Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia
In pochi giorni, dietro le quinte, si è arrivati praticamente a metà dell’opera. E tra oggi e domani, sono attese ulteriori novità. Dei 7 giocatori biancoscudati in procinto di conferma, quattro sono già belli che arruolati – almeno sulla parola – e altri due, tra oggi e domani, potrebbero unirsi all’elenco dei “quasi” sicuri. Fino al 1º luglio, è bene ricordarlo, non potranno essere sottoscritti i contratti, ma almeno sulla carta i primi accordi sono divenuti reali. «C’è ancora da definire qualche sciocchezza», spiega il direttore sportivo biancoscudato Fabrizio De Poli, «ma almeno a livello verbale siamo vicini agli accordi di Petrilli,Ilari, Petkovic e Amirante». Sono loro i primi quattro ad essere stati contattati nelle ultime ore. Contatti con i rispettivi procuratori abbastanza veloci: c’era la volontà della società di tenerli, e quella dei giocatori di rimanere a Padova. Altri due potrebbero arrivare ad una mezza promessa già entro domani: «Mi dovrei incontrare con Ranieri (il procuratore di Dionisi, segnalato a Padova proprio in queste ore, ndr), mentre l’appuntamento con Cunico è già fissato per lunedì, ed entro sera potrebbero esserci novità».
L’ultimo a mancare all’appello, dei sette “papabili”, è Sebastiano Aperi, con il quale i colloqui stanno ancora proseguendo: «Nelle prossime ore lo sentirò anche per capire come sta: proprio a partire da lunedì dovrebbe iniziare a Catania la riabilitazione alla clinica Grifo, una struttura importante. La priorità per il momento riguarda i tempi di recupero. L’importante è che con tutti, anche quelli ancora in forse, si arrivi a definire ogni cosa entro il 30 giugno». Per i sette la durata dell’intesa dovrebbe estendersi fino a giugno del prossimo anno: «In linea di massima faremo a tutti quanti contratti di una stagione, per qualcuno potrebbero essere studiate delle opzioni di rinnovo, ma dipenderà da come si imposteranno le trattative», chiarisce il diesse. Quanto al “peso” economico degli stipendi, De Poli rimane invece sul vago: «Non posso identificare le cifre per il singolo soggetto, ma è logico che i primi accordi siano la base da cui si potrà poi capire l’andamento del budget: se spendiamo più del dovuto in questa fase, dovremo redistribuire qualche risorsa più avanti. Diciamo che finora, con i primi quattro rinnovi, siamo rimasti più o meno su quanto avevo previsto».