Live 24! Mercato Padova, primi botti dietro l’angolo: Fabiano, Bizzotto e Di Nicola in dirittura d’arrivo

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Ore 21.00 – (TuttoLegaPro) Bruno Vicente, centrocampista brasiliano di 26 anni, ha esperienza notevole avendo giocato nei campionati italiani con varie squadre tra cui Padova e Portosummaga, ma il Nordest potrebbe essere ancora nel suo destino: secondo le ultime indiscrezioni, il calciatore piace molto all’Alto Adige Sudtirol, che però dovrà battere la concorrenza del Mantova per aggiudicarsi Vicente.

Ore 20.20 – Maurizio Zamparini, intervenuto ai microfoni de “La Zanzara” su Radio24, conferma di voler cedere la società “data la mia età. Ma bisogna trovare chi la prende e deve essere all’altezza. Ma lo troverò, spero in Italia, altrimenti all’estero”. Sulla cifra che chiede, Zamparini inizialmente non si sbilancia, “non è alta e mi interessa pià la persona a cui cedere, che sia giovane e abbia voglia di investire. Potrei anche rimanere come socio di minoranza. Il Palermo è una società sanissima, che va benissimo, col bilancio che ha alla fine dell’anno va alla pari”. Ma incalzato sul valore del club, alla fine si sbottona: “circa 50 milioni di euro, io ne ho messo il doppio da quando sono dentro ma ora ha un bilancio autonomo e ce la fa da solo”.

Ore 19.40 – (Tmw) Nasce oggi l nuovo Monza, sotto la denominazione di S.S.D. Monza 1912. Alle 15.30 è stato nominato nuovo presidente l’imprenditore Nicola Colombo, che inizierà a lavorare per l’iscrizione alla prossima Serie D.

Ore 19.10 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova informa che nella giornata di oggi la Società ha deciso di non rinnovare il rapporto di lavoro con i calciatori Dan Thomassen e Emil Zubin. Ad entrambi vanno i migliori auguri per il prosieguo della carriera sportiva e un “grazie” sentito per l’importante contributo dato nella passata stagione.

Ore 18.40 – Ex Biancoscudati: Matteo Bedin vicino all’accordo col Mestre, che disputerà il campionato di serie D.

Ore 18.20 – (TuttoLegaPro) L’Alessandria è una delle squadre più attive sul mercato e sta lavorando per allestire una formazione che le consenta di migliorare il risultato ottenuto nella scorsa stagione. Facciamo il punto della situazione con il diesse dei grigi, Giuseppe Magalini, il quale parla in esclusiva ai microfoni del nostro portale TuttoLegaPro.com. Direttore, i nomi caldi del momento sono quelli di Fischnaller e di Loviso. Quanto manca per la conclusione di queste trattative? “Non credo manchi molto. Ci sono delle particolarità che possono trovare una soluzione a breve o che potrebbero richiedere qualche giorno in più. Comunque, visto che le cose sono molto ben indirizzate, non mi aspetto ci possano essere situazioni negative in mezzo anche se non posso dare un termine definito e preciso”. Dando, allora, per assodato l’acquisto di una punta esterna e di un regista, quanti altri giocatori potranno arrivare? “Come abbiamo sempre detto, noi stiamo lavorando per completare la rosa all’80-90% prima di partire per il ritiro. Quindi credo che certamente arriverà un portiere, perché in questo momento abbiamo solo Nordi. Come noto gli altri ruoli che vogliamo coprire quelli del terzino sinistro, dove abbiamo solo Sabato (attualmente impegnato con la Nazionale Universitaria in Corea, n.d.r.) e poi quello degli attaccanti esterni, dove cerchiamo un giovane per completare il reparto. Eventuali ulteriori valutazioni legate al centrocampo ed al terzino destro le lasceremo dopo il ritiro”. Ha parlato del portiere. Quale profilo deve avere l’estremo difensore che state cercando? “Cerchiamo un’alternativa a Nordi, e cioè un portiere che possa essere preso in considerazione quando ci fosse da giocare. Noi consideriamo Nordi un portiere importante per la categoria e perciò credo che sia difficile pensare di prendere un portiere titolare”.

