MILANO – Di questi tempi fare gol ad Albano Bizzarri è diventata un’impresa quasi equivalente allo segnare a Gianluigi Buffon e alla Juventus. E così pure a San Siro la porta del Chievo rimane un muro invalicabile: 0-0 e tanti fischi per l’Inter di Roberto Mancini, che proprio non riesce a decollare, facendo fare un figurone a Rolando Maran alla Scala del Calcio. E dire che l’Inter aveva cominciato bene, sfiorando subito il vantaggio con Guarin al 6’ innescato da Palacio. I nerazzurri si ripetono al 19’, quando Vidic stacca di testa e colpisce in pieno il palo. La maledizione nerazzurra continua al 34’, quando Palacio non colpisce il pallone in modo perfetto e Bizzarri si oppone senza problemi.
Nella ripresa Mancini sgancia Podolski e toglie Brozovic, passando al 4-2-3-1. E subito arriva un’altra chance clamorosa per l’Inter, con un cross di Palacio che al 6’ per poco non provoca l’autorete di Schelotto. E al 14’ lo stesso Palacio supera mezza difesa gialloblù, con l’intervento in extremis di Cesar a chiudere lo specchio all’argentino. Mancini inserisce pure Shaqiri, ma la squadra si sbilancia troppo e le occasioni migliori sono per il Chievo: Izco al 18’ viene fermato da Handanovic, Meggiorini al 25’ indirizza bene in diagonale ma c’è ancora Handanovic sulla sua strada e pure Paloschi sbatte poco dopo sul portiere nerazzurro. L’Inter prova a reagire, ma ottiene soltanto un diagonale di Shaqiri a lato al 31’, poi è ancora Chievo: Biraghi al 39’ indovina un diagonale di rara potenza e colpisce in pieno la traversa, poi in pieno recupero Vidic e Handanovic smorzano Paloschi lanciato a rete a un passo dal clamoroso 1-0.
VERONA – Perde con l’Udinese, il Verona, sconfitto per 1-0 al Bentegodi, punito da un guizzo di Di Natale e da delle decisioni arbitrali che non convincono. Hellas che finisce la partita in nove contro undici per le espulsioni di Sala e Marquez: considerato che Greco, ammonito, era in diffida, al danno si aggiunge la beffa. Tre giocatori out per squalifica, domenica nel derby dell’ora di pranzo con il Chievo. Andrea Mandorlini, in avvio, ritrova Jankovic e scioglie il dubbio sul modulo: avanti con il 4-3-3, con Luca Toni e Nico Lopez a completare il tridente. Sala scende sulla linea difensiva, con Marquez e Moras centrali e Pisano a sinistra. In mediana, Greco supporta Tachtsidis e Obbadi, chiamati a costruire. Nell’Udinese, Stramaccioni lascia in panchina Totò Di Natale e propone in attacco Perica, con Théréau ad appoggiarlo. E proprio Théréau segna dopo 5’, con un preciso colpo di testa su traversone di Allan, ma stacca in fuorigioco, e la sua rete viene annullata.
Il Verona risponde al 14’ con un tracciante dal limite di Tachtsidis che centra la traversa. Partita dal ritmo non elevato, che però non manca di dare spazio alle emozioni, con l’Udinese che ci riprova con Kone, anticipato all’ultimo dalla difesa gialloblù, pronta nella chiusura in calcio d’angolo con l’intervento di Pisano. A dare spettacolo, dall’altro lato del campo, è Jankovic, che sterza davanti alla difesa dell’Udinese e tenta il calcio a girare sul palo più lontano: una meraviglia che non si concretizza per questione di poco, con la palla che scivola sopra la traversa. Tenta la botta anche Nico Lopez, ma la mira è imprecisa. Verona che fatica a innescare la potenza di Toni, così le soluzioni pericolose nascono sempre dalla distanza. Accelera, l’Hellas, in modo estemporaneo, agli sgoccioli del primo tempo: succulenta combinazione Greco-Obbadi-Lopez, tiro che finisce sull’esterno della rete. Dopo l’intervallo, l’Udinese ha l’occasione per sbloccare: fuga solitaria di Théréau, che arriva di fronte a Benussi e calcia, conclusione ribattuta dal portiere del Verona. Risposta Hellas con una girata di Toni che finisce sul fondo e con Lopez che spara dal limite: pronto a bloccare Karnezis. L’equilibrio della gara si incrina al 15’, con l’espulsione di Sala, che appare più che frettolosa, per un fallo poco oltre la metà campo su Théréau. Hellas in inferiorità numerica, e subito dopo passa l’Udinese, con Di Natale che, appena entrato, riesce a stendere Benussi. Mandorlini toglie Lopez e inserisce Agostini, la reazione del Verona passa per un tentativo di Toni, senza fortuna, ed è invece l’Udinese a rendersi insidiosa con Théréau che colpisce la faccia esterna de palo. Di nuovo Théréau viene chiuso all’ultimo da Benussi, l’Hellas è in difficoltà. Tocca a Javier Saviola, che prende il posto di Obbadi: un suo tocco libera Jankovic, ma Karnezis capisce tutto e ferma l’azione in uscita. E ancora il portiere dell’Udinese è determinante su una punizione ben calciata da Marquez. Finale acceso, con una mischia in area friulana sventata in extremis, l’Hellas che spinge e non molla, finché proprio Marquez non si vede sventolare il “rosso” davanti dall’arbitro Cervellera: entrata in gioco pericoloso, vero, ma decisione di nuovo eccessiva. Basta così.
Fonte: Corriereveneto.it