Live 24! Padova, due giorni intensi per De Poli: pronta una “manita” di acquisti da annunciare

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Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Giornata interlocutoria per il mercato dell’Union Ripa Fenadora, con la dirigenza impegnata sul fronte burocratico legato alle complesse pratiche per l’iscrizione al campionato di serie D. Il direttore sportivo Marcello Bizzotto è invece all’opera per fornire al nuovo tecnico Renato Lauria una squadra che possa ben figurare nel suo terzo anno in categoria, dopo due stagioni di alta qualità. Dopo le firme di Daniele Casella e di Enrico Savi, ieri altri due tasselli hanno trovato la giusta collocazione, si tratta di Andrea Cibin e Simone Malacarne. Due giocatori che già hanno vestito la maglia neroverde nell’ultima stagione e che hanno accettato di restare un altro anno alle dipendenze della società guidata da Nicola Giusti, senza cedere alle lusinghe delle sirene che in queste settimane hanno portato via, uno dopo l’altro, praticamente tutti i protagonisti delle cavalcate in serie D, e precedenti, della società feltrina. Cibin, classe 1996, era arrivato all’Union Ripa Fenadora nel corso del mercato estivo 2014, proveniente dall’Union Quinto, dopo una buona stagione in Eccellenza. Esterno offensivo, ha già dimostrato nell’ultimo anno di sapersi destreggiare sia come ala in un 442, sia come laterale alto in un 433. Due le reti all’attivo nella sua prima esperienza in maglia neroverde. Malacarne, classe 1989, è uno dei giocatori oggi di maggior esperienza a disposizione di coach Lauria. Soprattutto in considerazione del suo passato: dopo le giovanili nel Milan, ha vestito tra le altre le maglie – che campeggiano in una foto postata sul suo profilo Facebook – della Cremonese e del Treviso, entrambe in serie C. Mancino, anche lui può ricoprire più di un ruolo nella corsia di sinistra, sia in fase difensiva sia a centrocampo, dove probabilmente può dare il meglio di sè. Nelle due stagioni già disputate con l’Union Ripa Fenadora è sceso in campo in 49 occasioni, segnando 5 goal. Nel palmares vanta anche una presenza con la maglia della nazionale azzurra Under 17 – scese in campo il 4 settembre 2005, a 16 anni 6 mesi e 12 giorni, in un’amichevole premondiale di categoria disputata dalla formazione all’epoca guidata da Francesco Rocca – e una nella nazionale italiana Under 21 della Lega Pro nel 2009.

Ore 21.40 – (Corriere delle Alpi) Daniele Casella, classe 1990 ex Pordenone sarà il geometra del nuovo centrocampo dell’Union. Lo presenta così il mister Renato Lauria, soddisfatto del primo arrivo ufficiale dal mercato in casa Union, che lo ha annunciato insieme alla conferma del giovane Enrico Savi, classe 1997 che il tecnico conosce bene non solo per averlo allenato la scorsa stagione nella Juniores. «Entrambi erano obiettivi del nostro mercato», commenta il mister neroverde. «Savi lo conosco da quando era piccolo, l’ho seguito nella sua crescita, ha voglia di emergere e so che è uno su cui poter contare. È un 1997 e se la giocherà con gli altri fuoriquota». Un’altra conferma, che si aggiunge a quelle di Simone Malacarne e Halil Gjoshi, è quella di Andrea Cibin. «Ripartiamo da lui, da Venturin, da Loat», dice il presidente Nicola Giusti, «per ricostruire il blocco feltrino-bellunese». In uscita invece De Min, che il Montebelluna vuole tenere, anche se l’Union non ha spinto molto sulla conferma. Daniele Casella. Regista classico, abile sia in fase di impostazione che di interdizione, sarà il perno del centrocampo. «Ha attitudini importanti nella costruzione del gioco», spiega Renato Lauria. «Tocca tanti palloni in partita, un giocatore che nello sviluppo della manovra è importante. Una prima scelta della società». Nato a Roma, alto 168 centimetri, ex giocatore di San Donà e Pordenone, con cui ha giocato dopo essere cresciuto nelle giovanili dell’Udinese, Casella è la prima pedina nel quadro della ricostruzione della squadra. «Sono contento, sereno e voglioso di iniziare», dice l’allenatore. «In società siamo in totale sintonia, che è la cosa più importante per la ricostruzione». Linea verde. L’Union targata Lauria sarà molto giovane: «Ci saranno otto o nove non fuoriquota ma comunque giovani con ragazzi del 94, 93 e 91», prosegue Lauria. «Si punterà sull’entusiasmo, la voglia di far bene e di arrivare all’obiettivo che la società si è prefissata». Una settimana e mezzo al raduno. La squadra si ritroverà al Boscherai lunedì 20 e la disponibilità sarà la prima cosa che il mister chiederà ai suoi giocatori: «Essendo una squadra totalmente nuova, ognuno dovrà essere disponibile nel lavoro, nel sacrificio e nel farsi accettare», commenta Renato Lauria. «Sono sereno, il direttore sportivo è un grande conoscitore di calcio e di calciatori. Sta facendo un bel lavoro che porterà a termine entro il 20». L’impronta della squadra. Lauria chiederà tanto sacrificio ai suoi giocatori: «L’idea di gioco va aldilà del modulo e il mercato è indirizzato su giocatori giovani di cui sfruttare l’entusiasmo», dice. «L’atteggiamento della squadra deve essere unitario e coeso, rivolto verso l’obiettivo comune da perseguire con grande determinazione. Se riusciremo a lavorare con tranquillità e serenità, sono sicuro che riusciremo a raggiungere l’obiettivo prefissato».

Ore 21.20 – (Il Piccolo) L’Unione 2012 ha saldato la quota di iscrizione per il prossimo campionato di serie D. Fino a cinque anni fa non sarebbe stata una notizia ma, viste le disgraziate vicende degli ultimi anni della prima realtà calcistica cittadina, l’operazione rappresenta un primo tassello che va a comporre un mosaico ancora da definire. Un passo che segue il saldo dei “rimborsi” dovuti ai tesserati (come confermato dagli stessi) che hanno lavorato nella stagione chiusa a Dro con la permanenza in D. Non solo ma il fatto che la tassa d’iscrizione (con la relativa garanzia richiesta dalla Federazione) sia avvenuta con un paio di giorni d’anticipo rispetto al termine ultimo (domani alle 18) rappresenta comunque un’anomalia (positiva) rispetto al panorama precario nel quale versa il calcio italiano. Come era già successo un anno fa gli organi federali si sono visti accreditare un bonifico disposto da un conto intestato a Pangrazio Di Piero. L’importo della somma versata è di 27.201,81 euro (in data 8 luglio) che vanno a copertura delle tasse di iscrizione e a integrazione della fideiussione annuale di 31 mila euro. Garanzia che già nella scorsa stagione non è stata legata dall’Unione 2012 a una polizza fideiussoria ma a un deposito cash (come prevede in alternativa la Federazione e peraltro obbligatorio per chi ha debiti con tesserati). Per entrare nel dettaglio l’Unione 2012 ha versato 8.200 euro a titolo di integrazione del deposito già attivato nella scorsa stagione ed eroso per la cifra sopra citata dalle multe inflitte alla società attraverso la disciplinare (tra le quali quelle conseguenti ad atti sanzionati per il comportamento del pubblico). La quota di 16.970 euro è invece relativa alla tassa di iscrizione. Espletato questo primo adempimento ora Pontrelli e Pinzin devono scegliere a breve un allenatore (dopo avere abbandonato la pista Colella i due nomi sono Bagatti e Masitto), completare l’organico, avviare un settore giovanile trascurato, dare una struttura alla società e approvare il bilancio al 30 giugno (ma per questo c’è tempo fino a ottobre o in deroga entro dicembre). Il tutto con gli occhi addosso dei tifosi organizzati che il 25 maggio hanno legittimamente deciso di togliere il marchio e che hanno separato il loro destino dalla squadra. Vanno rispettati fino a quando i toni del dissenso non sconfinano nell’insulto o peggio. I fatti dicono che Pontrelli sta andando comunque avanti per la sua strada con l’obiettivo dichiarato di costruire una squadra competitiva e capace di fare un campionato nelle zone alte della classifica. Per ora gli ingaggi ufficializzati di Zubin, Baggio e Mattielig sono coerenti con le intenzioni annunciate. Ma il lavoro è ancora lungo. Nei prossimi giorni gli interessati potranno farsi un’idea più precisa sul futuro tecnico-sportivo e societario dell’Unione 2012. Ma solo a settembre si faranno i conti.

Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Oggi comunque noi iscriviamo la Sacilese alla D. Le carte e la fideiussione sono già pronte e vengono spedite». La voce di Lidia Nadal è ben ferma nell’affermare quello che diventa un concreto messaggio positivo, dopo tutto un altrui vociare. Le iscrizioni formulate dall’attuale proprietà biancorossa sono un dato di fatto. Anche per eliminare dubbi e perplessità che si stavano addensando e che, pure per quanto riguarda i tesseramenti delle giovanili, stavano creando sconquasso in riva al Livenza. Scadrebbe oggi anche il termine per la stipula dell’accordo di Presotto-Nadal con i croati, per la nuova Sacilese. «Dovevamo andare noi da loro, questa volta – continua Lidia – ma siamo costretti a spostare l’incontro ancora qui da noi». Causa i noti problemi del presidente. «In ogni caso – garantisce – noi la squadra la iscriviamo e la portiamo avanti. Se si aggiungeranno altri potremo fare cose diverse, altrimenti faremo bene comunque, alla nostra maniera». Al trait d’union con i croati Maurizio Mazzarella, Denis Fiorin ha fatto pervenire una risposta dal Canada. «Il bravetto – citando l’aggettivo usato dall’avvocato per lui – ha fatto solo qualche cessione ai professionisti, qualche torneino vinto, qualche giovane rilanciato, qualche allenatore scoperto. E continua a leggere tutto e il contrario di tutto sulla Sacilese. Ma, come diceva Gianni Brera, “Il calcio è una bugia”». A lei, Fiorin, qualcuno ha fatto cenni di rinnovo? «Mi hanno parlato, ma ho deciso di aspettare. Non sono dipendente di nessuno, firmo un contratto annuale che scade a fine giugno. Ho detto ai Presotto che volevo aspettare per vedere, anche se ho continuato a lavorare». Che opinione si è fatto di questa storia con i croati? «Penso positivo – si copre – ma non conosco le persone. Bisogna correre, per fare le cose. Se tanti dirigenti fossero onesti come me, il calcio forse andrebbe meglio». Ha altre prospettive? «Mi guarderò intorno eventualmente dopo le decisioni sacilesi. C’è qualcuno che m’aspetta da tempo». Resta da correggere la citazione: “Il calcio è un castello le cui fondamenta sono le bugie”, lo affermò Manlio Scopigno.

Ore 20.40 – (Messaggero Veneto) Potrebbe essere un giorno cruciale per il futuro della Sacilese. Oggi, infatti, è in programma il decisivo incontro tra la proprietà, il presidente Gian Paolo Presotto e la moglie Lidia Nadal, e i possibili acquirenti, imprenditori croati rappresentati dall’avvocato pordenonese Maurizio Mazzarella. In ballo il passaggio della totalità delle quote della società biancorossa. Al momento vige un cauto ottimismo, con poca voglia di sbilanciarsi. “Per ora – com-menta Lidia Nadal – l’unica certezza è rappresentata dal fatto che la Sacilese si iscriverà al prossimo campionato di serie D. La pratica è già stata forma-lizzata. Assicuro, inoltre, che a prescindere da come andrà la trattativa, noi rimarremo vicini alla Sacilese e in particolare al settore giovanile, cui tenia-mo in maniera particolare, anche per la responsabilità che sentiamo nei con-fronti dei giovani, che sono cresciuti in questi anni della nostra gestione, e delle loro famiglie”. Parole che confortano il popolo biancorosso e che stridono con le polemi-che delle ultime ore, relative a un possibile azzeramento dell’attuale assetto societario. A tal riguardo, ieri sui social ha tenuto banco un post del ds li-ventino, Denis Fiorin, che sentitosi messo in discussione dall’avvento dei potenziali nuovi proprietari, ha rivendicato con ironia quanto fatto nel corso del suo mandato: “Qualche cessione ai professionisti, qualche torneo vinto, qualche giovane rilanciato, qualche allenatore scoperto, anche se continuo a leggere tutto e il contrario di tutto”. “Lasciamo stare le polemiche – dice la presidentessa biancorossa – e in questo momento pensiamo soltanto al bene della Sacilese. Dobbiamo fare quadrato per aiutare il club a rimanere compe-titivo. Fiorin? I suoi meriti sono sotto gli occhi di tutti”. Secondo indiscrezioni, la cordata croata sarebbe intenzionata almeno per quest’anno a delegare la gestione sportiva, affiancando lo staff che sta già operando con una figura con compiti esclusivamente amministrativi. Un in-gresso in punta di piedi, rinnovando la fiducia a chi in questi anni ha per-messo alla Sacilese di restare ai vertici della serie D. Ma prima di ogni pro-gramma futuro serve il cosiddetto nero su bianco sul contratto di cessione e oggi, finalmente, dovrebbe essere la volta buona.

Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Come gli spartani. Trecento erano i soldati di Leonida e trecento siano gli abbonati gialloblu. Il Belluno ha aperto la campagna abbonamenti 2015/2016. A quindici giorni dall’inizio della preparazione estiva della truppa di Roberto Vecchiato la società ha deciso di iniziare a vendere le tessere per assicurarsi le 17 partite casalinghe di Corbanese e compagni. «Quest’anno abbiamo voluto partire molto presto con la campagna abbonamenti, decidendo di abbassare notevolmente il prezzo» afferma il neo presidente Gianpietro Perissinotto. E quanti abbonati si aspetta il nuovo numero uno gialloblu. «Spero che 250/300 almeno arrivino – continua Perissinotto – e confido molto nella mano che ci daranno Simone Soccal e qualche altro amico «assoldato» proprio per la vendita degli abbonamenti. DETTAGLI La tessera “Troviamoci allo stadio” fino al 31 luglio costerà solamente 100 euro, mentre dal 1 agosto salirà a 130. Questi gli esercizi commerciali in cui è possibile trovarla: Segreteria Ital-Lenti Belluno (Piazzale della Resistenza 27 – Belluno), Bar Al Duomo (Piazza Duomo – Belluno), Europoint Belluno (Piazzale della Resistenza-Belluno), Mito Sport (Via Andrea di Foro, 107, Belluno), Ottica Thomas (Via Vittorio Veneto, 126 – Bellun), Ristorante La Nicchia (Via G. Matteotti, 17/B – Belluno), Tabaccheria Brandalise (Via Vittorio Veneto, 45 – Belluno). Coloro che sottoscriveranno l’abbonamento, potranno godere inoltre del nuovo servizio «Ital-Lenti Belluno News» che darà la possibilità di essere informati via sms dei risultati finali e dei marcatori delle partite.

Ore 20.00 – (Corriere delle Alpi) Il giorno di Nicola Calcagnotto. Il difensore centrale, svincolato dal Real Vicenza, arriverà questo pomeriggio a Belluno per firmare il suo impegno in gialloblù per la prossima stagione. Il suo ritorno in Piazzale della Resistenza servirà per sostituire Ivan Merli Sala, che ha salutato i compagni verso una nuova avventura, tra le fila del Seregno. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare anche le firme degli altri nuovi acquisti, mentre la stagione inizierà ufficialmente il 22 luglio quando comincerà il ritiro alla Gol Arena guidato da Roberto Vecchiato e dal suo vice Ivan Da Riz. Dopo l’addio di Andrea Radrezza, la fascia da capitano passerà al braccio di Simone Corbanese che nella passata stagione l’ha più volte indossata in mancanza del compagno. Toccherà al bomber gialloblù dare la carica giusta per l’inizio di una nuova avventura, nella speranza di poter fare ancora meglio delle ultime due annate memorabili. Si apre la campagna abbonamenti. I tifosi del Belluno per tutto luglio potranno acquistare l’abbonamento per la prossima stagione al prezzo speciale di 100 euro che garantirà la visione di tutte le partite casalinghe. Dopo il 31 luglio la tessera costerà 130 euro. Chi sottoscriverà l’abbonamento potrà usufruire anche del nuovo servizio “Belluno news” attraverso il quale, alla fine di ogni partita, verrà mandato via sms il risultato della partita dei gialloblù e gli eventuali marcatori. Inoltre gli abbonati avranno diritto ad alcuni sconti presso determinate attività commerciali che verranno comunicate nelle prossime settimane. «Quest’anno abbiamo deciso di partire molto presto con la campagna abbonamenti, decidendo di abbassare notevolmente il prezzo, almeno per luglio – spiega il presidente Perissinotto – il nostro obiettivo è proprio quello di riuscire a portare allo stadio il maggior numero di persone, sia perché possano sostenere i nostri ragazzi ma anche perché vogliamo che lo stadio di Belluno diventi un luogo di ritrovo e integrazione per tutti i nostri concittadini. Il claim “Troviamoci allo stadio”, punta proprio in questa direzione. Spero che questa iniziativa sia accolta favorevolmente da tutti e do appuntamento ai nostri tifosi per l’inizio della nuova stagione agonistica fissata per il 22 luglio». L’abbonamento potrà essere acquistato in Segreteria del Belluno, al Bar Duomo, all’Europoint Belluno, da Mito Sport, all’Ottica Thomas, al ristorante la “Nicchia” e alla tabaccheria Brandalise.

Ore 19.30 – (Alto Adige) Come anticipato dal nostro giornale ieri l’Fc Alto Adige ha acquistato a titolo definitivo i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Alberto Spagnoli, 21enne attaccante svincolatosi da Società Sportiva Sacilese. Il “puntero” friulano ha sottoscritto un contratto annuale (con opzione per il secondo) con la società biancorossa Nato a Pordenone il 4 ottobre 1994, Alberto Spagnoli è un attaccante di buona stazza fisica e di piede destro che agisce preferibilmente da attaccante centrale anche se, all’occorrenza, può essere impiegato come attaccante esterno. Cresciuto calcisticamente nella Liventina Gorghense, all’età di 17 anni l’attaccante friulano si trasferisce all’Hellas Verona: con la squadra “Primavera” gioca 26 partite, “condite” da 8 marcature personali. Nel 2012 passa al Milan: con la “Primavera” rossonera totalizza 14 presenze (13 durante la stagione regolare e 1 ai playoff) e 3 reti, scendendo in campo in tre occasioni anche al “Torneo di Viareggio” che i rossoneri chiudono al secondo posto. Nell’estate 2013 viene ingaggiato dalla Sacilese, che lo inserisce nell’organico della prima squadra, di cui diventa immediatamente un punto fermo: alle fine del bienno in maglia biancorossa le presenze saranno 63 con 15 gol all’attivo (molti dei quali decisivi), ai quali vanno aggiunti anche numerosi assist.

