Fonte: Giornale di Vicenza
L´ultima cartolina spedita dallo stadio Menti nella stagione scorsa è destinata a rimanere nella storia: un colpo d´occhio da brividi, con 12.112 tifosi a portare in alto i colori biancorossi e la curva sud vestita a festa dall´enorme maglia del Lane con la R sul petto. Sul campo il risultato di quella semifinale playoff con il Pescara purtroppo non ha premiato il Vicenza, ma il pubblico vicentino sugli spalti si è dimostrato ancora una volta da serie A.Entusiasmo crescente. L´entusiasmo per la straordinaria rimonta della squadra di Marino, partita dopo partita, nello scorso campionato ha riportato al Menti davvero tanti tifosi, sempre di più: i 5.856 del debutto stagionale con il Latina sono cresciuti fino a diventare quasi 8.000 in media nell´intera annata (7.868 per l´esattezza); per ben sei volte nel finale del campionato si è superata quota 9.000, e il tetto dei 10.000 è stato oltrepassato nelle sfide contro Carpi (10.019), Avellino (10.425), Frosinone (10.672) e Varese (10.859). Il Vicenza è stato complessivamente quinto per il numero di spettatori richiamati allo stadio, preceduto solo da Bari (media 19.272), Bologna (15.177), Catania (13.476) e Perugia (10.837), senza contare la consistente presenza di sostenitori al seguito dei biancorossi anche in trasferta.Numeri da vertice. I numeri non dicono tutto sul “valore aggiunto” di una tifoseria: 8.000 sostenitori in uno stadio dispersivo come il San Nicola di Bari, ad esempio, darebbero poco più che un rumore di fondo, mentre possono già riscaldare sensibilmente l´atmosfera in un catino chiuso attorno al rettangolo verde come il Menti. Ma anche l´asettico riscontro numerico non lascia dubbi: in un´ipotetica “classifica del tifo” della prossima stagione di serie B (con il Brescia inserito come probabile subentrante al Parma, e Catania e Teramo inclusi in attesa di vedere come evolverà lo scandalo scommesse), il Vicenza confermando la media presenze dello scorso anno si manterrebbe ai primi posti, considerando tra l´altro che certamente Cesena e Cagliari, reduci da un´amara retrocessione, vedranno sensibilmente calare il dato relativo allo scorso campionato di serie A. Se poi il rendimento del Vicenza, come i tifosi sognano, si confermasse entusiasmante, ecco che il Menti prevedibilmente sarebbe spesso affollato da circa 10 mila persone: un pubblico da “podio”.Trasferte calde. Non è difficile prevedere quali saranno le trasferte in cui la squadra di Marino troverà un´accoglienza particolarmente calda. A Bari, Salerno, Cesena e Perugia si dovrebbe confermare un seguito importante; per il Cagliari sarà fondamentale non tradire le attese di una pronta risalita in serie A, e l´andamento del campionato potrebbe far cambiare molto il clima negli stadi di città come Avellino, Pescara, Livorno, La Spezia, Brescia, Modena. Tranquillità redditizia? Resta da sottolineare che se un pubblico caldo e numeroso è sicuramente uno degli ingredienti che rendono il calcio veramente bello ed appassionante, talvolta la tranquillità di non avvertire pressioni eccessive può portare in dote ai giocatori la serenità, fattore psicologico da non sottovalutare. Il Carpi che lo scorso anno ha dominato il campionato, ad esempio, è stato seguito in media al Cabassi da appena 3.020 spettatori, e il Frosinone promosso in A come secondo ne ha totalizzati mediamente 5.246. Senza nulla togliere a queste piccole e meritevoli realtà del nostro calcio, è però innegabile che la cornice di pubblico della semifinale Vicenza-Pescara, o quella della finale decisiva di Bologna, disputata in un Dall´Ara gremito da 31.632 persone, hanno suscitato suggestioni di un´altra categoria…