie B a Crotone) e detto dell’arrivo di Francesco Bonato dal Real Vicenza, il ds Pelliccioni è riuscito a strappare il sì di Pierpaolo Boccanera. Il numero uno di proprietà dell’Atalanta (era in prestito al Castiglione dove si è messo in luce) ha dato il suo consenso per il prestito in biancorosso. Nei prossimi giorni il tutto verrà definito con la firma e le visite mediche. Domani poi sarà il giorno clou per la conferma del capitano Matteo Paro. Bocche cucite in Viale Te, ma filtra un cauto ottimismo sulla possibilità di rivedere Paro in cabina di regia al Martelli nella prossima stagione. Stesso discorso per quanto riguarda Silvano Raggio Garibaldi. Un giocatore dinamico che farebbe al caso di Maspero. Il cartellino è di proprietà dell’Entella Chiavari che dovrà dare l’assenso al rinnovo del prestito. Tornando alla difesa è fatta per il ritorno di Samuele Sereni (dal Pavia) e per i vari Filippo Carlini (difensore ex Lecce), Moreno Beretta (attaccante dal Pisa), Gabriele Puccio (centrocampista dal Lamezia) e Valerio Anastasi (attaccante che ha vestito le maglie di Monza, Reggiana e Santarcangelo). Messo definitivamente da parte il centrocampista Max Taddei che ha scelto la Pistoiese. Sartore intanto si è accasato alla Lucchese. Operazioni quelle descritte che ormai sono in dirittura d’arrivo e che si concretizzeranno entro sabato. Mister Maspero infatti ha chiesto di salire in ritiro con la rosa definita. Il club ha confermato la volontà di accontentare l’allenatore. Se non sarà così gli ultimi ritocchi raggiungeranno Masen di Giovo nei primissimi giorni di lavoro.
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il primo sogno di mercato si è bruciato sotto il soleo. Dovrà cercare un altro nome, il Pordenone, perché l’asso nella manica non arriverà. Pietribiasi, la punta che tanto piaceva a Bruno Tedino, ha detto ancora sì al Bassano: non si muoverà dal club della famiglia Rosso. Un’operazione, quella condotta dallo staff di mercato bassanese, che si è chiusa in tempi stretti, forse a causa della pressione neroverde. Ora bisognerà puntare un altro attaccante d’esperienza. Invece non è affatto sfumato l’arrivo di Matteo Tomei, ex portiere del Real Vicenza, “allevato” da Tedino al SandonàJesolo. Per accelerare verso di lui, però, il Pordenone ha bisogno di conoscere con esattezza la categoria in cui giocherà l’anno prossimo. Non solo: Tomei aspetta notizie dallo stesso Real. Non dovrebbe iscriversi alla LegaPro, ma formalmente è ancora in ballo. Si avvicina sempre di più l’esterno d’attacco Valente (Legnago), ormai prossimo a dire sì al ramarro. Con lui sul Noncello arriverebbe pure il difensore Talin. Primi colloqui per il terzino d’esperienza Gotti, nel 2014-15 a L’Aquila. E le conferme ufficiali? È molto vicino a ottenerla, per esempio, Matteo Buratto, centrocampista del ’94 per cui Tedino stravede. Anche Andrea Migliorini e Federico Maracchi alla fine dovrebbero accettare (con la LegaPro) la permanenza in neroverde. La vera partita si giocherà poi su Careri, “sfidato” da Tomei e incerto sulle condizioni fisiche in vista del ritiro.
Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Per ora è una voce, ma di quelle clamorose, che potrebbe rivoluzionare la graduatoria dei ripescaggi in Lega Pro e di conseguenza influire sulle speranze del Pordenone, che in quella “lista” punta a essere nei primi posti per assicurarsi un’altra stagione nei professionisti. Si è sparsa ieri con insistenza e in attesa di riscontri ufficiali vorrebbe la Figc intenzionata a tornare sui propri passi e togliere il macigno dei 500 mila euro a fondo perduto, al momento necessari per chiedere il ripescaggio. Sotto la pressione di più parti, i vertici federali potrebbero virare su una via più dolce, ovvero imporre alle aspiranti ripescate “soltanto” una fideiussione maggiorata, che passerebbe dai 400 mila euro delle aventi diritto a 600 mila euro, oltre ovviamente alla tassa di iscrizione di 90 mila euro. Un risparmio a dir poco notevole per le casse dei club interessati. Ma con quali risvolti in chiave neroverde? Due i lati della medaglia. Il primo è positivo, in quanto il Pordenone non dovrebbe più sacrificare ingenti risorse altrimenti destinate al mercato per ottenere la licenza alla Lega Pro. Aspetto, quest’ultimo, che aveva preoccupato nei giorni scorsi il tifo cittadino, facendo temere una campagna di rafforzamento al risparmio, col rischio si riveli inadeguata. Dall’altro lato, però, l’eventualità di un ammorbidimento dei criteri potrebbe rimettere in corsa anche piazze più blasonate, al momento scoraggiate da quello scoglio dei 500 mila euro. Il riferimento va in primis a Taranto, Messina, Forlì e Gubbio, che così potrebbero fruire di quei parametri (bacino d’utenza e tradizione) che pesano per il 50 cento nella stesura della graduatoria. L’allarme, tuttavia, al momento rimane moderato, visto che oltre ai 5 posti sicuri, ora dopo ora se ne aggiungono altri. Parrebbe ormai segnata, infatti, anche la sorte del Venezia.
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia è fuori dalla Lega Pro. Mancava solo l’ufficialità della Covisoc ed è arrivata ieri mattina nella sede societaria di via Torino, in ritardo rispetto all’«entro il 10 luglio» fissato dalla Figc. La «Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio professionistiche» ha ovviamente confermato tutte le inadempienze del club arancioneroverde, abbandonato da Yury Korablin tanto da riuscire a presentare il 30 giugno scorso nulla più della domanda d’iscrizione e 35 mila euro di tasse. Come previsto la Covisoc ha appurato l’assenza della fidejussione da 400 mila euro, nonché la mancata attestazione del ripianamento della carenza patrimoniale, oltre al pagamento degli stipendi di marzo-aprile, di contributi Inps e ritenute Irpef da settembre a dicembre e di marzo-aprile. Non versata nemmeno l’iva per l’anno 2014, voce che a differenza delle altre comporterebbe un’ammenda anziché punti di penalizzazione. I quali punti andrebbero ad aggiungersi al -2 che il Tribunale nazionale della Figc ha già comminato al Venezia per le vecchie inadempienze dell’ultimo campionato. Nessun problema sul fronte dei «criteri infrastrutturali» visto che il 20 giugno (quando i dipendenti avevano denunciato che Korablin non li paga da 4 mesi) era stata spedita in Lega Pro la convenzione col Comune per lo stadio Penzo, la licenza di pubblico spettacolo dell’impianto e la sua agibilità. L’altro ieri il ds Dante Scibilia ha reso noto che gli stipendi dei calciatori da marzo a giugno sono stati e saranno saldati avendo escusso con la Lega Pro la fidejussione da 600 mila euro che Korablin aveva presentato un anno fa per l’iscrizione 2014/15. Questa operazione, unita all’ok ricevuto per rateizzare in 24 rate da 20 mila euro i contributi Inps, ha alleggerito il monte debitorio di un Venezia cui, ad ogni modo, servirà un miracolo per sanare tutte le pendenze e presentare un ricorso potenzialmente «vincente» contro l’esclusione della Covisoc. Il gong suonerà alle ore 19 di dopodomani, 14 luglio, dopodiché il Consiglio Federale accoglierà o respingerà i ricorsi venerdì 17.
Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La Dinamica Consult, società che ha condotto sinora tutti i contatti dell’operazione per l’acquisto dell’Unione Venezia, ha deciso di continuare nell’avventura da sola. Scaricato Renzo Corvezzo sta stringendo al massimo per rispettare dei tempi che sono quasi proibitivi: entro martedì alle 19 dovrà essere formalizzato il passaggio di proprietà della società – con gli ok dell’avvocato Fausto Baratella e del procuratore della Venice Academy di Yury Korablin – e presentato il ricorso contro l’esclusione della squadra dal campionato di Lega Pro. I fondi ci sono – così dicono alla Dinamica – e l’unico ostacolo resta la fidejussione che dovrebbe essere effettuata lunedì. Intanto è stato chiamato il politico vicentino Gerardo Meridio, 55 anni sposato e con una figlia, quale presidente di garanzia della cordata che tenta l’ultimo assalto. Meridio è stato assessore allo sport nel comune di Dueville dove risiede, presidente Ipab di Vicenza e Consigliere Comunale del Pdl, nonchè coordinatore nazionale del Mir, che ha aderito a Forza Italia, e ha lavorato per il sottosegretario del Governo Letta con delega agli Affari Regionali e Autonomie nonchè Sport, Walter Ferrazza. «Sono stato chiamato dal gruppo e ho accettato – spiega Meridio – poichè ritengo indispensabile percorrere ogni strada possibile per cercare di salvare il calcio a Venezia e la sua storia. In questi giorni si è parlato sin troppo, ora bisogna lasciare spazio alla serietà dei fatti». Ha già avuto esperienze nello sport?
«Sono stato assessore a Dueville e asseme a Pieraldo Dalle Carbonare, allora patron del club – racconta – abbiamo lanciato un torneo giovanile internazionale di successo. Poi sono stato presidente della squadra di basket. È però la prima volta che sono coinvolto direttamente nel calcio».
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sembra ci sia ancora una speranza per il Venezia. Sempre non sia un altro flop. Ma questo lo scopriremo tutti solamente lunedì. La Dinamica Consult, che rappresenta una cordata nella quale ci sarebbe un fondo inglese e l’imprenditore Guido Minerva (anche se la presenza di quest’ultimo non trova conferme ufficiali), ha deciso di correre da sola: ha lanciato ieri sera l’ultimo assalto per l’acquisto dell’Unione Venezia contattando l’avvocato Fausto Baratella: la società costa 28mila euro e ne servono 2milioni per ripianare i debiti. Intanto il gruppo ha scelto Gastone Meridio, vicentino 55enne, coordinatore nazionale del Mir, quale presidente di garanzia per portare a termine l’operazione. I tempi sono strettissimi ma dalla Dinamica assicurano che i fondi ci sono – anche per la gestione del campionato di Lega Pro alla quale chiederanno la riammissione – ma manca solamente la fidejussione di 400mila euro. Questa spettava all’imprenditore di Motta di Livenza Renzo Corvezzo che improvvisamente venerdì non si è fatto più trovare lasciando la cordata stessa in difficoltà estrema. «Abbiamo lavorato per oltre due mesi a quest’operazione – riferiscono dalla sede della cordata – e abbiamo contattato tutti i debitori, avviato accordi, predisposto un programma anche tecnico sportivo e francamente non ci stiamo a mollare per le bugie di una persona. Quindi abbiamo deciso di continuare con gli imprenditori che hanno dato la loro adesione all’inizio dell’avventura, ai quali potrebbero aggiungersene altri strada facendo. Le nostre porte sono aperte anche all’attuale dirigenza lagunare, al dott. Dante Scibilia e ai suo collaboratori: l’obiettivo è salvare società e categoria». Che è successo con Renzo Corvezzo? «Ci aveva garantito di essere in contatto con il sindaco di Venezia e avere già il suo placet – riferisce uno degli artefici dell’operazione – nonchè di avere pronta la fidejussione per l’iscrizione. Ma evidentemente non erano affermazioni veritiere, tant’è che è sparito e non siamo più riusciti a contattarlo». Il tempo è pochissimo. «Puntiamo al miracolo – dicono ancora – Dopo il primo momento in cui ci siamo trovati spaesati per il voltafaccia di Corvezzo abbiamo fatto il punto della situazione, reperita nuova disponibilità economica – oltre all’iniziale milione e settecentomila necessario per ripianare i sospesi – e siamo pronti per incontrare l’avvocato Baratella anche domani (oggi per chi legge, ndr). Lunedì ci sarà la fidejussione pronta e ci auguriamo che la nostra proposta trovi l’approvazione del legale e possa andare a buon fine per riuscire a presentare il ricorso entro martedì e partecipare quindi alla Lega Pro».
Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un tentativo in extremis per il Venezia. Proprio sul filo di lana, si rifà avanti la cordata che fa riferimento alla Dinamica Consult. Dopo essere sparita per giorni, ieri sera la società di intermediazione ha chiamato l’avvocato Fausto Baratella, incaricato dal presidente Yuri Korablin di vendere il club, dicendosi pronta all’acquisto. «Mi è stato chiesto un appuntamento per formalizzare la proposta. E’ la cordata rappresentata dalla Dinamica Consult — riferisce il legale — ma non più da Renzo Corvezzo». D’altra parte, l’ex presidente del Treviso ancora giorni fa aveva dichiarato al Corriere del Veneto di essere stato coinvolto solo come consulente esterno. La trattativa, dunque, prosegue con la società di intermediazione, dietro la quale sembra ci sia un fondo inglese con un imprenditore romano indicato come futuro presidente della nuova società. Ma per salvare il Venezia in Lega Pro le tempistiche sono risicate. «Ci dobbiamo aggiornare a domani (oggi per chi legge, ndr ), forse già per fissare un incontro in giornata», aggiunge l’avvocato Baratella. La società dovrà presentare non solo la proposta formale d’acquisto, ma anche dimostrare entro lunedì di aver versato la fideiussione e di avere le carte in regola per coprire i due milioni di euro di pendenze e avere la disponibilità finanziaria per affrontare la nuova stagione. L’ultimo appello scade alle 19 di martedì, ma per quella data l’eventuale cordata dovrebbe aver già espletato tutte le pratiche di compravendita e versato le somme necessarie. «Devo avere modo di verificare il versamento della fideiussione e la disponibilità effettiva dei mezzi finanziari. Poi – spiega Baratella – va steso il contratto di compravendita, firmato davanti a un notaio». Tutto in una giornata sola, per essere pronti martedì (entro le 19) a chiedere la riammissione alla Lega Pro tramite ricorso. L’esclusione è stata infatti sancita dalla Covisoc nella riunione di venerdì e ieri mattina la società arancioneroverde ha ricevuto la comunicazione ufficiale con il dettaglio delle inadempienze. Se questo tentativo in extremis dovesse fallire, è pronto il «piano B»: una volta abbandonato al suo destino il Venezia di proprietà russa (con il fallimento dietro l’angolo) si punta su una nuova compagine da iscrivere in serie D. E ci sarebbero già tre i gruppi, locali e non, interessati a ripartire. Si parla di due cordate di imprenditori veneziani, uno dei quali molto vicino al sindaco Luigi Brugnaro (e la probabile presenza di Vincenzo Marinese). Proprio il sindaco dovrebbe farsi garante della rifondazione del club presentando alla Figc formale richiesta di iscrizione alla Serie D in sovrannumero. Ma ci sarebbe anche una terza cordata, composta da imprenditori americani intenzionati a investire su un Venezia tutto nuovo. Una prospettiva, quella di una ripartenza dalla D, auspicata anche dai tifosi che attraverso l’associazione VeneziaUnited hanno inviato un comunicato chiedendo di seguire questa strada.
Ore 15.50 – (La Nuova Venezia) Delusione, rabbia, un pizzico di rassegnazione e la speranza almeno di ripartire dalla serie D la prossima stagione, con obiettivi veri, seri e senza falsi proclami. Dal cuore della tifoseria veneziana, ferito per l’ennesima volta nel giro di pochi anni, questi sono i sentimenti e le speranze che la fanno da padroni. Andrea Vianello (Curva Sud) osserva: «Spero che il sindaco faccia la scelta giusta con chi si presenterà da lui, puntando su chi avrà il progetto migliore e a lunga scadenza. Siamo di fronte all’ennesima farsa. Speriamo almeno di vedere una serie D ad alti livelli; e poi ci si chiede perché la gente non viene allo stadio! Servono basi solide per andare avanti. Logico che c’è grande delusione e dispiacere, perché perdiamo un campionato di valore e il derby con il Padova. Pensavamo di averli visti tutti i personaggi sbagliati per il calcio nella nostra città, invece ci siamo sbagliati, perché mancava l’ultimo che ci ha traditi. Ha fatto solo tante promesse e poi il nulla. Solo una grande beffa. Finora abbiamo sempre avuto rapporti strettissimi solo con Scibilia e De Franceschi, due persone trasparenti che spero rimangano, due veri professionisti». Luigi Carbon dell’associazione Venezia Clubs, aggiunge: «Fin dall’inizio al presidente russo e alle sue promesse non ho mai creduto. Una sensazione a pelle che era giusta. Troppi problemi: non veniva mai, ogni volta ci si trovava all’ultimo momento anche per fare la squadra, era inevitabile che finisse così. La sola speranza è quella di ripartire dalla serie D, ma chi metterà i soldi necessari? Chi viene qui spera di trovare mirabilandia e invece no. Provo tanta delusione perché si ripartirà quasi da zero. La speranza di vedere del calcio che conta c’era, ma a rivedersi nei dilettanti alla fine la gente si stufa. Sono tifoso del Venezia dal 1958, ora chissà cosa ci toccherà, quale nome avremo o altro. Siamo anche un po’ stufi. Sinceramente ormai vado più volentieri a vedere la pallacanestro con la Reyer. I campionati di calcio si giocano in segreteria tra luglio e agosto tra fallimenti, penalizzazioni e ripescaggi. Durante l’anno tutto quel che si gioca sparisce come una bolla di sapone». Infine Angelo Torresin dall’Unione Venezia Clubs. «Sono deluso, tanto, perché se Korablin aveva l’intenzione di lasciare, avrebbe dovuto farlo quattro mesi fa per salvare il tutto. Mollare così non va bene. La serie D? Se si troverà qualcuno, magari. Ma basta con i falsi allarmismi, con le voci false solo per illudere i tifosi, con gente che esce dal nulla e sparisce dopo aver fatto inutili proclami. Vogliamo gente seria con obiettivi e veri progetti».
Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) I tifosi continuano a mobilitarsi, consapevoli che la Lega Pro è solo un’illusione, realisti nel fatto di dover inseguire quanto meno l’iscrizione alla serie D. E l’associazione VeneziaUnited, dopo aver ironicamente ringraziato «tutti quei faccendieri, professionisti della chiacchiera e mestatori del calcio d’antan, che hanno provato a illudere inutilmente tutto l’ambiente con le loro improbabili e inconsistenti avances», passa alla parte costruttiva ritenendo che «debba essere percorsa con estrema rapidità e concretezza la strada della rifondazione del club arancionneroverde per poter chiedere, senza perdere altro tempo, l’ammissione in sovrannumero al prossimo campionato di serie D». Non può mancare l’appello al nuovo “padrone” di Ca’ Farsetti, che detiene anche la carica di sindaco. «Ci rivolgiamo fiduciosi al sindaco Brugnaro, che già nelle scorse settimane aveva sostenuto con determinazione questa soluzione come unica via possibile, e ci mettiamo fin d’ora a disposizione, noi e tutto il composito gruppo di tifosi che ha sottoscritto il documento “Identità e Partecipazione”, i cinque punti per il FBC del futuro, per definire, assieme a lui e a tutti coloro i quali vorranno contribuire alla rinascita di una nuova Unione Venezia, il percorso necessario per costruire solide basi su cui appoggiare questo progetto». Da oggi inizieranno anche i passi formali per definire un incontro con il sindaco Brugnaro, che ha anche tenuto per sé la delegato allo Sport, e per organizzare un’assemblea pubblica con l’augurio che possa essere il più partecipata possibile. La speranza che questi primi passi del Venezia United contribuiscano a ricreare le giuste basi per far rinascere dalle ceneri una nuova società che possa ambire a partecipare almeno al prossimo campionato di serie D.