Ore 17.50 – Emil Zubin e Dan Thomassen non faranno parte del Padova della prossima stagione. Il diesse Fabrizio De Poli, dopo attente valutazioni, ha preso questa decisione, che verrà ufficializzata a brevissimo. Incerto a questo punto il destino del difensore danese, mentre Zubin andrà quasi sicuramente alla Triestina.

Ore 17.30 – Gianluca Atzori è il nuovo allenatore del Siena, un tecnico di nome per un progetto ambizioso come quello della Robur. Per commentare la scelta del tecnico, TuttoMercatoWeb ha contattato in esclusiva il direttore generale del club toscano Andrea Bozza: “Ogni società, nel momento della scelta del tecnico, si presenta al tavolo con alcune carte coperte e altre scoperte. Atzori era una di quelle coperte, ma fin dall’inizio abbiamo pensato al suo profilo. Aveva tante richieste anche da categorie superori, ma lavorando nell’ombra siamo riusciti nel nostro intento”.
Perché la scelta è ricaduta su di lui?
“Abbiamo visto fin dal primo giorno una forte motivazione, requisito per noi fondamentale. Il mister è carico e determinato, come tutti noi del resto. Lo abbiamo convinto presentandoci da lui per quello che siamo, gli abbiamo esposto il nostro progetto e le persone che gestiscono la società e a quel punto trovare l’accordo non è stato difficile”.

Ore 17.00 – (TuttoMercatoWeb) Gennaro Gattuso riparte dalla Carrarese. Dopo l’esperienza all’Ofi Creta Gattuso è pronto a tornare in panchina. Lo farà, probabilmente, alla Carrarese, pronto un contratto di tre anni e un progetto volto a lanciare i giovani. Una nuova occasione per Gattuso, la Carrarese lo aspetta…

Ore 16.30 – (NotiziarioCalcio) Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare il legale rappresentante pro-tempore dell’As. Varese Nicola Laurenza “per non aver documentato agli Organi Federali competenti l’avvenuto pagamento degli emolumenti e delle ritenute irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio 2015, nei termini stabiliti dalla normativa federale”. Deferita anche la società a titolo di responsabilità diretta.

Ore 16.00 – (TuttoLegaPro) Nel giro delle prossime ore potrebbe rinascere il Monza. L’imprenditore Nicola Colombo, figlio di Felice, presidente del Milan tra il 1977 ed il 1980, dovrebbe presentare a breve un’offerta di cinquantamila euro presso il Tribunale di Monza per rilevare il titolo sportivo e il compendio mobiliare andato all’asta dopo il fallimento del club brianzolo; potrebbe esserci anche un altro rilancio, ma l’ipotesi appare difficile. Attesi quindi prossimi sviluppi, ma a Monza si potrebbe ripartire dalla Serie D in tempi non troppo lunghi.

Ore 15.30 – (Biancoscudati Padova) Voilà, si può alzare il sipario. E’ tutto pronto per l’uscita in edicola, sabato prossimo 4 luglio, di “Alè Padova”: potrete trovare la rivista (che alla fine è un libro da sfogliare in 140 pagine ricche di foto, racconti e aneddoti) e il DVD allegato, con le più belle immagini della stagione trionfale degli uomini di Parlato, tutti i gol e le feste in campo e in piazza. “Alè Padova” è una produzione di Telenuovo realizzata da Martina Moscato, con la collaborazione di Marco Campanale, Andrea Moretto e Gigi Primon. All’interno potrete trovare molte curiosità e anche una pagina scritta per noi da un nostro amico, il giornalista di Sky Sport e “Re” del calciomercato, Gianluca Di Marzio. Alè Padova sarà in edicola al costo di 10 euro, comprensivo di rivista e DVD.

