Fallimento Parma, il procuratore Puzzolo si scaglia contro i curatori: “Basta trattamenti di favore, le regole devono valere per tutti”

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Il procuratore Vanni Puzzolo ha rilasciato un’interessante dichiarazione al collega Vanni Zagnoli, che riporta fedelmente il pensiero dell’agente sulla grottesca situazione di Parma: “Premesso che spiace che una piazza civile e sportiva come Parma – si legge – debba vivere una situazione tragica e grottesca come quella attuale, credo però che la curatela fallimentare che sta decidendo sia una cosa fuori dal mondo. Dunque i curatori fallimentari hanno deciso, senza contraddittorio, che non pagheranno,alcun incentivo al l’esodo ai calciatori tesserati che però non militano nel Parma. A me sembra una decisione scorretta. Già nel precedente fallimenti di Tanzi, il Parma fu salvato dalla legge Bondi, con un escamotage, fu inserito nel fallimento del Parma calcio, come il fallimento di un’azienda qualsiasi e, grazie a ciò, il Parma fallito, mantenne il titolo sportivo in A e la proprietà di tutti i cartellini, ma furono pagati solo i creditori privilegiati, mentre i creditori normali andarono a un concordato prendendo circa un 15%… A me personalmente capitò di essere creditore come agente, di aver fatto una fattura, di averci pagato le tasse e l’IVA, il Parma detrasse tale fattura come costo ma non pagò mai la stessa. Questa volta il Parma retrocesso è fallito, non avrebbe titoli per fare la serie B: i debiti, anche privilegiati sono enormi, e nessuno si presenterà alle varie aste… Quindi la decisone dell’altro giorno, ovvero un tesserato che accetta di essere tuo complice, contro lo Stato. L’incentivo all’esodo altro non è che un escamotage per pagare emolumenti ai dipendenti, con una tassazione inferiore. Tu puoi pagarmi in maniera dilazionata e per ricompensa ora viene stabilito che se un giocatore non gioca nel Parma non ha diritto a essere retribuito? Ma quando mai??? Rammento che al Parma fu negata la licenza Uefa perché gli incentivi all’esodo furono pagati dalla gestione Ghirardi in ritardo rispetto alle scadenze federali. In quel caso, insomma, massimo rigore. Ora, per salvaguardare la serie B al Parma, ci si inventa questa anomalia e questa stortura che, davanti a un giudice ordinario, non vedo come non possa soccombere. Il Parma deve stare in B se ha i requisiti, altrimenti, ahimè, dovrà partire dai dilettanti. Spiace, ma è già accaduto in piazze prestigiose: Messina e Taranto, Catania e Palermo. Il Rimini non si iscrisse alla B addirittura senza debiti… Già per salvare la Lazio si fece una porcata… Ora basta, le regole vanno applicate a tutti@




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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