Ore 15.10 – (La Nuova Venezia) Colpo di scena all’ora di cena. Quando sembrava che l’agonia del Venezia fosse prossima al colpo di grazia, si riaccende una timida fiammella. Da prendere molto, molto con le pinze. «Sono stato contattato dagli intermediari della Dinamica Consult», ha spiegato l’avvocato Fausto Baratella, «mi hanno spiegato di non rappresentare più Corvezzo, ma altre persone che sono disposte a trattare l’acquisizione della società, che queste persone hanno la disponibilità economica per salvare il club e programmare il futuro in Lega Pro. Visto che il tempo stringe, avevo dato la disponibilità a lavorare anche nel weekend, per cui ci siamo dati appuntamento per oggi quando dovranno presentare tutte le carte a posto. Si riapre uno spiraglio, ma, considerati i precedenti, voglio toccare con mano questa possibilità prima di sbilanciarmi». Un colpo di teatro inatteso, ma considerate le bruciature delle ultime settimane, meglio andare con i piedi di piombo, ben cementati al terreno. Basterà aspettare solo alcune ore per capire se si tratta di un altro colpo a vuoto oppure se la società può ritornare a vivere. Perché uscire fuori solo adesso? I tempi sono comunque strettissimi, anche perché il legale mestrino dovrà prima visionare la documentazione dei nuovi potenziali acquirenti, ma soprattutto verificare la consistenza finanziaria e la serietà di questa ennesima cordata. Un colpo di coda che consente all’FBC Unione Venezia di provare a rimanere a galla, ma questo dovrà avvenire solo con persone serie, con la certezza di avere un futuro e di non ritrovarsi in mezzo all’oceano tra qualche mese, altrimenti è meglio ripartire dalla serie D. Fuori dalla Lega Pro. Intanto l’FBC Unione Venezia è fuori dalla Lega Pro: società promossa dalla Commissione Criteri Infrastrutturali, ma società bocciata dalla CoViSoc. Venerdì 10 luglio era la data entro la quale gli organismi preposti della Federcalcio al controllo sull’iscrizione dovevano valutare gli incartamenti delle 56 società iscritte il 30 giugno. Ieri mattina i dirigenti arancioneroverdi si sono ritrovati il verdetto spedito da Roma, niente di nuovo rispetto a quanto ci si aspettava. Oltre alla fideiussione da 400 mila euro per iscriversi alla stagione 2015-2016, l’organismo economico della Federcalcio ha contestato il mancato pagamento degli emolumenti ai tesserati fino ad aprile (effettuato venerdì dai direttore generale Dante Scibilia), delle ritenute Irpef e dei contributi Inps di marzo e aprile, il mancato ripianamento patrimoniale e il mancato pagamento dell’Iva del 2014. L’FBC Unione Venezia avrebbe tempo fino alle ore 19 (termine improrogabile) per mettersi in regola e presentare ricorso con il pagamento della sanzione di 9.000 euro.
Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Domenica è sempre domenica. Ma forse per Diquigiovanni e i suoi nella prossima stagione le cose cambieranno. Arrivati a questo punto l´impressione è che non saranno più allo stadio, o forse anche sì, ma non sicuramente per seguire il Real Vicenza. È passato un altro giorno e in casa biancorossa non ci sono novità. E il destino della società del presidente Llino Diquigiovanni sembra ormai segnato. La chiusura. Rimane il sogno, quello che Diquigiovanni sta rincorrendo ormai da più di un mese: Treviso. La speranza che dalla città della Marca arrivi un inatteso dietrofront, una chiamata che rimetterebbe in gioco tutto, l´imprenditore vicentino in primis. Tra quelli che ancora ci vogliono credere c´è il capitano biancorosso Tomei, la colonna portante della rosa del Real Vicenza.«Io spero prima di tutto che il Real si possa salvare per quello che hanno fatto queste persone. A partire dal presidente, sua figlia, tutti gli altri che girano attorno a questo club. Spero che questa favola continui, che questi cinque anni di grandi successi non vadano buttati via, soprattutto per i sacrifici fatti». Una speranza che oggi sembra avere poco fondamento, ma sincera quella del portiere del Real. In tanti, tra i suoi compagni, sono arrivati alla risoluzione del contratto, sintomo che ad oggi la negatività prevale sull´ottimismo anche tra i calciatori.«Da quello che sento siamo rimasti veramente pochi – ha detto Tomei – io sono un po´ amareggiato, speravo che Treviso aprisse gli occhi. Ho giocato a Quinto un anno e so quanto sono orgogliosi i tifosi trevigiani, però mi spiace. Aprendo le porte a una persona che si sarebbe messa nelle mani loro, sarebbero potuto tornare nel calcio che conta per davvero. Ormai però siamo alle strette finali, quindi la vedo dura. Spero nel miracolo. Il mio ultimo appello è di non lasciare che tutti i sacrifici di questa famiglia restino vani».
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Effetto «traino». La decisione di Nicola Bizzotto, un vero blitz di Renzo Rosso che ha convinto il centrale padovano a firmare con il Bassano il prolungamento contrattuale di due anni scavalcando in volata il Padova, fa scattare una sorta di effetto domino. E arrivano altre buonissime notizie per i tifosi giallorossi grazie al lavoro incessante di Werner Seeber. Rinnovano, infatti, anche Pietribiasi (cercato da Mantova, Siena e Pistoiese), Rossi e Semenzato, che sembrava al contrario destinato a cambiare aria. Questo il comunicato del club giallorosso emesso nella tarda mattinata di ieri: «Il Bassano comunica che Nicola Bizzotto, Stefano Pietribiasi, Gian Maria Rossi e Daniel Semenzato hanno sottoscritto il rinnovo contrattuale. Arrivano delle importanti conferme per il Bassano Virtus che vedrà quindi quattro dei propri pilastri vestire nuovamente la casacca giallorossa». Un segnale importante di continuità che arriva in un momento delicato dopo la mancata promozione in serie B. E se, in qualche modo, il rinnovo di Pietribiasi era da mettere in preventivo considerata la natura delle offerte pervenute fin qui, ben diversa era la situazione di Semenzato. In un primo momento la volontà del difensore era quella di cambiare aria, tanto che il suo agente Giorgio Zamuner lo aveva offerto al Padova. Poi, una volta che dal club biancoscudato e da altre due società è arrivata una porta chiusa, Semenzato ha fatto retromarcia trovando in un primo momento l’opposizione del dg Werner Seeber. Visto che, però, a Stefano Sottili Semenzato piace molto, alla fine si è riusciti a trovare una quadratura del cerchio. Adesso bisognerà capire se i segnali arrivati nei giorni scorsi a Frascatore decadranno definitivamente. Intanto pare ormai chiusa la storia del Real Vicenza. Martedì Lino Diquigiovanni metterà fine, salvo improbabili stravolgimenti dell’ultima ora, all’epopea biancorossa di un club che ha sfiorato la serie B.
Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Bizzo ha tolto il tappo, gli altri sono seguiti a ruota. Come immaginavamo, Bizzotto che ha tracciato il solco, firmando per primo il rinnovo biennale col Bassano quando a Padova avevano già in ghiaccio la magnum di spumante ha di fatto trascinato anche i compagni ad autografare il contratto per il prolungamento. Così ieri anche il Condor Pietribiasi, il difensore sinistro Daniel Semenzato e il portiere Gianmaria Rossi si sono legati al Soccer Team anche per la prossima stagione nonostante più di qualche club si fosse avvicinato a loro, tipo il Pordenone che aveva presentato una sua golosa offerta a Pietribiasi. Ora, tenuto conto che Furlan è nel mirino del Lecce di Asta e che anche il Latina in B non molla la presa (e difatti la società si è cautelata ingaggiando nel ruolo Roberto Candido), mancano due figurine ancora all´appello tra gli svincolati: Veleno Cattaneo e Dario Toninelli. Nel caso dell´aletta di Porlezza, dopo il gelo di 15 giorni fa c´è stato un riavvicinamento e non è da escludere che la prossima settimana possa essere quella dell´allungamento dell´intesa. Il giocatore ci tiene a rimanere, in appena un anno è diventato idolo indiscusso della tifoseria e tra i preferiti del Grande Capo Renzo Rosso, tuttavia in via Piave non intendono ritoccare l´accordo economico già fissato, una linea comune che vale per tutti, non solo per Cattaneo. Quindi dovranno venirsi incontro in qualche maniera altrimenti Seeber ha sul taccuino almeno un paio di alternative di livello che non aspettano altro che un cenno per precipitarsi qui. Del resto in un calcio in bolletta, lo stipendio garantito a Bassano spinge diverse pedine anche di categoria superiore a farsi avanti. Quanto a Toninelli, anche lui come Veleno è combattuto: da un lato il rinnovo col Bassano alle cifre indicativamente dello scorso anno, dall´altra due proposte biennali da sodalizi di Lega Pro meno allettanti. Se sarà una scelta di cuore resteranno.
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Inizia oggi con la partenza per il ritiro di San Vito nel Cadore, la nuova stagione del Vicenza che dopo le varie operazioni di mercato, affida a Pasquale Marino un Vicenza nuovo, ma da completare. In difesa, allungato il contratto a Mauro Vigorito e lasciato andare a scadenza Nicolas Bremec , il ruolo del portiere manca di una valida alternativa al titolare. Le candidature di Jan Koprivec e di Richard Marcone sono in stand by, tanto che al momento il vice Vigorito è il 17enne Alex Rizzotto , preso in prestito dall’Inter. In difesa, tornati Thomas Manfredini dal Sassuolo e Mario Sampirisi dal Genoa, il Vicenza ha chiuso con il Palermo l’acquisto di Milan Milanovic , operazioni che hanno sì che la retroguardia sia confermata e rinforzata. In bilico c’è la posizione di Salvatore D’Elia che piace in serie A (Genoa e Empoli), ma nel caso il mancino di Mugnano venisse ceduto, il Vicenza ha già scelto il sostituto, identificandolo nell’ex terzino sinistro del Bari, ma di proprietà del Chievo, Marco Calderoni anche se nel ruolo è arrivato anche il giovane Marco Pinato dal Milan. Più problematica è la situazione a centrocampo, orfano sia di Davide Di Gennaro , sia di Federico Moretti . Perso il regista milanese che ha firmato per il Cagliari, il Vicenza sta lavorando per riportare alla base Moretti, ma al momento la situazione caotica a Catania blocca sul nascere qualsiasi trattativa. A complicare le cose, su Moretti si stanno muovendo alcuni club di serie A (Carpi, Frosinone ed Empoli), per cui rivedere l’ex padovano in biancorosso sarà difficile. Per irrobustire la mediana, il Vicenza ha pensato all’esperienza di Marco Marchionni e di Michele Pazienza , obiettivi che però al momento non rappresentano una priorità. In queste ore si lavora per portare in biancorosso Roberto Gagliardini che l’Atalanta aveva promesso all’Avellino, trasferimento che il mediano di Bergamo però non gradisce perché vuole giocare al nord. Ma la pedina chiave da trovare è il regista che dovrà giocare davanti alla difesa; il prescelto dal tecnico Marino è Enzo Maresca , ma il centrocampista di Pontecagnano finora ha detto no al trasferimento in serie B, pur non rientrando più nei piani tecnici del Palermo della prossima stagione. Come a centrocampo c’è molto da lavorare anche in attacco. Tutto ruota attorno ad Andrea Cocco , che ha il contratto in scadenza nel giugno del 2016 e che potrebbe essere ceduto a patto che arrivi un’offerta che si avvicini al milione di euro. Il reparto si è però indebolito con le partenze per fine prestito di Andrea Petagna tornato al Milan, del tornante offensivo Leonardo Spinazzola rimandato alla Juventus e dell’attaccante esterno Antonino Ragusa , riscattato dal Genoa che lo ha ceduto al Cesena. Il reparto è stato rinforzato con l’arrivo del tornante Leonardo Gatto e potrà contare sul rientro di Piergiuseppe Maritato , che il tecnico Marino valuterà nel ritiro di San Vito. L’obiettivo primario per l’attacco del Vicenza resta Mame Thiam , attaccante che nella scorsa stagione era al Lanciano ma di proprietà della Juventus; trattativa non facile perché la società bianconera sta valutando se cedere il giocatore all’estero, ma che il Vicenza proverà a chiudere considerato che Thiam è un giocatore espressamente richiesto da Pasquale Marino.
Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Antonino Ragusa ha preso la strada di Cesena. Non torna, dunque, in biancorosso. La notizia è giunta ieri sera dopo che il Genoa, proprietario del cartellino, ha chiuso la trattativa con i romagnoli. Oggi la squadra partirà per il ritiro in Cadore, ma il ds Paolo Cristallini per ora non la seguirà. Da domani sarà impegnato a rimpinguare la rosa. Primo obiettivo il difensore Milan Milanovic del Palermo. Visto che le due società hanno già trovato l´accordo su tutto, resta solo, per chiudere la trattativa, la sua firma: il difensore verrà a Vicenza a titolo definitivo. Giorni caldi anche per Roberto Gagliardini. I contatti con l´Atalanta proseguono e sembra che il centrocampista abbia dato la sua disponibilità a passare in biancorosso: di sicuro Cristallini non molla, perché portare a Vicenza l´azzurrino sarebbe un bel colpo. Alla voce giocatori in uscita c´è da registrare il probabile ritorno all´Alto Adige, Lega Pro, di Piergiuseppe Maritato, l´attaccante che lo scorso anno ha visto la stagione in parte compromessa per la rottura del crociato, potrebbe essere ceduto in prestito. Di sicuro ha chiuso la sua esperienza in biancorosso Leonardo Spinazzola che lo scorso campionato era stato dato in prestito dalla Juventus, proprietaria del cartellino.
Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Si riparte. Comincia ufficialmente oggi pomeriggio l´avventura del Vicenza 2015/16. Il raduno di giocatori e staff tecnico è fissato per il primo pomeriggio allo stadio Menti: alle 16.30 il pullman lascerà il piazzale di via Schio per raggiungere il ritiro di San Vito di Cadore.Cantiere aperto. Come si suol dire in questi casi, quello della squadra biancorossa è ovviamente un cantiere ancora aperto. Il mercato è ufficialmente iniziato appena da una dozzina di giorni e chiuderà il 31 agosto, mentre l´avvio del campionato è slittato al 5 settembre prossimo. Il tempo a disposizione, insomma, non manca. Certo è che Pasquale Marino ha chiesto alla società di poter svolgere questo primo importantissimo periodo di preparazione con una rosa che sia già il più possibile impostata, in modo da far metabolizzare al meglio ai suoi giocatori gli automatismi previsti dal 4-3-3: il modulo che costituisce il “marchio di fabbrica” del tecnico siciliano, e che salvo improbabilissimi stravolgimenti sarà l´assetto di riferimento anche per il prossimo campionato.Le fondamenta. Per costruire una casa solida bisogna partire dalle fondamenta. Ecco perché il direttore sportivo Paolo Cristallini, di comune accordo con Marino, prima di tutto ha voluto consolidare il reparto arretrato della squadra. La scelta è stata quella di confermare praticamente in blocco una difesa che lo scorso anno si è dimostrata efficace: dal portiere Vigorito ai terzini D´Elia e Sampirisi, passando per i centrali Brighenti, Manfredini e Gentili. Manca di fatto solo l´ufficialità per definire il ritorno in biancorosso dal Palermo del serbo Milanovic, centrale prestante (1 metro e 94 per 88 chili di peso) che si era già ben disimpegnato nel suo primo semestre a Vicenza (girone di ritorno 2013). Anche per questo potrebbe partire il capitano Camisa, richiesto dal Trapani nella trattativa che dovrebbe riportare in biancorosso come secondo portiere Marcone. Pure sulle fasce le alternative non mancano: dal Milan è giunto a titolo definitivo il giovane e promettente esterno sinistro Marco Pinato, jolly duttile in grado di disimpegnarsi a centrocampo e in difesa, che va così aggiungersi all´altro inossidabile jolly “a tutta fascia” di destra, Lorenzo Laverone.Centrocampo in stand by. Se la difesa è dunque quasi completa, il centrocampo è al contrario probabilmente il reparto che in questo momento è più lontano dall´essere definito. Perso Di Gennaro che si accaserà a Cagliari, e senza alcuna certezza di poter riportare in biancorosso Moretti dal Catania, del trio di “titolarissimi” dello scorso anno al momento resta il solo Cinelli, attorno al quale peraltro non mancano le voci di mercato. Ci sono poi ancora in prestito due giovani di proprietà del Sassuolo, Sbrissa e Vita (la conferma di quest´ultimo peraltro non è scontata), il cui potenziale è già conosciuto da Marino, oltre ai jolly Pinato e Laverone di cui si è detto in precedenza, ma è chiaro che in mezzo mancano ancora diverse pedine importanti. Sul taccuino di Cristallini il primo nome annotato è quello del Nazionale Under 21 dell´Atalanta Roberto Gagliardini, conteso dall´Avellino.Cocco fondamentale. In attacco tutto (o quasi) ruota intorno alla conferma di Andrea Cocco, per il quale si attende di vedere se si troverà l´intesa per il prolungamento del contratto. Non servono molte spiegazioni per capire che avere o non avere in rosa il capocannoniere dello scorso campionato farebbe una bella differenza, così come ci sarà bisogno di un´alternativa affidabile e di qualità (si segue sempre lo juventino Thiam). Sulle corsie esterne, salvo diverse evoluzioni del mercato, Marino potrà sempre contare sugli spunti di Giacomelli, del “solito” Laverone e del neo-acquisto Leonardo Gatto, giunto in prestito dall´Atalanta, ma sarebbe importante aggiungere al reparto anche un altro attaccante di fascia con il fiuto del gol.
Ore 12.10 – (Gazzettino) È stata la settimana del nuovo allenatore. Il Cittadella ha fatto sospirare non poco i propri tifosi, un’attesa lunga quasi come quella della scelta del direttore generale. Ed è stato proprio Marchetti a sciogliere le riserve: «Avevo tutto il tempo necessario per ponderare per bene ogni cosa, ogni aspetto: quella dell’allenatore è una scelta che non va assolutamente sbagliata», ha confidato il direttore generale del Cittadella, che con Roberto Venturato è andato sul sicuro: «È il profilo giusto per la nostra realtà. Lo conosco da tanti anni, è una persona umile e preparata, al pari di noi ha una grande voglia di riscatto, di vincere. È un tecnico con una certa esperienza alle spalle, con il Pizzighettone per esempio ha ottenuto grandi risultati».
Assomiglia a Foscarini? «Ogni allenatore ha le sue caratteristiche, non si possono confrontare. Foscarini è stato per dieci anni con noi, per come ragioniamo a Cittadella l’aspetto umano è importante come quello tecnico. E da questo punto di vista i due si somigliano, sono entrambi due grandi figure». Non c’era solo Venturato in corsa: «Ho sentito anche Ezio Gelain, che stimo personalmente, è bravo, è un amico». Adesso quali saranno le prossime mosse di Marchetti? «Mi muoverò per scegliere il portiere». Si parla di Alfonso… «Vediamo, può essere uno dei nomi, dovrò fare qualche valutazione nei prossimi giorni». L’altro numero uno è Vaccarecci? «Potrebbe, prima di scegliere dobbiamo stare attenti alla composizione della lista, ci sono dei limiti e io non voglio mettere nessuno fuori rosa. È ancora presto per completare la squadra, sarà un’estate lunga e tante cose possono succedere». Mercoledì alle 16, intanto, il Cittadella si ritroverà al Tombolato per il raduno. Accanto a Roberto Venturato ci saranno il preparatore Andrea Redigolo e Andrea Pierobon in veste di allenatore dei portieri. Sabato prossimo, alle 19, la presentazione della squadra a Villa Rina, in sala consigliare.
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) C’è un po’ di Cittadella nell’Italia che si è qualificata ieri per la finale di calcio delle Universiadi, in Corea del Sud. Della squadra azzurra guidata da Massimo Piscedda, che ha battuto ai rigori il Giappone 3-1 dopo che i tempi supplementari erano terminati 0-0, fa infatti parte Daniel Cappelletti, difensore di 23 anni e mezzo della squadra granata appena retrocessa in Lega Pro. Domani, insieme ai suoi compagni, si giocherà l’oro nell’atto conclusivo del torneo, contro la Corea, che ha piegato 2 a 0 il Brasile. Una bella soddisfazione per il ragazzo di Cantù (Como), con trascorsi anche nel Padova, che ha messo a segno il terzo penalty sui tre che sono bastati all’Italia per aggiudicarsi la lotteria dal dischetto. Venendo alla partita, il primo tempo è risultato equilibrato. Il Giappone si è reso più pericoloso con tiri da fuori area, che hanno impegnato seriamente il nostro Manfredini, sempre attento e preciso negli interventi. La ripresa si è aperta con il Giappone in forcing, che ha provato a superare gli azzurri forte di una migliore preparazione fisica. I primi 25 minuti sono stati caratterizzati da un monologo nipponico, con Manfredini ancora protagonista e strepitoso al 71’. A quel punto, però, l’Italia ha reagito e preso in mano le redini del gioco utilizzando tutte le forse residue di nervi, orgoglio e tecnica, senza subire ulteriori pericoli ed anzi mettendo in difficoltà la difesa avversaria, anch’essa stanca per il gran caldo. Si è andati così ai rigori, con Manfredini in vetrina. Il Giappone ne ha falliti 3 su 4 ( traversa, parato, gol, palo); per l’Italia sono andati in gol tutti: Meccariello, Berra e, appunto, Cappelletti.
