Live 24! Padova-Kras Repen, la vigilia: rifinitura mattutina all’Appiani, turnover in vista?

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Continua l’emergenza under in casa alabardata in vista della partita di domani contro il Mori Santo Stefano (inizio ore 15, arbitra Ceccon di Lovere). Nessuno infatti dei quattro infortunati ha recuperato e ormai la speranza di recuperare qualcuno è ridotta al lumicino se non nulla. Oltre a Celli, fermo per il riacutizzarsi del problema muscolare al retto femorale della gamba sinistra, sono infatti rimasti fermi anche Ventura per problemi a una caviglia, e Nuzzi per problemi alla schiena. Loperfido invece ha provato ad allenarsi ma ha dovuto presto mollare per un ginocchio malconcio. Insomma la situazione resta complicata, considerata anche l’assenza di Spadari, che sarà squalificato. Al momento, la soluzione più probabile sembra quella dell’inserimento di Giordano in avanti accanto a Manzo e Rocco, con esclusione di Milicevic. Quasi scontati a questo punto centrocampo e difesa: in mezzo al campo agirà il trio Proia, Arvia e Bedin, dietro la coppia Picopo-Fiore con terzini Giannetti e Crosato.

Ore 20.40 – (Il Piccolo) Nessuna contestazione, solo tanti cori di incitamento e di sostegno, nella speranza che la vicinanza alla squadra sia determinante nella difficile corsa alla salvezza: è trascorso così il pomeriggio di ieri sul campo di Prosecco, con Piscopo e compagni a correre, sudare, lavorare e preparare la delicata sfida contro il Mori Santo Stefano, e una ventina di tifosi della Curva Furlan a cantare e tifare, sostenendo la Triestina proprio come fosse una partita ufficiale. E come del resto avevano promesso già il giorno prima. Sulle reti di recinzione del campo di Prosecco è stato appeso anche uno striscione: «Questa strada sempre in salita… combattere fino all’ultima partita», un evidente monito a non mollare anche se la rincorsa alla salvezza è in effetti piena di ostacoli. Una dimostrazione comunque importante di affetto e di vicinanza alla squadra da parte degli ultras, che hanno messo da parte per un giorno le contestazioni societarie (del resto ieri la dirigenza era assente), ponendo al centro dell’attenzione solo il campo e la complicata rincorsa prima ai play-out e poi alla permanenza in serie D. I giocatori, da parte loro, hanno anche risposto con qualche applauso agli incitamenti, ma altri contatti o chiacchierate particolari comunque non ce ne sono state. Pare infatti che il lungo colloquio fra i giocatori e i tifosi della curva Furlan avvenuto alla fine del deludente pareggio contro il Dro, non era stato preso bene dalla società, che quindi aveva ammonito gli alabardati dall’instaurare questo tipo di confronti verbali. Con la sortita di ieri sul campo di Prosecco, il gruppo della Curva Furlan ha voluto anche ribadire, come esposto nel comunicato di giovedì, che i tifosi non hanno mai smesso di sostenere chi scende in campo e continueranno a spingere la squadra verso l’obiettivo della salvezza. Allo stesso tempo, ha ribadito che continuerà la contestazione alla società e la critica all’operato del Comune.

Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La quota salvezza si è alzata in serie D. Per questo Tamai e Fontanafredda, con 37 punti, non sono ancora al sicuro. Così il derby di domani, che le metterà di fronte direttamente, dovrà essere partita vera e non accomodabile. VENGHINO, SIGNORI VENGHINO – «Ci sarà da divertirsi», è sicuro Maurizio De Pieri, presentando la sfida in cui dovrà fare senza il solo Alcantara, squalificato. «Sia noi che loro ce la giocheremo a viso aperto – annuncia -, tendendo poi un orecchio a cosa sarà successo negli altri campi. Abbiamo visto già domenica scorsa come possano arrivare risultati a sorpresa». ANCHE CONTENTI – «Più determinante di questa partita non so cosa ci sia, la classifica parla chiaro e dice che a Fontanafredda ci giocheremo una gara importante». È il lancio promozionale di Stefano De Agostini, che farà senza Davide Furlan infortunato e Faloppa stoppato dal giudice sportivo. «All’inizio del girone di ritorno – ammette, guardando indietro il tecnico di Tamai – non mi sarei aspettato di arrivare a questo punto in queste condizioni. Certo, dopo le quattro partite perse, ci pensavo. Sono anche contento di essere in questa situazione e con il calendario che seguirà». QUOTA PLAY SU – La quota salvezza si potrebbe assestare non sotto i 41 punti. Più alta del campionato scorso. Nel 2013-14 il club meglio messo, che finì coinvolto negli spareggi salvezza di fine stagione, fu il Giorgione a 36. L’Ufm e il Mezzocorona ne raccolsero 33 e il Dro 31. Retrocedettero Sanvitese (30) e Fersina (17). Si salvò direttamente il Vittorio Falmec con 38. Tamai con 39 era un gradino sotto la Triestina (42). Adesso il Giorgione ha 34 punti e si trova nel medesimo piazzamento del campionato scorso. Un passo dietro gli sta il Dro, quindi Kras (29) e Triestina (28). Spacciate Mori Santo Stefano (16) e Mezzocorona (12). Tre giornate piene d’incognite.

Ore 19.50 – (Messaggero Veneto) Domani non ci sarà, perché squalificato. Eppure il suo nome gira ed è nel taccuino di un club importante di serie A. Stiamo parlando di Alex Alcantara. Il giovane (classe ’96) attaccante del Fontanafredda, assente illustre del derby col Tamai, secondo indiscrezioni è nel mirino del Sassuolo: da tempo, ormai, alle partite al Tognon dei rossoneri si aggira un osservatore della società emiliana. D’altronde, pur non essendo nel target primario per le squadre Primavera (si cercano i giocatori nati nel ’97 e nel ’98), Alcantara rappresenta comunque un prospetto interessante e da seguire: ha realizzato sinora 6 gol ed è tra i migliori fuoriquota del girone. Ha prospettiva e può migliorare ancora, certo è che può valere un investimento. Per ora sono solo voci, proposte al club non sono mai arrivate. Nel mirino di alcuni club sembra esserci anche Vicario, portiere classe ’96, anche lui tra i giovani più promettenti della categoria, per non parlare del difensore del ’95 Frison: è il Fontanafredda dei giovani, oltre che dei giocatori-certezza come Ortolan, Florean e Malerba. E’ una squadra che cerca però di fare risultato nel derby col Tamai. Una sfida fondamentale per entrambe, appaiate aquota 37, appena tre punti sopra il Giorgione, che oggi – a tre giornate dalla fine della stagione regolare – rappresenta il confine dei play-out: in caso di vittoria arriverebbe la quasi certa salvezza diretta. Una permanenza in categoria che comunque si può conquistare anche all’ultima giornata, dovendo entrambe affrontare le già retrocesse trentine Mori Santo Stefano (i rossoneri) e Mezzocorona (le “furie rosse”). Ci si accontenterà di un pari, per non farsi male? Chissà: De Agostini e i mobilieri arrivano un po’ incerottati (out anche Faloppa oltre a Davide Furlan) ma ciononostante devono migliorare il rendimento in trasferta. Lontano dalle mura amiche la squadra non vince dallo scorso ottobre. Per fare risultato al Tognon serve una vera prova di forza.

Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Era partita di slancio, la Sacilese di Carlo Marchetto: un pari e 4 vittorie nelle 5 gare successive alle dimissioni di Mauro Zironelli. Una “seriona” che aveva permesso ai biancorossi di scavalcare lo stesso Belluno e portarsi al terzo posto. Poi qualcosa si è inceppato e 3 sconfitte consecutive hanno portato al controsorpasso dei ragazzi di Roberto Vecchiato. Rimangono tre gare ai liventini (quarti con 53 punti) per riguadagnare il podio. Domani (arbitro Luciani di Roma) saranno di scena a Chioggia (49) senza gli squalificati Favret e Peressini. Domenica 3 maggio ospiteranno il Legnago (42) e chiuderanno la stagione regolare a Dro (33). Il Belluno (52) invece domani avrà in casa il derby con l’Union Ripa (41), andrà poi a Mogliano (49) e terminerà ricevendo il Montebelluna (45). Attenzione però all’Arzichiampo, (52) corsaro lo scorso turno al XXV Aprile, che negli ultimi 270’ si misurerà in casa con Montebelluna e Union Pro e in mezzo avrà la trasferta a Tamai (37).

Ore 19.00 – Torneo Internazionale giovanile di Abano Terme: il Padova batte 1-0 il Vicenza grazie ad una rete di Tiepolato. I Biancoscudati disputeranno domani mattina alle ore 9.30 la finale per il nono posto coi giapponesi del Kashima Antlers.

Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Il derby non si accende. Indubbiamente lo farà domani, in campo e sugli spalti, ma come si era intuito e come anche il Belluno aveva capito, a quanto pare il sesto derby in due anni tra Belluno e Union Ripa è il meno sentito dal pubblico gialloblù e neroverde. Lo dicono i numeri della prevendita: una trentina di biglietti venduti fino a ieri pomeriggio. L’anno scorso, quando al fischio d’inizio mancavano un paio di giorni, si parlava di un qualcosa come 600 tagliandi staccati prima ancora che lo stadio aprisse cancelli, biglietteria e spogliatoi. Indubbiamente la concomitanza di tutte le altre partite in calendario, per esempio quelle di San Giorgio (a Sedico), Ztll (a Mel), Plavis (a Santa Giustina), Cavarzano (vicino al polisportivo) e Alpago (a Puos) che si giocheranno buona parte della loro stagione, non aiutano a concentrare l’attenzione degli appassionati sul derby di serie D, ma altrettanto sicuramente i numeri non resteranno questi e domani alle 15 lo stadio comunale si riempirà più del solito. LA SITUAZIONE – In attesa di conoscere quanti tifosi osserveranno sugli spalti, i gruppi di Roberto Vecchiato e Max Parteli hanno ultimato ieri pomeriggio la classica settimana di lavoro. In casa Ripa rimane l’indisposizione di Sebastiano Solagna in seguito al colpo subito contro l’Arzignano che dunque non gli permetterà di giocare il derby dell’ex. Stesso copione per il Belluno che riabbracciati Posocco e Canova, di ritorno dagli impegni con le rappresentative, avrà come unico assente Ruben D’Incà, fermo ormai da mesi. Hanno invece regolarmente lavorato con il gruppo Pellicanò e Masoch, dunque al 100 per cento disponibili. BIGLIETTI – Per chi si volesse aggiungere ai 30 irriducibili che hanno già acquistato un tagliando, questi i luoghi in cui è possibile farlo prima dell’apertura della biglietteria del polisportivo domani pomeriggio: Segreteria Ital-Lenti Belluno, Segreteria Union Ripa la Fenadora, Bar Al Duomo (Belluno) e Tabaccheria Brandalise (Via Vittorio Veneto 45, Belluno). ARBITRO – Il direttore dell’incontro sarà il signor Niccolò Zizza di Finale Emilia: si inizierà alle 15, un’ora e mezza prima dei campionati interregionali, il cui calcio d’avvio sarà fischiato da domani alle 16.30.

Ore 18.30 – (Corriere delle Alpi) Emergenza in attacco per il Ripa Fenadora, che si avvicina al derby di domani senza Solagna (out per il trauma cervicale) e con tre dubbi: si è fermato di nuovo Mastellotto per i soliti problemi al ginocchio e le sue condizioni sono da valutare, così come quelle di Ponik, che domenica scorsa è uscito malconcio dal campo a metà della partita col Mezzocorona e si sta allenando con difficoltà. Brotto poi, anche se è in recupero, non è certamente al meglio della condizione fisica dopo essere stato fuori a lungo tra squalifiche e infortuni. «Però ho tanti ragazzi che hanno qualità offensive, anche se non sono punte di ruolo», dice il tecnico Massimiliano Parteli, «ci presenteremo comunque combattivi. Le assenze per noi non sono mai state un alibi. O Mastellotto o Ponik mi piacerebbe recuperarli, altrimenti rischiamo di avere solo Brotto disponibile in avanti che non sia fuoriquota. Però abbiamo Savi, Cibin e Sommavilla che possono giocare da metà campo in su e sono soluzioni offensive che ha questa squadra». In difesa e in mezzo al campo invece l’allenatore dell’Union ha abbondanza e può scegliere. PRESSIONE DA DERBY. «E’ una partita affascinante, diversa dalle altre per noi bellunesi. Diversa anche come preparazione, perché in un derby c’è da curare di più l’aspetto mentale», commenta Parteli, «e c’è molta più pressione. Il derby è una partita che nessuno vuole perdere, la posta in palio è sempre alta anche se in un campionato ci sono obiettivi più importanti. È una gara a sé, quindi la prepari tatticamente, tecnicamente e psicologicamente anche in maniera più approfondita. Ma soprattutto c’è l’aspetto mentale, perché i ragazzi la sentono molto, così come la società e la gente. Vuoi vincere a tutti i costi e questo comporta difficoltà mentali e una pressione che poi incidono». NESSUNA GABBIA PER IL “COBRA”. Corbanese è il capocannoniere del Belluno, ma non sono previsti accorgimenti particolari. «Dobbiamo essere molto concentrati e determinati, stando attenti a Corbanese ma anche agli inserimenti dei centrocampisti, ai cross di Mosca e agli altri», spiega Parteli, «e dobbiamo cercare di sfruttare le occasioni. Sarà difficile crearne tante, con i nostri problemi offensivi non potremo certamente esprimere un ritmo arrembante». BORSINO DELLA VIGILIA. «Il favorito è il Belluno, lo dicono la classifica e il campionato. Noi non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo quinto posto. Questo però non vuol dire che staremo a guardare. Ai ragazzi ho detto di giocare per vincere», conclude Parteli, «e saranno decisivi gli episodi. In partita come questa se sbagli una-due volte rischi di non riuscire più a recuperare. L’equilibrio è sottile, anche se loro in questo momento sono più forti e giocano in casa».

