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Padova-AltoVicentino, Cunico: “Il Biancoscudo mi è entrato nel cuore! Il rinnovo del contratto? Le sensazioni sono positive…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

«Il biancoscudo mi è entrato nel cuore». Marco Cunico si sente ormai parte integrante del Padova, conquistato da una piazza che ha saputo trasmettere alla squadra tutto il suo calore accompagnandola fino alla conquista della Lega Pro. «Ho conosciuto un ambiente che ha saputo vivere le difficoltà iniziali con grande dignità ed entusiasmo, e sicuramente ne sono rimasto coinvolto. Siamo tutti contenti di aver riportato il Padova nella categoria minima che gli compete: sotto sotto, all’inizio era una bella responsabilità, ce la siamo presa vivendola nel modo giusto». Si aspettava un’annata così esaltante? «Siamo partiti con delle incognite importanti, non mi aspettavo che andasse tutto liscio in questo modo. Sembra quasi che abbiamo vinto il campionato in carrozza, ma siamo stati bravi noi a rendere il compito facile ed è stato possibile grazie al fatto che alla base c’è stato un lavoro quotidiano importante». Anche a livello personale le cose sono andate a meraviglia: con il sigillo realizzato all’Union Ripa La Fenadora è salito a quota tredici, nessuno ha fatto meglio in squadra. «Ho sempre dato il massimo e fa piacere ricevere tanti attestati di stima. I gol? Sono molti, anche questa è una bella soddisfazione».

«Non era il mio obiettivo diventare capo cannoniere della squadra, è stato mascherato dalla stagione che hanno avuto i nostri attaccanti: Ferretti ha segnato molto pur giocando poco per qualche problema fisico, mentre Amirante e Zubin sono arrivati a metà campionato». Oltre a essere il capitano, è diventato una bandiera della squadra. Ha già avuto un primo incontro con la società per parlare del futuro? «Non ho parlato ancora con nessuno, di sicuro lo farò nel bene o nel male. Non so la tempistica, ma da quello che ho capito la società cercherà di fare passare questa coda di campionato senza far trapelare più di tanto». Immaginiamo che ci tenga a essere confermato. «È fuori discussione, a tutti piacerebbe restare dopo una stagione del genere per portare avanti questo progetto». Oltre alle sue qualità e alla sua esperienza, è anche un uomo spogliatoio. Un motivo in più perché le venga rinnovato il contratto. «Se andiamo a sensazioni, sono positive. Sono soddisfatto di ciò che ho fatto». Parlato e De Poli hanno firmato per due anni. Si aspetta eventualmente anche lei un accordo simile? «Di sicuro non litigo per chiedere un triennale, mi va bene guardare un anno alla volta. Alla mia età (37 anni)non mi posso aspettare un accordo pluriennale, ma la durata del contratto non è un problema».

Ha già giocato in Lega Pro per diverse stagioni, cosa cambierà per la squadra rispetto a quest’anno? «Dal punto di vista atletico e della qualità tecnica è un campionato di un gradino superiore, dato che non c’è molta differenza con la serie B». Dicevamo che Parlato e De Poli hanno firmato un biennale. «Una scelta all’insegna della continuità e un premio per due persone che sono state fondamentali in questa stagione trionfale. Quando si sale di categoria e vengono confermate due figure chiave, questo ti permette di ripartire con un piede avanti rispetto agli altri». Domenica vi attende l’ultima sfida di campionato con l’Altovicentino che è stata la vostra vera rivale. «A inizio anno mi auguravo di entrare in campo per questa partita tenendo in braccio i miei bambini perché voleva dire che avevamo vinto il campionato, e sarà proprio così. Festeggeremo ancora un po’, anche se in campo cercheremo di vincere a tutti i costi». Tanto più che vi attende la poule scudetto, altro obiettivo dichiarato della proprietà biancoscudata. «La società ci tiene a vincerla, ci prepareremo nel modo migliore».




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