Carlo Sabatini ancora una volta è in finale playoff, stavolta alla guida del Como. A Padova nel 2009 era praticamente fuori dagli spareggi promozione, poi nelle ultime sette giornate produsse una rimonta incredibile, riuscendo addirittura a centrare la promozione dopo aver battuto fra semifinale e finale Ravenna e Pro Patria. Ora, dopo che a Como sembrava tutto finito, che la contestazione dominava la scena e che il quarto posto pareva un traguardo impossibile, ecco ripetersi la stessa scena. Rimonta, vittorie, successi, fino all’atto finale. Che a Bassano sperano sia diverso: «E’ vero – ha detto Sabatini in un forum nella sede del quotidiano La Provincia dopo il successo di Matera – a Padova successe più o meno la stessa cosa, però qui non è ancora finita e se siamo arrivati in finale non dobbiamo pensare che il nostro compito sia esaurito. A Padova c’era un momento in cui sembravamo spacciati. I tifosi erano incazzati, la stampa giustamente criticava dopo anni in cui le cose non andavano bene, ma dopo quella sconfitta col Ravenna scattò una molla nel gruppo che, attaccato da ogni parte, reagì per dimostrare il suo valore. Ne ho parlato anche con Faisca prima della partita col Matera, visto che lui era il capitano di quella squadra. Al momento noi e il Bassano abbiamo il 50% ciascuno di passare. È sbagliato dire che loro sono favoriti. Sono felice di incontrare i veneti, perché con loro abbiamo un conto aperto. Non mi è andata giù la sconfitta al Sinigaglia in campionato. Allora sbagliammo tattica, non ricapiterà. Tra Benevento e Matera, l’impresa è stata a Matera perché loro erano più squadra del Benevento. È stato emozionante vedere lo stadio pieno all’andata, e credo che domenica ci sarà la stessa magia: invito tutti i tifosi a venire allo stadio».