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Ore 21.50 – (Gazzettino, edizione di Treviso) Mattia De Checchi torna a vestire la casacca biancoceleste. A distanza di 5 anni il difensore centrale, classe ’87, è di nuovo un giocatore del Montebelluna. Reduce da una positiva stagione all’Union Ripa, De Checchi è stato fortemente voluto della società di via Biagi, che ha così inserito un elemento di esperienza in un telaio ancora da completare. «Mattia è una certezza, anche dal punto di vista umano» ha sottolineato il neoallenatore Fonti.
Ore 21.30 – (Tribuna di Treviso) Potrebbe essere Augusto De Freitas il rinforzo in attacco del Montebelluna. L’esperto brasiliano, 183 presenze e 81 gol nei dilettanti, farebbe ritorno in via Biagi dopo quattro anni, ma sulle sue tracce ci sono pure San Donà e Nervesa. E la stessa mantovana Governolese, che vorrebbe trattenerlo. Per una punta che potrebbe rimettere piede nella Marca, eccone un’altra optare invece per altri lidi. È il caso dell’ex Cittadella Antonio Baggio: lascia il Giorgione per trasferirsi probabilmente a Trieste. I giuliani avrebbero battuto la concorrenza del Campodarsego. Il sostituto potrebbe essere Nicola Martinelli, pugliese di Trani, proveniente dall’Atletico Canosa (Promozione). Una novità nel girone triveneto. Guardando in casa biancoceleste, è stato confermato il terzino Riccardo Semenzin, mentre è prossimo il rinnovo del rapporto con Manuel Perosin, Luca Frassetto, Marco Bressan e Matteo Nicoletti. Bisogna valutare la posizione di Nicolò Garbuio, al contrario Nicolò Masiero militerà la prossima stagione nell’ambiziosa Vigontina. Il centrale Pietro Maronilli (’98) rientra alla base dopo l’esperienza con gli Allievi dell’Inter. Nel contempo, sono stati definiti alcuni prestiti in uscita: l’esterno Enrico Savi proseguirà al Ripa Fenadora per motivi di studio, il terzino Matteo Biral e il difensore Dal Bello giocheranno in Eccellenza con la Godigese, infine il centrocampista Edoardo Guerra proverà a farsi largo nel Careni Pievigina. Rey Luna, lo scorso torneo al Real Vicenza, dovrebbe esibirsi con l’Altovicentino.
Ore 21.10 – (Corriere delle Alpi) Avanti a piccoli passi. Con un brevissimo lancio sulla pagina Facebook, il Ripa Fenadora ha annunciato i primi due tesseramenti. Il primo è il centrocampista Daniele Casella, classe 1990, un buon giocatore con dei trasorsi con San Donà e Pordenone. Il consiglio ai dirigenti feltrini è arrivato dall’ex attaccante Sandro Andreolla, che lo conosce bene e garantisce sulle sue qualità. È il primo tassello di un centrocampo, che ha già in rosa Simone Malcarne e Giorgio Sommavilla, ma a cui mancano ancora almeno altre due unità Mentre era data quasi per scontata la riconferma del giovane attaccante Enrico Savi, classe 97, confermato dopo la buona stagione giocata tra Juniores e prima squadra. Savi era tornato dal prestito al Montebelluna, ma avevo espresso il desiderio di restare al Boscherai. Se Savi torna, è molto difficile che Federico De Min, l’altro giovane del Montebelluna, torni alle dipendenze di mister Renato Lauria, che inizierà a lavorare lunedì 20 luglio.
Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Manca un solo giorno al rendez vous fra Presotto-Nadal e gli imprenditori croati rappresentati da Maurizio Mazzarella. Cambierà padrone la Sacilese, oppure resterà nelle mani della coppia più bella del calcio dilettanti? Tutto sembrava fatto. Negli ultimi giorni però le certezze si sono incrinate. A far sorgere dubbi sono stati i post su Facebook del ds Denis Fiorin, che invitava gli amici a prepararsi a una nuova stagione senza rivoluzioni, e le voci di un Bisioli (tecnico contattato da lui stesso) che già si aggira per il XXV Aprile. Il punto di discussione è la percentuale di quote che dovrebbero passare da una parte all’altra. Intanto, visto il momento delicato, l’avvocato Mazzarella ha dichiarato il suo personale silenzio stampa sino a vicenda conclusa.
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Maccan-Diaw, il Tamai spera nel doppio colpo. Comincia con un rilancio, la settimana in casa delle furie rosse: il team di De Agostini spera di approfittare dell’impasse a Sacile. Il capitano del Pordenone, ancora in attesa di conoscere il suo futuro, è ambìto anche dai biancorossi, ma la lentezza nella definizione dei nuovi quadri societari in riva al Livenza può favorire la corsa del Tamai. Tuttavia di attaccanti a De Agostini ne servono due: l’altro grande sogno si chiama Davide Diaw. L’ex Sanvitese (e Tamai) non si è accordato con il Campodarsego e le furie sono in vantaggio su Ufm e Fontanafredda, anche se l’atteggiamento dei rossoneri è quello di chi agisce nell’ombra. Proprio da Fontanafredda arriva una conferma ufficiale: Marco Frison ha trovato l’accordo e resterà un altro anno in rossonero. Alcantara, richiesto un mese fa dall’Altovicentino, a oggi dovrebbe rimanere alla corte di De Pieri. Si attende poi una risposta da De Martin (’96), pedina importante per l’attacco. In fase difensiva piace sempre Manucci, mentre per l’attaccante esperto si dovrà attendere.
Ore 20.10 – (Messaggero Veneto) Ormai è tutto fatto. Alberto Spagnoli (classe ’94) è un nuovo giocatore dell’Alto Adige, ambizioso club di Lega Pro. L’attaccante fiumano lascia la Sacilese dopo due stagioni per ritentare l’avventura nei professionisti, assaporata da talento in erba nel settore giovanile del Milan. E’ l’ennesimo giocatore che ha trovato sulle sponde del Livenza un trampolino di lancio. Ma questa non è un’estate come le altre per il club biancorosso, alle prese con un difficile passaggio societario che domani vivrà il suo giorno decisivo, con l’incontro tra l’attuale proprietà e gli imprenditori croati interessati all’acquisto. Così anche Spagnoli, ormai da ex, prova a dipingere uno scenario sperato: «Ben vengano forze fresche – fa sapere il centravanti –, soprattutto se aiuteranno la società a rimanere in alto come in questi ultimi anni, ma mi auguro che il presidente Presotto e la moglie Lidia non lascino completamente la Sacilese. La loro passione è stata il segreto di questo ciclo vincente. Per noi giocatori il loro entusiasmo è stato davvero contagioso e in alcuni momenti fondamentale». Come nei periodi più difficili. Spagnoli ne ricorda uno, personale, superato il quale la sua esperienza in biancorosso ha cambiato volto: «A dicembre di 2 anni fa, facevo fatica a calarmi in questa categoria dopo l’arrivo da Milano e non riuscivo ad esprimermi come volevo. Andammo a giocare a Dro e alla mia prima da titolare realizzai una tripletta (5-1 il risultato finale, ndr). Da allora il mio rendimento è cambiato. E lo devo anche alla fiducia che ho sempre sentito». Fiducia che ora dovrà ottenere da Giovanni Stroppa, ex campione rossonero al timone del Sudtirol. Dal 18 luglio Spagnoli si allenerà ai suoi ordini nel ritiro di Vipiteno, debuttando probabilmente nell’amichevole con l’Hellas Verona in programma il giorno successivo. «Per me è una bella sfida. Ci credo e darò il massimo per convincere il mister a darmi una chance». Stroppa, del resto, Spagnoli lo conosce già: allenava la Primavera del Milan, quando la punta fiumana stava emergendo dagli allievi rossoneri. Lo ritrova maturato e più forte, grazie alla Sacilese.
Ore 19.50 – (Messaggero Veneto) Tutti vogliono Davide Diaw (’92): potrebbe essere questo il titolo della commedia del mercato estivo che impazza attorno alla punta della Virtus Corno. Su di lui, infatti, c’è una corte spietata dopo il “no”al Campodarsego, formazione padovana passata quest’anno in serie D. Attualmente c’è una corsa a tre che vede davanti a tutti il Tamai di Stefano De Agostini, il quale dopo le partenze di Zambon e Federico Furlan necessita di un attaccante per rafforzare un reparto avanzato ridotto all’osso. Poco dietro, però, ci sono Fontanafredda e Ufm, che stanno comunque lavorando sottotraccia e alla fine potrebbero sovvertire le gerarchie presenti al momento. Senza scomodare il meteo, si aspettano giorni bollenti in cui si andrà alla definizione dell’accordo.