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Mercoledì la presentazione di mister Roberto Venturato e il primo allenamento al Tombolato dei granata, ma intanto arriva una bella notizia per i tifosi del Cittadella. La squadra padovana affronterà il Napoli in amichevole, Napoli che svolgerà la sua preparazione pre-campionato a Dimaro, in Trentino. Per gli uomini di Sarri l’ultimo test prima di rientrare in Campania sarà proprio contro Pellizzer & C. mercoledì 29 luglio (l’ora non è stata comunicata). Qualche giorno prima, esattamente venerdì 24, i partenopei disputeranno un’altra amichevole contro il FeralpiSalò di Michele Serena, in ritiro in Val di Sole nella vicina Mezzana: incontro in programma allo stadio Briamasco di Trento, con inizio alle ore 21.
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Diverse novità in queste ore per il Cittadella, che si prepara per la nuova stagione. La presentazione ufficiale avverrà nella sala consiliare di Villa Rina, sabato 18 luglio alle ore 19. Verranno presentate le nuove maglie, la campagna abbonamenti, lo staff e i giocatori della nuova stagione. Al termine della serata ci sarà un buffet gestito dalla pizzeria Marechiaro con vini Astoria. Mercoledì, invece, alle 16, il via alla nuova stagione con il primo allenamento sui campi del Tombolato. Il tutto dopo la conferenza stampa di presentazione del neo mister Roberto Venturato che guiderà poi il primo allenamento della sua nuova avventura in granata. Domenica 26 luglio, infine, ecco il quinto appuntamento con la Festa del Tifoso granata a Lavarone. E la chiusura di sipario avverrà con un’amichevole di lusso a Dimaro, in provincia di Trento, in programma mercoledì 29 luglio. In precedenza, ci sarà pure l’amichevole contro il FeralpiSalò di Michele Serena, in ritiro in val di Sole nella vicina Mezzana.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Questi gli aggiornamenti del diesse per il reparto offensivo: «Mi sono incontrato con Tulli (Ancona) ma non abbiamo trovato l’intesa e Zecchin non sarà dei nostri. In generale, ci sta che si possa non trovare l’accordo economico con un giocatore, fa parte del gioco della domanda e dell’offerta, ma noi, oltre a godere del vantaggio di non dovere cedere calciatori, siamo tra le poche squadre che pagano ogni mese, elemento che verrà ancora più apprezzato a breve, con i verdetti della Covisoc sulle iscrizioni ai campionati». A Pieve di Cadore non mancheranno giocatori in prova: «Ce ne sarà più di qualcuno, sia under che over da visionare in ritiro». E a proposito di ritiri, De Poli aggiunge: «Quando le squadra partono ci sono i giocatori svincolati che restano a casa e si sentono bruciare il terreno sotto i piedi, oltre a quelli che, pur in montagna, sanno di essere in surplus e che dunque non giocheranno. Ecco perché da allora si inizierà a ragionare».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Le alternative però non mancano e l’attuale situazione del calcio italiano, con un altissimo numero di giocatore svincolati, con una dozzina di società che potrebbero non iscriversi ai rispettivi campionati e con l’ipotesi tutt’altro che remota di uno slittamento dell’avvio dei vari tornei, invita al tempo stesso a operare senza eccessiva fretta, nella prospettiva di potere chiudere più in là operazioni che al momento sembrano fuori portata. «Per certi elementi – esordisce il direttore sportivo Fabrizio De Poli riferendosi evidentemente alle trattative per portare all’ombra del Santo il difensore Fabiano e il centrocampista De Risio – l’inizio della prossima settimana sarà quella del dentro o fuori perché abbiamo a disposizione altre soluzioni».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Da una parte la volontà di mettere a disposizione del tecnico Parlato una rosa vicina a quella definitiva prima della partenza di sabato prossimo per il ritiro a Pieve di Cadore, dall’altra la consapevolezza che il tempo può solo giocare a favore del Padova. Si muove su questi due binari la costruzione della nuova squadra, attività che deve fare i conti pure con qualche intoppo, come l’inatteso dietrofront del centrale difensivo Nicola Bizzotto che lunedì rinnoverà per due anni con il Bassano dopo avere virtualmente raggiunto l’accordo con il Padova, o l’atteggiamento di quei calciatori che prendono tempo o giocano al rialzo, come nel caso di Pietro Arcidiacono. Quest’ultimo potrebbe accasarsi alla Juve Stabia seguendo Salvatore Ciullo, suo allenatore nella passata stagione al Martina, che guiderà i campani.
