Padova, Bergamin: “Le nuove regole della Lega Pro? Cercheremo di fare il massimo per ottenere la contribuzione più alta. E il budget…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

Ventiquattro giocatori professionisti in rosa, otto dei quali dovranno essere under 21 per ottenere il massimo dei contributi previsti. È una delle novità annunciate lunedì a Firenze in occasione della riunione della Lega Pro, alla quale ha partecipato anche il Padova rappresentato dal presidente Giuseppe Bergamin e dal diesse Fabrizio De Poli. Riguardo l’allestimento degli organici, le società potranno anche decidere di non inserire giovani, perdendo però i contributi: basta invece tesserarne almeno cinque per rientrare nei requisiti richiesti, ovviamente nella misura minore. Rispetto all’ultimo campionato quindi non conterà più il principio del calcolo dell’età media nell’undici titolare, ma solo tesserare i giovani (richiesta dell’Assocalciatori). Sulla questione, la posizione del Padova è chiara. ««Cercheremo di fare il massimo per ottenere la contribuzione più alta – sottolinea Bergamin – E penso che lo faranno tutte le società alla luce delle difficoltà che hanno manifestato nel gestire le rispettive situazioni sulla base degli attuali introiti, tanto che si stanno cercando ulteriori strade per ottenere ancora di più».

Altra novità riguarda l’iscrizione al campionato: la fideiussione sarà ridotta dagli attuali seicentomila a quattrocentomila euro, con la possibilità di usufruire di un’ulteriore riduzione di centomila euro se il tetto degli ingaggi ai giocatori non supererà un milione di euro complessivi, oppure di cinquantamila euro se il monte ingaggi sarà compreso tra uno e due milioni. «Daremo un budget al direttore sportivo per allestire la squadra – sottolinea Bergamin – ma in questo momento non è possibile dire se staremo sotto o sopra al milione di euro. La riduzione della fideiussione è un beneficio fino a un certo punto, visto che il nostro costo lavoro più o meno raddoppierà». Per il semplice motivo che con il passaggio ai professionisti la società biancoscudata dovrà versare anche i contributi dei giocatori sotto contratto. È stato poi deciso, anche se manca ancora l’ufficialità, che il campionato 2015-2016 dovrebbe partire nell’ultimo fine settimana di agosto, mentre sulla composizione dei gironi non sono emerse novità: l’attuale divisione orizzontale (Nord, Centro, Sud) sembra essere quella più congeniale alla maggioranza dei club sia per un discorso di costi delle trasferte e sia agevolare i tifosi.

Sarà invece riproposta l’iniziativa del canale telematico Sportube (24 milioni di contatti), anche se l’eccessiva frammentazione delle partite andata in scena quest’anno dovrebbe essere rivista a favore di uno «spezzatino» più moderato. Il tutto è stato discusso all’interno di una Lega Pro nella quale si respira un clima di fibrillazione alla luce di un bilancio non ancora approvato, con il presidente Mario Macalli squalificato per sei mesi e con il direttore generale Francesco Ghirelli prima licenziato e poi reintegrato dal tribunale del lavoro di Firenze. Tanto che la riunione di lunedì è stata autoconvocata dai cosiddetti club «dissidenti» (una trentina) per cercare una soluzione a una situazione sempre più difficile. «Non ho capito bene chi siano i dissidenti – afferma Bergamin – ma il Padova ha solo ascoltato, anche perché non abbiamo ancora titolo per prendere una posizione. È stato importante partecipare per capire come ragionano gli altri presidenti: li ho visti appassionati e vogliosi di portare avanti il meglio per le loro società, manifestando però preoccupazione per la situazione. Si aspettano un aiuto dalla Lega Pro».




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