Ore 19.30 – (Corriere delle Alpi) Davide Solagna è pronto per l’inizio di stagione, ma ad insidiare il posto al portiere gialloblù fra i pali del Belluno Ital Lenti c’è il nuovo arrivato Gabriele Brino, che dalla sua parte ha un anno di “vantaggio” rispetto al compagno. Nei primi dodici mesi dell’era Vecchiato il primo portiere era Damiano Schincariol, ma dopo quattro mesi i due furono messi sullo stesso piano e Solagna iniziò a giocare alternandosi con “Schinca”. Nella stagione appena conclusa i due si sono alternati. Con la partenza di Schincariol, direzione Treviso, il numero uno in questo momento è proprio Davide Solagna, che non ha nessuna intenzione di cedere o prestare il proprio posto tra i pali. Ti senti il primo portiere o dovrai giocartela con il tuo compagno di reparto? «So che dovrò sudarmela come ho fatto in questi ultimi due anni – racconta Solagna – anche se questa volta sono io il portiere più “vecchio” dei due». Anche tu due anni fa eri partito come secondo, ma a metà stagione te la sei giocata alla pari. Temi che la storia si possa ripetere a parti invertite? «Non credo – continua Solagna con sicurezza – se riuscirò a guadagnarmi il posto da titolare e mantenere delle buone prestazioni il problema non ci sarà». Conosci Brino? «Si, ci siamo allenati insieme sia a Conegliano che qui a Belluno, oltre che ad aver giocato un torneo insieme. È un buon portiere e sicuramente l’esperienza a Bassano l’avrà sicuramente aiutato a migliorarsi». Nelle ultime due stagioni il Belluno ha conquistato due grandi quarti posti, chiunque all’interno della squadra avrebbe firmato per questi risultati. A cosa si può puntare adesso? «Dopo due anni convicenti è giusto provare a migliorarsi ulteriormente – continua Solagna – arrivare primi? È un campionato complicato e ci saranno molte squadre attrezzate. Puntiamo a fare bene e a fine anno faremo i conti». Quanto peserà l’addio di Ivan Merli Sala? «Ivan è stato un elemento fondamentale in questi due anni, sia dentro che fuori dal campo, ma sicuramente chi lo rimpiazzerà non lo farà rimpiangere». In attesa del 22 luglio. Il Belluno comincerà ufficialmente la nuova stagione tra quindici giorni e l’appuntamento è in Piazzale della Resistenza mercoledì 22 luglio. Agli ordini di mister Vecchiato si presenterà l’intera rosa dello scorso anno, senza però Ivan Merli Sala, Andrea Radrezza, Danny Paganin, Lorenzo Moretti e Damiano Schincariol. Le novità sarannno Antonio Acampora e Marco Farinazzo in attacco e se tutto andrà per il verso giusto, Nicola Calcagnotto in difesa (dovrebbe firmare domani), oltre al fuoriquota Andra Franchetto dalla Primavera dell’Udinese. In porta Gabriele Brino ritorna a vestire i colori gialloblù mentre Stefano Longo, classe 1997, dopo l’anno in prestito in Eccellenza al San Giorgio Sedico, rimarrà ufficialmente alla corte di Roberto Vecchiato.
Ore 19.10 – (Giornale di Vicenza) La prima notizia è la nomina di Tommaso Miele a commissario della Lega Pro. Che c´azzecca con il calcio vicentino? Chiedetelo ad Altovicentino e ArzignanoChiampo, che in serie D ci stanno benissimo ma che potrebbero pure, nel caso della società del presidente Rino Dalle Rive, emigrare al piano superiore, qualora si sblocchi la “grana” campo. Eh già, perchè l´Alto si è piazzato secondo, alle spalle del Taranto, nella graduatoria di merito stilata dalla Cnd, la lega dilettanti, scalando posizioni e scavalcando società che sulla carta sembravano più titolate e dunque più avanti. Resta, però, la questione dello stadio. Il “Fiori” di Valdagno non è ancora a norma per la Lega Pro ed il professionismo e nella nostra provincia solo il “Menti” ed il “Mercante” potrebbero ospitare l´ex serie C. Le domande allora sorgono spontanee: ci sarà ´sto benedetto matrimonio con il Real Vicenza o provvederà la stessa Lega, considerate le difficoltà del calcio cosiddetto minore, a prevedere soluzioni (leggi deroghe) a tempo? Il calderone ribolle e le dimissioni di Macalli lo hanno confermato, ma al 15 luglio mancano pochi giorni, poi cominceranno i ritiri. E chi è dentro è dentro e chi è fuori non rientra. E qui, finalmente, entra in gioco l´Altovicentino, ancora alla ricerca di un portiere titolare ed una riserva e ora alle prese con il “No” improvviso di Dario Sottovia. L´ex attaccante del Marano, passato la scorsa stagione alla Sacilese, era stato il secondo acquisto di Dalle Rive: «L´ho cercato subito dopo la fine dei play off per riportarlo a casa, era tutto fatto, invece ieri mi ha detto di aver firmato con il RapalloBogliasco». Convinto, pare, pure da Tommaso Lelj, passato dall´Este alla formazione ligure. «Mi sento tradito dall´uomo prima che dal giocatore. Sottovia lo avevo aspettato anche quando rischiava di dover terminare la carriera per motivi di salute ed ora mi ripaga così».
Ore 18.40 – (Alto Adige) Per pescare il sostituto di Fischnaller il ds Luca Piazzi si è recato nella piazza della vicina Sacile, che negli ultimi anni si è rivelata un vero e proprio fucina di giovani talenti. E a Sacile Piazzi ha scelto il ventunenne Alberto Spagnoli che nei due anni trascorsi in serie D ha messo a segno 15 reti, otto nella passata stagione. Spagnoli è nato a Pordenone e nel settore giovanile neroverde della Liventina Gorghense ha saputo far parlare ben presto di se, finendo così nel mirino delle attenzioni del Verona che lo prelevò per affidarlo alla formazione Primavera, dove ha giocato tutte le gare da titolare segnando nove reti. Dopo Verona, Spagnoli ha conosciuto anche il palcoscenico del Milan dove ha militato sia nella formazione primavera, al fianco di calibri come Cristante, che anche in quella degli Allievi Nazionali. Da qui il passaggio alla Sacilese dove il granatiere di Fiume Veneto ha atteso la consacrazione definitiva tra i “pro”. Promozione dunque arrivata con il passaggio ormai quasi certo nella prima fila offensiva dell’Alto Adige. Sarà questo il vero sostituto dell’ex golden boy biancorosso? E’ ancora presto per dirlo. Certo è che con la partenza di Fischnaller e Novothny, l’attacco dell’Alto Adige attualmente si compone della sola “primula biancorossa” Marras, che tra l’altro non è ancora certo di rimanere a Bolzano. L’arrivo di Spagnoli è sicuramente importante. bisognerà però affiancare un attaccante di “peso” e che faccia valere la giusta esperienza.