Ore 18.10 – (Corriere delle Alpi) Una sfida che vale i playoff. Il Belluno si prepara con attenzione al derby di domani contro il Ripa Fenadora: per i gialloblù una vittoria vorrebbe dire avere quasi la certezza di giocare gli spareggi di maggio. L’allenatore Roberto Vecchiato, dopo i quattro allenamenti di questa settima, può registrare un altro felice “tutti presenti” che gli consentirà di avere più scelta e qualche arma in più per affrontare un match che vale tantissimo. «La squadra si è allenata serenamente e finalmente ho potuto lavorare con l’intera rosa a disposizione, con la sola eccezione di D’Incà che purtroppo ha finito anzitempo il suo campionato», spiega il tecnico gialloblù, «arriviamo a questo derby con la soddisfazione di aver riconquistato il terzo posto ma anche consapevoli che non abbiamo fatto ancora nulla. Il Ripa Fenadora ha conquistato la salvezza e giocherà quindi con la tranquillità di chi non deve vincere a tutti i costi; noi invece non abbiamo alternative ai tre punti se vogliamo centrare il nostro obiettivo playoff. Ci piacerebbe davvero tanto regalare a tutto l’ambiente un successo nel derby, ma siamo consapevoli che non sarà per nulla semplice. La sfida si giocherà al Polisportivo, dove probabilmente riusciamo a esprimere meglio il nostro potenziale rispetto al Boscherai; dovremo perciò sfruttare al massimo il nostro campo e le nostre qualità per mettere in difficoltà gli avversari. Le previsioni meteo purtroppo indicano che pioverà, ma spero ugualmente che tanti tifosi vengano a sostenerci e a incitare questi ragazzi». Chi gioca? Bella domanda… Vecchiato potrebbe riproporre la stessa formazione che nelle ultime due partite ha battuto Altovicentino e Kras Repen. Tra i pali Damiano Schincariol è confermatissimo mentre al centro della difesa Ivan Merli Sala e Sebastiano Sommacal non si discutono. Sulle corsie esterne, a sinistra ci potrebbe essere Stefano Mosca e dalla parte opposta Danny Paganin. A centrocampo Simone Bertagno guiderà la squadra sostenuto molto probabilmente da un arretrato Marco Duravia e da Giovanni Pescosta che a centrocampo sta facendo vedere ottime cose. Davanti Simone Corbanese guida l’attacco insieme al suo gemello e capitano Andrea Radrezza; il quarto fuoriquota schierato nel tridente è Francesco Posocco. I “vecchi” che potrebbero cominciare almeno inizialmente dalla panchina potrebbero essere quindi Yari Masoch e Mike Miniati; ma, visto il tipo di partita, anche a livello di impatto psicologico, non è escluso che Vecchiato getti nella mischia uno dei due dall’inizio facendo entrare anche Paolo Pellicanò che sta meglio dopo i problemi fisici dell’ultimo mese.

Ore 17.40 – Sala stampa, Claudio Foscarini (allenatore Cittadella): “Un punticino non ci fa fare i salti di gioia, ma tutto sommato visto come si era messa la partita non ci va nemmeno troppo male. Ci siamo abbassati tanto dopo l’espulsione di Donazzan, ci sono stati un paio di situazioni che magari potevano essere sfruttati meglio. Abbiamo interrotto questa serie negativa, ma adesso bisogna invertire la rotta e cercare di ottenere la vittoria che ci manca da un po’. Venivamo da tre sconfitte consecutive, potevamo fare meglio, ma la squadra non mi è dispiaciuta. La situazione ambientale del Brescia? Forse potevamo sfruttare un po’ meglio la situazione, ma sinceramente l’espulsione ci ha condizionato in modo determinante. Il Brescia? Non me lo aspettavo in disarmo, hanno recuperato Caracciolo, che per l’apporto psicologico fa tanto anche per i compagni. Erano in formazione rimaneggiata, ma ci sono giovani con grande qualità”

Ore 17.10 – Serie B, la classifica aggiornata: Carpi 74, Vicenza 62, Frosinone 61, Bologna 60, Perugia 55, Avellino, Pescara e Spezia 54, Livorno 53, Lanciano 48, Bari e Catania 47, Modena 45, Ternana 44, Trapani 43, Entella, Latina e Pro Vercelli 42, Crotone 41, Cittadella 40, Brescia 33, Varese 29.

Ore 17.00 – Serie B, i risultati finali: Avellino-Entella 1-1, Brescia-Cittadella 0-0, Frosinone-Carpi 1-0, Lanciano-Pescara 0-1, Modena-Crotone 3-0, Perugia-Livorno 1-1, Pro Vercelli-Latina 1-1, Spezia-Trapani 3-0, Vicenza-Varese 1-0.

Ore 16.30 – Lega Pro, i risultati finali: Bassano-Renate 2-1, Mantova-Real Vicenza 1-0, Torres-Venezia 2-1.

Ore 16.10 – (Il Piccolo) «La strada è sempre più in salita, ma sappiamo che insieme possiamo farcela». Luca Sarazin, capo del gruppo UlKras Red Boys, ci crede. Fermamente. La corsa verso i play-out del Kras Repen non sarà facile, ma i mezzi per raggiungere l’obbiettivo salvezza ci sono. «Abbiamo un calendario molto più difficile rispetto alle altre squadre invischiate nella lotta per la retrocessione, ma siamo convinti che i nostri ragazzi, che abbiamo supportato per tutto il campionato, tanto in casa quanto in trasferta, onoreranno la maglia che indossano in queste ultime tre partite», sentenzia Sarazin. Rimarcando “la serietà della società che si è sempre impegnata verso i propri giocatori”, Sarazin auspica che il bottino dei carsolini in questo rush finale di regular season possa equivalere a sette punti. «Domani giocheremo a Padova, contro una squadra già promossa in Lega Pro – spiega il capoultras -. Sappiamo che ci sarà tanto pubblico a festeggiare questo risultato e sappiamo perfettamente che i patavini hanno un gruppo tecnicamente e fisicamente superiore al nostro. La differenza sostanziale starà nelle motivazioni: il Kras deve ancora raggiungere il suo obbiettivo stagionale, ossia la permanenza in D”. Da qui la speranza di strappare un punticino, ininfluente per la la festa dei Biancoscudati, ma che darebbe ai carsolini la preziosa possibilità di muovere la classifica. Tra due domeniche, invece, il Kras ospiterà a Repen il Dro. «C’è poco da dire: se vogliamo rimanere in D dovremo battere il Dro, senza se e senza ma – tuona Sarazin -. All’andata perdemmo in malo modo per 2-0. Ora non avremo più scusanti. O si vince, o si va giù”. L’ultimo incontro sarà quello in programma sul campo della Clodiense. «Affronteremo una squadra ostica, che però non avrà più nulla da dire a questo campionato: i tre punti saranno d’obbligo», puntualizza Sarazin. Il capo dei Red Boys analizza poi la situazione della Triestina: «Spiace moltissimo che sia il Kras che gli alabardati siano costrette a giocarsi la salvezza. Come detto più volte la nostra speranza è che davvero entrambe le squadre riescano a mantenere la serie D». L’ultimo appello di Sarazin va ai giocatori del Kras Repen: «Quando scenderete in campo in queste ultime partite ricordatevi della maglia che indossate. Noi ci crediamo ancora, ma siete voi che scenderete in campo a doverci credere più di tutti».

Ore 15.50 – Serie B, i risultati parziali al termine dei primi tempi: Avellino-Entella 1-0, Brescia-Cittadella 0-0, Frosinone-Carpi 1-0, Lanciano-Pescara 0-0, Modena-Crotone 2-0, Perugia-Livorno 0-1, Pro Vercelli-Latina 0-1, Spezia-Trapani 2-0, Vicenza-Varese 0-0.

Ore 15.20 – Lega Pro, i risultati parziali al termine dei primi tempi: Mantova-Real Vicenza 0-0, Bassano-Renate 1-1, Torres-Venezia 1-1.

