Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia
Archiviata la magica stagione 2014/15, il Padova guarda al futuro. All’orizzonte c’è la Lega Pro, e le grandi manovre di calciomercato sono già iniziate. I primi a sedersi al tavolo saranno i biancoscudati in “odore” di rinnovo: da Amirante a Ilari, da Petrilli a Dionisi, passando per capitan Cunico e Petkovic, tutta da valutare invece la posizione degli altri. Ma ci sono già i primi approcci anche per i possibili nuovi innesti. È soprattutto sull’attacco che si lavora in questo momento, seppure ancora sottotraccia: se per Pietro Iemmello (’92, dello Spezia) e Pietro Arcidiacono (’88, Martina) sono spuntate le prime, forti concorrenze, è un altro il vero “colpo” a cui si starebbe puntando con un deciso pressing. Si tratta di Leonidas Neto Pereira de Sousa, più noto semplicemente come Neto Pereira.
Il Padova già da qualche giorno è alle costole del brasiliano del Varese: il giocatore, classe ’79, avrebbe già espresso il proprio gradimento per la piazza padovana, potrebbe riavvicinarsi a casa dopo aver giocato otto anni nell’Itala San Marco di Gradisca d’Isonzo, ma sulle possibili cifre ci sarà – e parecchio – da lavorare. Prima di tutto bisognerà, comunque, attendere gli sviluppi della situazione in casa Varese: la società lombarda, appena retrocessa in Lega Pro, è nella situazione vissuta dal Padova un’estate fa. Entro venerdì si attende la risposta da una cordata italo-svizzera intenzionata a rilevare il pacchetto azionario, ma se non arriverà la “fumata bianca”, complici i 6,5 milioni di debiti nei confronti dell’erario, gli emolumenti e l’Irpef da versare entro il 25 giugno, più tutti i debiti sportivi da onorare per ottenere l’iscrizione, il Varese rischia di finire in Serie D. E in quel caso le iniziali pretese di Neto, che con i lombardi avrebbe un altro anno di contratto e cifre non alla portata del Padova, potrebbero abbassarsi notevolmente.