Ore 19.10 – (La Provincia Pavese) Alla vigilia della partenza per il ritiro di Varzi, sul mercato sono giornate frenetiche per il direttore generale azzurro Massimo Londrosi: sia per operazioni da completare in entrata che per i molti elementi che non rientrano più nei piani e per i quali si deve trovare una sistemazione. Tra le vicende che si trascinano da settimane quella legata alla rescissione del contratto di Riccardo Maspero che è legato al Pavia ancora per due anni. L’ex tecnico azzurro ha un accordo con il Mantova dove la nuova dirigenza è quella che l’ex giocatore granata aveva avuto nella sua precedente esperienza da allenatore al Ciliverghe Mazzano. A quanto trapela tra Maspero e Pavia il nodo riguarderebbe una buonuscita che la società azzurra non sembrerebbe disposta a concedere. Per ora, quindi, tutto fermo. Si attende nei prossimi giorni l’annuncio dell’arrivo a Pavia del centrocampista di fascia destra Alessandro Marchi, nome che da tempo è dato per sicuro in maglia azzurra. Sull’asse Pavia-Mantova rimane aperta la trattativa per Angelo Siniscalchi difensore che piace molto al club azzurro. L’alternativa è rappresentata da Matteo Piccinni che mister Marcolini ha già diretto nell’ultima stagione al Real Vicenza. Il Pavia potrebbe chiudere con uno dei due difensori o con entrambi, ma a questo punto ci sarebbe un affollamento nel reparto arretrato considerando le riconferme di Matteo Abbate, Dario Biasi, Andrea Cristini, Antonio Marino e Alessandro Malomo. Tra i molti giocatori in uscita trattative aperte con diversi club. E’ rientrato dal prestito al Savoia il portiere Giovanni Volturo per il quale potrebbe esserci l’ipotesi Rimini. Il centrocampista Paolo Bracchi potrebbe finire al neopromosso Cuneo. Altri due centrocampisti in uscita: interessamento del Mantova per Samuele Sereni e dell’Arezzo per Alessandro Corvesi. Da valutare la situazione di Alex Pederzoli che ha estimatori nella Cremonese e nel Lecce. L’attaccante Caio De Cenco che nelle comproprietà è rimasto al Pavia potrebbe accasarsi al Renate.

Ore 18.50 – (La Provincia Pavese) Con 34 presenze, il centrocampista Andrea Rosso è stato tra i giocatori che hanno trovato maggiore continuità nella scorsa stagione del Pavia e si presenta ai blocchi di partenza della prossima con la chiara intenzione di essere un protagonista positivo. «Eravamo partiti da zero, ma per merito di allenatore e giocatori strada facendo abbiamo dimostrato di meritarci tanto e si è fatto un bel lavoro anche con il pubblico che si è infatti riavvicinato alla squadra – esordisce Rosso – Nonostante qualche diffidenza iniziale, la novità di un progetto con una proprietà inedita in tutti i sensi, mi riferisco naturalmente all’arrivo dei cinesi, si è arrivati a sfiorare il massimo e ora tutti insieme dobbiamo ripartire con lo stesso entusiasmo». Il Pavia ha un vantaggio: idee chiare in una Lega Pro dove domina l’incertezza. «E’ un momento difficile per la nostra categoria. A prescindere del caso calcioscommesse di cui preferisco non parlare perché non riguarda lo sport, vedere, invece, società che non riescono a iscriversi, a pagare stipendi ai giocatori, colleghi che sono di fatto dei lavoratori spesso lontani dalle loro famiglie e che pure non prendono quanto è loro dovuto, non è davvero un bel segnale per la Lega Pro. Noi a Pavia siamo un’isola felice in questo mare in tempesta». Un Pavia che riparte per inseguire la serie B? «Prendiamo le mosse da un’ottima base in cui sono stati inseriti giocatori che non possono che aumentare la qualità di un gruppo appunto già valido. A questo aggiungiamo un allenatore nuovo come Marcolini che ha già dimostrato di essere ben preparato e di aver fatto bene al Real Vicenza». Mai come ora è difficile dire quali saranno le avversarie del Pavia. «Sulla carta il probabile girone si annunciava quanto mai competitivo con nomi blasonati, ma ora tutto è con il punto interrogativo. Le incertezze sono dovute alle rinunce e ai possibili ripescaggi per il calcio scommesse con il Brescia e l’Entella in prima fila per ritornare in serie B. E sulla carta erano due squadre tra le probabili protagoniste. Sicuramente come lo è stata lo scorso anno tra le nostre rivali ci sarà l’Alessandria, da valutare poi che formazione sarà il Padova. Ma in generale, e viste le nostre potenzialità, è meglio prima di tutto pensare a noi stessi. Perché facendo un campionato positivo si può coronare quello che tutti speriamo sia un anno colorato di azzurro».

Ore 18.30 – (Gazzetta di Mantova) È un braccio di ferro estenuante quello in atto fra Mantova e Pavia per l’allenatore Ricky Maspero. Anche la giornata di ieri è trascorsa senza l’attesa fumata bianca, fra contatti telefonici e tentativi di sbloccare la situazione. «Domani sera (oggi per chi legge, ndr) dovrebbe però essere la volta buona – dice il socio biancorosso Paolo Musso -, perché il mister potrà parlare con i responsabili del club, che stanno arrivando dalla Cina». Nel faccia a faccia odierno si discuterà quindi della risoluzione del contratto che lega Maspero (esonerato alla penultima giornata dello scorso campionato) al Pavia fino al giugno 2017. Ma è quasi scontato che il vertice servirà anche a chiarire il futuro di alcuni giocatori coinvolti loro malgrado nel lungo braccio di ferro. Il Pavia, infatti, vuole a tutti i costi il difensore biancorosso Angelo Siniscalchi, che ha un altro anno di contratto con l’Acm ma ha già comunicato da tempo la volontà di cambiare aria, anche perché ad attenderlo ci sono un contratto “pesante” e una squadra che punta dritta alla promozione in serie B. Il Mantova, però, non vuol lasciare andar via Suiniscalchi gratis: il presidente Musso, anzi, vorrebbe trattenerlo in biancorosso. Ma, se questa soluzione non è praticabile, intende quantomeno avere una contropartita dal Pavia prima di cedergli uno dei migliori difensori della categoria. Dato che il Mantova è interessato da tempo all’esterno sinistro Samuele Sereni, che ha un altro anno di contratto con il Pavia, la situazione potrebbe risolversi con uno scambio a tre. Ma il condizionale è d’obbligo, perché finora il braccio di ferro ha portato a un completo stallo e dunque ipotizzare cosa accadrà oggi non è scontato. Sta di fatto che entrambi i club, a pochi giorni dalla partenza per i rispettivi ritiri, hanno interesse a risolvere la situazione. E dunque con un pizzico di buonsenso da entrambe le parti la fumata bianca potrebbe arrivare.

Ore 18.10 – (Gazzetta di Mantova) Giornata proficua, quella di ieri, per il mercato del Mantova. È stato infatti raggiunto l’accordo (biennale in entrambi i casi) per l’ingaggio del difensore Filippo Carini e dell’attaccante Moreno Beretta. Si tratta di due pallini del ds Alfio Pelliccioni, che già nella passata stagione erano stati a un passo dal vestire la maglia biancorossa. «Carini è un difensore che può giocare al centro della difesa a tre o sul centrosinistra – spiega lo stesso Pelliccioni -, mentre Beretta è una punta sul cui futuro sono pronto a scommettere». Moreno Beretta, 22 anni, è cresciuto nel vivaio della Sampdoria e non è ancora riuscito a esplodere fra i professionisti. Nell’ultima stagione ha giocato a Pisa, collezionando però soltanto 11 presenze e una rete. Filippo Carini, che compirà 25 anni a settembre, ha invece già un curriculum di tutto rispetto alle spalle, avendo giocato 68 partite in serie B con Modena e Padova. Nell’ultima stagione, però, ha trovato poco spazio nel Lecce in Lega Pro (7 gare) ed è poi passato all’Aquila in gennaio, collezionando altre 9 presenze. Va detto che con Carini e Beretta è stato trovato l’accordo su ogni dettaglio, ma per considerare ufficiale il loro approdo al Mantova bisognerà aspettare la prossima settimana, quando i giocatori arriveranno in città per firmare i contratti e sottoporsi alle visite mediche. Nella stessa condizione, del resto, si trovano altri tre neoacquisti biancorossi: il 22enne portiere Francesco Bonato, il 26enne mediano Gabriele Puccio e il 25enne attaccante Valerio Anastasi. Con tutti e tre saranno firmati contratti biennali, già discussi in tutti i dettagli. Bonato, che ha giocato nel vivaio del Mantova anni addietro, ha debuttato in C2 con la Sambonifacese (29 gare), poi nelle ultime stagioni non ha trovato moltissimo spazio a Venezia (4), Castiglione (12) e nel Real Vicenza (3). Puccio ha invece diversi campionati di C alle spalle e nell’ultima stagione ha giocato 29 partite nella Vigor Lamezia. Anastasi, infine, che i tifosi biancorossi ricorderanno forse nella Primavera di Valigi ai tempi della B, è esploso nel Santarcangelo (16 gol in C2), è quindi approdato in C1 con la Reggiana (29 gare e 7 reti) e nell’ultimo torneo ha totalizzato 30 presenze e 9 gol in Lega Pro fra Monza e Pistoiese. Detto dei 5 acquisti “ufficiosi” già effettuati, eccoci allora alle restanti notizie di mercato. Il Mantova non molla la presa su Cristian Altinier ma si guarda anche attorno per assicurarsi alternative valide nel caso (abbastanza probabile a questo punto) che l’affare non vada in porto. Per completare il reparto offensivo, poi, potrebbe arrivare il 20enne Ettore Gliozzi dal Sassuolo. A metà campo si attendono le conferme di capitan Matteo Paro e Silvano Raggio Garibaldi (ma qui c’è di mezzo anche l’Entella), mentre per le fasce si punta sempre su Samuele Sereni (vedi altro articolo in pagina), Luca Marongiu e Armando Anastasio. Per quest’ultimo, baby della Primavera del Napoli, c’è da dire che il Padova si è inserito per soffiarlo all’Acm. E un’azione di disturbo del Piacenza c’è anche per il 19enne portiere Pierpaolo Boccanera dell’Atalanta. A guidare il reparto difensivo dovrebbe essere il 29enne Elia Legati (ex Venezia): ieri c’è stato un primo incontro con il suo procuratore, domani le parti si rivedranno per cercare di trovare un’intesa. Infine c’è da dire che Marco Festa rescinderà il contratto con il Mantova e firmerà un triennale con il Crotone di Juric in serie B.

Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ora è ufficiale: il Pordenone ha perso un altro dei suoi simboli. Se ne va un grande protagonista dello scudetto che il ramarro ha portato sul petto per tutta la scorsa stagione. Daniele Mattielig, il mediano di Attimis fortemente voluto per scalare la serie D e guadagnarsi il professionismo, lascia squadra e città dopo due stagioni. Da lunedì sera è un nuovo giocatore della Triestina. «Il Pordenone ha altri piani», si era limitato a dire nei giorni scorsi, intercettato alla festa per l’addio al calcio di Max Rossi. In realtà qualcosa era cambiato anche nei suoi, di piani. PARTENZA – Così Mattielig torna alla Triestina dopo tre anni dal fallimento in C1 che provocò la picchiata del club alabardato. A volerlo, anche stavolta, è stato Sergio Pinzin, che sempre nelle ultime ore ha piazzato un altro colpaccio. E non è un caso se anche il secondo acquisto rossoalabardato è un pezzo di storia neroverde. E che pezzo: Emil Zubin è diventato un giocatore dei Muli, dopo il mancato rinnovo a Padova. C’è poi il terzo colpo, che risponde al nome di Nicholas Pramparo, terzino proveniente sempre dal Pordenone. Ora la Triestina è pronta a sfidare proprio i neroverdi per Giacomo Pettarin, centrocampista che piacerebbe anche ai ramarri, sia in D che in LegaPro. TIMORI – Si muove, ma è allo stesso tempo inchiodato, il mercato del Pordenone di Bruno Tedino. I nomi sono quelli anticipati (Talin, Valente, Casagrande, Tomei, Pietribiasi i più importanti), ma fino a quando non si conoscerà con certezza quale categoria dovrà affrontare il ramarro, non si potranno firmare contratti. L’unico arrivo certo, al momento, è quello del portiere Vicario, comunque non ufficializzato dalla società.

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) E se i posti disponibili in Lega Pro salissero addirittura in doppia cifra? Per ora si tratta di un’ipotesi, ma forse non così azzardata. Almeno sulla base delle notizie provenienti dai 12 club che si sono iscritti con riserva, ovvero senza presentare la necessaria fideiussione di 400 mila euro. Se si verificasse, il ripescaggio del Pordenone diventerebbe pressoché certo, senza temere la possibile concorrenza di club blasonati come Taranto e Messina. Domani sera se ne saprà di più al termine del primo vaglio della Covisoc sulle domande arrivate lo scorso 30 giugno. E così potrebbe accendersi anche il mercato del sodalizio neroverde, sinora inevitabilmente condizionato dall’incognita categoria. Ecatombe. Oltre a quelle legate alle già sicure esclusioni di Monza, Castiglione, Grosseto e Barletta, e al posto vacante che lascerà chi sostituirà il Parma in serie B, potrebbero aprirsi nuove caselle. Le previsioni sul numero tendono verso l’alto. Disperata la situazione del Venezia, ufficialmente in vendita ma sinora senza un compratore. Il Varese è rimasto senza presidente, mentre a Vicenza, sponda Real, si continua a vociferare di un possibile ingresso del patron dell’Altovicentino, Rino Dalle Rive, ma sinora la trattativa non ha trovato sbocchi. Dal Nord al Centrosud: più che in bilico paiono le situazioni di Lupa Castelli Romani, Reggina e Savona. Insomma, una quasi ecatombe che potrebbe elevare il numero delle ripescate e mettere al sicuro la domanda del Pordenone, anche considerando l’alternanza che privilegia le formazioni provenienti dalla serie D e il possibile inserimento all’ultimo di club dalla maggiore tradizione. Congelato. Una volta ricevute ampie indicazioni, almeno ufficiose, sulla categoria in cui militerà, il Pordenone potrà finalmente scongelare il proprio mercato. Per il momento tengono banco soltanto cessioni, se così si possono chiamare visto che la retrocessione in D ha sciolto i contratti in essere. Dopo Ferrani e Placido, accasatisi rispettivamente al Campobasso e alla Pistoiese, ieri è arrivata l’ufficialità del passaggio del centrocampista Daniele Mattielig alla Triestina. Uno dei protagonisti della splendida cavalcata di due stagioni fa, con l’accoppiata promozione e scudetto di serie D, raggiunge il ds Sergio Pinzin e l’ex bomber neroverde Emil Zubin, freschi di accordo con gli alabardati. In entrata? Di fatto conclusi solo gli affari per il portiere Vicario dall’Udinese e per il duo del Legnago, Talin (difensore) e Valente (centrocampista). Ma l’impennata potrebbe essere alle porte.

Ore 17.15 – In seguito alla verifica odierna con i tecnici incaricati, con i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e della Società Calcio Padova, cadono gli allarmismi per i recupero in tempi brevi delle condizioni migliori del manto erboso dello stadio Euganeo. Subito dopo il doppio evento “Vasco Rossi” saranno effettuati tutti gli interventi necessari affinché in massimo dieci/quindici giorni il prato riacquisti la perfetta uniformità. Il Calcio Padova potrà quindi disporre dalla prima settimana di agosto, del campo adeguato anche a manifestazioni di alto livello.

Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La recidiva costa caro al Venezia che, nella migliore delle ipotesi, partirà con una grossa penalizzazione nel prossimo campionato di Lega Pro. Ieri, infatti, il Tribunale nazionale della Figc ha inflitto un -2 al club arancioneroverde, tre mesi e mezzo di inibizione al presidente Yury Korablin e un’ammenda di 500 euro alla società. Una punizione pesante, soprattutto perché riferita non alla domanda d’iscrizione ampiamente incompleta presentata il 30 giugno, bensì alle stesse inadempienze che nell’ultimo campionato erano già state sanzionate con un -3 e l’inibizione fino al 19 agosto per Korablin. «La Procura federale dopo al deferimento del 4 giugno attesta in modo inequivocabile che il Venezia non ha depositato alla Covisoc entro il 16 aprile la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps sugli stipendi dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità da settembre a dicembre 2014». A questo -2 seguiranno altri punti di penalità per non aver presentato la fedejussione da 400 mila euro e per il mancato pagamento di stipendi, contributi e ritenute di marzo-aprile, oltre a un’ammenda per il mancato pagamento dell’Iva.

Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) A prescindere dalla categoria chiedono di avere voce in capitolo e di essere coinvolti dalla nuova dirigenza.
Vari gruppi organizzati di tifosi arancioneroverdi hanno approvato un documento che finirà sulla scrivania dei nuovi vertici societari: sia che ci sia la permanenza in Lega Pro sia che vi sia la ripartenza dalla serie D. In cima alla lista delle priorità «il mantenimento del nome Unione Venezia» trasformandolo (passaggio necessario in caso di partecipazione alla serie D) per poi riutilizzarlo essendo rappresentativo della «squadra della città, di tutte le sue parti comunali e della Città Metropolitana». Al punto 3 la precisazione che l’«Unione Venezia oltre ai titoli raccoglie l’eredità storica di Venezia 1907, Mestrina 1929 e del VeneziaMestre (poi Ac Venezia ed Ssc Venezia) nato dalla fusione del 1987». Da qui la richiesta del «mantenimento dei colori arancioneroverdi equamente ripartiti e rappresentati su una maglia definitiva». Infine al punto 5 la pretesa di un «coinvolgimento nella gestione della società, attraverso l’associazione VeneziaUnited che si è resa disponibile a esserne unico riferimento e ad eleggere al suo interno una rappresentanza che negli organismi societari abbia diritto di approvazione o di veto circa i 5 del documento stesso».

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La cordata di Renzo Corvezzo vuole chiudere oggi l’acquisizione dell’Fbc Unione Venezia ma l’avvocato Fausto Baratella nega di avere in agenda un incontro, anzi annuncia di avere un appuntamento con i rappresentanti dell’altro gruppo interessato al futuro del Venezia. Voci contrastanti intorno alle trattative sul passaggio di mano della società lagunare mentre il tempo per cercare di salvare la partecipazione al campionato di Lega Pro si sta assottigliando sempre più. Si può dire che oggi sia veramente l’ultimo giorno per chiudere l’affare e dare una prospettiva al club arancioneroverde: d’altronde lunedì bisognerà saldare tutte le pendenze e martedì presentare ricorso contro l’esclusione dalla Lega Pro che sarà comunicata domani. Quindi c’è da trovare l’accordo sulla cessione, ottenere l’ok prima dall’avvocato Baratella poi dallo stesso Korablin e quindi “passare” dal notaio. Come si può capire per riuscire nell’operazione è necessario davvero vestire i panni di Speedy Gonzales. «Indubbiamente qualche settimana in più avrebbe giovato alle trattative – afferma l’avvocato Fausto Baratella, incaricato da Venice Academy della cessione – Il gruppo incontrato martedì (quello di Corvezzo, ndr) non si è più fatto sentire, mancando un appuntamento telefonico concordato. In agenda ho solamente un incontro con l’altra cordata ma indubbiamente i tempi sono strettissimi, davvero al limite». Ma dalla Dinamica Consult arrivano proclami di trattativa vivissima seppure in assenza di dichiarazioni del “presidente” Corvezzo anche ieri irraggiungibile, almeno per noi. «Domani (oggi per chi legge, ndr) vogliamo portare a casa la società – affermano i rappresentanti della cordata – Restavano alcuni conti da verificare e nelle prime ore della giornata sarà definito il programma. Siamo pronti a saldare immediatamente le pendenze ed è pronta anche la fidejussione per presentare il ricorso». L’avvocato Baratella afferma di non avere in programma incontri con voi. «Sarà una giornata intensissima al termine della quale ci sarà la definizione». A questo punto – alla luce delle voci contrapposte – non resta che seguire l’evolversi di quella che sarà il giorno più lungo di questa tratattiva.

Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Non faccio parte dell’operazione. Sto solo fornendo una consulenza». Renzo Corvezzo esce allo scoperto, ma per specificare il suo ruolo nella compravendita del Venezia. «Un gruppo di imprenditori italiani, di cui due veneti, che agisce sia in Italia che all’estero – spiega l’ex patron del Treviso Calcio e imprenditore vinicolo – mi ha chiesto una consulenza per il possibile acquisto del Venezia. Io sono del territorio e sono stato ben felice di dare una mano, oltre che dare un suggerimento. Ma non faccio parte direttamente dell’operazione, sono soltanto un consulente che ha provato a indirizzarli nel modo giusto». L’ex presidente dei biancocelesti della Marca non è dunque interessato direttamente all’acquisto della società arancioneroverde, ma sta accompagnando nelle trattative una delle cordate interessate. Nel gruppo non vi sarebbero, in ogni caso, i suoi partner che lo scorso anno tentarono di acquisire il Mantova. «Esposito? Lo conosco, ma non è lui a far pare di questa operazione, sono imprenditori ben più grossi e facoltosi – aggiunge Corvezzo – Non so se riusciranno a salvare il Venezia, purtroppo siamo partiti molto tardi e penso sia difficile mettere in piedi una trattativa di questa portata in pochi giorni». Va detto, però, che dopo un primo incontro nello studio dell’avvocato Fausto Baratella, non c’è stato più alcun passo. «Ci hanno chiesto di poter esaminare i documenti contabili – riferisce il legale incaricato dal presidente Korablin della trattativa – e noi li abbiamo messi a disposizione per visionarli». Ma ieri in sede del Venezia, dove i documenti sono disponibili, non s’è visto nessuno. E presso lo studio dell’avvocato non è arrivata alcuna proposta formale d’acquisto. «Sono qui che aspetto» dice il legale riferendosi non solo alla cordata che ha scelto di farsi consigliare da Corvezzo, ma anche al secondo soggetto che pare interessato e che forse nella giornata di oggi potrebbe essere ricevuto da Baratella. Ma il tempo ormai è agli sgoccioli, come sottolinea lo stesso Corvezzo. «Se Korablin mi avesse detto qualcosa a gennaio o a febbraio, a quest’ora il Venezia sarebbe sicuramente salvo, adesso sinceramente non sono così fiducioso». Intanto la società ha ottenuto la rateazione in 24 mesi del versamento dei contributi Inps, primo passo per riuscire a mantenere la Lega Pro.

Ore 15.50 – (La Nuova Venezia) Domani la Co.Vi.Soc. metterà l’FBC Unione Venezia fuori dalla Lega Pro, come le altre 11 società con iscrizione irregolare al 30 giugno, avrà 4 giorni di tempo per presentare eventualmente ricorso (entro le ore 19 inderogabili di martedì 14 luglio) e ritornare in possesso della licenza nazionale. Altrimenti scatta il piano B con l’obiettivo di trovare un gruppo di imprenditori che costituiscano una nuova società che chieda l’iscrizione alla serie D.Chi vuole veramente salvare l’Unione Venezia adesso deve uscire allo scoperto, altrimenti sono solo chiacchiere, e parole rimangono finora anche quelle della Dinamica Consult. Silenzio. «Non ho più sentito nessuno», ha puntualizzato ieri sera l’avvocato Fausto Baratella, «dopo aver incontrato martedì le persone interessate alla società, mi aspettavo di essere ricontattato da Corvezzo o altri, e che mi arrivasse una proposta scritta sulla quale iniziare a entrare nei dettagli. Niente di tutto questo. Non so se stanno continuando ad analizzare il bilancio, faccio solo presente che mancano 5 giorni alla scadenza finale per mettersi in regola e presentare il ricorso, con sabato e domenica in mezzo e una fideiussione da fare». Legati, quindi, agli input della cordata targata Dinamica Consult che non si è fatta viva nemmeno con il sindaco Brugnaro? «Ci sarebbe un altro gruppo che ha manifestato interesse, però anche in questo caso non è pervenuta una proposta concreta». Società in difficoltà, che però non è in svendita. «Assolutamente no», ha ribadito nuovamente l’avvocato Baratella, «non è sufficiente che gli interessati versino i 28 mila euro che servono per acquisire il capitale della società, ma che questo primo passo sia immediatamente seguito dal versamento del denaro indispensabile per sanare la situazione pregressa e da un progetto concreto che assicuri il futuro della società». Porte chiuse, quindi, a chi non garantisce la massima affidabilità. Una cordata singolare, quella che fa capo alla Dinamica Consult, con comunicati serali fatti “ad giornalem”, senza rispondere alle domande, e con a capo Renzo Corvezzo, ex presidente del Treviso, società messa alla porta dalla Lega Pro due anni fa. Corvezzo rilevò il Treviso nel corso della stagione 2009-2010 in Eccellenza, in estate chiese e ottenne l’iscrizione in serie D vincendo il campionato proprio a spese del Venezia del neo arrivato Korablin. Poi anche il salto in Prima Divisione l’anno dopo, sempre con Diego Zanin in panchina, la parabola più alta della gestione Corvezzo alla guida del Treviso. Nell’estate del 2012 i primi problemi: la CoViSoc estromette il Treviso in prima battuta, poi viene accolto il ricorso, ma inizia un lungo calvario. Irpef. Intanto ieri il Venezia ha ricevuto la comunicazione dall’Erario che è stato accettato il piano di pagamento in due anni degli arretrati Irpef dovuti.

Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) Nuova giornata al Real Vicenza. E si volta pagina. La questione romana sembra essere stata ormai archiviata. I contatti telefonici non sono stati abbandonati, ma una soluzione reale e concreta sembra essere molto distante. Utopia ormai. «Capire chi intende fare qualcosa di serio è abbastanza semplice. Nel mondo del calcio la gente è strana. Sono tanti quelli che parlano, pochi quelli che passano dal dire al fare», questa l´opinione secca di Lino Diquigiovanni, presidente del club biancorosso. Eppure nell´ultimo mese ci siamo abituati ai colpi di scena, quindi sputare giudizi appare ancora prematuro. Dall´altra parte però l´ombra di Treviso conquista sempre più posto nel giardino di Diquigiovanni. Ieri è circolata la voce di una proposta dalla città della Marca. Il patron biancorosso non si sbilancia e nega ancora una volta una soluzione definitiva: «Qualche movimento c´è, qualcuno sta provando a convincere il sindaco Giovanni Manildo. Ma siamo distanti ancora dalla concretezza. L´ho detto più volte: se la strada verso Treviso si sbloccasse sarei il primo a partire». Riprende quota quindi Treviso, piazza a lungo discussa nella lunga telenovela che sta coinvolgendo ormai da due mesi il club di via Benedetto Marcello. Nell´ultimo periodo sembrava che fosse la strada più complicata per la sopravvivenza del Real Vicenza. Oggi però potremmo dire che forse è l´unica via rimasta. L´interlocutore da Treviso? «L´unica persona con cui io ho parlato a Treviso è il sindaco Manildo, ma è un pezzo che non ci parlo. Per il resto sono chiacchiere. E il tempo ormai stringe davvero, poi non si sa mai». Insomma, Diquigiovanni non chiude la porta in faccia a nessuno, mentre Rino Dalle Rive pare nell´ultimo periodo essere precipitato nel dimenticatoio.

Ore 14.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Potrebbe essere Paolo Frascatore il nuovo acquisto del Bassano sulla fascia sinistra. Nel ruolo di esterno basso della difesa a quattro il direttore generale Werner Seeber è alle battute finali per regalare il primo rinforzo di spessore a Stefano Sottili, che aspetta la prima fumata bianca della campagna-acquisti estiva per iniziare con il piede giusto il mercato. Frascatore ha giocato a Pistoia lo scorso anno con Sottili ed è ricercato anche dall’Ancona. Bisognerà capire se l’operazione andrà o meno a buon fine, ma il Bassano ci sta provando. Capitolo rinnovi. Il Bassano rischia seriamente di perdere Nicola Bizzotto, sempre più vicino al Padova. «In due o tre giorni al massimo – spiega il difensore di Cittadella – dovrò decidere sul mio futuro. Sono in vacanza in Grecia e nel weekend tornerò in Italia, a quel punto dovrò scegliere. So bene cosa rappresenta Padova a livello di piazza e di tifoseria e so anche che certi treni non passano due volte». Il Bassano ci sta provando comunque a tenerlo e Bizzotto sa di partire in ritardo. Sottili in cuor suo è rassegnato a perderlo e il tentativo di Antonino Asta di portarlo a Lecce sembra destinato a non andare a segno. Al momento, insomma, tutti gli indizi lasciano pensare che Bizzotto a breve diventerà un giocatore del Padova, ma Seeber un’offerta l’ha comunque fatta e aspetta una risposta definitiva. Nulle le possibilità di trattenere Furlan, destinato a una fra Crotone e Latina, mentre Iocolano rischia di diventare un rebus. Il Modena al momento si è ritirato, la Lega Pro pare non interessare più di tanto al capitano giallorosso (a quel punto rimarrebbe a Bassano), il Trapani non ha affondato il colpo. Partita aperta, difficile capire come finirà.

Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Il Latina è a un passo da Federico Furlan. I pontini sono quelli al momento più avanti nella corsa al ragazzo, anche se devono battere la concorrenza di Ternana, Crotone e dello stesso Vicenza che ha fatto una corte discreta al giocatore dopo che anche Livorno e Modena avevano chiesto informazioni. Una trattativa che potrebbe chiudersi già nelle prossime ore. Un altro svincolato eccellente virtussino sta per accasarsi: si tratta di Nicola Bizzotto, il roccioso stopperone rosatese precettato dal mese scorso dal Padova. I biancoscudati e il diesse De Poli hanno accelerato la trattativa col procuratore del difensore, Vincenzo Rispoli e la firma, a fronte di un´intesa di massima già raggiunta tra le parti, è attesa prima del week-end. E mentre per Iocolano il Lecce si è messo in testa di accontentare a tutti i costi il neotecnico Asta, tanto da non farsi spaventare dalla valutazione di partenza attribuita al capitano giallorosso (oltre 500 mila euro come base di partenza), in tempi di uscite importanti, in casa Bassano c´è da registrare una scelta controtendenza: il responsabile del vivaio del Soccer Team, Michele Nicolin, 46 anni, vicentino, alla dodicesima stagione da queste parti, ha declinato un´offertona robustissima del Bologna e del digì Corvino che voleva farne il suo braccio destro nella ricostruzione tanto del settore giovanile rossoblù che dell´intero progetto tecnico degli emiliani. Nicolin che per ragioni familiari in passato aveva detto no anche alla Juve e a Braghin che lo voleva con sè, stavolta ha vacillato. «Era la classica proposta irrinunciabile – dice – ma a questa proprietà e alla famiglia Rosso sono legato in maniera speciale, qui affetto e programmazione del club hanno avuto il sopravvento». La prossima primavera Corvino tornerà alla carica, potete giurarci.

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Arriva il giovane Marco Pinato dal Milan. Questa la trattativa chiusa ieri dal Vicenza che ha acquisito il mancino a titolo definitivo dai rossoneri. Pinato è un esterno di fascia sinistra impiegabile come terzino in difesa, ma anche come laterale di centrocampo. Nessuna novità sul ritorno di Mario Sampirisi dal Genoa e sulla trattativa impostata con l’Atalanta da dove il Vicenza vorrebbe acquistare il mediano Roberto Gagliardini, richiesto però anche dall’Avellino. Con l’Atalanta la società biancorossa ha parlato anche dell’esterno offensivo Leonardo Gatto, autore di un’ottima stagione a Lanciano lo scorso campionato. Gatto potrebbe essere il sostituto di Antonino Ragusa nel caso l’attaccante esterno venisse ceduto dal Genoa al Carpi. E a proposito di attaccanti non si sblocca la situazione di Mame Thiam che la Juventus tiene ancora bloccato nonostante il giovane centravanti senegalese sia in uscita dalla società bianconera. Ma la novità più importante della giornata è l’interesse del Cagliari verso il centravanti del Vicenza Andrea Cocco. Come reso noto ieri, la società sarda ha gettato le basi per il trasferimento dell’ex biancorosso Davide Di Gennaro che ha chiesto ancora qualche giorno in attesa di una chiamata in Serie A, ma che ha raggiunto un accordo di massima col Cagliari superando la concorrenza del Vicenza. In attacco, il presidente dei sardi Tommaso Giulini ha dichiarato di puntare a Felipe Avenatti, ma il centravanti della Ternana costa tanto (la società umbra ha chiesto 3,5 milioni di euro) anche per le ricche casse della società sarda. Si tratta, ma l’intesa con la Ternana è tutta in salita e il Cagliari studia alternative. La prima è Andrea Cocco, capocannoniere la scorsa stagione in Serie B, che il Vicenza potrebbe cedere per circa un milione di euro, meglio se in un’unica rata. Così le attenzioni si sono spostate verso Cocco, che nella passata stagione ha realizzato 20 gol. Il contatto tra le due società non risulta ancora avvenuto, ma il Cagliari ha testato il terreno sentendo il procuratore del centravanti sardo, Mario Giuffredi. In attesa delle mosse del Cagliari, potrebbe essere decisiva la volontà del centravanti sardo che non ha mai nascosto la voglia di tornare a giocare a casa. Cocco, il cui contratto col Vicenza scade nel giugno 2016, per restare a Vicenza dovrà necessariamente prolungare l’intesa con il club berico, ma al momento nessun incontro.

Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Ieri il direttore sportivo Paolo Cristallini ha praticamente chiuso la trattativa per Marco Pinato, accordo trovato su tutto manca solo la firma del Milan. Il centrocampista è stato ceduto a titolo definitivo dalla società rossonera al Vicenza, il giovane alto 1.75 per 66 chili, lo scorso anno ha giocato nelle fila del Lanciano. È invece slittata la chiusura per Marco Sampirisi, il terzino, che lo scorso anno era stato dato in prestito dal Genoa al Vicenza comunque alla fine dovrebbe tornare in biancorosso. Trattativa calda e sul filo di lana invece per Roberto Gagliardini con l´Atalanta che ne detiene il cartellino. Il centrocampista centrale nonostante la giovane età è già tenuto d´occhio da più club e fa parte dell´under 20 e lo scorso anno ha militato nelle file dello Spezia. Il d.s. Paolo Cristallini sta portando avanti colloqui serrati con la società neroazzurra, ma pare che lo scoglio maggiore sia rappresentato dall´Avellino. Sempre dall´Atalanta dovrebbe arrivare in prestito pure l´esterno Leonardo Gatto lo scorso anno a Lanciano. Dovrebbe invece andare in porto il ritorno del portiere Richard Marcone del Trapani. Alessandro Camisa infatti, che è in scadenza nel giugno 2016, è stato richiesto dalla società siciliana disposta ad un allungamento importante del contratto. Nulla di nuovo per quanto riguarda Alessio Vita, il giovane di proprietà del Sassuolo ma in prestito al Vicenza con un biennale piace molto all´Entella dove potrebbe accasarsi.Sembrano invece sfumare del tutto le speranze di rivedere in biancorosso Davide Di Gennaro che pare ormai vicino ad accasarsi a Cagliari. Un altro ex, Garcia Tena, che lo scorso anno la Juventus aveva dato in prestito al Vicenza, sembra vicino ad andare alla Pro Vercelli.

Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Meglio una partenza ritardata che una falsa partenza. È questa, in estrema sintesi, la linea che l´assemblea dei club di serie B ha deciso di adottare ieri, riunendosi a Milano per decidere quali provvedimenti assumere in seguito alle inchieste su scommesse e partite “aggiustate” che vedono coinvolti Catania e Teramo. Vicende sulle quali sono in corso le indagini della giustizia sportiva e ordinaria, e che vanno ad aggiungersi al fallimento del Parma, che ripartirà dalla serie D e dunque lascerà un posto da assegnare tramite ripescaggio.Al via il 5 settembre. Per la Lega di serie B, riunita ieri in sessione straordinaria a Milano, una matassa di problemi che si sono accavallati e non saranno districabili in pochi giorni. Inevitabile, a questo punto, la decisione di posticipare l´avvio del campionato: invece di cominciare come previsto il 22 agosto, la serie B 2015/16 vedrà la prima giornata slittare al 5 settembre. Due settimane di ritardo che, negli auspici del presidente della Lega di B Andrea Abodi, saranno necessari e sufficienti per mettere in ordine tutti i tasselli e assicurare una partenza e uno sviluppo regolari del campionato: «Noi non vogliamo avere fretta, soltanto fare le cose per bene – ha assicurato Abodi entrando ieri in assemblea -. La cosa più importante è ritrovare credibilità».«Sfumati 10 milioni». Una perdita di credibilità che rischia di essere pagata a caro prezzo dai club cadetti: come riferisce l´amministratore delegato del Vicenza Dario Cassingena, presente alla riunione assieme al direttore generale Andrea Gazzoli, «a causa degli eventi legati alla società del Catania non si è potuto chiudere il contratto di sponsorizzazione già avviato con Compass, brand che si era già legato alla serie B per gli ultimi playoff. In base all´accordo, Compass avrebbe dovuto abbinare il proprio nome al campionato: si parla di un contratto da 10 milioni di euro in tre anni».Cassingena, la decisione di far slittare il campionato è stata presa all´unanimità?«Sì all´unanimità, anche se nessuno è contento di quanto successo, e per due motivi: perché così il calendario viene compresso ancora di più, dovendo comunque chiudere entro il 20 maggio 2016; e poi perché si è arrivati a questa decisione per motivi che con il calcio “serio” non hanno nulla a che vedere».Perché due settimane?«Perché solo così si è potuto dare il tempo alla giustizia sportiva di fare il suo decorso».Certo, un campionato così compresso diventa un “tour de force” per le squadre…«Infatti nella prossima assemblea, che dovrebbe tenersi entro la fine del mese, dovremo proprio decidere come gestire il periodo delle feste natalizie: si rischia di dover giocare quattro partite tra il 19 e il 30 dicembre».E comunque, bisognerà capire prima di tutto quali saranno le 22 squadre che parteciperanno al prossimo campionato…«Se il Catania, come sembra, avrà regolarizzato l´iscrizione alla serie B (ultimo giorno utile il 14 luglio), poi ci sarà da attendere il verdetto della giustizia sportiva relativamente ai fatti avvenuti nella parte finale dello scorso campionato che hanno visto coinvolta la società siciliana nell´”acquisizione” di alcune gare. Solo dopo si potrà definire chi verrà eventualmente ripescato».

