Padova-AltoVicentino, Parlato: “Venite in massa allo stadio e aiutateci a batterli! E arrivare a 87 punti sarebbe…”

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Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia

Di colpo, dopo due settimane tranquille, riecco spuntare il Parlato-lottatore. Dopo la vittoria del campionato a Legnago si era giustamente lasciato andare ad un po’ di distensione, ma adesso è pronto a rimettere il coltello tra i denti. Innanzitutto perché la poule scudetto, che metterà in palio il tricolore dilettanti, nelle prossime tre settimane terrà comunque tutti sul pezzo. Ma soprattutto nell’immediato, perché alle porte c’è la sfida con l’Altovicentino, ben più di una semplice partita di fine stagione. La società chiama a raccolta i tifosi con i prezzi popolari, mentre il tecnico si appella a tutto il popolo biancoscudato: «Venite in massa allo stadio e aiutateci a battere l’Altovicentino». Mister, il campionato è ormai ai titoli di coda. Lei come si sente? «Molto soddisfatto e appagato, innanzitutto: l’obiettivo che mi ero posto è arrivato, e questo mi ha quasi liberato di un peso. L’ultima esperienza a Pordenone mi aveva insegnato che non bisogna mollare mai, e se quest’anno siamo riusciti a festeggiare in anticipo è stato perché non l’abbiamo fatto nemmeno quando avevamo diversi punti di vantaggio».

Si chiude con Padova-Altovicentino. Ricorda cosa pensò l’estate scorsa, quando seppe che il calendario vi aveva riservato tale finale? «Dissi, fra me e me: chissà come ci arriveremo, al 10 maggio… Mi chiedevo se davvero saremmo stati in grado di provare ad insidiarli. L’anno scorso, fidatevi, vincere all’ultima giornata è stato massacrante, snervante, un cumulo di tensione. Adesso, invece, ci arriviamo con il risultato già in tasca, e sono contento che nessuno possa più toccarcelo». Non teme che Zanin possa farle uno sgambetto proprio all’ultima giornata? «Se qualcuno pensa che, vincendo all’Euganeo, farà un dispetto al sottoscritto, e che una sconfitta possa lasciare loro la possibilità di prenderci in giro, si sbaglia di grosso. Il campionato non si vince in una partita sola, ce ne vogliono 34: finora noi li abbiamo sempre rispettati, e lo faremo anche domenica, pur con la voglia di prenderci ciò che, immeritatamente, abbiamo perso all’andata».

Sia sincero, quanto tiene al record di punti che una vittoria le consegnerebbe? «Arrivare a 87 sarebbe qualcosa di clamoroso: non si tratterebbe della classica ciliegina, ma di una vera e propria torta nuziale di dieci piani con pure la stella in cima. Stiamo facendo record su record, e il nome di tutti questi ragazzi rimarrà sempre scritto in calce sotto ad ogni impresa di questa stagione. Ma se in un’annata come questa abbiamo giocato 32 partite alla grande (lascia volutamente fuori dal conteggio quella di Mogliano, ndr), se domenica non ce la faremo non sarò io a fasciarmi la testa. Non è per mettere le mani avanti, ma per dire che non lascerò loro la soddisfazione di vedermi affranto, se non dovessimo vincere». Dal campo. Amirante non si è allenato con i compagni ieri pomeriggio, ma dovrebbe comunque essere disponibile in vista del big match, mentre si è fermato Cicioni, per un leggero mal di schiena. Nella mattina odierna, intanto, una delegazione di società e staff tecnico salirà in Cadore per cominciare a visionare le località che potrebbero ospitare il ritiro pre-campionato quest’estate: Pieve e Calalzo sono al momento le due maggiormente accreditate.




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