Ore 15.00 – (Giornale di Vicenza) Vincere per continuare a volare. Contro il Varese oggi al Menti il Vicenza ha un obiettivo ben chiaro, e Pasquale Marino per raggiungerlo punta sull´entusiasmo di giocatori con tanta voglia di mettersi in luce come Ragusa e Vita, probabili titolari nel tridente. Salvo sorprese, in base a quanto si è visto anche nella rifinitura di ieri mattina, saranno proprio loro ad affiancare sulle corsie esterne il centravanti Andrea Cocco: Ragusa partirà da sinistra, Vita da destra. Giacomelli potrebbe quindi rifiatare in panchina, pronto a subentrare in caso di necessità, al pari di Spinazzola e Petagna. E un cambio in corsa è assai probabile, considerando che difficilmente Ragusa, alla sua prima da titolare dopo sei mesi, potrà avere fiato e gambe per 90 minuti. Assetto definito. Per il resto, il trio di centrocampo tornerà quello dei “titolarissimi”, con Moretti al rientro dalla squalifica al fianco di Di Gennaro e Cinelli. In difesa i terzini saranno Laverone a destra e Sampirisi a sinistra: lo spostamento dei due giocatori rispetto alle loro posizioni abituali si è reso necessario per l´indisponibilità di D´Elia, costretto ai box per una ventina di giorni (piccola lesione all´adduttore breve di destra). Brighenti a parte. L´unico minimo dubbio era legato alle condizioni di Brighenti. Negli ultimi due giorni, infatti, il difensore veronese ha seguito un allenamento personalizzato e anche ieri non ha svolto la rifinitura con i compagni. La preparazione è stata comunque calibrata per rendere il giocatore pienamente disponibile per la partita di oggi: ecco perché è probabile che sia ancora una volta Brighenti a far coppia con Manfredini al centro della difesa; per ogni evenienza è pronto il grande ex Camisa, capitano del Vicenza e in passato anche del Varese. Di Gennaro cecchino. Va segnalato che per la seconda settimana consecutiva Davide Di Gennaro si è confermato un cecchino infallibile dagli undici metri. Prima di Cittadella, proprio il regista si era aggiudicato la consueta gara sui calci di rigore che chiude la rifinitura, battendo in finale Giacomelli. Ieri il finalista con Di Gennaro è stato Petagna: dopo una serie veramente lunga di conclusioni, a Petagna è stato fatale il tentativo di “cucchiaio”, mentre Di Gennaro ha confermato la propria freddezza e precisione.

Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Sei gare. Sei finali per arrivare al sogno. Eppure Pasquale Marino anche alla vigilia della partita contro il Varese (oggi alle 15) si è presentato alla conferenza stampa pacato e sereno. Niente proclami, niente discorsi euforici, il tecnico biancorosso si concede al massimo qualche sorriso in più e qualche battuta. Una cosa è certa: trasmette sicurezza, e non solo ora che viaggia col vento in poppa. Gara non semplice quella di oggi con il Varese perchè sulla carta tutto potrebbe sembrare facile e scontato contro l´ultima in classifica, ma non sarà così e questo lo sa bene l´allenatore Marino che ha sottolineato proprio questo aspetto. «Quella col Varese è una di quelle partite nelle quali noi abbiamo solo da perdere e i miei ragazzi lo sanno bene, così come sanno che i nostri avversari hanno dimostrato grande professionalità perchè giocare una gara, dopo quanto era successo, contro l´Avellino e ottenere un grande risultato come hanno fatto loro, la dice lunga su cosa ci aspetta». Dunque nessun pericolo di sottovalutare l´impegno? «Nessuno, ma proprio per quanto si è visto contro l´Avellino, questi mica hanno mollato, anzi, dunque non ci passa proprio per la testa che sarà una partita facile, così come sappiamo che la dovremo affrontare al massimo della condizione fisica e psicologica». Qualche indicazione sull´undici che scenderà in campo, Brighenti come sta? «Discretamente, penso ce la faccia, ha lavorato a parte ma a titolo precauzionale per un dolore al ginocchio». Potrebbe esserci il debutto di Ragusa dal primo minuto? «Abbiamo tre gare in otto giorni davanti e dunque cercheremo di gestire le forze anche perchè alle spalle c´è un campionato lungo, comunque non so se partirà lui o Giacomelli, di certo non ha ancora tutti i 90´». In difesa invece sembra certo l´impiego di Laverone al posto di D´Elia infortunato. «Sì, c´è pure la possibilità di Garcia Tena, perchè anche in questo ruolo abbiamo più opzioni». A 6 gare dalla fine siete secondi, insomma la situazione è cambiata un bel po´: prima eravate di rincorsa ora addirittura avete il destino in mano. «Eh sì, abbiamo sempre fatto passi avanti, non solo, abbiamo avuto anche una buona continuità di risultati e di prestazioni. Stabilito che ne siamo contenti, adesso però dobbiamo andare avanti sempre con la nostra mentalità, cercando di dare tutto in ogni gara, ne mancano sei e siamo alla volata finale, quindi è certo che daremo il massimo». Per assurdo rincorrere poteva essere forse più semplice? «Non cambia nulla, noi dobbiamo tenere sempre lo stesso atteggiamento, chiaro si fanno tanti sacrifici per arrivare a certi obiettivi, ma mantenerli è ancora più difficile e dunque bisognerà aumentare tutto in queste ultime gare». La società è riuscita ad ampliare la capienza dello stadio Menti proprio in vista di questo finale da sogno, come dire che avete fatto riavvicinare al Vicenza centinaia di tifosi: anche questo è un bellissimo traguardo. «Sì ma parte tutto dai risultati ottenuti sul campo, perchè portano entusiasmo e trainano di conseguenza anche le componenti che girano attorno alla squadra: se questa va bene è chiaro che la gente si avvicina, perchè la passione c´è sempre stata. Magari si sono vissuti anni di delusioni, ma nel momento in cui si è fatto bene i tifosi sono tornati in massa e quando c´è da aiutare la squadra sono al suo fianco, non per nulla sono numerosissimi anche fuori casa». Si vede che voi e i tifosi ormai formate proprio un bel blocco.
«Senza dubbio c´è una bella sintonia fra di noi e ognuno dà il suo contributo».

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Con un successo al «Vanni Sanna» la salvezza sarà matematica, mentre in caso di pareggio o sconfitta bisognerà sperare che il Monza non vinca ad Arezzo. Queste le opzioni per il Venezia che a Sassari fa visita alla Torres (ore 14.30, diretta streaming su www.sportube.tv), nella terz’ultima di campionato con tutte le gare «stranamente» in contemporanea. Ieri mattina al termine della rifinitura al Taliercio il tecnico Michele Serena (costretto in tribuna per squalifica, in panchina il vice Zanon e il ds De Franceschi) è salito sull’area diretto ad Alghero con 19 giocatori. Oltre a Scialpi fuori anche Espinal (febbre), quindi a centrocampo potrebbe toccare a Varano, o a Bellazzini con l’inserimento sulla trequarti di Raimondi. In terra sarda il team arancioneroverde affronterà per la prima volta la Torres: tra i club isolani il Venezia ha fatto visita al Cagliari (al Sant’Elia e in esilio a Tempio Pausania) e all’Olbia, mentre nel 55/56 all’ultima giornata gli allora neroverdi soffiarono alla Carbosarda di Carbonia quella che sarebbe stata una storica (e mai più realizzata) promozione in serie B.