Ore 18.10 – (La Provincia Pavese) Dopo un anno di esperienza extraprovinciale con il ritiro a Piazzatorre (Bergamo) in Val Brembana il Pavia ritorna “a casa” scegliendo l’Alta Valle Staffora per preparare il prossimo campionato. L’appuntamento è fissato a Varzi dal 10 al 25 luglio dove la squadra soggiornerà nella prima parte di preparazione in anticipo sulla programmata tournée cinese la cui effettuazione è condizionata dalle date della partecipazione degli azzurri alla Tim Cup. La speranza della dirigenza di via Alzaia è, infatti, di poter evitare il primo turno del 2 agosto per poter giocare direttamente il secondo del 9 agosto. Questo consentirebbe, così, al Pavia di poter svolgere una seconda parte di ritiro, con diverse amichevole programmate a Shanghai e dintorni e poter volare in Cina dopo il 25 luglio (per quella sera è programmata un’amichevole con l’Atalanta in provincia di Bergamo) e rimanervi almeno una decina di giorni o poco più. Il presidente Zhu ci tiene molto a mettere in vetrina il suo “gioiello” Pavia e l’operazione d’immagine è importante anche per far vedere sempre più come il calcio italiano e quello cinese possano essere legati da quest’operazione iniziata dalla dirigenza azzurra nel luglio scorso. Quello che è quindi sicuro per ora è la prima parte di preparazione che sarà di due settimane a Varzi dal 10 al 25 luglio. Prima della salita in Alta Valle Staffora i giocatori azzurri svolgeranno le consuete visite mediche al Centro di Medicina dello sport della Fondazione Maugeri e i primi test al Fortunati. Operazioni che saranno completate tra oggi e domani, poi venerdì la partenza per Varzi dove lo scorso anno il Pavia era già stato ospite della società locale con la squadra Berretti di mister Omar Nordi. Gli allenamenti verranno svolti allo stadio “Chiappano” mentre staff tecnico, dirigenti accompagnatori e giocatori soggiorneranno in località Cascina Fico all’agriturismo “Ca’ De Figo”, una struttura immersa nel verde che può contare al suo interno anche centro benessere e piscina. «Abbiamo scelto questa località- afferma il dg Londrosi- per contribuire alla valorizzazione di un centro turistico della nostra provincia attraverso la nostra squadra di calcio, che ormai costituisce un buon veicolo promozionale. Dal punto di vista delle strutture e del clima, Varzi non ha nulla da invidiare ad altre località più famose e ben si presta ad ospitare un ritiro calcistico. E’ un ulteriore segnale di come il Pavia calcio voglia valorizzare il proprio territorio dove abbiamo tra l’altro trovata la massima collaborazione e ospitalità offerta dal presidente del Varzi Lorenzo Fossati che si è messo a disposizione per offrirci le strutture e dal sindaco Gianfranco Alberti». Durante il ritiro il Pavia disputerà diverse amichevoli, la prima delle quali mercoledì 15 luglio alle ore 20 al Chiappano contro i padroni di casa del Varzi neopromosso in Promozione. A chiusura della prima fase di preparazione, e prima dell’eventuale tournèe in Cina, gli azzurri disputeranno un’amichevole contro l’Atalanta a Rovetta, il 25 Luglio alle ore 17.
Ore 17.40 – (Gazzetta di Mantova) La seconda telenovela estiva del Mantova, dopo quella societaria, potrebbe avere un lieto fine oggi: l’allenatore Ricky Maspero, infatti, avrà un nuovo incontro con il Pavia per provare a rescindere il contratto e poter poi così firmare quello che lo legherà all’Acm fino al giugno 2018. In Viale Te tutti incrociano le dita, anche perché il via della stagione si avvicina e tutto il mercato biancorosso (anche se non c’è ancora un acquisto ufficiale) è stato impostato sul 3-4-1-2 che il tecnico vuole adottare. Un modulo che non molti altri tecnici adottano. In attesa che il mister “spezzi le catene”, a proposito di mercato c’è da dire che l’incontro con il procuratore di Cristian Altinier ieri non ha prodotto granché. La situazione è in stallo, il bomber continua a essere corteggiato da altri club (soprattutto Padova, ma anche l’Ascoli si è rifatto vivo) e il suo ritorno a Mantova appare ogni giorno più difficile. A meno di un colpo di reni del presidente Sandro Musso, sempre possibile, l’Acm potrebbe virare su altri obiettivi di tutto rispetto. Un «no» bello chiaro è invece già arrivato dall’attaccante del Chievo Caleb Ekuban, che avrebbe detto di preferire una sistemazione lontana dalla “sua” Mantova (il Lumezzane vuole riscattarlo dal Chievo). In giornata il club biancorosso proverà a chiudere con il difensore ex Venezia Elia Legati (l’alternativa è Filippo Carini, 25enne ex Lecce e L’Aquila), destinato a sostituire Siniscalchi che vuole a tutti i costi andare a Pavia. Altro affare di giornata dovrebbe essere l’ingaggio del 22enne attaccante Moreno Beretta, la scorsa stagione al Pisa. Attendono poi soltanto di essere firmati i contratti dell’attaccante Valerio Anastasi (ex Pistoiese), del centrocampista Gabriele Puccio (Vigor Lamezia) e del portiere Francesco Bonato (Real Vicenza). L’intesa con l’Atalanta c’è anche per il 19enne numero uno Pierpaolo Boccanera, anche se nelle ultime ore si è parlato di un inserimento del Piacenza. Per le fasce dovrebbero poi arrivare Luca Marongiu (ex Cremonese), l’ex Samuele Sereni (che deve rescindere il contratto con il Pavia) e il giovane del Napoli Armando Anastasio. Il nome nuovo per completare il reparto offensivo potrebbe essere quello del 20enne Ettore Gliozzi del Sassuolo, che ormai da due anni è nel mirino dell’Acm. Gliozzi è di proprietà del Sassuolo ma lo scorso gennaio è stato prestato al Forlì, dove ha collezionato soltanto due presenze.
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un revisore dei conti diventa commissario di una LegaPro nel caos dopo il “congedo” di Mario Macalli. È Tommaso Miele, consigliere della Corte dei Conti e presidente dell’Associazione nazionale magistrati in seno allo stesso organo. Il messaggio che lanciano Tavecchio e soci attraverso la nomina di Miele è chiaro: niente più “furbate” nei bilanci delle società di Terza serie. Resterà fra i professionisti solo chi è in regola con i conti. Per il Pordenone, che a ogni visita della Covisoc durante la scorsa stagione ha sempre sempre ricevuto i complimenti degli ispettori, sarà un grosso vantaggio. Una nomina che favorirà certamente il ripescaggio dei ramarri in Lega. Miele resterà in carica sino alle elezioni del nuovo Consiglio, previste per fine settembre o per l’inizio di ottobre. Sarà lui quindi a supervisionare tutte le operazioni d’iscrizione al torneo di serie C e a benedire le domande di ripescaggio. CURRICULUM – Tommaso Miele, sposato con due figli, è nato ad Aquino il 17 febbraio del 1956. Si è laureato in Legge a Firenze. Dopo essere stato un funzionario della Polizia di Stato, nell’86 è entrato nella magistratura della Corte dei Conti, assumendo incarichi sia in sede di controllo che giurisprudenziali. Dal 2011 è consigliere della Corte in questione, delegato al controllo sulla gestione finanziaria di Eur spa. Attualmente è presidente dell’Associazione magistrati in seno alla Corte. È autore di parecchie pubblicazioni di diritto amministrativo. Sulla carta l’uomo giusto, nel momento giusto e al posto giusto. È auspicabile che abbia le mani libere e riesca a fare pulizia in un mondo dove spesso i “furbetti” fanno più strada degli onesti.
Ore 16.50 – (Messaggero Veneto) Non solo Sacile nell’orizzonte di Denis Maccan. Secondo indiscrezioni sulle tracce del capitano e bomber del Pordenone nelle ultime ore si è gettato il Tamai, desideroso di centrare una coppia da sogno, visto che al fianco dell’attaccante neroverde vorrebbe pure Davide Diaw. Intanto, il Pordenone saluta ufficialmente due perni della difesa che la scorsa stagione ha sfiorato la salvezza in Lega Pro: Manuel Ferrani (classe ’87) si è accasato al Campobasso in serie D, mentre l’esterno Mattia Placido (’95), di proprietà della Sampdoria, continuerà la sua crescita alla Pistoiese.
