Fonte: Mattino di Padova, Diego Zilio
In tre per una panchina. La panchina è quella del Cittadella e i nomi sono quelli di Ezio Gelain, Roberto Venturato e Giulio Giacomin. Affascinante, ma impervia da percorrere, la pista che conduce ad Antonino Asta. Sembra ristretta a questi “petali” la rosa sfogliata da Stefano Marchetti per trovare il tecnico che – a meno di evoluzioni legate ai ripescaggi – avrà il compito di guidare i granata nella risalita dalla Lega Pro alla Serie B. Se la settimana scorsa è stata quella della “scrematura”, questa sarà quella in cui, come ha dichiarato lo stesso direttore generale, con ogni probabilità si chiuderà il cerchio, anche perché alla partenza per il ritiro di Lavarone del 19 luglio non manca poi moltissimo. Tra le soluzioni più gradite ai tifosi c’è quella legata al fontanivese Gelain, che, dopo l’esperienza a Livorno, è pronto a rimettersi in gioco. L’ostacolo, in questo caso, è legato all’ingaggio, anche se il contratto che lo lega alla società toscana scadrà alla fine di giugno. Venturato, che è nato ad Atherton, in Australia, iniziò a mettersi in luce al Pizzighettone, portato dalla D alla C, e ha lavorato anche nella Pergolettese, nella Cremonese e nel Piacenza. La “promozione” di Giacomin dalla Primavera rappresenta, invece, la soluzione interna: il suo unico… limite è legato alla poca esperienza. E Asta? I contatti con l’artefice del “quasi” miracolo Bassano sono iniziati dopo che è tramontata l’ipotesi del suo trasferimento al Novara. Il gioco spumeggiante della formazione vicentina, che ha sfiorato la promozione nella serie cadetta, è già di per sé una credenziale più che valida, ma c’è la concorrenza di altri club, in primis il Modena e il Siena.
E i giocatori? Marchetti è chiaro: «Non esiste nessun calendario di incontri nella sede del Cittadella, semplicemente perché non c’è alcuna necessità di ridiscutere i contratti in essere. Per quanto mi riguarda, i giocatori che già erano con noi e che saranno riconfermati si presenteranno direttamente in ritiro». Parole che ribadiscono la volontà di mantenere l’ossatura della rosa della scorsa stagione, per riabbracciare al più presto la B. Bortoluz parte. Per un Giulio Bizzotto in pianta stabile nella formazione maggiore, c’è un suo compagno della Primavera che sta per essere ceduto, al Torino: si tratta di Elia Bortoluz, attaccante del 1997, nell’ultima stagione in campo per 17 partite con 4 gol segnati. Dietro alla cessione i buoni rapporti con il club di Urbano Cairo, testimoniati dalla mancata presentazione delle buste per risolvere la comproprietà di Scaglia, rimasto sotto le mura. Intanto, Marchetti ha raggiunto un accordo con l’Ascoli per la cessione di Leo Perez, che resterà nelle Marche legandosi ai bianconeri per due stagioni. E ha lasciato il Citta, tornando ad Udine per fine prestito, il difensore centrale Agostino Camigliano, che ora sembra destinato al Lanciano, club che aveva in precedenza corteggiato proprio Scaglia. Caso Catania, tifosi solidali. Intanto, anche i tifosi del Centro coordinamento club granata esprimono la propria vicinanza alla dirigenza dopo il ventilato coinvolgimento nell’inchiesta “Treni del gol”: «C’è stupore per il modo in cui il nome della società è stato accostato al Catania», sottolinea il referente Pierluigi Basso. «La nostra posizione è quella del presidente Andrea Gabrielli: le intercettazioni emerse mostrano la completa estraneità del Cittadella, tutto si risolverà in una bolla di sapone».