Giovanni Fenati: “Oggi è stata davvero una bella giornata! Se sento la fiducia riesco a rendere al meglio, e credo che il gol di oggi sia il giusto premio per il lavoro di questi mesi. Mi sentivo il gol, ne avevo parlato con Salvadori che è con me in foresteria! La dedica? Alla mia famiglia e alla mia ragazza, oggi non c’era ma è come se fosse sempre con me…”.
Emil Zubin: “Ho voluto condividere la gioia del gol con tutti, soprattutto con chi sta fuori perché non è mai facile guardare dalla panchina. Ritoccare i record verso l’alto? Intanto pensiamo all’Union Ripa, poi a fine stagione tireremo le somme. Voglio arrivare anch’io in doppia cifra? Non mi interessa particolarmente, conta più l’obiettivo generale. È il quinto campionato vinto, e non voglio fermarmi…”
Gustavo Ferretti: “Sono contentissimo, perché per una punta giocare e fare gol è sempre importante! Non potevamo permetterci di fare figuracce dopo la vittoria del campionato, ed oggi abbiamo dato un gran segnale. Sono arrivato in doppia cifra? Spero possano arrivarci presto anche Petrilli ed Ilari… Marco si è arrabbiato in campo per il rigore, voleva tirarlo ma io sono il rigorista designato e non giocavo da tanto quindi volevo tirarlo. Gli chiedo scusa, gli farò l’assist per il decimo gol! La dedica? Ai miei genitori, che erano in tribuna, e a chi ha sempre creduto in me come i tifosi. Sentire i loro cori nei miei confronti quasi mi imbarazza… Peccato per la traversa sul tiro al volo, sarebbe stato un gran gol!”
Carmine Parlato: “Superare me stesso? Raggiunto il nostro obbiettivo primario è ovvio che adesso ci sono nuovi stimoli. Serve buon senso, siamo riusciti a completare la festa, è una cosa che mi da motivazioni e le trasmetto ai ragazzi. Il rinnovo del contratto? Io credo che ne abbiamo discusso abbastanza di questa situazione, ci siamo tutti espressi a pieno titolo, riconfermo quello che ho detto in precedenza, c’è la volontà da entrambe le parti ma abbiamo ancora pensare a un campionato e a una pule scudetto. Ferretti? E’ stato ed è quell’attaccante che tutte le squadre vorrebbero avere. Ha dimostrato rabbia e professionalità, doveva segnare e ce l’ha fatta. Il rigore? Io non li guardo, non so cosa si successa con Ilari, ma il rigorista è Ferretti. La maglia blu? E’ stato sfatato anche questo tabù e va bene. Abbiamo tanti giocatori in doppia cifra, è merito dei miei ragazzi. Oggi abbiamo visto dei gol stupendi, quando la testa è libera ci si esprime meglio. Le scaramanzie e le abitudini? C’è cuore, professionalità e il grande lavoro,ma aiuta anche la testa. La giacca pesante? Se si vince la porto sempre”.
Adriano Zancopè: “Ringrazio anche io tutti, sopratutto la società e il direttore sportivo e Carmine Parlato che ha permesso di lavorare bene. Ho subito sentito grande fiducia e questo mi ha dato modo di esprimermi nel lavoro. Inizialmente ero preoccupato, questo ruolo è sempre stato eccessivamente criticato e avevamo bisogno di tranquillità. Nelle difficoltà siamo cresciuti tutti assieme, da padovano ho vissuto dell esperienze molto forti e questa è stata bellissima”.
Rino Lavezzini: “Quando c’è stato un momento di difficoltà era calcolato, perché abbiamo deciso di preparare la squadra in una determinata maniera. Il lavoro che abbiamo sviluppato ha dato i suoi frutti quando volevamo. Devo ringraziare tutti, perché i ragazzi ogni giorno hanno messo un mattoncino che è figlio di tutti quanti. Lavorare in questa piazza non è facile, una gioia immensa”.
Alan Marin: “Questo successo è dovuto alla squadra, all’ambiente, c’è stato un momento difficile, la società ci ha permesso di lavorare tranquilli. E’ una vittoria di tutto lo staff, è una soddisfazione che non è facile trasmettere. Questa è la più grande soddisfazione lavorativa della mia vita. Speriamo che adesso questa nostra avventura continui. Adesso abbiamo un traguardo importante”.
Carmine Parlato: “Ho portato in questa stanza anche tutto il mio staff per ringraziarli di cuore. Sono professionisti seri, meticolosi, è un gruppo bello. Alan (Marin, ndr) fatto un ottimo lavoro, lo ringrazio. Adriano (Zancopè, ndr) ci conoscevamo da giovane, ci è stato di grande aiuto sui portiere e su tante questioni di staff. Grazie a Rino (Lavezzini, ndr), ci ha aiutato sulla tattica, sulla tecnica. Se abbiamo raggiunto questi risultati, grande merito va anche a loro”.
(In aggiornamento)
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