Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe
«Ho ancora più stimoli ed entusiasmo della scorsa estate, quando è cominciata questa avventura». Il presidente Giuseppe Bergamin saluta e ringrazia così tutti i suoi piccoli calciatori, alla festa del settore giovanile che in qualche modo ha chiuso la stagione della Biancoscudati Padova. Chiusa proprio del tutto no, visto che oggi alle 16 gli Juniores si giocheranno la semifinale scudetto contro il Seregno a Camaiore e, a scanso di intoppi dell’ultim’ora, dovrebbero essere seguiti anche dallo stesso patron, che sbarcherà in Toscana per fare il tifo per i ragazzi di Grandini. «Loro, insieme a tutti gli altri giocatori, sono il futuro della nostra società. Siamo orgogliosi di quanto fatto non solo con la prima squadra ma anche con il vivaio, grazie al lavoro di Molon».
«Ed è per questo che vogliamo stare al loro fianco ancora di più nella prossima stagione e il nostro nuovo socio, Massimo Poliero, li seguirà passo dopo passo. L’Appiani sarà la casa dei giovani e vogliamo che anche i nostri ragazzi siano sostenuti sempre più da un grande tifo». Oltre a quel che dice Roberto Bonetto («Il vivaio deve ritornare ai fasti di un tempo»), il Padova sta già programmando la prossima stagione, pensando anche ad una prima squadra dall’età media non troppo elevata: «Cinque giovani saranno obbligatori», continua Bergamin, «ma potremmo averne di più. Mi piacerebbe che la squadra fosse abbastanza giovane, anche se non possiamo prescindere da qualche giocatore più maturo». Non vuole far nomi il presidente, anche perché bisogna sciogliere ancora il “nodo” su qualche conferma, da Zubin, che sta trattando un rinnovo annuale, ad Amirante e Segato.
«I colloqui riprenderanno da domani (oggi, ndr), quando De Poli tornerà in città. Stiamo discutendo, non c’è fretta. Così come non c’è fretta per gli acquisti, non siamo vicini per il momento a nessun giocatore in particolare. Di sicuro mi piacerebbe, per l’inizio del ritiro, avere già l’ossatura della squadra. L’obiettivo è riuscire a consegnare a Parlato per la partenza verso Pieve di Cadore l’80% della rosa». Anche se alcune trattative sono in fase di stallo, viste le cattive acque in cui versano tante società di Lega Pro. In questi giorni si parla molto di alcune realtà a rischio fallimento, al punto che non si sa ancora con certezza quante squadre saranno ai nastri di partenza della terza serie il prossimo anno. «Dico la verità, questa è una situazione che un po’ mi preoccupa», conclude Bergamin, «non tanto per noi che abbiamo appena cominciato il nostro percorso, ma in generale. Anche perché, e l’abbiamo visto nella passata stagione, c’è il rischio che qualche club venga penalizzato, salvo poi riacquisire i punti a stagione in corso. E in questo modo si rischia di falsare i campionati. Credo che su questo aspetto qualcosa vada rivisto».