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) E’ un’estate diversa, carica di attesa, non soltanto per i dirigenti, ma pure per i tifosi neroverdi. I supporters del Pordenone stanno trepidando nel solco dell’incognita di un ripescaggio dato per probabile, ma ancora non sicuro. Così, a meno di 20 giorni dal via della stagione, con il tradizionale ritiro precampionato, ci si ritrova senza conoscere la categoria in cui si giocherà e con poche certezze sulla rosa a disposizione del nuovo tecnico Bruno Tedino. «Rimaniamo con il fiato sospeso – fa sapere Silvia Gustapane, responsabile assieme al marito del club neroverde più attivo, il Caffè Nogaredo di Cordenons – ma abbiamo fiducia nell’operato del presidente Lovisa e del suo staff. Hanno detto che faranno di tutto per regalarci un altro anno in Lega Pro». Casomai i dubbi si annidano sulle conseguenze dell’ingente sacrificio economico cui sarà chiamato il Pordenone per essere ripescato: 500 mila euro inevitabilmente sottratti alla campagna acquisti. «Questo aspetto – continua Gustapane – un po’ ci preoccupa, perchè abbiamo già visto che senza una rosa all’altezza, la serie C diventa proibitiva. Ma anche in questo caso, confidiamo nell’operato del ds Zamuner, che ha già dimostrato di saper scovare buoni giocatori senza svenare le casse societarie». Nel gruppo dell’anno prossimo, probabilmente, non ci sarà capitan Maccan, cercato anche dai “cugini” della Sacilese, soprattutto nel caso in cui il club liventino passi nelle mani della cordata croata guidata dall’avvocato Mazzarella, suo grande estimatore. «Denis – rivelano dal club naoniano – è stato decisivo nel cementare il rapporto tra squadra e tifosi. Si è esposto in prima persona dopo la sconfitta col Renate della scorsa stagione per spegnere la nostra contestazione e puntare sul dialogo». E i risultati si sono visti, anche grazie all’avvento di un altro beniamino del tifo neroverde, per cui l’addio è già sancito: il tecnico Fabio Rossitto: «Ci rimane il rammarico di non vedere il mister in sella da inizio stagione. Ma Tedino può fare bene. E se anche Rossitto passasse sulla sponda sacilese? Di certo non faremmo il tifo per lui, in quanto la rivalità è forte. Ma qualora tornasse da avversario al Bottecchia, riserveremmo a lui, come a Maccan, una grande accoglienza». Da chi parte a chi si vorrebbe rimanesse. «Maracchi e Careri non si toccano – chiosa la Gustapane –, ma pure giocatori cresciuti nel corso dell’ultima stagione come Simoncelli e Bertolucci potrebbero farci molto comodo». Dipenderà, ovviamente, dalla categoria.
Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) L’avvocato Fausto Baratella che tratta la cessione di Fbc Unione Venezia per conto di Venice Academy non pare altrettanto entusiasta dell’incontro avuto con il gruppo Corvezzo, ma indubbiamente tale comportamento riflessivo fa parte del suo compito. È infatti chiamato a valutare le proposte che gli vengono presentate e in merito riferisce: «Si è trattato di un incontro interlocutorio per approfondire la proposta di acquisto». Inutile chiedere se davvero l’interlocutore è Renzo Corvezzo, il legale mestrino non si lascia sfuggire nomi. «L’identità della cordata non è stata ufficializzata – afferma – e non posso di certo farlo io. È presto per sbilanciarsi sulla bontà della proposta. Attendo un nuovo incontro per approfondire ulteriormente le intenzioni del gruppo». Oltre ai 28mila euro per il valore del club, i nuovi acquirenti dovranno anche ripianare due milioni di euro di pendenze lasciati dalla gestione Korablin. «Ma non solo. È anche necessario – sottolinea l’avvocato Baratella – che i nuovi proprietari si impegnino con un preciso programma di investimenti per garantire un futuro alla società e alla squadra». Le prossime ore, quindi, saranno decisive per definire la proposta nei particolari e vedere se si troverà l’accordo per il passaggio delle consegne. All’incontro, come riferito dal legale mestrino, ha preso parte anche il dg Dante Scibilia. «Personalmente sono stato contattato dall’avvocato Baratella – afferma Scibilia – per alcune delucidazioni in merito alla documentazione riguardante la società. E solamente di questo ho parlato con il legale».
Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) È Renzo Corvezzo – come ipotizzato già domenica scorsa dopo il primo comunicato della Dinamica Consult – il rappresentante di punta (nonchè indicato come possibile presidente) della cordata che vuole rilevare Fbc Unione Venezia dalle mani dell’avvocato Fausto Baratella che attualmente gestisce per conto di Venice Academy la cessione del club che ha presentato domanda di partecipazione alla prossima Lega Pro. «Garantiremo l’adempimento degli impegni economici e rafforzeremo la squadra» questi i punti fermi che Renzo Corvezzo – già presidente del Treviso – sottolinea nel comunicato diramato in serata a sua firma e inviato sempre da Dinamica Consult. Ieri pomeriggio l’incontro nella sede del legale mestrino per verificare conti e impegni da onorare alla presenza dello stesso Corvezzo e degli imprenditori che lo affiancano nell’operazione dei quali, però, non sono ancora ufficiali i nomi. «Questa cordata è composta da imprenditori che hanno a cuore le sorti della società e intendono partecipare in maniera attiva al progetto di rifondazione e gestione del campionato di Lega Pro – recita ancora il comunicato – Se il primo passo è quello di non fallire la Fbc Unione Venezia, garantendo non solo l’esatto adempimento delle obbligazioni previdenziali ed erariali in essere e l’immediato pagamento dei lavoratori e dipendenti che da mesi non percepiscono gli stipendi, l’esatta individuazione della massa passiva dei debiti di natura privatistiva…» E qui arriva la promessa. «Il secondo (passo, ndr) sarà quello di proporre un progetto di investimenti finalizzati al rafforzamento della squadra, del vivaio e del settore giovanile, alla creazione, d’intesa e in perfetta sinergia istituzionale con il sindaco di Venezia, di un centro sportivo polivalente nel territorio comunale». L’intenzione della cordata è chiudere la trattativa entro domani mentre già oggi hanno in programma un altro incontro con il legale mestrino. «È prevista una grande esposizione economica per ripianare i due milioni e oltre di pendenze – aggiungono a Dinamica Consult – e poi investire nel rilancio sportivo e non solo, ma sarà fatto tutto il possibile per salvare il Venezia e la categoria, evitando il prospettato fallimento. L’augurio è che dopo l’acquisizione del club da parte del gruppo vi sia adeguata considerazione anche a livello istituzionale per garantire al Venezia un futuro roseo». Impossibile contattare direttamente Renzo Corvezzo per avere conferme dirette a questi impegni e un commento sull’andamento della trattativa. Dinamica Consult al solito “protegge” il proprio cliente: inizialmente lo indica in riunione, successivamente impegnato in una serata mondana (!). E il cellulare dell’imprenditore suona, ma a vuoto.
Ore 15.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Le trattative per l’acquisto del Venezia vanno avanti e ieri c’è stato un nuovo, importante incontro. Dopo una prima richiesta di informazioni, il gruppo interessato a rilevare la società arancioneroverde messa in vendita dal presidente Yuri Korablin ha incontrato l’avvocato Fausto Baratella e il dg del Venezia, Dante Scibilia. «Il gruppo sarebbe interessato all’acquisto del 100% della società», riferisce il legale che è stato incaricato dal patron russo di cedere almeno il 75% delle quote. Ma appare evidente che la nuova cordata, se porterà a buon fine la trattativa, intende rilevare l’intero capitale sociale (del valore di 28mila euro) per aprire una nuova stagione calcistica in laguna. Ieri si è trattato ancora di un incontro conoscitivo, nel quale i rappresentanti della cordata hanno vagliato in maniera approfondita la situazione. «E’ per questo che ho preso parte anch’io alla riunione, per fornire i dati tecnici e contabili», riferisce il dg Scibilia che sta nel frattempo tentando di ottenere la rateazione del pagamento dei contributi Inps per favorire l’ammissione alla LegaPro. La trattativa rimane nelle mani dell’avvocato Baratella, che ora attende di ricevere una proposta d’acquisto formale. «L’incontro avuto non è stato risolutivo – spiega il legale mestrino – ma conoscitivo. Ora attendiamo di sapere se vogliono approfondire ulteriormente i dati contabili ma soprattutto – aggiunge – attendiamo di ricevere una manifestazione formale di interesse». Al tavolo, comunque, ieri erano seduti gli intermediari e non i diretti interessati, che non sarebbero però legati al gruppo dell’ex patron del Treviso, Renzo Corvezzo. «Nessuno fino a questo momento si è presentato come Dinamica Consulting», dice l’avvocato Baratella, riferendosi alla società di intermediazione che, a livello ufficioso, si sarebbe fatta avanti nei giorni scorsi. Quella incontrata ieri sarebbe dunque una seconda cordata, composta da imprenditori non veneziani e interessati all’acquisto dell’intero pacchetto. Di sicuro entro la fine della settimana questi possibili acquirenti dovranno uscire allo scoperto e presentare una proposta concreta, con gli assegni necessari a ripianare le perdite che ammontano a circa 2,3 milioni di euro. E dovranno essere pronti a versare subito la fideiussione di 400mila euro necessaria all’iscrizione in Lega Pro, visto che il termine per presentare ricorso ed essere riammessi scade alle 19 di martedì 14 luglio. «Tutte le verifiche vanno fatte entro la fine di questa settimana», avverte Baratella che da parte sua dovrà verificare la solidità dell’eventuale proposta. Oltre al pregresso, occorrerà investire un altro paio di milioni per la nuova stagione. Alla porta dello studio di via Ancona nessun altro si è fatto avanti, tantomeno chiedendo udienza al sindaco Luigi Brugnaro. Il primo cittadino è pronto a intervenire a livello istituzionale qualora si profili il piano «B», l’iscrizione di una nuova società in serie D. Ma finché uno spiraglio resta aperto, si prova a salvare la Lega Pro.
