Padova-Cuneo, Cunico: “Bravi a conservare il pareggio, ma non sono e non siamo soddisfatti. E domenica…”

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Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia

Quando c’è stato da esultare, da celebrare le imprese della squadra, si è preso l’onore di comparire, da buon capitano, in prima persona per mettere la firma sulle vittorie e sui gol biancoscudati. Naturale che pure il giorno dopo l’amaro 1-1 di Castiglione, quando invece c’è più di qualcosa da farsi perdonare, sia comunque lui a metterci la faccia. «Non sono e non siamo soddisfatti», ammette Marco Cunico. «Non so se anche dall’esterno si sia avuta questa impressione, ma io dal campo avevo per un’ora la sensazione che il match potesse finire anche 3 o 4 a 0. Invece poi siamo rimasti in nove e abbiamo pareggiato una gara che potevamo anche rischiare di perdere. Ce la siamo cercata un po’ da soli, il lato positivo è che con una sconfitta saremmo stati quasi fuori dai giochi, e invece è ancora tutto nelle nostre mani: proveremo a vincere con il Cuneo, sono convinto che con 4 punti si passerà il turno».

Che aria si respirava in spogliatoio dopo la gara? «Non ci siamo detti niente, anche perché i nove rimasti in campo erano abbastanza cotti, sono stati davvero bravi a tenere i nervi saldi e a conservare il pareggio. Avevamo la sensazione di essere più forti, un po’ di rammarico c’era perché avevamo buttato via una vittoria. Questo 1-1 credo che ci abbia incattivito ancora di più: per il modo in cui è arrivato ci darà una grande spinta in vista di domenica». Ferretti e Dionisi sono stati squalificati per un turno. Lei come si è spiegato i due episodi? «Dopo la partita ho parlato con Gustavo (Ferretti, ndr), mi ha detto che voleva semplicemente recuperare la palla. Dal campo, però, avevo visto che poco prima non gli era stato fischiato un fallo: lui ha la tendenza ad avventarsi sul pallone, la mia idea è che l’arbitro, vedendolo intervenire in quel modo e ripensando al fallo precedentemente non fischiato, l’abbia interpretata come una reazione. Quella di Dionisi è stata una piccola ingenuità, nel complesso credo che dall’esterno entrambi i “rossi” ci possano stare».

Oggi alle 15 si riprende a lavorare alla Guizza. Con che spirito? «Intanto siamo stati gli unici a non perdere fuori casa, e questo è già qualcosa anche se Siena (dove il Rimini è caduto, ndr) ha un fattore-campo sicuramente diverso da Castiglione. Sono convinto che il Padova esca mentalmente rafforzato da questo 1-1, che ha comunque dimostrato che noi siamo nettamente superiori, anche se poi abbiamo avuto il demerito di non aver chiuso la gara. Fa ben sperare il fatto che con una vittoria siamo praticamente sicuri di passare». Domani, intanto, c’è Cuneo-Castiglione, che risultato si augura? «Un pareggio sarebbe il massimo per noi, ma alla fine anche una vittoria del Cuneo non ci cambierebbe molto la vita. Noi domenica dobbiamo solo vincere, se anche il Cuneo dovesse trovare i tre punti domani dubito che potrebbero bastare loro per passare come miglior seconda, quindi sarà una partita che ci giocheremo alla pari a prescindere. Sarà la nostra ultima apparizione casalinga: vogliamo fare l’ultimo giro di campo salutando i tifosi come si deve».




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