Fonte: Gazzettino, Lucio Piva
Società nuova, impianto vecchio. I Biancoscudati Padova, infatti, appena approdati in Lega Pro, vogliono infatti riprendersi il loro vecchio centro sportivo di via Euganea, ritenuto una base logistica irrinunciabile per programmare il decollo a nuovi traguardi della prima squadra e anche del settore giovanile. La richiesta è già stata formalizzata, sia pure in via informali, dai vertici del club di viale Nereo Rocco al sindaco Moreno Valdisolo, il quale è ben contento di riaprire le porte dell’impianto alla nuova società biancoscudata, dopo la diserzione della gara informale per affidare i campi ad un nuovo inquilino. La richiesta di riaprire i battenti sportivi a Bresseo ha come data iniziale il prossimo luglio, quando cominceranno i ritiri e riprenderà a pieno regine l’attività agonistica.
La riconsegna della chiavi dei campi e degli spogliatoi, tuttavia, non si annuncia come una mera formalità. «Mi fa piacere – ha spiegato Valdisolo – che il nuovo Calcio Padova si “riprenda” gli impianti. Ma la struttura, nello stato in cui ora si trova non può essere riconsegnata. Prima vanno accertate e concluse tutte le pendenze che l’amministrazione comunale di Teolo vanta nei confronti della vecchia proprietà biancoscudata». Non è infatti un caso che i precedenti inquilini, all’incombere della crisi che ne ha determinato l’estinzione dalla categoria dei professionisti, non avrebbero effettuato alcune attività di manutenzione straordinaria. E che, di conseguenza, la stessa agibilità degli impianti tornati nelle mani del comune di Teolo sia compromessa. Il sindaco ha voluto affidare la questione dei campi ad un perito.
«Al quale ho chiesto – ha precisato Valdisolo – di accertare tutti i danni pretesi dal comune di Teolo che, in caso di fallimento della vecchia società, si aggiungeranno, purtroppo senza titolo di prelazione, fra le altre pretese creditizie». Con i Biancoscudati Padova, invece, Valdisolo non vuole ripetere gli errori compiuti a suo avviso dai precedenti amministratori. Ai quali rimprovera la sottoscrizione di una convenzione per un periodo lunghissimo. E con poche garanzie per l’amministrazione. Che i campi ora riprendano vita non può che far piacere a tutti. Lo stato in cui sono ridotti, nonostante le manutenzioni minime del Comune, fa però malinconia. Magazzino e spogliatoi, sono infatti trasformati in punto di smistamento dei nuovi cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti da distribuire ai residenti. Quasi un emblema della fine che può fare l’impianto, in assenza di una società sportiva in grado di farli rinascere.