Fonte: Giornale di Vicenza
La prima notizia è la nomina di Tommaso Miele a commissario della Lega Pro. Che c´azzecca con il calcio vicentino? Chiedetelo ad Altovicentino e ArzignanoChiampo, che in serie D ci stanno benissimo ma che potrebbero pure, nel caso della società del presidente Rino Dalle Rive, emigrare al piano superiore, qualora si sblocchi la “grana” campo. Eh già, perchè l´Alto si è piazzato secondo, alle spalle del Taranto, nella graduatoria di merito stilata dalla Cnd, la lega dilettanti, scalando posizioni e scavalcando società che sulla carta sembravano più titolate e dunque più avanti. Resta, però, la questione dello stadio. Il “Fiori” di Valdagno non è ancora a norma per la Lega Pro ed il professionismo e nella nostra provincia solo il “Menti” ed il “Mercante” potrebbero ospitare l´ex serie C. Le domande allora sorgono spontanee: ci sarà ´sto benedetto matrimonio con il Real Vicenza o provvederà la stessa Lega, considerate le difficoltà del calcio cosiddetto minore, a prevedere soluzioni (leggi deroghe) a tempo? Il calderone ribolle e le dimissioni di Macalli lo hanno confermato, ma al 15 luglio mancano pochi giorni, poi cominceranno i ritiri. E chi è dentro è dentro e chi è fuori non rientra.
E qui, finalmente, entra in gioco l´Altovicentino, ancora alla ricerca di un portiere titolare ed una riserva e ora alle prese con il “No” improvviso di Dario Sottovia. L´ex attaccante del Marano, passato la scorsa stagione alla Sacilese, era stato il secondo acquisto di Dalle Rive: «L´ho cercato subito dopo la fine dei play off per riportarlo a casa, era tutto fatto, invece ieri mi ha detto di aver firmato con il RapalloBogliasco». Convinto, pare, pure da Tommaso Lelj, passato dall´Este alla formazione ligure. «Mi sento tradito dall´uomo prima che dal giocatore. Sottovia lo avevo aspettato anche quando rischiava di dover terminare la carriera per motivi di salute ed ora mi ripaga così».