Roma – La polizia ha notificato questa mattina 5 avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse, quella denominata “Dirty Soccer”. Al centro delle nuove indagini la gara Savona-Teramo di Lega Pro dello scorso 2 maggio, che ha consentito agli abruzzesi di ottenere la promozione in serie B . con una giornata di anticipo.
Fra gli indagati ci sono anche il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana Giuliano Pesce, 50 anni, ed il presidente del Teramo Luciano Campitelli, tra i cinque nuovi indagati dell’inchiesta sul calcioscommesse coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dalla squadra mobile con lo Sco di Roma; hanno poi subìto perquisizioni e ricevuto un avviso di garanzia il ds del Teramo Marcello Di Giuseppe, quello del Savona, Marco Barghigiani, e il calciatore del San Paolo Padova, Davide Matteini.
Trentamila euro sarebbe il prezzo per “combinare” la gara del 2 maggio scorso, vinta dagli abruzzesi; secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, la dirigenza del Teramo avrebbe dato mandato al direttore sportivo dell’Aquila, Ercole Di Nicola, già indagato nella stessa inchiesta e ritenuto a capo di una delle due organizzazioni dedite a combinare partite, affinché “aggiustasse” il risultato dell’incontro in favore della squadra abruzzese. Di Nicola, secondo l’accusa, si sarebbe avvalso della collaborazione di altri professionisti del calcio affinché la proposta di combine giungesse a destinazione: Ninni Corda, allenatore del Barletta (ed ex del Savona), anche lui già indagato, e Pesce.
Il presidente del Teramo e il direttore sportivo della stessa società avrebbero poi versato i 30mila euro per remunerare l’opera prestata dagli indagati per l’alterazione della partita.
Fonte: Secolo XIX