Padova, tifosi di categoria superiore: media di 4.534 spettatori a partita all’Euganeo, meglio di otto squadre di serie B…

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Fonte: Gazzettino, Andrea Miola

Se il Padova è stato meritatamente promosso in Lega Pro, i suoi tifosi, numeri alla mano, potrebbero tranquillamente spiccare un doppio salto di categoria e tornare in serie B. Domenica, nell’ultima gara di campionato contro l’Altovicentino, all’Euganeo è stato raggiunto il top delle presenze stagionali con un’affluenza di 6.581 persone, dato che numerose squadre del torneo cadetto possono solo sognare. Questa affluenza, restando all’ombra del Santo, è stata superiore a 17 delle 21 partite giocate in casa nella passata stagione in serie B, elemento che la dice lunga sull’entusiasmo con cui è stato vissuto dalla piazza il nuovo corso. Si era infatti superata tale quota solo nella sfida con il Palermo (7.308), nel derby con il Cittadella (9.603) e contro Novara (7.573) ed Empoli (8.214). In queste ultime tre gare, però, il biglietto costava un euro. Il dato totale di affluenza all’Euganeo (ottenuto sommando abbonati e paganti di ogni singola gara) quest’anno registra quota 77.081 per un’incredibile media di 4.534 spettatori a partita, con un incremento dalla prima giornata (2.962 con l’Union Pro) all’ultima del 122 al cento.

Tornando al confronto con la passata stagione (media 5.690), il calo di presenze, nonostante il Padova disputasse un campionato dilettantistico e senza promozioni della stessa portata, è stato decisamente contenuto (-20%) e comunque adeguatamente recuperato dal numero di tifosi che hanno partecipato alle trasferte, in più occasioni oltre le mille unità, con punta massima a Valdagno dove sono arrivati quasi tremila padovani. Il paragone con altre piazze rende ancora più chiaro il quadro ed esalta ulteriormente il legame che si è venuto a creare tra la nuova portacolori cittadina e la piazza. Analizzando l’affluenza media in casa delle squadre di Lega Pro (dati calcio.com), il Padova occuperebbe il quarto posto in assoluto, restando nettamente in vetta al girone A davanti al Novara (4062), preceduto nel girone B da Pisa (5.334) e Ascoli (5.145) e nel girone C dall’irraggiungibile Salernitana (10.709). Restano su livelli inferiori le roccaforti del tifo del sud (tra le altre, Lecce, Cosenza, Benevento, Foggia, Reggina, Catanzaro).

Non c’è poi confronto con le altre portacolori venete: Venezia 1.122, Bassano 1.171, Real Vicenza 193 e il discorso è in parte analogo anche in serie B dove il Cittadella non va oltre quota 2.617, mentre il Vicenza si attesta su livelli più alti (7.728). E sempre restando sulla serie B di quest’anno, con una sfida casalinga a testa ancora da disputare, sono sette (inclusa quella granata) le compagini sotto ai biancoscudati per media presenze sul proprio campo: Crotone 4.328, Latina 3.728, Lanciano 3.051, Varese 3.000, Carpi 2.991, Pro Vercelli 2.955 e Virtus Entella 2.164. Non solo numeri, ma pure la qualità del tifo ha visto un netto cambio di passo rispetto al passato. All’Euganeo meno mugugni per un passaggio errato e pubblico nel complesso più partecipativo, sempre pronto a dare una mano nei (rari) momenti di difficoltà. Idem in trasferta dove ogni gara è diventata occasione per fare festa e stare insieme. E tra i primi ad apprezzare il nuovo spirito con cui il popolo biancoscudato segue la propria squadra, i tanti ex biancoscudati presenti domenica scorsa allo stadio, tra cui Totò Di Nardo, l’artefice nel 2009 della promozione in serie B.




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