Fonte: Gazzettino edizione di Venezia, Luca Miani
Si apre un timido spiraglio per la salvezza del Venezia quando il tempo è ormai davvero agli sgoccioli. Dopo la grande titubanza e la lontananza dalle sorti della sua società, il presidente Yury Korablin ha nominato proprio in questi giorni un procuratore per la Venice Academy srl – proprietaria del pacchetto azionario del team calcistico – che a sua volta ha dato incarico all’avvocato mestrino Fausto Baratella di curare la cessione di una quota di azioni tra il 75 e il 100 per cento. Il valore dell’intero pacchetto azionario è del Fbc Unione Venezia di 28mila euro, quindi ne basterebbero 21mila per acquisire trequarti della proprietà, restando in società con un Korablin che parrebbe intenzionato a non lasciare la laguna, pronto anche ad accollarsi di conseguenza la sua percentuale di debito da ripianare. Sì, perchè chi eventualmente acquisterà il Venezia dovrà anche far fronte a una pendenza valutabile attorno ai due milioni di euro complessivi: ripianando questi debiti vi sarebbe il via libera definitivo per la partecipazione al campionato. «Ho ricevuto in questi giorni l’incarico dal procuratore della Venice Academy – afferma l’avvocato Baratella – e attendo delle proposte serie in tempi relativamente brevi visto che le scadenze sono vicinissime». Si è parlato di contatti con un paio di gruppi… «Ma non si è trovato alcun accordo – riferisce il legale mestrino – si è trattato di semplici pourparler che non hanno avuto sviluppi». Ha avuto occasione di incontrare il presidente Korablin? «No, ho ricevuto l’incarico dal procuratore della società, del quale non posso fare il nome in questo momento – è sempre l’avvocato Baratella che parla – che mi ha fornito documentazione e dettagli». Si sa per quale motivo Korablin ha deciso di cedere la società? «Mi è stato riferito – dice ancora il legale – che Korablin è nell’impossibilità di finanziare la società a causa dell’embargo di esportazione di capitali dalla Russia e anche perchè il valore del rublo ha perso notevolemnte nei confronti dell’euro». Intanto sul fronte societario continua il lavoro dell’attuale dirigenza con in testa il dg Dante Scibilia per presentare regolarmente la domanda di iscrizione al campionato di Lega Pro entro domani, data di scadenza improrogabile. Non potendo presentare la fidejussione il Venezia sarà poi costretto – nell’eventualità vi siano i presupposti di ripianamento delle pendenze e di ricostruzione societaria – a intraprendere la via dei ricorsi quando la domanda sarà bocciata dalla Commissione di controllo. All’ultimo istante, insomma, pare riaprirsi una flebile speranza per il Venezia anche se resta inspiegabile perchè il presidente Yury Korablin abbia atteso sinora, senza mai farsi sentire in questo periodo, per avviare una cessione societaria che avrebbe potuto avere maggiore partecipazione – sia qualitativa sia quantitativa – se lanciata prima. Qualora anche questo tentativo di “salvataggio” fallisse al Venezia non resterebbe che ripiegare sul “piano B” che prevederebbe l’eventuale richiesta di iscrizione alla Serie D con la costituzione di una società ex novo.