Ore 14.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un’incognita a tutti gli effetti. E’ la trasferta odierna a Sassari, prima volta in assoluto del Venezia sul campo della Sef Torres. Una novità che non lascia tranquillo mister Michele Serena, pure lui alla sua prima volta allo stadio Sanna: «Non conosco il campo, né l’ambiente, non so cosa ci potrà aspettare. C’è qualcosa che non mi fa stare tranquillo». Il tecnico arancioneroverde guarderà la partita dalla tribuna e in panchina siederà il vice Davide Zanon, dovendo scontare la giornata di squalifica conseguente all’espulsione rimediata contro il Pavia. Anche questa è una novità, visto che da allenatore mister Serena non era mai stato sanzionato con uno stop. Tutti elementi che fanno guardare con notevole prudenza alla sfida di questo pomeriggio, che mette in palio per entrambe le squadre quei punti della tranquillità che ancora mancano al Venezia — ma anche alla Torres — per chiudere i conti con la salvezza matematica. Per la squadra di mister Michele Serena, in realtà, si tratta di una formalità: con 45 punti e il +7 sul Monza, a tre giornate dal termine, occorre davvero poco per allontanare una volta per tutte la zona playout. Basterà conservare la stessa distanza dal Monza per festeggiare la salvezza. Appena più complicata la rincorsa della squadra sarda, che in classifica ha 43 punti e per distanziare il Monza deve puntare sulla vittoria e sperare che i brianzoli, impegnati ad Arezzo, non facciano altrettanto. Motivo in più per affrontare il match con circospezione. «Alla Torres — conferma mister Serena — manca ancora qualche punto per potersi considerare salvo e dunque dovremo stare molto attenti». Oggi il Venezia dovrà fare i conti con l’assenza di Espinal che, come Scialpi, è stato bloccato dalla febbre e non è neppure partito. Probabile l’arretramento di Bellazzini a centrocampo. Tra i convocati figura invece come terzo portiere il giovane Alessandro Boaretto, portato via in caso di un eventuale forfait dell’ultimo momento di uno dei due portieri, essendo impossibile in quel caso far partire in tempo un sostituto da Venezia. La Torres invece deve fare a meno di Vincenzo Migliaccio, squalificato. «Hanno vinto la settimana scorsa con l’Albinoleffe — ricorda mister Serena — una vittoria arrivata dopo un digiuno di tre mesi e questo avrà sicuramente portato entusiasmo. E poi è una buona squadra, con tre attaccanti veloci, penso a Maiorino, Baraye, Bonaiuto. Sono tre “missili”, dovremo stare attenti a non scoprirci. Da parte nostra — aggiunge — pagherei per rivedere le prestazioni delle ultime partite». La vittoria con il Bassano e il pareggio con il Pavia, attualmente prima e seconda della classe (in attesa di conoscere l’esito del ricorso del Novara, penalizzato di 8 punti) hanno portato entusiasmo, confermando le buone qualità del Venezia plasmato da mister Serena. Ma aver giocato, nelle ultime due settimane, praticamente alla pari con le big della classifica potrebbe portare i giocatori a sottovalutare l’appuntamento di oggi. «Il rischio oggettivamente c’è, è un pericolo che nello sport si corre — riconosce il tecnico arancioneroverde — ma voglio ricordare che qui non ci si gioca solo i tre punti, ma anche l’eventuale conferma per la prossima stagione. Quando si tratterà di prendere decisioni importanti è chiaro che si guarderà anche a queste ultime prestazioni».

Ore 14.10 – (La Nuova Venezia) Penultima trasferta per il Venezia che ieri è volato in Sardegna, via Roma, per affrontare la Torres. Si gioca in contemporanea su tutti i campi del girone A alle 14.30 e un orecchio sarà rivolto ad Arezzo dove è di scena il Monza. Venezia a un passo dalla permanenza matematica in Lega Pro, che avverrà vincendo o pareggiando, in questo caso i brianzoli non devono battere l’Arezzo, ma anche perdendo in caso di sconfitta della squadra di Pea. Solo numeri, e il Venezia vorrà allungare la serie di sette risultati utli fin qui ottenuti dopo la sconfitta di Novara. Espinal. Venezia in Sardegna con 19 giocatori, compreso il terzo portiere Boaretto, sono rimasti a casa, oltre a Giuliatto e Carcuro, anche Esposito, Scialpi (tonsillite) ed Espinal (attacco febbrile), mentre Serena recupera Varano e un Raimondi con una settimana in più di allenamenti nelle gambe tanto da non escludere l’ex padovano alle spalle di Greco e Guerra con Bellazzini a retrocedere sulla linea dei mediani. Aria di casa per Giorico, sardo di Alghero, con Hottor ancora convocato e inizialmente in panchina. Torres. La vittoria di Bergamo (1-0) ha interrotto una serie negativa di 11 partite (7 pareggi, 4 sconfitte), la Torres non vinceva infatti dal 31 gennaio (3-1 a Lumezzane), mentre l’ultimo successo al “Vanni Sanna” risale addirittura al 25 gennaio (1-0) contro l’Arezzo. Periodo caratterizzato dall’avvicendamento tecnico con Christian Bucchi, ex centravanti di Ascoli e Vicenza, a prendere il posto di Vincenzo Cosco, costretto a mollare per problemi di salute, all’inizio dell’anno. Il successo sull’Albinoleffe ha portato la Torres a +5 sul Monza, margine rassicuramente, ma non in assoluto. Mancherà il centrale Migliaccio, squalificato, mentre Ligorio e Barbuti sono infortunati. Così in campo. Torres (4-4-3): 1 Testa; 2 Minarini, 6 Aya, 5 Marchetti, 3 Imparato; 7 Foglia, 4 Giuffrida, 8 Petermann; 11 Buonaiuto, 9 Baraye, 10 Maiorino. A disposizione: 12 Costantino, 13 Funari, 14 Cerone, 15 Bottone, 16 Marinaro, 17 Scotto, 18 Colombi . Allenatore: Christian Bucchi. Un. Venezia (4-3-1-2): 1 Fortunato; 2 Capogrosso, 5 Cernuto, 6 Legati, 3 Sales; 7 Zaccagni, 4 Giorico, 8 Bellazzini; 10 Raimondi; 9 Greco, 11 Guerra. A disposizione: 12 D’Arsié, 13 Peccarisi, 14 Dell’Andrea, 15 Vararo, 16 Hottor, 17 Scanferlato, 18 Magnaghi. All. Michele Serena.

Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Il Real va al Martelli di Mantova per ritrovare la vittoria. Il fischio d´inizio è alle 14.30. È una trasferta importante quella di oggi per i biancorossi. Da qualche settimana sembra che il treno play off abbia lasciato a piedi il Real. E Marcolini e i suoi non ci stanno. «Siamo stanchi di fare buone prestazioni e raccogliere meno di ciò che meritiamo – commenta il mister – c´è la volontà di chiudere bene, di difendere la nostra posizione in classifica e se possibile migliorarla. Questo può succedere solo attraverso le vittorie. Il nostro obiettivo dev´essere quello. Ognuno di noi deve trovare quel qualcosina in più che ci può permettere di tornare al successo. La voglia c´è, ora bisogna portarla in campo». Il Real si troverà di fronte una formazione ancora in lotta per la salvezza. Al Mantova, allenato da Juric, manca un punticino per la matematica, a tre giornate dal termine un´inerzia. Di quest´idea è anche Marcolini: «oggi mi aspetto avversari con grande entusiasmo vista l´ultima vittoria ottenuta contro l´Alto Adige. È innegabile che cinque punti di distacco a questo punto secondo me sono già sufficienti, però è chiaro che loro cercheranno assolutamente i tre punti per togliersi il dente. È una squadra che corre molto, molto combattiva come il suo allenatore, la mettono molto sul ritmo alto e sull´uno contro uno. Di conseguenza è una partita ostica nella quale però non voglio vedere nessuna differenza di motivazione. Sono sicuro che i ragazzi la affronteranno con lo spirito come se fossimo ancora in corsa per un posto nei play off». Real che con ogni probabilità scenderà in campo con una formazione rimaneggiata. Marcolini darà sicuramente spazio ai più giovani e a quelli che nel corso della stagione hanno avuto meno occasione di mettersi in mostra. Lo annuncia già nel pregara il tecnico biancorosso: «credo sia giusto dare un´occasione o anche più di una a chi si è sempre comportato bene, applicato. I miei cambiamenti non saranno assolutamente punitivi, ma assolutamente dettati dall´esigenza di vedere i ragazzi come rispondono e anche per ripagarli del lavoro fatto durante l´anno. Gli “esclusi” non lo saranno per demerito». Fuori Carlini, per squalifica, e Solini, ancora fermo ai box per infortunio. Il Mantova privo del suo bomber, Said, che sconta la seconda delle tre giornate di squalifica rimediate nella partita contro il Novara, e di Zammarini.

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) La squadra chissà, ma Asta è carico a molla. «Potessi andare in campo io col Renate, lo farei subito – dichiara – 90 minuti fino in fondo…». Mister, 90 minuti a 45 anni è impossibile… «Beh, non sulla fascia come ai miei tempi, ma in mezzo al campo a coordinare il gioco potrei starci eccome». La vigilia di don Tonino è incontenibile ed esondante. Cita Al Pacino, formidabile coach di “Ogni maledetta domenica” e il suo memorabile discorso ai giocatori («In questa squadra si combatte per un centimetro alla volta»), mette bonariamente in guardia i cronisti («Dite ai titolisti dei giornali di non fare frasi roboanti, qui c´è da essere solo umili») e annuncia un inedito ritiro: da ieri sera tutti al Belvedere all´ora di cena. «In città si respira un´euforia bella ed elettrizzante, l´avverto anch´io – ammette l´ex cuore Toro -, il problema è che non siamo ancora da nessuna parte, dobbiamo costruire tutto. Per non farci condizionare da un clima suggestivo ma fuorviante ho preferito radunare il gruppo». Quindi il precettore del Soccer Team va sul duello. «A luglio l´unico comandamento da matricola era la salvezza ed è stato acchiappato addirittura l´1 febbraio battendo il Pordenone. Poi si è accarezzata la pazza idea dei playoff – incalza il capoallenatore di Bassano – e sono arrivati aritmeticamente vincendo la settimana scorsa al Menti. Ora siamo in corsa addirittura per un fantascientifico primo posto e ci proviamo di slancio, ci mancherebbe altro. Ma ai ragazzi ho spiegato che qualunque cosa accada, il campionato prosegue e saremo in ballo ugualmente. L´esperienza col Venezia è stata proficua, non dovrà esserci precipitazione ma solo il desiderio e la gioia di vivere un´opportunità unica assieme alla nostra gente che ci sarà al fianco come sempre». Inquadra il Renate. «Paradossalmente è meglio che non siano ancora salvi, un filo contratti potranno esserlo anche loro – sottolinea – sennò vengono a mente sgombra e magari ti mettono nei guai come il Venezia». Out Iocolano e Semenzato, spetterà a Cattaneo e Stevanin rilevarli, mentre Asta si tiene due ballottaggi sul taccuino: Proietti-Davì in mediana (favorito il primo anche se Davì viene buono per proteggersi dai piazzati altrui) e Bizzotto-Zanella in retrovia con Bizzo in pole position perchè si adatta meglio agli uno contro uno degli scattisti lombardi.

Ore 13.10 – (Gazzettino) È finito il tempo per gli esami di riparazione per il Cittadella: da qui alla fine ogni passo falso potrebbe portare alla bocciatura. I granata a Brescia si giocano dunque la prima di sei partite decisive per raggiungere la salvezza. Ora non si può più sbagliare, lo impone la classifica, lo obbliga il terz’ultimo posto che significherebbe retrocessione in Lega Pro. Un’eventualità che nessuno vuole considerare, nessuno intende perdere la serie B conquistata sette stagioni fa e difesa ogni stagione fino all’ultima giornata. Si comincia, come detto, con il Brescia. Uno scontro diretto. «Dobbiamo chiudere il mini-periodo negativo dove abbiamo lasciato per strada tanti punti. A Brescia si volta pagina, non sarà la più agevole delle partite, ma bisogna tornare a casa con un risultato positivo, meglio se la vittoria», le parole di Claudio Foscarini alla vigilia. Il tecnico racconta di un Cittadella pronto: «In questi giorni mi sono giunti segnali positivi dai giocatori, sono concentrati e determinati al modo giusto. Le premesse sono positive, adesso il responso del campo». Mancheranno elementi importanti: vedremo un modulo diverso anche per sopperire alle assenze? «Abbiamo provato delle alternative, ma più che alle varianti tattiche sono stato attento alla salute fisica dei giocatori. Martedì giocheremo ancora, qualcuno potrebbe riposare». Cosa farà la differenza? «La tattica ti condiziona, i bravi giocatori incidono, ma adesso si vince con la testa. La condizione mentale è quella determinante, e tutti devono ragionare nella stessa maniera. Il coinvolgimento della squadra verso i dettami dell’allenatore deve essere totale». Il Brescia, come il Cittadella, ha raccolto meno di quanto seminato, e oggi come i granata dovrà fare a meno di pedine importanti. «È una squadra che crea tanto, i numeri dicono questo. Fa tanto possesso palla e la rosa è di alto livello. Se mancherà Caracciolo, egoisticamente parlando, ne sarei felice…». Il pensiero va a un anno fa. «Siamo esattamente come lo scorso campionato, con gli stessi punti in classifica, ma nell’ultima stagione, di questi tempi, avevamo centrato due vittorie di fila. Facendo il paragone non vedo tante differenze». Manca appunto la vittoria. «È questo il punto, perché i numeri, gli scout, dicono che il Cittadella continua a fare bene dall’inizio dell’anno. La differenza sta nei gol, adesso fatichiamo molto di più nel concretizzare le occasioni». Nell’undici granata ci sarà il debutto in campionato di Donazzan, con il rientro di Pellizzer al posto di Scaglia. Squalificati Camigliano, Barreca e Pierobon. Tra i pali torna quindi Valentini, in avanti la coppia Stanco-Sgrigna. La tifoseria granata ha espresso la propria vicinanza alla squadra con una singolare iniziativa: il tunnel che porta al campo è stato tappezzato con le foto dei giocatori e da slogan di sostegno. QUI BRESCIA. Tanti assenti anche per Calori, compreso lo squalicato Corvia, Il tecnico spera però di recuperare Caracciolo. Il centravanti – assente dalla trasferta di Crotone di un mese fa – è stato provato nella rifinitura e probabilmente sarà rischiato dall’inizio.