Ore 12.50 – (Gazzettino) Fumata bianca per Raffaele Cacurio al Campodarsego. L’esterno offensivo classe 1988 è reduce da un biennio con il Thermal Abano Teolo (23 sigilli in 67 partite), società dalla quale è arrivato anche il portiere Giorgio Merlano che ha firmato martedì con il club biancorosso. «Cacurio è un giocatore dalle qualità tecniche importanti che conosco sin dai tempi della Sanvitese – spiega il direttore generale Attilio Gementi – e s’integra molto bene con gli altri attaccanti che abbiamo. Avevamo avuto dei contatti già nelle scorse settimane, ora abbiamo raggiunto l’accordo. Può fare l’esterno nell’attacco a tre punte, ma anche giocare all’occorrenza come seconda punta. La nostra idea di partenza è fare il 4-3-3, fermo restando che i giocatori che abbiamo in organico si prestano bene a fare eventualmente anche altri moduli. Nel reparto avanzato abbiamo ragazzi con ottime qualità che possono fare molto bene, anche se il nostro obiettivo in campionato resta la salvezza». Con l’ingaggio di Cacurio è praticamente ultimato l’attacco che può contare anche su Aliù, Ambrosi, Luna, Michelotto e il giovane Rossetto proveniente dal vivaio del club. Il mercato del Campodarsego non finisce qui dato che mancano ancora almeno un portiere giovane (piace Vanzato del Padova) e un difensore centrale di esperienza.

Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Li chiamano ritorni di fiamma. E tali sono in effetti, perché si potrebbero definire così le trattative che hanno portato Raffaele Cacurio e Giorgio Merlano a vestire la maglia del Campodarsego per la prossima stagione in Serie D. I due “ex” giocatori della Thermal Abano erano i nomi “caldi” di inizio giugno, ma il direttore sportivo dei biancorossi Attilio Gementi aveva poi preferito temporeggiare ad oltranza ed affondare i colpi nei primi giorni “ufficiali” di mercato. Cacurio, esterno d’attacco 27enne, è già un veterano della categoria, in cui si affaccia la “matricola” padovana: Clodiense, Union Quinto, Mezzocorona e Sandonà sono solo alcune delle squadre in cui ha militato nella sua già lunga carriera, impreziosita da 61 gol. Merlano, anch’egli classe 1988, è invece uno dei portieri più forti in circolazione. Originario di Tortona e cresciuto nel settore giovanile della Juventus, l’ex Treviso, Melfi e Viareggio potrebbe far presto da chioccia a Marco Vanzato (19 anni), di proprietà del Padova ma puntato dal Campodarsego per rimpolpare la rosa dei “fuori quota”. Nel frattempo, anche l’Abano ha ufficializzato un altro acquisto: dopo Dan Thomassen e Nicola Segato, infatti, ha firmato pure Davide Petito, centrocampista proveniente dalla Berretti del Melfi. Infine, per una serie di giocatori che hanno trovato una nuova maglia, c’è un tecnico, padovano doc, che si è accasato in Emilia. Gianluca Zattarin, sino a pochi mesi fa alla guida dell’Este, è infatti il nuovo allenatore del Lentigione, neopromosso in D. La società della frazione di Brescello (Reggio Emilia) aveva puntato inizialmente su Gigi Apolloni, che invece ha risposto “sì” al neonato Parma 1913 di Nevio Scala, e ieri ha così ufficializzato l’ex difensore del Padova come nuovo mister.

Ore 12.00 – (Gazzettino) Corsa a due per la panchina del Cittadella. La scelta cadrà tra Roberto Venturato ed Ezio Gelain. Non dovrebbero esserci outsider dell’ultima ora, nonostante il direttore generale Stefano Marchetti abbia affermato di recente che stia valutando una rosa di tre, quattro nomi. Altri candidati alla panchina del Cittadella, più o meno veritieri, potevano essere Antonino Asta, tecnico del Bassano, e Oscar Brevi, ex allenatore di Cremonese e Catanzaro, ma entrami non hanno trovato conferme: Asta nel frattempo si è accasato a Lecce, per Brevi invece sono arrivate le pronte smentite. Il terzo «incomodo» potrebbe essere Giulio Giacomin, attuale tecnico della Primavera: l’ex giocatore del Cittadella è un profilo che piace, corrisponde all’identikit tanto caro alla dirigenza e nel primo anno da allenatore di una squadra ha fatto bene. È proprio quest’ultimo dato, però, a rappresentare il limite che taglierebbe fuori Giacomin: pur avendo fatto per sette anni il secondo di Claudio Foscarini, ha una sola esperienza da tecnico in prima persona. Troppo poco per una squadra che deve lottare per vincere il campionato, perché questo è l’obiettivo del Cittadella impegnato nel campionato di Lega Pro. Sempre Marchetti ha lasciato intendere che l’annuncio del nome – previsto per questa settimana – potrebbe addirittura slittare all’inizio della prossima, anche se la squadra lunedì prossimo inizia il raduno al Tombolato. Comincerà a lavorare senza la guida tecnica? Molto difficile, anche perché con il nuovo allenatore ci sarà da decidere lo staff tecnico, i collaboratori, con Andrea Pierobon che dovrebbe rientrare nell’organigramma, per seguire i portieri. A proposito di numeri uno, trovano conferme le indiscrezioni sui nomi di Richard Gabriel Marcone, 22 anni del Trapani, ed Enrico Alfonso, 27, del Pro Piacenza. Accanto a questi il giovanissimo Alex Dall’Amico, 20 anni, dell’Arzichiampo.

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Due nomi per il post Andrea Pierobon. Lo conferma anche il direttore generale Stefano Marchetti: sia Richard Gabriel Marcone che Enrico Alfonso piacciono al Cittadella. Come noto, la casella del portiere è da riempire con più urgenza rispetto ad altre, dopo l’addio all’attività agonistica dell’inossidabile “Piero”, destinato ad una carriera da preparatore, e dopo la mancata conferma di Alex Valentini, che, per scelta del d.g. granata, non è stato riscattato ed è rientrato a La Spezia. È probabile che rimanga Matteo Vaccarecci, terzo portiere approdato sotto le mura da svincolato, ma serve un titolare e, a quanto risulta, il Citta avrebbe intavolato una trattativa per il prestito di Marcone con il Trapani, club che lo ha acquistato nella scorsa stagione a titolo definitivo dal Vicenza. 22 anni, il giocatore è nato a Bucarest, in Romania, ma ha cittadinanza italiana, è cresciuto nel vivaio del Siena e, nell’ultimo campionato, ha disputato 15 partite in serie B con i siciliani. L’altro nome sondato è quello del padovano Alfonso, 27 anni, attualmente senza contratto, dopo essere stato titolare in Lega Pro con la Pro Piacenza nell’ultima annata e dopo aver totalizzato anche 46 presenze in serie B tra Pisa e Modena. Nei giorni scorsi era circolato pure il nome di Alex Dall’Amico, promettente estremo difensore dell’Union Arzichiampo, che però non sembra interessare al Citta. Quel che è certo è che non pare esserci fretta nelle operazioni di mercato, non solo per quanto riguarda l’allenatore (il testa a testa Gelain-Venturato si risolverà probabilmente lunedì, giorno in cui è previsto il ritrovo dei giocatori al Tombolato per le visite mediche, prima del ritiro a Lavarone dal 19 luglio), ma anche per i giocatori: con tante società di Lega Pro che potrebbero saltare, il Citta sta alla finestra per eventuali “occasioni”.

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Alessio Benedetti, centrocampista centrale svincolato dal Cittadella, si è accordato per giocare nella Cremonese, sempre in Lega Pro. Venticinque anni, mancino, nativo di Assisi, nella scorsa stagione ha totalizzato 31 presenze in serie B alla corte di Claudio Foscarini, senza però mai convincere del tutto, pur avendo a tratti mostrato qualità sia in fase di interdizione che di impostazione del gioco. Corteggiato negli scorsi giorni anche da Crotone e Pro Vercelli, due club di serie B, è stato ingaggiato ieri dai lombardi a parametro zero.

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Stefano Marchetti non si sbilancia di una virgola, ma le ultime indiscrezioni raccolte nell’ambiente confermano la risalita (vertiginosa) emersa nei giorni scorsi e raccontata dal nostro giornale di Roberto Venturato come possibile allenatore del Cittadella nella prossima stagione. Venturato è il primo nome emerso nella corsa alla successione di Claudio Foscarini. Poi è entrato in scena anche Ezio Gelain, sempre in corsa, ma raggiunto e (forse) superato nello slalom gigante verso l’investitura ufficiale. La fiducia del tecnico fontanivese, che non ha mai voluto rilasciare dichiarazioni se non qualche frase di facciata da quando il suo nome è stato accostato al club granata, è un po’ scemata, anche se la sua candidatura resiste.
Gli indizi che fanno pensare che possa essere Venturato l’allenatore della prossima stagione sono molteplici: l’arrivo di Manuel Pascali (un’operazione atipica rispetto alle abitudini di Marchetti) sarebbe stato suggerito proprio dall’allenatore trevigiano nato in Australia, che lo ha avuto con sé ai tempi del Pizzighettone dal 2003 al 2005; alcuni movimenti di mercato dietro le quinte sembrano convergere verso una sua investitura; il portiere Alfonso, uno dei papabili a diventare l’estremo difensore granata nella prossima stagione, ha già lavorato con Venturato al Pizzighettone nel 2006-2007. Tre indizi fanno una prova? Certezze non ne esistono, ma fanno pensare che la svolta a Cittadella sia davvero vicina. E che Venturato abbia ottime carte per diventare il nuovo allenatore granata. Del resto Marchetti aveva già pensato di portarlo a Cittadella diversi anni fa. Sarà questa la volta buona?