Ore 14.50 – (TuttoMatera) Terremoto in casa Matera. A parlare è il patron Saverio Columella. Il numero uno della società biancoazzurra, chiama lui stesso alla redazione di TuttoMatera.com per poter far luce su quello che è accaduto nel pomeriggio. L’addio da mister Auteri è ormai imminente. Ma il massimo dirigente pone l’accento su altre tematiche sicuramente molto più importanti. Columella è un fiume in pieno e afferma: “In questo momento il vero problema è capire quale sarà la nostra casa. Non possiamo assicurare ad allenatori e giocatori delle strutture e per questo non possiamo rinnovare i contratti con nessuno. C’è un silenzio da parte dell’amministrazione comunale e noi da un mese a questa parte non abbiamo notizie in merito. Speravamo di poter anticipare i tempi, invece, per colpe non nostre non possiamo farlo”. Columella, per la seconda stagione consecutiva ha assicurato l’iscrizione e la fidejussione al Matera. Ancora una volta l’imprenditore altamurano ha svolto un grandissimo lavoro. Ma ci sono delle difficoltà che non permettono alla società biancoazzurra di poter lavorare nel migliore dei modi. E su questo, il patron lucano, continua, dicendo: “Noi siamo degli imprenditori seri che lavorano per il bene del Matera. Abbiamo garantito nella giornata di ieri la fidejussione e l’iscrizione alla squadra. Il nostro l’abbiamo fatto senza problemi. Ma c’è indifferenza da parte dell’amministrazione comunale che potrà portarci a prendere decisioni drastiche nell’immediato futuro. Perché quando voglio qualcuno che faccia parte della mia squadra devo sicuramente assicurargli delle garanzie”. A questo punto, il futuro di Auteri è veramente lontano dalla città dei sassi. Ma in casa Matera si pensa veramente ad altro. Ci sono problemi legati a campo di allenamento e strutture. Problemi che dovranno essere risolti senno la nuova stagione non potrà partire. E su questo, Columella, chiude, dicendo: “In questo momento i veri problemi sono altri. Non è sicuramente il calcio mercato o l’allenatore. Perché non possiamo assicurare né ad Auteri e né a Dionigi nessuna garanzia. Aspettiamo sicuramente delle risposte e vogliamo essere ascoltati dall’amministrazione comunale”.

Ore 14.20 – (TuttoLegaPro) Croce e delizia del Grosseto: Piero Camilli è stato l’uomo che ha portato in alto il Grifone ed ora verrà imputata a lui la non iscrizione in Lega Pro. A raccogliere le sue impressioni sono stati i colleghi de Il Tirreno: “Mi dispiace e tanto, sono a pezzi, ma non potevo fare diversamente. La vita è fatta di cicli e se n’è chiuso uno, a tratti bellissimo”. Ma l’intenzione del comandante non è quella di offrire dichiarazioni strappalacrime, bensì di attaccare duramente l’amministrazione comunale: “Un mese fa”, rivela, “ho mandato un fax al sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, nel quale manifestavo la mia intenzione di lasciare il mondo del calcio ed il Grosseto, ma non ho mai avuto una risposta. Avrei potuto collaborare per trovare un acquirente, rimanere come sponsor, ma dal Comune nessuno ha mai alzato il telefono. Se non interessa a loro, io cosa devo fare? Ultimamente ci hanno chiesto solo soldi. C’è una precisa volontà politica, ho pagato anche il fatto di essere di destra. Mi sono sentito solo contro tutti. Sono una persona per bene, che ha messo almeno un milione e mezzo per fare calcio a Grosseto. Ho dato tanto a questa città, portandola nel grande calcio, ad un passo dalla serie A, che ci è stata rubata per due volte, e non credo di meritare di essere trattato così. Probabilmente non vedevano l’ora che me ne andassi. Se a Grosseto avesse fatto il sindaco Francesco Carri (ex presidente del Cda di Banca della Maremma, ora ricopre la stessa carica nella banca Iccrea, ndr) la squadra sarebbe stata in serie A, credetemi”.

Ore 13.40 – Prime parole in conferenza stampa per il neo allenatore della Cremonese Fulvio Pea: “Ringrazio tutti. Mi fa piacere tornare a lavorare con Simoni. È stato lui a introdurmi nel professionismo – ha detto -. Ringrazio anche la Proprietà. Sono orgoglioso di essere stato scelto per guidare la Cremonese. Sono stato molte volte vicino alla Cremonese. Sono però contento di essere arrivato ora. Condivido il progetto di Simoni e Giammarioli. Monza è stata un’esperienza stupenda che mi ha cresciuto a livello umano e mi ha fatto apprezzare ancora di più il mio lavoro”, ha detto.

