Il Giornale di Vicenza in edicola oggi informa che “sul banco degli imputati, dopo la chiusura delle indagini preliminari firmata dal pubblico ministero Alessandro Severi prima di lasciare Vicenza per Venezia, e dopo la conseguente citazione a giudizio, dovranno sedersi i vertici del Vicenza Calcio. E quindi Dario e Sergio Cassingena, Cristallini e Cunico. L´accusa? Evasione fiscale in concorso”. Nell’articolo odierno che esamina nel dettaglio la vicenda si legge che “la data della prima udienza non è ancora stata fissata, ma dovrebbe celebrarsi fra qualche mese. I quattro dovranno difendersi in qualità di amministratori delegati di Vicenza calcio spa, un ruolo che li accomunava all´epoca del presunto reato, cioè la fine di dicembre 2012. Oggi, Dario Cassingena, 34 anni, di Torri di Quartesolo, è ancora amministratore delegato, oltre che consigliere; il padre Sergio, 63, di Vicenza, è presidente di Finalfa, la società che controlla il 95 per cento delle quote del Vicenza; Tiziano Cunico, 53, di Caldogno, è presidente, mentre Paolo Cristallini, 43, della città, è direttore sportivo, oltre che consigliere. Gli imputati sono assistiti dagli avv. Claudio Solinas e Antonio Marchesini.” La procura, sempre secondo il Giornale di Vicenza, “contesta ai vertici della società di via Schio il fatto di non aver versato, entro i termini previsti dalla legge, e cioè la fine di dicembre del 2012, l´iva per l´anno d´imposta precedente. Nello specifico, il Vicenza non avrebbe pagato al Fisco 2 milioni e 294 mila euro, come da calcoli dell´Agenzia delle entrate, sulla scorta della dichiarazione annuale dei redditi del club sportivo. Quando i funzionari del Fisco si accorsero, nel corso delle verifiche, che la società non aveva pagato il dovuto, erano scattati gli accertamenti. Emerse che legale rappresentante all´epoca era Massimo Masolo, ma per gli inquirenti responsabili erano i quattro, che furono denunciati alla procura. La quale avviò delle indagini e dispose degli interrogatori per fare piena chiarezza”.