Fonte: Gazzettino, Andrea Miola
Un uguale recente passato alle spalle che li ha visti entrare nel cuore dei tifosi biancoscudati a suon di reti (11 a testa) ma un futuro che prevede per loro strade diverse. Salvatore Amirante vestirà la maglia del Padova anche la prossima stagione in Lega Pro, mentre per Gustavo Ferretti l’esperienza all’ombra del Santo è ai titoli di coda. «Il mio procuratore ha parlato con il direttore sportivo De Poli – racconta “El Rulo” – il quale gli ha riferito che la decisione è più per il no che per il sì. Zubin è stato confermato e siamo un po’ simili per cui cercano altri tipi di attaccanti, o magari uno come me, ma di categoria». Poi Ferretti ha parlato venerdì con il tecnico Parlato: «Mi ha detto che ho fatto un grande girone di andata e che pure nel ritorno sono stato decisivo, che dunque devo essere tranquillo e che nel calcio non si sa mai. Se può essere una porta lasciata aperta? Non sono in grado di rispondere». Nella spiegazione della scelta fatta, non ci sono stati riferimenti ai guai muscolari che hanno penalizzato quest’anno il giocatore. «Non credo sia quello il motivo e in caso contrario ci resterei male visto che l’anno prima avevo collezionato 35 presenze».
Le sta stretta questa etichetta di giocatore da serie D? «Molti a inizio stagione mi avevano chiesto perché mai ho giocato più su. La mia risposta per quest’anno è che forse ho vinto, ma non convinto per quelle che sono le aspettative future del Padova». Non è mancato un saluto con il presidente Bergamin: «Un momento veramente difficile in cui ho avuto il classico groppo in gola. Le famiglie Bergamin e Bonetto mi sono state sempre vicine. Mi sono goduto questa esperienza al cento per cento e resteranno impressi nel mio cuore ricordi solo positivi. Esco dalla porta principale e non sono scappato dalla finestra come può capitare ai giocatori. Approfitto di questo spazio – prosegue – per ringraziare sinceramente tutti per l’affetto che mi è stato dimostrato, a partire dai tifosi a cui devo solo dire grazie dato che il legame forte nato sin da Asiago è rimasto fino alla fine e la cosa non era scontato. Chissà che in futuro…». Le offerte non gli mancano. «Ci sono tre o quattro opzioni importanti in serie D da valutare e vorrei vincere ancora. Ormai la mia casa è l’automobile, questa è la mia vita, ma se potessi restare vicino sarebbe ancora meglio». Due domeniche fa Ferretti ha seguito a Valdagno la gara play off tra Altovicentino e Delta Porto Tolle, una sfida che potrebbe ripetersi per il suo ingaggio.