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Contatto faccia a faccia avvenuto. Adesso non resta che aspettare se si arriverà a un accordo oppure se i contatti cesseranno. Una cordata c’è, interessata all’FBC Unione Venezia,e c’è stato anche il primo incontro, seppur ancora a livello conoscitivo di numeri e bilancio. Nessuna offerta concreta è stata formulata, ma rimangono gli unici interlocutori di chi ha ricevuto la delega ufficiale di vendere il club per un’eventuale cessione in volata della società arancioneroverde. Incontro tra intermediari: da una parte l’avvocato Fausto Baratella, dall’altra i rappresentanti della cordata interessata con il coinvolgimento tecnico di Dante Scibilia. «C’è stato un approfondimento dei contatti avviati nei giorni scorsi», ha puntualizzato l’avvocato Baratella, «un’ulteriore analisi dei dati di bilancio e dell’attività contabile. Con questi nuovi elementi andranno a relazionarsi con le persone interessate all’acquisto della società, ma, e lo ripeto, rimaniamo con i piedi per terra perché la strada da percorrere, eventualmente, è ancora molto lunga». Una fase interlocutoria di accertamenti supplementari. «Sono stato invitato per dare i chiarimenti che potevo nel mio ruolo di direttore generale», ha spiegato Dante Scibilia, «il mio compito si è limitato a quello essendo un dipendente della società e alcune risposte sul bilancio potevo darle solo io. Il compito di portare avanti un’eventuale trattativa è nelle mani dell’avvocato Baratella”. Otto luglio, oggi, 14 luglio la dead line dell’esclusione definitiva dal calcio professionistico. «I tempi sono strettissimi, ma siamo ancora in grado di arrivare al traguardo», ha aggiunto l’avvocato Baratella, «continuiamo a lavorare su questa pista, senza però alimentare facili illusioni». Venezia in lista d’attesa, più sul baratro che sulla terraferma, ma intanto i giorni scorrono inesorabili: bastava che il presidente Korablin mettesse in vendita la squadra a gennaio e probabilmente adesso il calcio arancioneroverde avrebbe un altro proprietario e si sarebbe già iscritta alla Lega Pro. Adesso è una volata contro il tempo, sempre che la manifestazione di interesse non rimanga tale. E ogni giorno che passa senza una proposta concreta non fa altro che avvicinare ancora di più alla fine. Per poi spalancarsi il della rifondazione dalla serie D. Mercato. Il Mantova sta intanto seguendo con grande attenzione l’evolversi della situazione in casa arancioneroverde: la dirigenza virgiliana ha messo gli occhi su Elia Legati, 30 presenze e un gol contro la Pro Patria nella sua stagione veneziana. Shadi Ghosheh, approdato a gennaio al Lecce dal Venezia, è sulla strada di Cremona. David Sassarini ha lasciato il Seregno per firmare con l’Albinoleffe, retrocesso in serie D, ma in odor di ripescaggio.
Ore 14.30 – (Giornale di Vicenza) Tutto fermo. Fa caldo a Vicenza, tanto. La temperatura è salita. Non sale invece in via Benedetto Marcello. Nella sede del Real Vicenza, infatti, non si registrano movimenti significativi. E l´impressione è che non ce ne saranno neanche da qui fino al 14 luglio. Un´impressione confermata anche dal patron Lino Diquigiovanni, che negli scorsi giorni ha fatto intendere che la pista romana non pare essere quella giusta. Oltre le telefonate, almeno fino ad ora, non si va. E Diquigiovanni ha sempre detto che dove non c´è chiarezza e solidità, è meglio lasciar perdere. Forse è proprio così, meglio lasciar stare. Ma non è ancora detta l´ultima parola. Se questi misteriosi personaggi facessero una capatina in terra vicentina nei prossimi giorni, magari il presidente biancorosso potrebbe cambiare idea. Certo è che la sfiducia negli ultimi giorni sta avendo la meglio sugli spiccioli di ottimismo che aveva regalato l´iscrizione (seppur senza fideiussione). Si va verso la fumata nera? Potremmo dire di sì, ma sarebbe un azzardo. Dalla fine del campionato i colpi di scena sono stati innumerevoli, meglio andarci cauti fino al giorno della scadenza effettiva. E c´è pur sempre l´ombra di Treviso che incombe. La fumata nera qui era arrivata più di un mese fa, poi ancora speranza, poi di nuovo un nulla di fatto. E ora rimane il Tenni che pare rimarrà vuoto. Unica speranza a cui ci si aggrappa. Ma al momento, anche lì non ci sono novità. L´attesa si prolunga. In tanti coinvolti. Oltre ai giocatori che scalpitano per sapere quale sarà il futuro, ad aspettare la sentenza definitiva sono anche i “baby biancorossi”, dagli atleti agli allenatori a tutto lo staff. Questione di pochi giorni ormai, per capire se Diquigiovanni, anche se non arriveranno compratori per il Real Vicenza, deciderà di continuare con l´avventura alla guida del club.
Ore 14.10 – (Calcio Padova) Il Calcio Padova informa che in data odierna la Società ha raggiunto l’accordo con i calciatori Salvatore “Savio” Amirante e Nicola Petrilli per il rinnovo dei rispettivi contratti.
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La prima trattativa in dirittura d’arrivo riguarda un esterno sinistro. E non sarà Semenzato, che aveva manifestato l’idea di cambiare aria salvo poi fare marcia indietro. E a quel punto ha trovato le porte chiuse, tanto che il dg Werner Seeber sta chiudendo il primo colpo della nuova stagione. Il mister Stefano Sottili ha preso atto di una situazione complessa fra rinnovi difficili e giocatori che vorrebbero cambiare aria. Su Iocolano, dopo il Modena, si è fiondato anche il Trapani. Su Priola c’è il Catanzaro, Furlan andrà a Crotone, Latina o Terni mentre il destino di Bizzotto pare a Padova. Pietribiasi potrebbe rinnovare mentre Proietti ha già firmato il rinnovo e difficilmente verrà lasciato andare. Seeber tiene duro e la politica del Bassano non cambia: niente ritocchi al rialzo, niente riconoscimenti dopo un campionato di eccellente livello. La forza del club giallorosso, a pensarci bene, è soprattutto questa.
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Un anno dopo va allo stesso modo. Dodici mesi fa toccò a Petrone salutare Bassano portando con sé ad Ascoli qualche pezzo pregiato dell´argenteria giallorossa (il capitano Berrettoni e l´arcigno difensore Pelagatti). Ora invece è Asta che presentato ieri a Lecce, ha subito chiesto alla nuova proprietà salentina, appena insediatasi e dunque con maggiori risorse da investire, Iocolano e il pararigori Grandi. Per il portiere dovrà trattare col Cesena che ne detiene il cartellino e col diesse romagnolo Foschi, disponibile a girare in prestito il ragazzone a patto che sia stabilmente titolare. Per Ioco in Puglia si devono rapportare con Seeber e mettersi ordinamente in fila. In pole c´era il Modena che però nelle ultime ore ha allentato la morsa prima di sferrare probabilmente l´ultimo attacco. Poi adesso c´è il Lecce che fa tremendamente sul serio e può offrire maggiore liquidità dei canarini. Si è fatto avanti, non si sa con quante effettive possibilità, il Foggia in Lega Pro e sempre dalla C si è mossa ieri la Reggiana, ma a livello di terza serie Simone ha già lasciato intendere che non si scollerà da Bassano e che solo dinanzi a una concreta chance al piano di sopra potrebbe vacillare. Magari quella che gli potrebbe srotolare davanti al naso proprio il Vicenza che sottotraccia non ha mai perso di vista il ricciolone nativo di Rivoli. Per tutti però vale il medesimo discorso: c´è da spendere, il ragazzo è vincolato al Soccer Team sino al 2016 e non ce la si cava con tre noci e due mandaranci: siamo nell´ordine di diverse centinaia di migliaia di euro solo per il cartellino, prezzo giusto per un giocatore alla soglia dei 26 anni. Asta avrebbe accennato al Lecce anche i nomi di Furlan e Bizzotto, anch´essi svincolati, ma Ioco e Grandi sono tuttavia le sue priorità assolute. Intanto nella pregiata bottega virtussina che tutti vogliono visitare, Sottili non perde di vista l´esterno offensivo D´Apollonia, un suo pallino che rivorrebbe qui.
Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Milan Milanovic ritorna al Vicenza. Nel lungo incontro avvenuto ieri tra la dirigenza biancorossa e il Palermo, è stata raggiunta un’intesa che prevede la cessione a titolo definitivo del difensore serbo, che così tornerà a Vicenza a distanza di due anni. All’ufficialità mancano le firme, che verranno apposte sul contratto venerdì quando la dirigenza di via Schio incontrerà il procuratore di Milanovic, ma tutto lascia pensare che il difensore serbo dovrebbe partire per il ritiro con i suoi nuovi compagni mettendosi subito a disposizione del tecnico Pasquale Marino. Oltre a Milanovic, ieri il Vicenza ha provato a chiudere anche per il centrocampista Enzo Maresca , giocatore dal passato importante che però ha detto no alla possibilità di scendere in serie B ed è partito per il ritiro con il Palermo agli ordini di Beppe Iachini. Strada chiusa anche per il ritorno di Davide Di Gennaro , che in serata ha spiegato lo stato delle cose. «Come ho sempre sostenuto, la mia volontà e la mia preferenza è quella tornare a giocare in serie A – ha precisato il mancino milanese – però in serie B non potrei dire di no a due società: Cagliari e Vicenza. Tullio Tinti, il mio procuratore, lo sa e sta lavorando in quella direzione. Quello che succederà non lo so, entrambe le società mi acquisterebbero a titolo definitivo e con un contratto di più anni, questo mi soddisfa. Vediamo se nei prossimi giorni arriva qualche richiesta dalla serie A, altrimenti in serie B vado solo a Cagliari o Vicenza». E in serata l’evolversi della situazione ha portato Di Gennaro verso il Cagliari, un trasferimento che dovrebbe essere chiuso entro una settimana. Vicino a vestire la maglia del Vicenza è invece il giovane mancino del Milan, lo scorso anno al Lanciano, Marco Pinato che arriverà in biancorosso con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore del Vicenza. Molto più complicata la situazione di Antonino Ragusa : nello scorso weekend era stato ceduto al Cesena ma l’attaccante ha preso tempo in attesa di approfondire la proposta del Carpi. La squadra emiliana garantirebbe a Ragusa di giocare nella massima serie, situazione che sbaraglierebbe la concorrenza. Il Carpi quindi, in una trattativa con il Genoa, è in vantaggio su tutti per Ragusa ma il Vicenza rivorrebbe l’esterno offensivo e resta favorito tra le squadre di B. Infine ieri la dirigenza berica non ha incontrato come era nelle previsioni il mediano Michele Pazienza , svincolato dopo una stagione da dimenticare a Bologna, che rimane comunque un candidato a rinforzare il centrocampo dei biancorossi.
Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Parecchie le trattative ormai vicine alla conclusione in casa biancorossa, a quelle di Milan Milanovic e Mario Sampirisi si aggiunge quella relativa al giovane Marco Pinato di proprietà del Milan e lo scorso anno in prestito al Lanciano. Ieri c´è stato un incontro tra il diesse berico Paolo Cristallini e i dirigenti rossoneri e ormai l´arrivo in biancorosso del centrocampista è questione di ore, il giocatore sbarcherà in città a titolo definitivo.Per quanto riguarda il serbo Milanovic l´accordo con il Palermo è stato trovato, ora si deve aspettare l´arrivo del procuratore previsto per venerdì.Quanto a Sampirisi invece come abbiamo scritto nell´edizione di ieri è in programma oggi l´incontro con il Genoa. Anche qui intesa su tutto tra i due club e trattativa in dirittura d´arrivo. Entrambi i giocatori arriveranno a Vicenza a titolo definitivo. Trattativa invece impostata, come riferito sempre nell´edizione di ieri, ma non facile per Roberto Gagliardini. Il centrocampista centrale è di proprietà dell´Atalanta e lo scorso anno ha giocato in prestito allo Spezia dove si è messo in luce sia per la buona tecnica, che per la fisicità, è infatti alto 1.88 per 77 chili.A tal proposito il direttore sportivo Paolo Cristallini ha detto: «È vero, il ragazzo ci interessa, ma su di lui c´è più di qualche club, non sarà facile arrivarci perchè stiamo parlando di un giovane di talento, ma nei prossimi giorni mi incontrerò con i dirigenti dell´Atalanta e vedremo di fare il possibile».Incontro oggi con il Trapani per il portiere Richard Marcone che potrebbe tornare a Vicenza in prestito, da valutare la richiesta della società siciliana di avere in cambio Camisa, si può fare se il giocatore sarà d´accordo.Da qualche giorno invece non si parla di Mame Thiam ma l´interesse del Vicenza c´è e si sta aspettando una decisione della Juventus, proprietaria del cartellino dell´attaccante senegalese.Infine ieri è stata ufficializzata dal club di via Schio la cessione di Giovanni Sbrissa al Sassuolo che però lo lascerà in prestito al Vicenza per la prossima stagione.In tema di curiosità va segnalato l´arrivo al Bari del difensore Denis Tonucci, ex Ajaccio, in Francia, cresciuto nelle giovanili del Cesena e transitato in biancorosso dal 2010 al 2012, dove ha collezionato 37 presenze.
Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) L´ultima cartolina spedita dallo stadio Menti nella stagione scorsa è destinata a rimanere nella storia: un colpo d´occhio da brividi, con 12.112 tifosi a portare in alto i colori biancorossi e la curva sud vestita a festa dall´enorme maglia del Lane con la R sul petto. Sul campo il risultato di quella semifinale playoff con il Pescara purtroppo non ha premiato il Vicenza, ma il pubblico vicentino sugli spalti si è dimostrato ancora una volta da serie A.Entusiasmo crescente. L´entusiasmo per la straordinaria rimonta della squadra di Marino, partita dopo partita, nello scorso campionato ha riportato al Menti davvero tanti tifosi, sempre di più: i 5.856 del debutto stagionale con il Latina sono cresciuti fino a diventare quasi 8.000 in media nell´intera annata (7.868 per l´esattezza); per ben sei volte nel finale del campionato si è superata quota 9.000, e il tetto dei 10.000 è stato oltrepassato nelle sfide contro Carpi (10.019), Avellino (10.425), Frosinone (10.672) e Varese (10.859). Il Vicenza è stato complessivamente quinto per il numero di spettatori richiamati allo stadio, preceduto solo da Bari (media 19.272), Bologna (15.177), Catania (13.476) e Perugia (10.837), senza contare la consistente presenza di sostenitori al seguito dei biancorossi anche in trasferta.Numeri da vertice. I numeri non dicono tutto sul “valore aggiunto” di una tifoseria: 8.000 sostenitori in uno stadio dispersivo come il San Nicola di Bari, ad esempio, darebbero poco più che un rumore di fondo, mentre possono già riscaldare sensibilmente l´atmosfera in un catino chiuso attorno al rettangolo verde come il Menti. Ma anche l´asettico riscontro numerico non lascia dubbi: in un´ipotetica “classifica del tifo” della prossima stagione di serie B (con il Brescia