Real Vicenza ai titoli di coda? Diquigiovanni: “Dalle Rive? Ci ho parlato due mesi fa, non mi ha più chiamato. E ho avuto altre proposte, ma…”

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Fonte: Giornale di Vicenza/Corriere del Veneto, edizione di Vicenza

È il giorno decisivo. Siamo al rush finale. Mancano davvero poche ore al gong. È tempo di saluti? Forse. Anche se comunque non sarebbero definitivi: almeno per quanto riguarda il settore giovanile l´attività di Diquigiovanni proseguirà, ad assicurarlo è stato qualche giorno fa il responsabile dei baby biancorossi, Domenico Spalluto. Eppure sembra che non sia ancora detta l´ultima parola neanche per quanto riguarda la prima squadra. A lasciarlo intendere è lo stesso presidente biancorosso Lino Diquigiovanni. «Mi sono state fatte delle proposte – ha detto ieri, ma ci sono delle cose che non mi garbano. E io quando non c´è la chiarezza, mi fermo». Le richieste dunque ci sono, ma per il momento l´imprenditore vicentino non fa trapelare maggiori informazioni. Bisognerà vedere se si arriverà ad un´intesa, che al momento pare non esserci, nel pochissimo tempo che manca alla scadenza. Scadenza che è oggi, per chi legge. Chi sono i possibili acquirenti? Nessuna indicazione dal numero uno del Real Vicenza neanche sotto questo aspetto. Il patron non vuole parlare fino a che non ci sarà qualcosa di concreto. I mormorii continuano a portare nella direzione dell´altro imprenditore con cui Diquigiovanni divide la scena: Rino Dalle Rive. Ma il presidente del Real Vicenza ancora una volta nega: «Di Dalle Rive ne parlate voi. Con lui io ci ho parlato quasi due mesi fa. Ma da parte sua non c´è stato interesse. Mi aveva detto che mi chiamava, ma non l´ho più sentito» Il presidente dell´Altovicentino dal canto suo non rilascia dichiarazioni e aggiunge: «Se anche ci fosse una trattativa, non verrei a dirlo a voi». Insomma, qualcosa che bolle in pentola al Real Vicenza c´è. Lo troveremo servito in tavola questa sera? O sarà un´altra fumata nera? L´attesa è finita e finalmente oggi si saprà. Il tempo per l´ultimo colpo di scena c´è ancora: nella sede del Real di via Benedetto Marcello le carte per l´iscrizione sono in regola, pronte per essere firmate se si dovesse arrivare ad un accordo. «Se c´è qualcosa di serio, è tutto a posto. Fideiussione bancaria compresa», assicura Diquigiovanni. Ultime ore con il fiato sospeso, dopo due mesi di continue inversioni di rotta, dove approderà la nave biancorossa?

Il giorno del giudizio per il Real Vicenza potrebbe essere arrivato. Oggi scadono i termini per l’iscrizione del club biancorosso in Lega Pro, ma i segnali che arrivano dal quartier generale di via Benedetto Marcelo volgono tutti al brutto. E così la breve e sfolgorante storia della seconda squadra di Vicenza, nata nel 2010 dalla fusione fra Leodari Sole Vicenza del quartiere del Villaggio del Sole, il Cavazzale dell’omonima frazione di Monticello Conte Otto, e il Real Vicenza-Laghetto del quartiere di Laghetto e cresciuta grazie a un’irresistibile scalata fino a sfiorare la Serie B, potrebbe essere ai titoli di coda: «Al momento non ci sono novità – evidenzia il presidente Lino Diquigiovanni – ci sono stati contatti con alcuni imprenditori romani, ma non faceva per me. Ho ascoltato e ho rifiutato, credo non ci fossero le condizioni per la cessione del club. Se domani (oggi per chi legge ndr ) non succederà nulla, chiuderò l’attività, come ho già dichiarato in conferenza stampa». Diquigiovanni continua a smentire la possibilità di un accordo last-minute con il patron dell’AltoVicentino Rino Dalle Rive: «L’ho sentito un mese e mezzo fa – spiega – e mi ha detto che non era interessato alla cosa. Da quel giorno non ci sono più stati contatti e secondo me non succederà niente. È un peccato, questo lo so anche io, ma non posso continuare a fare calcio solo per me stesso. Le idee le avevo, qualche contatto c’è stato in queste settimane, ma niente che possa far pensare a una vera svolta». E se il colpo di scena arrivasse da Treviso? C’è chi dice che Diqugiovanni (che ha già smentito) abbia continuato a lavorare sottotraccia per trasferire la squadra nella Marca, ma nessuna conferma in tal senso accompagna queste voci: «Mi dicono che la società che milita in Eccellenza andrà a giocare a Quinto trevigiano – chiosa – e che quindi il Tenni rimarrà vuoto. Io la mia proposta l’avevo fatta, ma è stata rifiutata come tutti sanno. Contenti loro…»




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