Petkovic 6.5: Giusto un paio di parate nella prima frazione. Ma è nella ripresa che diventa il protagonista, nel bene e nel male: un intervento decisivo su Lombardi, il rigore causato (ma Cristofoli lo grazia), il quasi-miracolo su Bignotti e quello autentico nel finale sempre sul numero 13 rossoblu. Difficile dargli un voto…
Busetto 5.5: Accorto difensivamente, forma con Dionisi un’efficiente catena di destra. E riesce a rendersi pericoloso anche quando si affaccia in avanti, tanto da avere nel primo tempo la più clamorosa occasione per il raddoppio. Si perde però Bignotti sull’1-1. Non benissimo…
Sentinelli 6.5: Quando il tuo diretto avversario è un’attaccante da venti gol stagionali vien da sé che la domenica è tutt’altro che “rilassante”. Ma appena capisce che il suo punto forte è il sinistro dalla distanza lo mette nel mirino e lo inibisce. Menzione finale per tutta la squadra: resistere in nove era davvero dura…
Niccolini 6.5: Aiuta Sentinelli a contenere Cristofoli e compie altri importanti raddoppi di marcatura, armandosi poi di malta e buona volontà per alzare insieme ai compagni la muraglia nel finale di gara. E se il passaggio del turno non è ancora compromesso è grazie al loro spirito di sacrificio…
Salvadori 7: Particolarmente ispirato sin dalle prime battute di gioco, crea un’occasione d’oro con una discesa delle sue. Poi, col passare del tempo, alterna discese e coperture difensive a profusione. E nel concitato finale di gara è decisivo con continui ripiegamenti. Evidentemente ha un polmone di scorta…
Segato 6.5: Serve un’autista? Citofonare Segato: dategli in mano le chiavi del centrocampo e lui lo saprà guidare a dovere. Cambi di gioco, passaggi corti, lanci filtranti: dal suo destro parte buona parte delle azioni offensive biancoscudate. Ed il cambio è solo legato alla situazione d’emergenza…
(Thomassen S.V.)
Mazzocco 5: Sarà il caldo, o forse il modulo camaleontico del Castiglione, ma sta di fatto che inizialmente fatica a prendere le misure ai pari ruolo aloisiani. Il vero problema, però, è che col passare dei minuti la musica non migliora di molto. L’impegno c’è, meno l’efficacia…
Dionisi 6.5: Il “Frecciarossa Biancoscudato” sconfina in territorio lombardo. Ed è devastante: sgroppate, cross e pure un rigore guadagnato. Tutto benissimo, dunque. Almeno fino ad un quarto d’ora dalla fine: due ammonizioni nel giro di pochissimi minuti, ed il voto inevitabilmente si abbassa. Perché lasciare la propria squadra in nove è deleterio…
Cunico 6.5: Dialoga continuamente con Zubin e cerca di dare aria al gioco imbeccando chi si inserisce sulle fasce, terzini o esterni offensivi che siano. Conclusioni a rete? Una. Il rigore. Portiere da una parte, palla dall’altra. Da manuale…
(Nichele 6): Gettato nella mischia per fare da tassello nella diga biancoscudata.
Ilari 5: Gli capitano su piedi e testa almeno cinque occasioni. Non riesce però a capitalizzarle, tra errori di precisioni, scelte non proprio azzeccate ma anche bravura altrui. Meno efficace del solito, senza dubbio…
(Ferretti 5): Difficile commentare l’intervento a piedi uniti. Mister Parlato lo difende, ma dall’alto il “rosso” non sembra scandaloso. Purtroppo.
Zubin 7: Non approfitta del “cioccolatino” servitogli da Salvadori ad inizio partita. Ma fa a sportellate ovunque e con chiunque. Ed è questa la sua forza: oltre ad essere il fulcro dell’attacco se serve rincula per dare fastidio ai costruttori di gioco del Castiglione. E non è poco…