Dopo la notizia della lettera che verrà inviata al presidente del CONI Giovanni Malagò, l’ad del Brescia Rinaldo Sagramola (foto Il Secolo XIX) è tornato a dire la sua nel corso di una trasmissione tv, come riportato da BresciaOggi.it, sul Parma. Minacciando azioni clamorose: “Noi siamo retrocessi in Lega Pro perché abbiamo pagato fino all’ultimo la penalizzazione subita. Se non fosse stato per quel -6, ci saremmo salvati. Non lo dico io, lo dice il responso del campo. Abbiamo pagato e non ci sono stati sconti. Nessun trattamento di favore, nessuna campagna pro Brescia. Abbiamo pagato in tutti i sensi, a campionato in corso, facendo il nostro dovere. I punti di penalizzazione, derivanti dalla gestione precedente, sono toccati a noi: abbiamo pagato quel che dovevamo perché era giusto così, perché ci sono delle regole ed è giusto rispettarle. Non è giusto togliere punti a campionato in corso a chi magari nel frattempo ha sistemato tutto: bisognerebbe fare i conti a fine stagione per la quella successiva. Ma le norme ci sono. Eppure trovo preoccupante quello che sembra stia succedendo intorno al debito sportivo del Parma, quantificato dai curatori fallimentari, quando la materia appartiene all’ordinamento sportivo ed è governata dalla Federcalcio. Mi sarei aspettato un intervento della Deloitte, società di revisione specializzata, per conto della Federazione. E non mi sarei aspettato di vedere messa in discussione la data di contratti depositati in Lega. E di vedere poi così tanti creditori stralciati.
Sagramola ha poi inviato un messaggio a Parma: “Io voglio dire agli abitanti di Parma, a cominciare dal primo cittadino Pizzarotti, che non ho niente contro Parma: questo sia chiaro. Ma è mio dovere tutelare il Brescia in ogni sede. Sono l’amministratore delegato del Brescia e chiedo solo che vengano rispettate le leggi. Se così sarà e il Parma si salverà, nessun problema, buon per il Parma. In caso contrario, daremo battaglia. Perché le regole devono valere per tutti”.