Fonte: Giornale di Vicenza
Tutto fermo. Fa caldo a Vicenza, tanto. La temperatura è salita. Non sale invece in via Benedetto Marcello. Nella sede del Real Vicenza, infatti, non si registrano movimenti significativi. E l´impressione è che non ce ne saranno neanche da qui fino al 14 luglio. Un´impressione confermata anche dal patron Lino Diquigiovanni, che negli scorsi giorni ha fatto intendere che la pista romana non pare essere quella giusta. Oltre le telefonate, almeno fino ad ora, non si va. E Diquigiovanni ha sempre detto che dove non c´è chiarezza e solidità, è meglio lasciar perdere. Forse è proprio così, meglio lasciar stare. Ma non è ancora detta l´ultima parola. Se questi misteriosi personaggi facessero una capatina in terra vicentina nei prossimi giorni, magari il presidente biancorosso potrebbe cambiare idea. Certo è che la sfiducia negli ultimi giorni sta avendo la meglio sugli spiccioli di ottimismo che aveva regalato l´iscrizione (seppur senza fideiussione). Si va verso la fumata nera? Potremmo dire di sì, ma sarebbe un azzardo. Dalla fine del campionato i colpi di scena sono stati innumerevoli, meglio andarci cauti fino al giorno della scadenza effettiva. E c´è pur sempre l´ombra di Treviso che incombe. La fumata nera qui era arrivata più di un mese fa, poi ancora speranza, poi di nuovo un nulla di fatto. E ora rimane il Tenni che pare rimarrà vuoto. Unica speranza a cui ci si aggrappa. Ma al momento, anche lì non ci sono novità. L´attesa si prolunga. In tanti coinvolti. Oltre ai giocatori che scalpitano per sapere quale sarà il futuro, ad aspettare la sentenza definitiva sono anche i “baby biancorossi”, dagli atleti agli allenatori a tutto lo staff. Questione di pochi giorni ormai, per capire se Diquigiovanni, anche se non arriveranno compratori per il Real Vicenza, deciderà di continuare con l´avventura alla guida del club.