inserito come probabile subentrante al Parma, e Catania e Teramo inclusi in attesa di vedere come evolverà lo scandalo scommesse), il Vicenza confermando la media presenze dello scorso anno si manterrebbe ai primi posti, considerando tra l´altro che certamente Cesena e Cagliari, reduci da un´amara retrocessione, vedranno sensibilmente calare il dato relativo allo scorso campionato di serie A. Se poi il rendimento del Vicenza, come i tifosi sognano, si confermasse entusiasmante, ecco che il Menti prevedibilmente sarebbe spesso affollato da circa 10 mila persone: un pubblico da “podio”.Trasferte calde. Non è difficile prevedere quali saranno le trasferte in cui la squadra di Marino troverà un´accoglienza particolarmente calda. A Bari, Salerno, Cesena e Perugia si dovrebbe confermare un seguito importante; per il Cagliari sarà fondamentale non tradire le attese di una pronta risalita in serie A, e l´andamento del campionato potrebbe far cambiare molto il clima negli stadi di città come Avellino, Pescara, Livorno, La Spezia, Brescia, Modena. Tranquillità redditizia? Resta da sottolineare che se un pubblico caldo e numeroso è sicuramente uno degli ingredienti che rendono il calcio veramente bello ed appassionante, talvolta la tranquillità di non avvertire pressioni eccessive può portare in dote ai giocatori la serenità, fattore psicologico da non sottovalutare. Il Carpi che lo scorso anno ha dominato il campionato, ad esempio, è stato seguito in media al Cabassi da appena 3.020 spettatori, e il Frosinone promosso in A come secondo ne ha totalizzati mediamente 5.246. Senza nulla togliere a queste piccole e meritevoli realtà del nostro calcio, è però innegabile che la cornice di pubblico della semifinale Vicenza-Pescara, o quella della finale decisiva di Bologna, disputata in un Dall´Ara gremito da 31.632 persone, hanno suscitato suggestioni di un´altra categoria…
Ore 12.00 – (Gazzettino) Dopo Nicola Segato, anche Dan Thomassen giocherà con l’Abano nel prossimo campionato. Ieri i due ex biancoscudati si sono ritrovati nella sede del club insieme agli altri acquisti Luca Munarini e Alessandro Tescaro. Ecco le prime parole neroverdi di Thomassen. «Mi ha fatto piacere che l’Abano mi abbia voluto, è una società solida della quale ho sentito parlare molto bene. Tra l’altro il ds Maniero è stato mio compagno di squadra al Padova, e qui ritrovo anche Segato e Antonioli. Ho grande voglia di giocare e ho tante ambizioni». Al suo fianco c’è proprio Segato. «Sarà importante partire con il piede giusto e cercheremo di fare gruppo il prima possibile. Essendo reduci dalla vittoria del campionato con il Padova, io e Thomassen dovremo dimostrare di essere dei giocatori vincenti dato che ci hanno preso per questo, e quindi sarà ancora più difficile confermarsi». Volto nuovo è anche quello dell’attaccante classe 1993 Luca Munarini, nell’ultima stagione in forza a Bassano (due partite) e Savona (cinque) in Lega Pro, e nel suo curriculum figurano anche una stagione al Castiglione in Lega Pro (21 partite e tre gol) e al Montebelluna in serie D (32 partite e dieci gol). «Sono molto felice per la possibilità che mi ha dato l’Abano. È una società seria e ho accettato subito il progetto dato che è la piazza ideale per rilanciarmi. Nell’ultima annata non ho avuto modo di giocare con continuità e spero di poterlo fare con i neroverdi e di tornare a segnare in doppia cifra come ho fatto nella stagione con il Montebelluna». Debutto aponense anche per l’esterno destro classe 1997 Alessandro Tescaro che arriva dal Camisano. «Affronto per la prima volta il campionato di serie D, quindi sarà tutto nuovo per me. Sono comunque pronto a dare il meglio e spero che tutto vada nel modo migliore. Tra i miei pregi c’è la corsa, devo invece migliorare ancora un pò sul piano tecnico e nella fase difensiva». Intanto, saluta gli aponensi il portiere classe 1996 Maicol Murano che giocherà l’anno prossimo con il Carpi in serie A.
Ore 11.30 – (Gazzettino) Roberto Venturato tenta il sorpasso. Ormai è corsa a due tra lui ed Ezio Gelain per contendersi la panchina del Cittadella. Da via Cà dai Pase continua il massimo riserbo, neanche ieri c’è stato il tanto atteso annuncio di Stefano Marchetti sul nome del prossimo allenatore, ma oramai ci siamo: l’attesa sta per finire. E se da un lato ci sono tanti indizi che portano a pensare a Ezio Gelain – conosce bene l’ambiente, è da Fontaniva come Marchetti, ha grande voglia di riscatto dopo l’esonero di Livorno – dall’altra ci sono le parole di Roberto Venturato, raggiunto telefonicamente, che lasciano in sospeso ogni discorso, ogni decisione: «In questo momento non ci sono novità», le parole dell’allenatore, che conferma i contatti con Marchetti: «Io e Stefano ci conosciamo da trent’anni, ci parliamo sempre». Fin qui niente di nuovo sotto il cielo, salvo concludere: «Per il momento non c’è ancora niente, è inutile stare a fare certe dichiarazioni. Si vedrà tutto al momento opportuno». Ecco la frase che porta a credere che anche Venturato sia in piena corsa, se non addirittura in vantaggio su Gelain. Sembrerebbe quasi che tra il tecnico e Marchetti ci possa già essere un accordo di massima. Di sicuro c’è la scadenza, annunciata dal presidente Andrea Gabrielli e dal dg Stefano Marchetti: entro la settimana il Cittadella avrà il suo allenatore. Anche perché lunedì prossimo, al Tombolato, la squadra si raduna per i primi allenamenti in pianura, le visite mediche e i consueti test fisici. Intanto anche il centrocampista Alessio Benedetti, al pari di Paolucci, sembrerebbe avere più di una pretendente dalla serie cadetta. Secondo le indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, pare che sia il Crotone che la Pro Vercelli abbiano avvicinato l’agente del giocatore per sondare il terreno, per capire se ci possa essere la possibilità di lasciare Cittadella.
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Slittano i tempi per il nuovo allenatore. «Sto chiudendo il cerchio, ma credo che deciderò alla fine di questa settimana o, più probabilmente, all’inizio della prossima». Così parlò Stefano Marchetti, che ammette che Venturato e Gelain sono papabili, «ma sto valutando tre o quattro nomi». Fioccano intanto le voci relative ai giocatori. Chi di sicuro non resterà è il centrocampista Alessio Benedetti, ambito da Crotone e Pro Vercelli: «È un giocatore libero, non è più sotto contratto con noi», precisa il dg. Busellato pare interessare a Latina e Avellino, mentre su Paolucci il messaggio è perentorio: «Non è sul mercato. Gli ho rinnovato il contratto quando aveva il crociato rotto, dovrebbe ricordarlo». Sono plausibili le piste che portano a Richard Gabriel Marcone, portiere italo-rumeno 22enne del Trapani, e a Enrico Alfonso, 27, titolare nel Pro Piacenza nell’ultima stagione.
Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) La prima notizia è che per il nuovo allenatore del Cittadella bisognerà ancora attendere. Difficile capire i motivi dell’attesa, considerato che Claudio Foscarini ha chiuso la sua esperienza da allenatore granata da oltre un mese e mezzo e che fra una decina di giorni la squadra partirà per il ritiro. In ogni caso la situazione sembra delineata nei contorni: Gelain e Venturato andranno al fotofinish, da capire se ci possa essere un terzo incomodo. Smentiti i possibili inserimenti di Oscar Brevi e di Pillon, esclusa (salvo ripesamenti) la candidatura di Giacomin, potrebbe spuntare un outsider che al momento non si intravede all’orizzonte. Menichini, al centro di alcuni rumors, non è mai stato contattato ed è sotto contratto con la Salernitana, altri nomi sono stati esclusi. Pillole di mercato: Alessio Benedetti non farà più parte della rosa granata. Il centrocampista è stato lasciato libero dal dg Stefano Marchetti e piace al Crotone. Per la porta Dall’Amico (Arzichiampo) piace ma solo come secondo. Nel ruolo di «primo» si trattano Marcone , Ravaglia e Alfonso . Per Busellato smentito l’interesse del Trapani, il suo agente lo ha proposto al Latina, per ora senza sviluppi e il Cittadella non ha ricevuto richieste. Per Paolucci , che chiede la cessione, Marchetti metterà un chiaro veto: ha rinnovato il contratto nel momento in cui si è infortunato al ginocchio e non verrà lasciato partire.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Più vicino appare un altro difensore centrale, Fabiano. «È una situazione quasi a posto». Il direttore sportivo ne parlerà con il suo agente Palomba, che è procuratore anche di altri obiettivi biancoscudati. «Quanto ad Arcidiacono ci sono società (Matera, ndr) che gli stanno offrendo molti soldi e il ragazzo ci sta pensando. De Risio? È un discorso delicato», per via del fatto che è legato da un altro anno di contratto con il Benevento. Società quest’ultima che è passata in pole position per quanto concerne la pista De Pinto, tanto che sul sito Tuttomercatoweb è stato riportato che «il centrocampista è stato vicinissimo al Teramo, poi al Padova; adesso i sanniti stanno definendo l’operazione e nelle prossime ore potrebbe già arrivare l’ufficialità». Eloquenti le parole di De Poli. «La speranza è l’ultima a morire, ma al 90 per cento va al Benevento». A Milano il diesse biancoscudato porterà avanti anche altre trattative. «Si è aperto qualche pour parler, stiamo vedendo anche altre situazioni».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Ieri mattina il Padova ha concluso l’accordo con il portiere classe 1995 Alessandro Favaro, operazione che era stata già definita nelle scorse settimane. Favaro è stato eletto come migliore portiere della serie D nell’ultimo campionato che ha disputato con la Sacilese, mettendosi in evidenza anche nella sfida con i biancoscudati. «La mia migliore prestazione stagionale – afferma Favaro – Era la partita con la capolista, c’era tantissima gente e sicuramente avevo qualche stimolo in più». Tutte le attenzioni sono però rivolte alle prossime mosse di Fabrizio De Poli. «Giovedì o venerdì vado a Milano. Spero di chiudere qualche operazione». Tra le trattative ben avviate c’è quella con il difensore centrale Bizzotto, che a breve dovrebbe rientrare dalle vacanze negli Stati Uniti. «C’è un’intesa di massima con il suo procuratore, ma non abbiamo ancora l’accordo. Dobbiamo aspettare che il ragazzo torni per affrontare definitivamente la questione».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Adesso è ufficiale, da ieri è tornato a chiamarsi Calcio Padova. È stato il club a rendere noto sul proprio sito internet che «il presidente federale ha approvato il cambiamento della denominazione sociale da Biancoscudati Padova a Calcio Padova Spa. Come noto, la società sta lavorando insieme all’amministrazione comunale per riottenere anche il marchio storico e il patrimonio d’immagine del Calcio Padova che comprende anche il dominio padovacalcio.it. Nel frattempo le comunicazioni ufficiali saranno date ancora tramite i canali ufficiali (web e social) utilizzati quest’anno dalla Biancoscudati Padova». Così il presidente Giuseppe Bergamin. «Siamo tornati al nome “antico” per la soddisfazione nostra e di tutti i tifosi, e speriamo di poterlo onorare al meglio».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Per i due terzini “under”, così come per Fabiano, i giochi sono invece quasi fatti: per Daniel si attende solo lo scambio di documenti col Pescara, mentre su Armando Anastasio il Mantova si è intromesso, ma De Poli ha l’accordo col giocatore. Nelle ultime ore, oltre ai rinnovi di Cunico e Dionisi, una firma è arrivata: quella di Alessandro Favaro, il giovane portiere l’anno scorso alla Sacilese. Quanto agli ex, dopo Segato ieri ha trovato l’accordo con l’Abano anche Dan Thomassen (la società aponense ha annunciato di aver preso anche Petito, difensore 19enne dal Melfi), mentre Davide Sentinelli è finito al Piacenza, sempre in Serie D.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Nel weekend tornerà in Italia, con in mente già la sua decisione definitiva: «Da una parte c’è il Padova», ammette, «Il loro interesse è forte su di me, e io essendo nato a Cittadella so bene cosa significa quella maglia. Padova è un treno che rischia di non ripassare più, su cui rifletti bene prima di lasciartelo scappare». Ma sull’altro piatto c’è il Bassano, che gli ha proposto di rimanere e che dopo tre stagioni è comunque un richiamo non indifferente. Nel mentre, è arrivata un’accelerazione anche per il centrocampista Carlo De Risio, di proprietà del Benevento, dove potrebbe finire un altro obiettivo seguito da De Poli, Lorenzo Del Pinto del Teramo: la squadra campana dovrebbe quindi liberare a parametro zero De Risio. Entrambi i giocatori sono seguiti dallo stesso procuratore, con questa mossa si potrebbe mettere d’accordo tutti.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La missione milanese di Fabrizio De Poli slitta a venerdì, o nella migliore delle ipotesi a domani. Il che significa che per i primi “botti” di mercato bisognerà attendere ancora qualche ora. Ma il Padova sa di avere in canna già diversi colpi, si tratta solo di capire quando verranno messi nero su bianco: per i difensori Fabiano, Di Nicola e Anastasio è praticamente tutto fatto, il centrocampista De Risio ieri si è avvicinato notevolmente e solo sull’attaccante Arcidiacono c’è qualche dubbio in più. Quanto al centrale difensivo Nicola Bizzotto, la “telenovela” è ai titoli di coda. «Due o tre giorni al massimo, e poi dovrò decidere»: il difensore appena svincolato dal Bassano ci risponde da Santorini, dove trascorre qualche giorno con la fidanzata dopo essere tornato da una vacanza in California.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nel giorno in cui la Figc ha approvato il cambiamento della denominazione sociale da Biancoscudati Padova in Calcio Padova, l’assessore Rampazzo ha ottenuto l’ok dalla giunta per appropriarsi del dominio padovacalcio.it. Per ora le comunicazioni ufficiali saranno rese note ancora tramite i canali ufficiali (web e social) utilizzati quest’anno dalla Biancoscudati, ma prima dell’inizio della stagione il sito ufficiale tornerà ad essere quindi padovacalcio.it. L’acquisizione rientra nel piano stabilito tra il sindaco Bitonci e il legale del Padova 1910 Perazzolo, che prevede la cancellazione del debito della società di Penocchio con l’amministrazione (circa 320 mila euro) in cambio di denaro contante e cimeli storici. Bitonci aveva anche posto l’ultimatum del 30 settembre: se non sarà partito il bonifico della prima rata, presenterà istanza di fallimento.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) La vecchia società guidata dall’ex presidente Diego Penocchio è stata messa nel frattempo in liquidazione esaurendo la sua attività. Il lungo iter burocratico è, dunque, completato. Con viva soddisfazione dei vertici societari di viale Nereo Rocco, in attesa di riprendere ufficialmente anche il marchio e il patrimonio d’immagine, il Calcio Padova può mettersi alle spalle la sua pagina più nera. Concentrandosi unicamente sugli aspetti legati alla costruzione della squadra della prossima stagione. Il direttore sportivo Fabrizio De Poli è atteso oggi a Milano per provare a chiudere i primi tre colpi in vista della prossima stagione: si tratta di Carlo De Risio (Benevento), Fabiano Medina Da Silva (svincolato dal Martina) e Pietro Arcidiacono (svincolato dal Martina), tutti assistiti da Gerry Palomba. Con cui, va sottolineato, Fabrizio De Poli intrattiene ottimi rapporti, ma che non porterà anche Lorenzo Del Pinto , che proprio ieri ha raggiunto un accordo di massima col Benevento per la prossima stagione. Ieri è stato ufficializzato il tesseramento del secondo portiere Alessandro Favaro , proveniente dalla Sacilese, nei prossimi giorni si completeranno anche gli altri rinnovi. Nel frattempo occhio alle sorprese sul mercato sudamericano. Oltre a Canete (Atletico Madrid B), nel mirino è finito anche un centrocampista il cui nome resta per ora top secret.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Dov’eravamo rimasti? Al 15 luglio 2014, il giorno più nero della storia ultracentenaria della Padova calcistica. In quella data il presidente Diego Penocchio non iscrisse la squadra al campionato di Lega Pro, determinandone, di fatto, la sparizione. Un anno dopo, fra mille stravolgimenti ed altrettanti colpi di scena, nella mattinata di ieri è finalmente arrivata la comunicazione definitiva della Figc. Nella missiva federale si autorizza il cambio di denominazione da Biancoscudati Padova nuovamente a Calcio Padova spa. «La Federazione italiana giuoco calcio — si legge in un comunicato diffuso dal club biancoscudato —comunica che il Presidente federale ha approvato il cambiamento della denominazione sociale da Ssdarl Biancoscudati Padova in Calcio Padova Spa. Come è noto, la società sta lavorando assieme all’Amministrazione comunale per riottenere anche il marchio storico e il patrimonio d’immagine del Calcio Padova che comprende anche il dominio padovacalcio.it ». È stato dunque completato il procedimento burocratico che ha riportato la vecchia denominazione sociale nuovamente al club guidato dal duo Bergamin-Bonetto.
Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: la prima si terrà domenica 26 luglio a Pieve di Cadore contro una selezione locale. In programma anche una sfida con l’Udinese a Lignano Sabbiadoro ad inizio agosto.
Ore 08.28 – Padova, il ritiro precampionato si svolgerà a Pieve di Cadore dal 18 luglio al 2 agosto.
Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Icone Vintage, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 7 luglio: continuano imperterrite le trattatve di mercato, tra nuovi rumours e contatti vari.