Ore 13.10 – (Hellas Verona) Ecco il comunicato con cui il Verona ufficializza l’ingaggio di Luca Siligardi. “L’Hellas Verona FC informa di aver ufficialmente acquisito i diritti alle prestazioni sportive dell’attaccante classe 1988 Luca Siligardi. Ecco le prime dichiarazioni di Luca da neo tesserato gialloblù: «NON VEDO L’ORA DI INIZIARE» «Sono davvero felice di essere arrivato a Verona, ringrazio il Presidente Setti e la Società per l’opportunità che mi è stata concessa. Non vedo l’ora di iniziare e di godermi l’abbraccio e il calore dei tifosi gialloblù, forza Hellas!» 

Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Treviso) Calcio far west: un altro Daspo. Anche stavolta il provvedimento della Questura di Belluno non riguarda il tifo violento e gli ultras, bensì un calciatore. In questo caso, tocca al Tarzo Revine Lago. La società trevigiana si è vista arrivare ieri un Daspo (ovvero il divieto di accesso a tutti i luoghi del territorio nazionale ed estero dove si svolgono manifestazioni sportive calcistiche) per un suo tesserato. Un calciatore di appena 23 anni che per un anno non potrà giocare con la sua squadra e neppure andarla a vedere la domenica, dalla tribuna. Il motivo? Va ricercato nel match giocato a Belluno, più precisamente a Bes, l’8 febbraio scorso. La partita (20. giornata del campionato di Seconda Categoria, girone R) finì 2-0 per i padroni di casa del Sois. Ma quello che si vide in campo, soprattutto nelle fasi conclusive e dopo il triplice fischio dell’arbitro, fu qualcosa di diverso di una normale partita di calcio. Il direttore di gara, il signor Dorighet della sezione di Treviso, ebbe il suo bel daffare a estrarre cartellini rossi. Perché i giocatori del Tarzo esagerarono a dir poco. La miccia venne innescata nei minuti finali, quando un centrocampista del Tarzo sferrò un colpo proibito a Luca Brancaleone del Sois. Ne nacque una vera e propria zuffa, con scene da far west. Mouhcine Jalloul (sempre del Tarzo) rincorse il portiere del Sois, con l’evidente intenzione di prenderlo a calci e venne espulso. I cartellini rossi e il fischio finale, però, non bastarono a tranquillizzare gli animi. Sois-Tarzo andò avanti per giorni, con pesanti accuse di razzismo rivolte alla squadra bellunese (e a tutte le squadre bellunesi incontrate dal Tarzo) e inevitabili repliche da parte dell’allenatore del Sois e della società. Ma non solo: a quanto pare, subito dopo la partita, nel tragitto verso gli spogliatoi, un giocatore del Tarzo continuò la sfida pugilistica e sferrò un montante ad un tesserato del Sois. Questa la motivazione che la Questura di Belluno ha indicato nel Daspo.

Ore 12.20 – (Gazzettino, edizione Venezia) «Non ha mantenuto le promesse, è scappato lasciandoci soli ad affrontare i problemi. Il Venezia non è suo ma della gente, ora è un dovere vigilare affinché altri «Korablin di turno» stiano lontani». Parole di fuoco nei confronti del presidente Yury Korablin da parte di Ivone De Franceschi, da ieri ex ds essendo scaduto l’annuale che lo legava alla società di via Torino.
«Gli aggettivi che riassumono ciò che penso non potreste mai scriverli sul giornale – premette il dirigente padovano -. La delusione più grande non è per i problemi economici che all’improvviso abbiamo dovuto affrontare già da ottobre, bensì per il fatto che il presidente non ha mai voluto affrontarli con noi che pur eravamo lì da soli a mandare avanti tutto. A gennaio Korablin aveva il dovere di condividere le sue difficoltà, così avremmo avuto più possibilità di trovare nuovi finanziatori e di evitare un’iscrizione «vuota» come quella che è stata presentata». Adesso il Venezia è in vendita e anche ieri l’avvocato Fausto Baratella ha sintetizzato con uno «Zero assoluto» i non-progressi in vista dell’ipotetica cessione. «Il fatto che Korablin abbia scavalcato il dg Dante Scibilia dopo averlo lasciato a gestire il Venezia in quelle condizioni è a dir poco vergognoso. In questa società tante persone di valore hanno lavorato per mesi con professionalità senza percepire lo stipendio e, visto che lui non ha ritenuto di doverlo fare, allora dico io grazie a Scibilia, al segretario Davide Brendolin e all’addetta stampa Veronica Bon. E un plauso per il loro cuore lo meritano Mattia Collauto e gli ultras della Curva Sud». Oltre a rivendicare il buon girone di ritorno del suo Venezia («Sono orgoglioso che Zaccagni farà la serie A al Verona, Varano ha firmato per 4 anni a Cesena, Bellazzini per 3 a Pavia mentre Greco e Guerra saranno alla Feralpi con mister Serena. E se sarà serie D 6-7 giovani della Berretti sarebbero pronti») Ivone De Franceschi rivela altri particolari del tribolato rapporto con Korablin. «Si è riempito la bocca parlandoci di attaccamento, valori, passione, concetti noti per fortuna al sindaco Brugnaro che spero riesca a salvare il salvabile. Se resterei? Ci fosse un progetto serio sì, ma piuttosto di passare un’altra stagione così me ne resto a casa».