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Vincere per continuare a crederci. Vale per il Brescia, che alla partita di oggi lega le sue residue possibilità di salvezza, e vale per il Cittadella, che, sperando in risultati favorevoli negli altri scontri diretti in programma (Pro Vercelli-Latina e Modena-Crotone, mentre l’Entella sarà impegnata sul terreno dell’Avellino) deve prima pensare a risollevarsi, dopo tre sconfitte consecutive e la miseria di un punto nelle ultime quattro gare. «C’è un’emorragia e la dobbiamo chiudere già a Brescia», ha sottolineato Claudio Foscarini dopo la rifinitura della mattina, partendo con i suoi in pullman per la Lombardia nel pomeriggio. Debutta Donazzan. La lista degli assenti è lunga e i problemi sono concentrati soprattutto in difesa, dove si registrano le assenze degli squalificati Pierobon, Barreca e Camigliano, oltre all’infortunio di Scaglia, che, come ha chiarito il tecnico, «tornerà solo nella prossima stagione». La novità è l’esordio di Donazzan titolare a sinistra, dopo aver giocato, in questa stagione, soltanto in Coppa Italia. «Non ha avuto spazio sin qui, ma non dimentichiamo che veniva da un lungo infortunio e che davanti aveva Barreca, uno dei migliori giovani della serie B». Nell’occasione si rivedrà in porta Valentini, che in settimana non ha nascosto di aver sofferto questi mesi di panchina. «Non gli ho fatto discorsi particolari, gli ho solo detto che la vita dà sempre nuove possibilità: lui ora deve sfruttare l’opportunità che gli si presenta». Ma c’è anche un’altra new entry: il baby talento Giulio Bizzotto, il quale, approfittando del turno di riposo della Primavera, con cui in questa stagione ha realizzato 15 gol, è stato aggregato alla prima squadra, rimpolpando un reparto ancora privo di Gerardi. «Caracciolo fuori? Meglio». Foscarini si sofferma sulle statistiche: «I numeri dicono che in queste ultime giornate non abbiamo tirato meno o gestito peggio il gioco, semplicemente siamo stati meno incisivi sotto porta. In questa settimana, però, ho visto la squadra molto determinata e concentrata». Nel Brescia mancheranno Corvia, Budel, Sodinha, Coly e Minelli, mentre Andrea Caracciolo, che pure ha ripreso ad allenarsi, dovrebbe partire dalla panchina, con Calori che pare puntare su Da Silva. «Non sappiamo se è recuperato o no, ma io non voglio nascondermi dietro a frasi di circostanza: se Caracciolo non gioca, sono contento». La coreografia. Ad accogliere i giocatori, ieri, le maxi-figurine con i loro volti appese nel tunnel che porta dagli spogliatoi al campo. Correlate alle immagini alcune frasi di incitamento («Forza ragazzi!», «Ancora serie B!»), ma pure qualche frecciata intinta nel curaro: «Meglio pregare, per salvarci ci servirà un miracolo!» si legge sopra lo foto di Rigoni. E ancora: «Bisogna crederci, altrimenti tanto vale prendersi le domeniche libere da settembre», «Bisogna cambiare atteggiamento ed entrare in campo più decisi». Foscarini non si scompone e ci scherza su: «Ho visto le foto e sono arrabbiato, manca la mia…».

Ore 12.50 – (Corriere del Veneto) La tensione è ai massimi livelli dall’inizio dell’anno. A sei giornate dalla fine a Cittadella non si può sbagliare, più che mai dopo aver incassato tre sconfitte consecutive e non aver vinto neppure lo scontro diretto casalingo contro la Ternana. Basta e avanza per mettere sotto pressione tutto l’ambiente, che pure crede con forza che tutto possa essere rimesso in piedi nonostante le difficoltà. «C’è un’emorragia che dobbiamo fermare — puntualizza Claudio Foscarini — e dobbiamo farlo a partire da Brescia. È una situazione che possa far stare tranquilli ma a livello statistico abbiamo riscontrato che le nostre prestazioni non sono state più scadenti, tranne il secondo tempo col Vicenza». La pioggia di assenze di oggi mette a rischio pure la trasferta a Brescia. Foscarini annuncia che è arrivato il turno di Donazzan sulla fascia sinistra dal primo minuto: «Giocherà lui, vista l’assenza di Barreca. Perché non è mai stato impiegato? Ha pagato l’esplosione di Barreca, che ha avuto un rendimento fra i migliori della categoria nel suo ruolo. Stavolta toccherà a lui e spero che faccia bene». Un’investitura importante, a proposito della squadra Foscarini ha le idee chiare. Così come le ha sul Brescia: «La classifica dice che sono in difficoltà e che hanno tante assenze — chiosa — ma sarà complicato perché anche a noi mancano diversi giocatori e loro cercheranno a tutti i costi la vittoria. Se manca Caracciolo per noi è un vantaggio e non posso essere ipocrita: per noi è meglio se non ci sarà». Prima convocazione per il portiere Vaccarecci e per il giovanissimo attaccante Bizzotto, 15 gol con la Primavera. Assenti per squalifica Pierobon, Camigliano e Barreca. Infortunati Scaglia e Gerardi.

Ore 12.20 – (Gazzettino) Avete già iniziato a incontrare i biancoscudati in odore di conferma? «Lo faremo più avanti. Intanto dobbiamo definire le posizioni di De Poli e Parlato, che procederanno poi a parlare con i giocatori. Tutti i ragazzi hanno fatto un grandissimo campionato e si impegneranno al massimo per terminare al meglio il torneo nelle tre partite che restano e per portare a casa, se possibile, lo scudetto chiudendo così una stagione strepitosa». Altra questione sul tavolo della società è quella relativa all’utilizzo degli impianti per la prossima stagione. «Ho già incontrato l’assessore e fatto un primo passo per quanto riguarda la convenzione (Euganeo e Appiani, ndr), mentre ai primi di maggio ho fissato un incontro con il sindaco nel quale parleremo, oltre che della convenzione, anche delle nuove strutture per il settore giovanile». Intanto, domani per la prima volta il Padova tornerà in campo all’Euganeo da neo promossi nella sfida con il Kras Repen per raccogliere un altro abbraccio dai propri tifosi. Si aspetta il record stagionale di presenze? «Spero che la tifoseria ci sia vicina, anche se c’è di mezzo il ponte del 25 aprile. In ogni caso saremo contenti per tutti quelli che ci saranno, abbiamo sempre avvertito il loro calore».

Ore 12.10 – (Gazzettino) «A quando l’ingresso di nuove forze? Non c’è la fila fuori…». L’amministratore delegato Roberto Bonetto fotografa così la situazione sul fronte societario. «Vediamo con calma, non abbiamo fretta su questo fronte e c’è tempo a disposizione. E poi esiste già una proprietà che sta lavorando per il futuro», ossia la premiata ditta Bonetto & Bergamin. Lavoro che prosegue anche in altre direzioni, compresa quella che porta alla conferma del binomio De Poli e Parlato. «Verso la fine della prossima settimana abbiamo un altro incontro con il direttore sportivo e con l’allenatore che probabilmente porterà a un ulteriore avvicinamento o anche alla definizione del tutto. Anche in questo caso non bisogna avere fretta, non perché non crediamo nelle persone, ma perché è un discorso che ha i suoi tempi fisiologici». E fino a che non sarà suggellata la nuova intesa con De Poli e Parlato, anche il capitolo relativo all’allestimento della rosa che affronterà la Lega Pro non sarà aperto.

