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Dite la verità: quante volte, al termine di un campionato, avete consultato la classifica finale della Coppa Disciplina per vedere che posizione occupava la vostra squadra del cuore? Qualora vi venisse realmente chiesto siamo certi che la risposta “mai” raggiungerebbe percentuali bulgare. In questo caso, però, va considerata e studiata con estrema attenzione. Ora vi spieghiamo il perché.
La Lega Nazionale Dilettanti ha inserito nel comunicato ufficiale odierno la graduatoria della Coppa Disciplina. E per trovare il Padova bisogna scorrere a lungo: i Biancoscudati occupano difatti la posizione numero 118 (su 167 squadre) con un coefficiente di 44.60 punti, suddivisi in 24.80 punti alla voce “società” – valore legato alle sanzioni pecuniarie comminate per intemperanze dei propri tifosi o per negligenze quali ritardi nell’inizio delle partite rispetto all’orario previsto – e 19.80 punti alla voce “calciatori” e dunque riconducibili alle squalifiche comminate ai giocatori. Un dato che magari non sorprende ma che va tenuto in seria considerazione per quanto riguarda la poule scudetto. Il regolamento della competizione, infatti, prevede che “Nel caso in cui due o tutte e tre le squadre concludessero il proprio triangolare a parità di punteggio, per determinare la squadra vincente si terrà conto, nell’ordine, dello scontro diretto e della migliore posizione nella classifica della Coppa Disciplina del Campionato di Serie D. Per stabilire, invece, la migliore classificata fra le squadre in graduatoria al secondo posto nei singoli raggruppamenti dei triangolari, si terrà conto, nell’ordine: dei punti ottenuti negli incontri disputati; della migliore posizione nella classifica della Coppa Disciplina del Campionato di Serie D; dell’età media più giovane (calcolata sulle formazioni schierate nelle gare dei triangolari)“.
In poche parole, agli occhi della Lnd la Coppa Disciplina conta molto, tanto da essere usata quale termine di paragone per dipanare eventuali situazioni di parità. Urge dunque andare in cerca delle altre otto squadre partecipanti alla poule scudetto. E le notizie non sono proprio splendide, anche se potrebbe comunque andar peggio…
Partiamo subito da quella peggiore: in caso di arrivo a pari punti nel triangolare eliminatorio il Padova sarebbe in netto svantaggio, in quanto Cuneo e Castiglione occupano rispettivamente la 34esima e la 45esima piazza con 23.30 e 25.90 punti. Tutto dipenderebbe dunque dallo scontro diretto, che viene tenuto in considerazione per primo: il coefficiente entrerebbe dunque in gioco solo in caso di pareggio tra le due – o le tre – contendenti.
Va leggermente meglio, invece, nel caso in cui la posizione nella Coppa Disciplina venisse “chiamata in causa” per stabilire la migliore seconda: i Biancoscudati sono in svantaggio rispetto a Lupa Castelli Romani (78esimo posto, 32.80 punti), Maceratese (95esimo posto, 36.85 punti) e Siena (113esimo posto, 42.20 punti) ma godono di uno status migliore rispetto a Rimini (135esimo posto, 54.95 punti), Fidelis Andria (140esimo posto, 60.25 punti) ed Akragas (149esimo posto, 69.25 punti). Nell’ipotesi in cui il Padova arrivasse secondo nel proprio raggruppamento e con lo stesso quantitativo di punti delle ultime tre squadre nominate passerebbe il turno, mentre “pagherebbe dazio” contro chi lo precede nella classifica della Coppa Disciplina.
Che nessuno legge, ma che quest’anno serve…