Ore 12.00 – (Gazzettino, edizione Padova) Andrea Pierobon lascia il calcio giocato, e la notizia martedì sera in poche ore fa il giro del web. I commenti si sprecano, anche chi non è tifoso del Cittadella non può che ammirare e tessere le lodi a un professionista esemplare, una persona che ha vissuto per il calcio, e che ha maledettamente sofferto al momento di decidere di smettere. Ecco perché l’avere detto al direttore Marchetti “smetto” dev’essergli costato tanta fatica. «Pronunciare quelle parole mi ha stretto lo stomaco. Martedì si è chiusa una parte della mia vita, adesso ne comincerà un’altra, di nuova, diversa. Non ho passato un bel pomeriggio, per questo me ne sono rimasto in silenzio, non ho voluto parlare con nessuno». Una decisione ponderata per bene. «Potevo continuare un’altra stagione ancora, perché fisicamente mi sento bene, ma l’ultimo anno per me è stato devastante, la retrocessione del Cittadella pesa come un macigno. Con il direttore c’era un accordo sulla parola: nel momento in cui non avessi più sentito dentro di me lo stimolo per continuare e rimettermi in gioco ancora una volta, avrei detto basta. Ci ho pensato a lungo in vacanza con la famiglia, e ho deciso che è arrivato il momento di smettere. A malincuore, perché lo faccio al termine di un campionato dove non ho raggiunto l’obiettivo che era stato prefissato, la salvezza». Adesso si guarda avanti. «Avevo fatto partecipe la società della mia idea di fare il preparatore dei portieri, a Cittadella, che è casa mia. Mi è stato risposto che è fattibile: è tutto ancora da definire, da studiare assieme, ma ne riparleremo. Marchetti in questo momento penso abbia cose più importanti di cui occuparsi, in primis quella dell’allenatore per la prossima stagione».

Ore 11.40 – (Gazzettino, edizione Padova) «Ho parlato con il direttore sportivo della Triestina, volevo capire se fanno le cose per bene. Ma in questo momento aspetto sempre la chiamata del Padova». Zubin è ancora in attesa di conoscere il suo destino, anche se ieri ha avuto un altro contatto telefonico con il club alabardato. «Se il Padova mi chiama, ascolterò. Altrimenti farò altre valutazioni. Non mi do una scadenza, fermo restando che non posso aspettare all’infinito». Alla Triestina potrebbe finire anche Nichele. Da ieri è arrivata invece al club biancoscudato la password per depositare i nuovi contratti: i primi saranno i giocatori che hanno l’accordo per il rinnovo. Per l’annuncio di volti nuovi bisognerà attendere ancora un po’. Gli appuntamenti che De Poli aveva in agenda con i procuratori di Bizzotto, Fabiano, Arcidiacono e De Risio, sono slittati. «Purtroppo dobbiamo aspettare – afferma il diesse – Andiamo alla prossima settimana».

Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Andrea Pierobon, l’Highlanderdel calcio italiano, si arrende e a quasi 46 anni dice stop. Un peccato la sua storia finisca così, con un’uscita di scena non all’altezza di un grande personaggio come “Piero”, come lo chiamano tutti. “Piero” ci mancherà, perché era la faccia pulita del calcio italiano, un personaggio capace di mettere d’accordo tutti con la sua professionalità, con la sua capacità di non andare mai sopra le righe. Smette con il record di longevità di 45 anni e 11 mesi strappato a Marco Ballotta e chissà se qualcuno riuscirà a toglierglielo: “È stata una decisione molto sofferta – ammette Pierobon – l’avevo praticamente presa il giorno della retrocessione, ma ho voluto pensarci bene perché era giusto riflettere il più possibile. Ho pensato che fosse arrivato il momento di smettere, fra un anno sarei stato punto e a capo. Dispiace lasciare così, sono onesto. Non ero mai retrocesso in oltre 20 anni di carriera, ma evidentemente doveva andare così”. Una chiusura di sipario non da primattore, come avrebbe meritato. E chissà, magari fra le righe si legge la consapevolezza di aver già dato il meglio di sé. In mezzo a tanti miracoli, anche in tempi recenti, pure qualche passaggio a vuoto. Comprensibile è giustificabile: “Se uno è onesto con se stesso capisce quando è il momento di dire basta – ammette Pierobon – è un peccato, ma a Cittadella mi sono tolto le soddisfazioni migliori della mia carriera. Adesso farò il preparatore dei portieri, il ruolo che ho sempre immaginato per me”. Pierobon si guarda indietro e sfoglia l’album dei ricordi: “Il ricordo più brutto è anche il più recente – sospira il portiere granata – la retrocessione è stato uno smacco per chi, come me, era convinto che ci saremmo salvati ancora. Fra l’altro siamo retrocessi con una squadra più forte di altre con cui abbiamo staccato il pass per la salvezza. Ma è una stagione cominciata male e proseguita peggio, con il finale che nessuno voleva. Quello più bello, forse, la promozione del 2008. E la parata più bella? Non saprei, ma nelle prime cinque ci metto sicuramente il rigore respinto a Pulzetti lo scorso anno in Cittadella-Siena. Non la metto al primo posto per non fare un torto alle altre quattro migliori…”. Pierobon guarda avanti e crede nel rilancio del Cittadella: “Il presidente è stato chiaro – evidenzia – vuole fare una squadra competitiva e penso che ce la farà. Ce ne siamo andati io e il mister, per poco perdevamo pure Marchetti… Ho un rapporto splendido con lui e sono contento sia rimasto. Lui è la miglior garanzia assieme al presidente per il futuro. Io rimarrò nel mondo del calcio, spero di insegnare qualcosa ai più giovani”. Del calciomercato che gli gira attorno, delle partite vendute e comprate non vuole sentire parlare: “Quello che succede fa schifo – taglia corto – ma oggi non mi va di parlare di questo. È un giorno speciale per me, spero lo sia anche per il Cittadella. In tutta onestà spero che arrivi il ripescaggio, questa società lo meriterebbe per quello che ha saputo fare in questi anni e per quello che ha rappresentato. Non so se arriverà, ma ci spero”. E il suo record di longevità? Sembra destinato a durare a lungo: “Qualcuno magari lo supererà, ma adesso non ci penso. M fermo e poi ripartirò, mi aspetta una nuova vita. Sempre con la squadra del mio cuore”

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Il diesse De Poli attende per oggi il via libera del Pescara al prestito del terzino sinistro Daniel Di Nicola: con l’ok del ds abruzzese Giorgio Repetto, domani potrebbe già essere il giorno delle firme. Tra il weekend e martedì prossimo, invece, potrebbero essere messi a segno gli altri tre o quattro colpi annunciati tra centrocampo e attacco. E si arriverà così, probabilmente, anche ai saluti di Zubin, Segato e Thomassen: la loro situazione è ancora in stand-by, ma ora dopo ora si fa largo il sospetto che per tutti e tre l’esperienza in biancoscudato sia prossima ai titoli di coda. Marketing. Il Padova si affida a una società esterna per la gestione del marketing. È stato ufficializzato ieri l’accordo con World Appeal, azienda che lavora nel mondo delle sponsorizzazioni e della creazione di eventi e ha già curato l’organizzazione di altre manifestazioni sportive come la Final Eight di calcio a 5 e la Maratona del Santo.