Ore 10.10 – (Gazzettino) “Il Padova sei tu”. Con questo accattivante slogan, la società biancoscudata chiama a raccolta la tifoseria, invitandola a partecipare a un flash mob organizzato nel centro storico e finalizzato alla realizzazione della veste grafica della campagna abbonamenti per il prossimo campionato. L’appuntamento è fissato per giovedì alle 18.30 in piazza delle Erbe. «Scendi in piazza con il Padova – si legge in un comunicato – per diventare protagonista. La piazza diventerà un grande set dove tutti i tifosi che interverranno saranno fotografati e ripresi per entrare a far parte dell’immagine della campagna abbonamenti». All’evento saranno presenti anche i dirigenti della società, il tecnico Parlato e i giocatori di oggi e del passato: «Centinaia di volti, centinaia di voci. Portate le vostre maglie, le vostre sciarpe, le vostre bandiere e tutto ciò che avete di biancoscudato, raccontandoci la vostra passione e aiutate la società a portare allo stadio tutti gli sportivi padovani». Un motivo in più per esserci, la curiosità di vedere il nuovo logo creato dopo il recente ritorno alla storica denominazione Calcio Padova che in quella occasione verrà esibito per la prima volta. Ai presenti verranno regalati 500 portachiavi direttamente dal virtual store.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ed ecco svelato il mistero: si vocifera che possa rinnovare con l’Ancona, che gli ha messo sul piatto una cifra inferiore rispetto a quella proposta dai biancoscudati. Qualcosa non torna: probabile che su di lui si sia fiondata una terza società. Le alternative. Dopo Arcidiacono e Tulli, sulla lista del Padova il primo nome è quello di Giuseppe Torromino, del Crotone. Il giocatore ha offerte economicamente superiori, ma prima di tutto bisognerà attendere che l’allenatore dei calabresi, Juric, decida dopo il ritiro se tenerlo in rosa o no. Il quarto nome sarebbe quello di Gianpietro Zecchin, ma il problema qui potrebbe essere ambientale, visto che la “Fattori” è contraria al suo ritorno. Per la difesa, nelle ultime ore, il nome rimbalzato da radiomercato è quello di Dario Polverini, centrale del Real Vicenza prossimo alla sparizione. Un sogno destinato a rimanere tale: l’ex allenatore del Real, Marcolini, vorrebbe portarlo con sé al Pavia, con un’offerta sicuramente superiore. Non resta dunque che attendere, ed aggrapparsi agli innesti ormai prossimi (fino a prova contraria), il centrale Fabiano e i terzini Anastasio e Di Nicola. E attenzione perché martedì potrebbero arrivare le telefonate dal Sudamerica: tra Argentina e Paraguay sono attese sorprese.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Sei giorni al ritiro, sette giocatori ufficialmente tesserati, due giornate buttate al vento dal doppio concerto di Vasco Rossi e una settimana che si preannuncia torrida. Il “mercato” del Padova, partito con largo anticipo a fine maggio, a meno di una settimana dalla partenza per Pieve di Cadore non è ancora riuscito a produrre i “botti” sperati. Anzi: dopo lo schiaffo rifilato da Nicola Bizzotto, ieri la porta in faccia l’ha sbattuta l’attaccante Giacomo Tulli. E anche se la colpa non può essere certo di Fabrizio De Poli, la situazione comincia a farsi snervante: oggi e domani l’Euganeo sarà inaccessibile per i concerti di Vasco, quindi solo da martedì si potranno eventualmente sottoscrivere i nuovi contratti. Il rifiuto. Due sere fa, dopo aver incassato la consapevolezza che Pietro Arcidiacono si sarebbe diretto verso altri lidi, il ds aveva contattato un suo vecchio giocatore: Giacomo Tulli, classe ’87, esterno offensivo, che con De Poli era stato a Vicenza, e che nell’ultima stagione ha vestito la maglia dell’Ancona. Un colloquio preliminare, poi ieri sera la risposta: anche Tulli ha detto di no al Padova. E la vicenda è forse ancora più strana, rispetto a quella di Bizzotto, che ha deciso di rimanere a Bassano forte del legame costruitosi in tre anni nel Vicentino. Tulli e il Padova non si sono accordati sul piano economico: il giocatore avrebbe anche accettato la destinazione, ma a cifre superiori.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sono i tifosi i protagonisti della campagna abbonamenti. Un ragionamento apparentemente scontato, ma che il Calcio Padova ha deciso di prendere alla lettera: giovedì 16 luglio, alle 18.30, in piazza delle Erbe la società di viale Rocco ha chiamato a raccolta la tifoseria in una sorta di flashmob dal duplice significato. Innanzitutto perché proprio nella piazza che vide, due mesi e mezzo fa, festeggiare la promozione della squadra di Parlato verrà svelato il nuovo logo: con il ritorno alla denominazione storica, ma l’impossibilità di utilizzare il vecchio logo ACP ancora nelle mani della società di Diego Penocchio, ne è stato creato uno ad hoc che verrà rivelato proprio in tale occasione. Ma soprattutto il centro cittadino diventerà un grande set a cielo aperto, dove tutti i tifosi che interverranno saranno fotografati e ripresi per entrare a far parte dell’immagine-simbolo della campagna abbonamenti. I supporter potranno incontrare i dirigenti biancoscudati, mister Carmine Parlato e anche alcuni giocatori del Padova di ieri e di oggi, ricevendo in regalo 500 portachiavi bianchi e rossi.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Il «no» di Tulli si aggiunge a quelli di Arcidiacono e di Bizzotto . E ci sono pure dubbi su Fabiano e De Risio , che ha rescisso con il Benevento. Due affari segnalati in dirittura d’arrivo e che paiono adesso non così scontati o comunque da seguire fino in fondo. Sulle corsie esterne, invece, almeno a sinistra la scelta sembra essere definitiva: Anastasio (Napoli) e Di Nicola (Pescara) sono molto vicini, i due hanno scavalcato la concorrenza di Tentardini (Verona). A destra piace un altro giovane (Pino del Lecce), mentre a centrocampo è in fase avanzata la trattativa con un centrocampista sudamericano che dovrebbe essere chiusa all’inizio della settimana. La società, infine, ha deciso di chiudere definitivamente la porta al ritorno di Giampietro Zecchin , in uscita da Varese. In attacco sono sempre attuali le piste che portano a Neto Pereira e, soprattutto, ad Altinier , che però ha almeno cinque offerte. In mezzo al campo dopo il «no» di Bizzotto è complicato immaginare di chiudere in tempi brevi per Cenetti (Bassano), da escludere il ritorno di Schiavon che viaggia su cifre fuori portata. E su Torromino (Crotone) ha fatto irruzione l’Ascoli con un’offerta forte: 140mila euro in caso di riammissione in B.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) La domanda che si fanno i tifosi è la seguente: un momento difficile solo transitorio, per il mercato del Padova, o c’è da preoccuparsi? Fabrizio De Poli fa spallucce e si limita a rassicurare: «Entro l’inizio del ritiro acquisteremo più di qualche giocatore. I tifosi stiano tranquilli». Il diesse è tranquillo, chi lo conosce e ci lavora a stretto contatto lo descrive determinato e pronto a sferrare la controffensiva al momento opportuno. Ieri, però, è arrivato un altro «no», quello di Giacomo Tulli , esterno dell’Ancona con all’attivo 6 gol in 32 partite nell’ultima stagione. Tulli è stato avvistato in sede nel pomeriggio di venerdì, ma anche questa trattativa è sfumata subito. Dopo alcune ore di riflessione, Tulli ha rifiutato il triennale proposto dal Padova. Preferisce aspettare, nel caso rimarrà ad Ancona, ma il suo vero obiettivo è l’accordo con il Teramo, neopromosso in serie B. Ma il club abruzzese ha la spada di Damocle della giustizia sportiva e della probabile retrocessione in serie D, per illecito sportivo consumato e andato a buon fine.
Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: la prima si terrà domenica 26 luglio a Pieve di Cadore contro una selezione locale. In programma anche una sfida con l’Udinese a Lignano Sabbiadoro il 5 agosto.
Ore 08.28 – Padova, il ritiro precampionato si svolgerà a Pieve di Cadore dal 18 luglio al 2 agosto.
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Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Icone Vintage, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 11 luglio: continuano le trattative di mercato tra mezze conferme e rifiuti, ma il ds De Poli tranquillizza tutti.