Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia
Nel “mercato” del Padova, che finora ha portato alla definizione degli estremi difensori per l’anno prossimo, con il rinnovo ormai certo di Lazar Petkovic e l’ingaggio del portierino della Sacilese Alessandro Favaro, ci sono due punti interrogativi da sciogliere. E non sono legati ai 7 giocatori in odore di conferma (Cunico, Ilari, Petrilli, Aperi, Amirante, Dionisi e, appunto, Petkovic) né ai 4 sui quali si sta ancora riflettendo (Thomassen, Niccolini, Segato e Zubin). Sono quelli dei due giovani arrivati in prestito nell’ultima stagione: Tommaso Bortot e Davide Mazzocco. Se la situazione del primo, di proprietà del Bassano, è ancora tutta da definire con i giallorossi impegnata domani nella finale di ritorno con il Como per la promozione in Serie B, per quanto riguarda Mazzocco quella odierna può essere una giornata fondamentale. Futuro dietro l’angolo. Oggi comincerà a tutti gli effetti la corsa all’acquisto del Parma: le trattative private tra i potenziali acquirenti e i due curatori fallimentari nominati dal Tribunale prenderanno il via dopo giorni convulsi.
Lo spettro della D resta concreto, perché se i due imprenditori fattisi avanti finora (da una parte l’ex campione di baseball Mike Piazza, dall’altra il patron della famosa catena The Space Cinema, Giuseppe Corrado) non decidessero di andare fino in fondo alla trattativa, il club ducale scomparirebbe dal calcio professionistico, così com’era avvenuto per il Padova proprio un anno fa. Gli ostacoli sono tanti, primo tra tutti l’abbattimento del vertiginoso monte-ingaggi da 75 milioni di euro, frutto dei 114 (!) giocatori ancora sotto contratto per le prossime tre stagioni. Se il Parma non si iscrivesse alla Serie B, Mazzocco sarebbe libero a parametro zero e le possibilità di rivederlo a Padova sarebbero alte, nonostante la folta concorrenza. «Noi abbiamo comunicato all’agente l’intenzione di tenerlo», aveva spiegato l’altroieri il diesse De Poli, «e sappiamo che il ragazzo sarebbe ben felice di rimanere qui». Se gli emiliani rimanessero, invece, in vita, si dovrebbe aprire una trattativa tutt’altro che semplice.
Quanto a Tommaso Bortot, la questione è diversa: stando ai rumors che giungono da Bassano del Grappa, il direttore sportivo della società di Renzo Rosso, Werner Seeber, dopo i grandi progressi messi in mostra dal giovanissimo terzino classe ’97 con la maglia biancoscudata sarebbe intenzionato a riportarlo in giallorosso, indipendentemente dalla categoria. Vero o non vero, di certo c’è che se domani il Bassano non riuscirà a vincere i playoff con il Como e rimarrà in Lega Pro, rivedere Bortot all’Euganeo sarà praticamente impossibile.