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Il fatto che si sia svincolato è un passo in avanti, ma resta un discorso complicato. Mi devo sentire con il suo procuratore, anche se a Milano penso di andare venerdì dato che domani (oggi) ho da fare diverse cose a Padova». L’agente di De Risio è Palomba, che cura gli interessi anche di Arcidiacono, altro profilo nel mirino del club di viale Nereo Rocco: sulla Gazzetta dello Sport di ieri è stata però riportata la notizia che «sul giocatore si è fiondato il Benevento che ha avuto la meglio sui biancoscudati». Al riguardo, ecco il diesse. «Non lo so, ma penso che sia più in dirittura d’arrivo al Benevento o al Matera che non a noi. Se sono pessimista? No, sono solo realista». Naturalmente restano in piedi anche altre trattative che si cercherà di condurre in porto prima della partenza per il ritiro a Pieve di Cadore (18 luglio), incluse quelle che sono a buon punto con Bizzotto e Fabiano. È invece tramontata definitivamente l’ipotesi di arrivare a Del Pinto, che ha firmato un biennale proprio con il Benevento.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Contratto di un anno anche per Petrilli che non si è recato personalmente in sede. A chiudere formalmente la pratica è stato il suo procuratore. «Ero abbastanza tranquillo – esordisce Petrilli – anche se nel calcio non c’è niente di sicuro fino a quando non metti nero su bianco. Sono molto felice, negli anni passati in questo periodo ero ancora sempre in dubbio, è la prima volta che una società mi dà piena fiducia e firmo così presto. Mi godo ancora qualche giorno di ferie, incluso il matrimonio di mia sorella, e dalla prossima settimana inizieremo a pensare alla nuova stagione: ho tanta voglia di ricominciare e di rimettermi in gioco in Lega Pro». Con riguardo alle operazioni in entrata, il centrocampista De Risio sembra essere da ieri più vicino al Padova: ha raggiunto un accordo con il Benevento per la risoluzione anticipata del contratto (scadeva il 30 giugno 2016), e ora De Poli può chiudere direttamente con il giocatore, anche se il direttore sportivo biancoscudato non la fa così facile.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Spazio ancora ai rinnovi al Padova, e ieri è stato il turno di Salvatore «Savio» Amirante e di Nicola Petrilli a sancire con la firma l’accordo. Amirante ha sottoscritto in sede all’Euganeo il contratto che lo legherà per una stagione ai biancoscudati. «Tutto a posto, sono molto contento. Ci siamo messi d’accordo senza alcun tipo di problema anche perché io volevo rimanere assolutamente qui, e la società voleva tenermi. Sono carico, non vedo l’ora di cominciare. Ho una voglia matta di giocare». In sede, oltre a Fabrizio De Poli, ha avuto modo di incontrare anche Carmine Parlato. «Abbiamo fatto solo due chiacchiere. In questi giorni sto seguendo un programma di lavoro che ci hanno consegnato per le ferie e che serve a rimettere in moto le gambe in vista del ritiro». Al momento Amirante figura come l’unica prima punta in rosa, anche se naturalmente sarà affiancato da nuovi colleghi. «Arriveranno sicuramente. Più siamo e più forti siamo, e meglio è se vogliamo raggiungere obiettivi importanti e vincere magari anche il campionato».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) È attesa, intanto, per oggi la conferma definitiva dall’Udinese per la disputa di un’amichevole tra i bianconeri friulani e i biancoscudati di Carmine Parlato: la partita si disputerà allo stadio comunale di Lignano Sabbiadoro alle 20.30 di mercoledì 5 agosto, a soli tre giorni dalla chiusura del ritiro di Pieve di Cadore. La società, però, ha dovuto rinunciare all’organizzazione di un test che sarebbe stato ancora più affascinante: l’idea era di coinvolgere il Napoli o la Sampdoria per farli giocare allo stadio Euganeo la seconda settimana di agosto, ma le condizioni del terreno di gioco dopo il concerto di Jovanotti (e con due date di Vasco in programma tra pochi giorni) hanno mandato in fumo ogni speranza. «Avevamo avviato i contatti con entrambi i club», ammette De Poli, «ma, vista la situazione, abbiamo rinunciato. Un campo decente è la prima condizione che squadre così blasonate pongono prima di un’amichevole, e al momento non ce l’abbiamo».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) A sbloccare la trattativa è stato l’approdo in Campania di un altro obiettivo biancoscudato, il mediano Lorenzo Del Pinto, che essendo assistito dallo stesso procuratore di De Risio è finito a Benevento in cambio dello svincolo del primo. La strada per De Risio ora è spianata verso Padova, così come quella per il difensore brasiliano Fabiano Medina da Silva, assistito dal medesimo agente: se arriverà il definitivo benestare di De Risio, De Poli potrebbe partire già oggi per la metropoli lombarda e chiudere per entrambi i giocatori. Dopo diversi giorni di riflessione, l’ex difensore del Bassano Nicola Bizzotto sembra essersi convinto del tutto: sarà anche lui biancoscudato, le parti stanno definendo i termini dell’accordo economico. Quanto ai due terzini di mancina, Di Nicola e Anastasio, il Padova è praticamente certo di avere in pugno entrambi e nelle prossime ore si attende solo il nero su bianco.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) I primi acquisti sono dietro l’angolo per il Padova, le trattative principali sono in fase avanzata e le possibilità che domani possa essere il giorno buono per i primi annunci sono molto alte. Ma non è escluso che qualcosa possa essere ufficializzato anche oggi: la spedizione a Milano di Fabrizio De Poli potrebbe essere infatti anticipata, perché il diesse biancoscudato è rimasto incollato al telefono fino a tarda ora, ieri sera, e più di qualcosa, nelle ultime 24 ore, si è mosso. Ufficializzati, ad esempio, i rinnovi di Salvatore “Savio” Amirante e di Nicola Petrilli. Il pokerissimo. Sono 5 i colpi in canna: nei prossimi giorni ogni momento è buono per le firme di De Risio, Bizzotto, Anastasio, Di Nicola e Fabiano, mentre Arcidiacono potrebbe essere la ciliegina sulla torta di questo inizio di “mercato”, anche se la distanza tra l’esterno ex Martina e il Padova si è accentuata. Ma partiamo dalle buone notizie: il centrocampista Carlo De Risio ieri ha rescisso ufficialmente il contratto che lo legava al Benevento.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Intanto il diesse Fabrizio De Poli ha definito due affari che verranno conclusi a breve: Fabiano Medina Da Silva e Carlo De Risio diventeranno biancoscudati, mentre ci sono ancora dubbi su Pietro Arcidiacono. L’attaccante ha problemi familiari e, dopo aver dato un ok di massima a De Poli nei giorni scorsi, adesso sta tentennando. Gli agenti premono per portarlo a Padova, ma nonostante mille rassicurazioni la società adesso si sta stancando di questi continui stravolgimenti e vuole una risposta entro l’inizio della prossima settimana. In caso di fumata nera, potrebbe nuovamente decollare l’operazione ritorno per Zecchin, le cui quotazioni adesso in rialzo. Le richieste di Torromino, invece, sono giudicate troppo elevate dalla dirigenza biancoscudata. Non è detto che non si possano abbassare, ma De Poli non vuole alimentare giochi al rialzo. Per il ruolo di centravanti sempre alte le quotazioni di Altinier, ma non si perde di vista neppure Neto Pereira.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Padova al «Plebiscito», si può fare. E la «benedizione» arriva pure dall’amministratore delegato biancoscudato Roberto Bonetto. «Col sindaco Bitonci – spiega – abbiamo un rapporto di ampia collaborazione. Ho letto la sua intervista e la sua volontà, ribadita anche dall’assessore Rampazzo, di farci giocare al “Plebiscito”. Penso che sia un progetto molto interessante, più che mai se sarà legato alla costruzione del nuovo stadio. Non possiamo che esserne felici, penso si tratti di un’ottima idea. Siamo pronti a collaborare nella parte che ci riguarda, aspettiamo che il Comune faccia le sue mosse. E ritengo sia molto importante che si stia lavorando sulla Cittadella dello Sport attorno all’”Euganeo”. Quello è un progetto che ci è stato prospettato e che appoggiamo in pieno. Insomma, andiamo avanti con fiducia, passo dopo passo». Quei passi che sono già stati compiuti col ritorno alla denominazione Calcio Padova del club. «Quando ieri mattina (martedì mattina, Ndr ) ho visto il comunicato della Figc – ammette Bonetto – mi sono emozionato. Per chi, come noi, è partito da zero, è un passo molto importante, fondamentale. Poterci chiamare Calcio Padova è una bellissima sensazione, a breve torneranno anche scudo e memorabilia, ma credo che il più sia stato fatto. Adesso costruiremo una squadra competitiva, lasciamo lavorare il direttore nella consapevolezza di avergli messo a disposizione un budget di tutto rispetto».

Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: la prima si terrà domenica 26 luglio a Pieve di Cadore contro una selezione locale. In programma anche una sfida con l’Udinese a Lignano Sabbiadoro il 5 agosto.

Ore 08.28 – Padova, il ritiro precampionato si svolgerà a Pieve di Cadore dal 18 luglio al 2 agosto.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Icone Vintage, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 8 luglio: rinnovano ufficialmente Amirante e Petrilli




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