Fonte: Corriere del Veneto, edizione di Vicenza/Giornale di Vicenza
Un appuntamento con un imprenditore romano (Alessandro Nuccilli?) in giornata, altre trattative con una cordata, sempre di romani. Il Real Vicenza è sempre più appeso a un filo e, una dopo l’altra, sembrano decadere tutte le opzioni emerse per evitare la sparizione della seconda squadra cittadina: «Sto parlando con alcuni imprenditori – conferma Diquigiovanni – adesso vediamo se ci sarà la possibilità di concludere qualcosa in tempi brevi. Perché al 14 luglio manca poco e poi non ci saranno più altre opportunità». Diquigiovanni guarda ancora a Treviso, ma dalla Marca anche ieri le porte erano tutte chiuse. L’unica possibilità per un clamoroso colpo di scena sarebbe il mancato accordo formale fra l’attuale Treviso e le società minori, ma i tempi stirerebbero le scadenze per l’iscrizione tramite ricorso formale e Diquigiovanni non ne vuole sapere di rischiare. O c’è un’apertura chiara e con conferma scritta, oppure la serranda si abbassa.
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Rimangono in bilico le sorti del Real Vicenza. Il patron Lino Diquigiovanni insieme ai suoi collaboratori ha voluto darsi un´ultima possibilità, come è stato reso noto nei scorsi giorni. E l´iscrizione senza fideiussione rimanda la scadenza finale al 14 luglio. Ci va con i piedi di piombo Barbara Diquigiovanni: «Al momento sono solo chiacchiere. Ci siamo voluti dare altre due settimane di tempo per vedere se le chiacchiere possono diventare qualcosa di concreto». Insomma continua a infittirsi il mistero attorno a questa nuova trattativa. Una trattativa che è più che mai riservata. Pochissime le informazioni diffuse, ma la figlia dell´imprenditore vicentino dà qualche piccolissimo indizio. Pare infatti che se dovesse andare in porto la trattativa, la futura società non dovrebbe spostarsi da Vicenza, continuando a giocare al Romeo Menti. Ma tra i più scettici, c´è anche chi dubita che ci siano veramente degli acquirenti.