Nuovo duro affondo di Michele Criscitiello, direttore di Tuttomercatoweb, contro il Cittadella e, in particolare, contro il direttore generale granata Stefano Marchetti. Questo il suo attacco nel consueto editoriale della domenica sera dopo la retrocessione in Lega Pro maturata venerdì: ” Serie B, serie B… Si parte con play off e play out. Prima del pagellone una considerazione sulla retrocessione del Cittadella che, dopo 7 anni di onorata carriera, torna in Lega Pro. E la fuga è già iniziata. Via Foscarini e Marchetti, appena affondata la barca. Gli amici giornalisti di Marchetti hanno accostato il nome del Direttore al Cagliari. Premesso che Giulini, dopo aver puntato su Zeman, già ci ha sorpreso con effetti speciali, sarebbe da chiedere al mio amico Filucchi come si possa accostare il nome di Marchetti ad una piazza come Cagliari. Ma avete capito che Cagliari è una Big e l’unica cosa in comune che ha con Cittadella è la C iniziale? Occhio che la discesa potrebbe essere davvero repentina. Capozucca, Ceravolo e Perinetti uomini giusti per quella poltrona. Una curiosità dopo l’addio alla B del Cittadella. Era prevista la copertura dello stadio Tombolato – si legge – per 6.000 posti (ma poi quando il Citta ha fatto 6.000 presenze? Mah) e tra i finanziatori compare anche B futura. B futura non è nient’altro che un’iniziativa della Lega di serie B e tradotto in soldoni tutti i club dovrebbero partecipare alla copertura dello stadio del Cittadella. E perché mai? Ricordatemi di fare questa domanda al mio amico Abodi. Ma la vera domanda è: adesso che il Cittadella è in C lo stadio glielo copre, in parte, ancora la Lega di serie B? No, chiedevo perché siccome avrei bisogno di una copertura nel mio giardino (cavolo il sole picchia forte d’estate), potrei chiedere a B futura se può, in qualche modo, contribuire”. Poi appioppa un “3” alla stagione granata attaccando Marchetti: “Il tempo è galantuomo e quest’anno a Cittadella non è sbocciata la primavera, anche se in alcuni casi le rose sono fiorite. Ma non è bastato. Non si può vivere all’annata e una Proprietà non forte non può essere ostaggio di un metodo di lavoro come quello di Stefano Marchetti. Si doveva ribellare prima e non avallare questa politica aziendale assurda. Torna in C e difficilmente tornerà in B, una società senza storia, senza tifosi, senza stadio e senza progetto. L’Albinoleffe quest’anno è retrocesso in D. Le favole non esistono, quelle lasciamole ai bambini”