Serie B, Abodi: “Le richieste di Bassano e Cittadella? Non va penalizzato il ricambio imprenditoriale, perché se nuovi soci risanano un club…”

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Finale stuzzicante. Andrea Abodi rilascia una lunga intervista a “La Gazzetta dello Sport”, incentrata prettamente sul caso-Catania. Ma è in chiusura di articolo che il presidente della Lega di Serie B “si lascia andare”, toccando altri interessanti argomenti. Quattro domande che interessano tutti, e che noi vi proponiamo.

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Il campionato ‘15-16 slitterà? «Se si tratta di attendere alcuni giorni per far svolgere nel migliore dei modi tutte le fasi del processo, noi responsabilmente non ci sottrarremo. Vogliamo ricominciare puliti».

Col Parma escluso, il Catania, il Teramo e forse altri club a rischio, si scateneranno gli appetiti di chi aspira al ripescaggio. «Domani in consiglio federale verranno definiti i criteri: non c’è altra soluzione che confermare quelli dell’anno scorso, altrimenti qualsiasi modifica sembrerebbe ritagliata su misura per qualcuno».

Società come Bassano e Cittadella invocano maggiore attenzione per chi vanta gestioni sane. «Per il futuro cercheremo un punto di equilibrio, magari inserendo una preclusione per quei club che hanno subito illeciti amministrativi. Attenti, però, a non penalizzare il ricambio imprenditoriale: se i nuovi soci risanano il club, quale pegno devono pagare per quanto successo in passato?».

Qualche giorno fa ha detto che sono troppe tre leghe professionistiche. Vuole fondersi con la Lega Pro? «Questo lo vedremo. Di certo dobbiamo ridimensionarci, non solo nel numero dei club. Bisogna fare un grande master plan delle riforme che valga per i prossimi dieci anni. Senza un equilibrio il sistema diventa permeabile e attaccabile dall’esterno».




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