“Quand’ero piccolo dovevo andare a giocare nelle giovanili del Torino, ma mia madre si oppose. Poi l’anno dopo finii al Padova e questo è l’inizio della storia”. Tutti penserebbero di conoscere a memoria vita, morte e miracoli di uno dei personaggi che hanno scritto pagine indelebili di storia del calcio degli ultimi anni. Eppure Alessandro Del Piero ha saputo far saltare letteralmente dalle sedie gli studenti della Bocconi, oggi pubblico privilegiato del ciclo di conferenze dell’Univerday.
COSA VOLEVO FARE? ELETTRICISTA, CUOCO O CAMIONISTA — Agli applausi per la scelta della mamma, fanno seguito altre rivelazioni sull’Ale bambino: “Alle elementari dovevo fare un tema sul mio futuro. Già allora ero sicuro di voler fare il calciatore, ma pensai: ‘Che lavoro è? Mica posso scriverlo’. E così scrissi ‘elettricista’ come mio papà, ‘cuoco’ perchè mi piace mangiare e ‘camionista’. Nel paesino in cui ero cresciuto, per me, il camion rappresentava il viaggio. E io volevo viaggiare”. Una passione che, unita a quella del calcio, l’ha accompagnato per tutta la sua carriera: “Dopo l’Italia ho trascorso due anni fantastici in Australia, poi l’India e gli Usa. Ma in realtà ho viaggiato molto più di quello che sembra e ho potuto incontrare e conoscere personaggi straordinari”. (Gazzetta.it)