Ore 10.40 – Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, l’avvocato che seguirà il processo sportivo del Catania, Eduardo Chiacchio, fa il punto della situazione: “Seguo il Catania da tempo, sono un loro legale. Conosco Cosentino e Pulvirenti così come tutto l’ambiente. Credo che Pulvirenti sia stato convinto ad agire in questo modo e se lo ha fatto, penso che l’abbia fatto per il bene del Catania. La situazione è tutta da verificare ed è importante sottolineare che non è stato arrestato nessun calciatore. E va dimostrato che i calciatori abbiamo partecipato effettivamente alla combine. Tempi? Tutto da verificare, non credo che si possa arrivare due o tre sentenze definitive prima del 21 Agosto”.

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) PADOVA. Il Calcio Padova è ufficialmente tornato a vivere. Dopo nemmeno un anno di sparizione dal calcio italiano, nel corso del quale la denominazione ufficiale di una società con 105 anni di storia alle spalle è rimasta chiusa in un cassetto, da ieri mattina la Biancoscudati Padova ha ufficialmente cambiato denominazione, acquisendo quella che porta con sé la memoria storica del calcio cittadino. È la chiusura di un cerchio: quando, un anno fa, Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto avevano creato ex novo una società sulle ceneri del sodalizio scomparso dopo la mancata iscrizione al campionato di Lega Pro, il progetto era proprio quello di ritornare, presto, nei professionisti e con il vecchio nome. Missione compiuta, a poco meno di dodici mesi da quel 15 luglio del che scrisse la pagina più nera del calcio padovano. L’ok era atteso per i prossimi giorni, ma in mattinata da Roma è arrivata la comunicazione in anticipo. La Federazione Italiana Gioco Calcio ha accettato la richiesta del cambio di denominazione, formulata nelle scorse settimane dopo la ratifica di fronte al notaio, avvenuta lo scorso 4 giugno. E così la Biancoscudati Padova Spa, che con il suo nome “provvisorio” aveva appena provveduto all’iscrizione al campionato di Lega Pro, adesso si chiama ufficialmente Calcio Padova Spa.

Ore 10.10 – (Biancoscudati Padova) Con il raggiungimento della Lega Pro, la Biancoscudati Padova ha deciso di strutturare la squadra interna che si occuperà del marketing, della ricerca e della cura degli sponsor e di accrescere e migliorare i servizi nei confronti dei tifosi padovani. Nasce con questi obiettivi la partnership con World Appeal, azienda padovana che dal 2004 lavora nel mondo delle sponsorizzazioni e della creazione di eventi, collaborando alle più importanti manifestazioni sportive cittadine come la Maratona del Santo, il Meeting Internazionale di atletica leggera, la Final Eight di calcio a 5, il Torneo Internazionale di Tennis Città di Padova e l’Europeo uomini e Mondiale donne di boxe, disputatosi al PalaAlì. L’azienda ha stretto collaborazioni con federazioni sportive come la Divisione Calcio a 5 della Figc, la Fidal (atletica leggera) e la Fgi (ginnastica ritmica) e partnership illustri come quella con l’Inter e con il Team Ongetta Racing, protagonista del Moto Mondiale in Moto3. Al di fuori dell’ambito sportivo, World Appeal ha creato in proprio grandi e piccoli eventi in collaborazione con enti pubblici e associazioni di categoria. Tra i più noti, il Black Friday Padova e la mostra “Picasso e Dominguin, soave incontro di vino”.

