Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello
Il Padova potrebbe presto giocare al Plebiscito. È questa la novità che bolle in pentola da qualche settimana e attorno a cui sta lavorando il sindaco Massimo Bitonci. «E’ un progetto che stiamo valutando da diverso tempo — rivela il primo cittadino — e stiamo esaminando diversi studi di fattibilità pervenuti in queste settimane. Al momento direi che si sono ottime possibilità che tutto possa decollare anche in tempi ragionevolmente brevi. Il costo dell’operazione? Circa due milioni di euro e prevederebbe un adeguamento piuttosto ampio della struttura. Ci sono stati due infortuni all’ultimo Sei Nazioni sui gradoni della gradinata, per questo vogliamo sistemarla con parapetti protettivi e seggiolini. Poi installeremo i tornelli e la videosorveglianza per rispettare le attuali normative. In tal modo il Padova potrebbe giocare fino alla serie B al Plebiscito, in un impianto con circa 8000 posti di capienza». E non è tutto, perché sono stati previsti anche lavori di adeguamento della viabilità della zona: «I nostri tecnici stanno studiando svincoli dedicati dalla rotatoria di Ponte Vigodarzere e sotto il cavalcavia — evidenzia Bitonci — i lavori durerebbero qualche mese e l’obiettivo è quello di terminare prima dell’inizio dell’inverno».
«Se il progetto decollerà potremmo anche valutare di non realizzare la tribunetta all’Euganeo per cui abbiamo stanziato 250mila euro. Al momento prevediamo un prefabbricato coperto sopra la pista ma ci sembra che, nel caso in cui si andasse a giocare al Plebiscito, la tribunetta diventerebbe superflua essendo una miglioria temporanea, anche per una questione di costi per la collettività». Sull’Euganeo, però, ecco la conferma della notizia lanciata qualche settimana fa dal Corriere del Veneto : «Stiamo pensando a uno stadio solo per il calcio da 25mila posti che sorgerà “sopra” l’Euganeo – spiega Bitonci – con il definitivo abbattimento dello stesso e con esercizi commerciali dentro l’impianto. Per lo stadio all’inglese che abbiamo in mente servono decine di milioni di euro e il Comune non può farsene carico, per questo interverranno diversi soggetti privati. Come previsto dal piano del commercio in quella zona, non sorgeranno esercizi alimentari». Attorno all’Euganeo, poi, ecco spuntare il progetto della Città dello Sport voluto fortemente da Bitonci: «Siamo proprietari di alcuni terreni attorno allo stadio Euganeo e assieme a Coni e al Calcio Padova costruiremo una zona di resindenzialità per gli atleti con attività legate anche al Coni stesso, con quattro campi da calcio di cui uno sintetico».