Ore 09.50 – (Gazzetta dello Sport) Cla­mo­ro­so a Ma­te­ra: il tec­ni­co Au­te­ri la­scia e firma per il Be­ne­ven­to. Al suo posto spun­ta Dio­ni­gi. Il Siena af­fi­da la pan­chi­na ad Atzo­ri. Cre­mo­ne­se sca­te­na­ta: in ar­ri­vo Mar­co­ni (Real Vi­cen­za), Gu­gliel­mot­ti (Pro Pa­tria), Bian­chi (No­va­ra), Budel (Bre­scia), Ra­va­glia (Co­sen­za). Il Pavia pren­de Pic­cin­ni (Real Vi­cen­za). Dia­kitè rin­no­va con la Ca­ser­ta­na (2018). A Cit­ta­del­la firma Pa­sca­li (Kil­mar­nock). L’Ales­san­dria chiu­de per Fi­sch­nal­ler (Sud­ti­rol) e punta Di Tac­chio (En­tel­la). La Lupa Roma pren­de Qua­dri (Ca­tan­za­ro). Lez­ze­ri­ni (Fio­ren­ti­na) verso Arez­zo. An­dria: Do­ron­zo è il nuovo d.g. Al Pon­te­de­ra torna Della Latta (Gros­se­to). Il San­tar­can­ge­lo vi­ci­no a Za­ma­gni e Ven­tu­ri­ni del Ce­se­na. Il Co­sen­za in­gag­gia Mon­tel­la (Vigor La­me­zia).

Ore 09.30 – Dalle colonne dell’edizione pugliese de La Gazzetta dello Sport arriva la conferma: Gaetano Auteri non allenerà il Matera nella prossima stagione. Lo conferma anche il direttore sportivo del club lucano Mariano Fernandez: “Auteri non si è dimesso, perché non aveva mai firmato il contratto con noi. C’era stato esclusivamente un accordo sulla parola. In definitiva non ci siamo più incontrati sui programmi e le nostre strade si sono divise”.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il caso Minincleri insegna. Dodici mesi fa l’esterno toscano fece tutto il ritiro precampionato con il Padova, salvo poi fuggire a Siena senza aver firmato il contratto. Perché tecnicamente il ds Fabrizio De Poli non poteva far firmare il contratto ai giocatori con cui era stato raggiunto un accordo. Adesso la situazione è simile. Il club biancoscudato sta aspettando le password dalla segreteria della Lega Pro per sottoscrivere e depositare gli accordi già raggiunti. I primi due, oltre a quello con il portiere Alessandro Favaro, sono quelli raggiunti con Nicola Bizzotto e Fabiano Medina Da Silva, in scadenza di contratto rispettivamente con Bassano e Martina. Il terzo dovrebbe essere quello con Carlo De Risio, che il Benevento sembra quasi convinto a cedere e il quarto quello con Pietro Arcidiacono, conteso da Juve Stabia, Pisa, Matera e Teramo. Lo scandalo calcioscommesse e la possibile retrocessione del club abruzzese per illecito sportivo mettono fuori gioco una concorrente, mentre il Matera insiste. È stato smentito ieri l’accordo annunciato da un sito lucano e l’entourage dell’attaccante siciliano ha bollato gli annunci come “falsità”. Sia il procuratore che il giocatore preferiscono Padova e la situazione potrebbe cambiare solo in caso di una proposta molto superiore a quella biancoscudata, che al momento non c’è. Nel frattempo continuano a rimbalzare le voci su Torromino (Crotone) e il diesse calabrese Giuseppe Ursino è possibilista: “Con De Poli c’è un ottimo rapporto, se vuole Torromino se ne può parlare e un accordo si può trovare”. In attacco nel mirino c’è uno fra Altinier e Neto Pereira, mentre sulle corsie esterne potrebbero arrivare due giovani: Pino, classe 1996 del Lecce, o due esterni del Pescara, Venuti e Di Nicola (quest’ultimo in ballottaggio con Tentardini della Primavera del Verona). Infine Zubin: dal Padova non arrivano segnali positivi, la Triestina è pronta a far firmare un contratto annuale al centravanti di Capodistria. E con Zubin il club giuliano potrebbe prendere anche Nichele, altro ex biancoscudato

Ore 08.38 – Padova, amichevoli estive: la prima si terrà domenica 26 luglio a Pieve di Cadore contro una selezione locale. In programma anche una sfida con l’Udinese a Lignano Sabbiadoro ad inizio agosto.

Ore 08.36 – Padova, il ritiro precampionato si svolgerà a Pieve di Cadre dal 18 luglio al 2 agosto.

Ore 08.34 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.32 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Macron Store Padova, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 1 luglio: si attendono i primi botti di mercato in casa Padova




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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