Ore 12.00 – (Gazzettino) La Lega Pro è in tasca, ma Carmine Parlato ha ripreso a martellare forte i biancoscudati in vista della sfida di domani con il Kras Repen. Basti pensare che al termine della seduta alla Guizza ha riservato un supplemento di lavoro tattico al pacchetto arretrato formato da Bortot, Dionisi, Thomassen e Degrassi che, a questo punto, è lecito aspettarsi partirà domani dal primo minuto. Con i friulani il tecnico dovrebbe fare ruotare i biancoscudati, dando spazio ad alcuni giocatori meno utilizzati negli ultimi tempi. Due i giocatori a parte: Segato (comunque indisponibile per squalifica) per un fastidio al tallone e Amirante (al rientro dalla squalifica) che lamenta un fastidio al tendine della gamba ed è stato lasciato a riposo per precauzione. Proprio Parlato ha voluto riportare tutti sul pezzo con questa dichiarazione al termine della seduta: «Sono stati dei giorni bellissimi di festa e siamo contentissimi per l’obiettivo che abbiamo raggiunto. Adesso però dobbiamo resettare tutto, abbiamo davanti una partita da preparare al meglio e da affrontare con quella professionalità, concentrazione e motivazione che ci ha caratterizzato per tutta la stagione». Intanto, giovedì sera dopo l’amichevole con il San Giorgio in Bosco clima di euforia al ristorante “Da Giovanni” di Sant’Anna Morosina con la squadra che, al suono di una fisarmonica, ha intonato le note della canzone «Ma quando torno a Padova» battendo le mani e facendo sventolare in aria i tovaglioli bianchi, per poi chiudere al canto «Tanto già lo so che l’anno prossimo giochiamo in Lega Pro!». Nell’occasione il presidente Bergamin e l’amministratore delegato Bonetto hanno donato al proprietario del ristorante un pallone e un gagliardetto autografati da tutti i biancoscudati.

Ore 11.40 – Sui tifosi: “Domani ci saranno coreografie e feste? È quello che volevamo, ce lo siamo meritati e ce lo godremo…”.

Ore 11.37 – Su Mattin e Aperi: “Sono due splendidi ragazzi che hanno avuto sfortuna negli ultimi tempi, ma che col loro cuore grande stanno vicino alla squadra anche fuori dal campo!”.

Ore 11.33 – Sulle scelte: “Turnover? È giusto che ogni mio ragazzo possa godere di questa festa. Poi serve a mettere punti nelle gambe in vista della poule scudetto. E poi ci sono quattro squalificati… Voglio utilizzare i giovani! Ma sono sicuro che chi giocherà mi renderà orgoglioso di lui, come è sempre successo quest’anno. Temo un rilassamento? No, al massimo una mancanza d’equilibrio iniziale perché per quanto si siano allenati insieme tutto l’anno dovranno registrarsi…”.

Ore 11.30 – Arriva Parlato. Sulla partita: “È una delle tre domeniche in cui dobbiamo rispettare il nostro popolo, la nostra città ed il campionato. È giusto che domani lo stadio festeggi, ma vogliamo vincere anche perché vorrei quantomeno raggiungere i punti fatti l’anno scorso col Pordenone. E poi a me non piace perdere, mai! Il record di vittorie? Mi piacerebbe… Non regaleremo niente, perché a me e a noi nessuno ha mai regalato niente!”

Ore 11.10 – Qui Appiani: termina l’allenamento.

Ore 10.50 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 10.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per la rifinitura. Provati schemi anti-Kras.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) La squadra di Parlato, se riuscisse a raggiungere questo obiettivo già domani, nelle successive due gare potrebbe anche pensare di andare a conquistare il primato di tutti i tempi. Il record, infatti, appartiene al Padova del campionato 1938/39: solo in quell’occasione, con i biancoscudati che conquistarono la promozione in Serie A, furono addirittura quattro i giocatori che arrivarono in doppia cifra: Perazzolo 17, Foni 15, Rossi 14 e Gravisi 13. Se Ferretti, Ilari e Petrilli riuscissero a scavallare la quota fatidica, Parlato conquisterebbe l’ennesimo risultato da copertina di una stagione magica. Il gran finale. Ma prima di tutto ci sono ancora tre partite da vincere. Contro il Kras (arbitro Samuele Bruni di Fermo) il Padova dovrà fare a meno degli squalificati Sentinelli, Niccolini, Segato e Salvadori. Con trequarti della difesa indisponibile, l’allenatore dovrà fare di necessità virtù e sfruttare le forze fresche di chi ultimamente è rimasto in panchina. Largo, quindi, agli “under” Bortot, Degrassi, Fenati e al “senatore” Ferretti: sarà la rifinitura di oggi, alle 10 all’Appiani, a chiarire meglio le idee al tecnico. Che per l’ultima di campionato, però, tornerà alla migliore formazione possibile: allora in viale Rocco arriverà l’Altovicentino. E la vendetta, dopo la sconfitta dell’andata a Valdagno, sarà il piatto forte nel menu del Padova.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Per farlo cercherà comunque di utilizzare anche qualche giocatore che sinora ha trovato poco spazio, ma schiererà una formazione in grado di vincere e di segnare, visto che mancano 7 reti al raggiungimento dei 77 gol messi a segno l’anno scorso dal Pordenone. Spettacolo e punti: questo il diktat del mister ai popri giocatori. Record di bomber. Ma c’è un altro primato da battere, e per riuscirvi il Padova deve far segnare i suoi uomini. Fino ad ora, infatti, i Biancoscudati sono riusciti a portare già due attaccanti in doppia cifra: Cunico, capocannoniere con 12 reti, e Amirante, fermo a 10 gol. Dietro, a ruota, seguono altri giocatori che non vedono l’ora di raggiungere questo traguardo: Ferretti, autore sin qui di 9 gol, Ilari (pure lui a quota 9) e Petrilli (8). Manca un gol al “Rulo” e all’attaccante romano, due all’esterno torinese: per il Padova, che da ben 35 anni non chiude l’anno con tre marcatori in doppia cifra, sarebbe la ciliegina sulla torta. Era infatti il torneo 1979/80 quando i biancoscudati, a fine stagione promossi in Serie C/1, arrivarono al traguardo con tre giocatori sopra i 10 gol: capocannoniere fu Pezzato con 16 reti, mentre Vitale chiuse a 13 e Idini a 10.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Mancano ancora tre gare alla fine della stagione regolare, di un campionato che il Padova ha ufficialmente messo in cassaforte già domenica scorsa festeggiando il ritorno tra i professionisti dopo un solo anno di Serie D. Dove può trovare, allora, gli stimoli una squadra che la sua stagione l’ha già bella che conclusa? Semplicemente dalla voglia di divertirsi sul campo e di divertire i propri tifosi sugli spalti, ma anche dai record ancora da infrangere, e che possono essere battuti, o ritoccati, proprio con la gara di domani contro il Kras Repen, quella di domenica prossima in casa del Ripa, a Feltre, e il 10 maggio con l’Altovicentino. Parlato non molla. Il tecnico biancoscudato, dopo la matematica promozione, in questi giorni si è finalmente lasciato… andare alla serenità. Ma in vista degli ultimi tre impegni in campionato non vuole cali di concentrazione. Con tre successi nelle ultime tre gare può battere i suoi record personali di punti, con i quali aveva trionfato nei due precedenti campionati di D a Rovigo (83) e Pordenone (85). È questo l’ultimo obiettivo che si è posto. Prima ancora di pensare alla lotta per lo scudetto, che prenderà il via il 17 maggio, la sua priorità è battere se stesso.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) I biglietti per poter assistere alla partita con il Kras Repen possono essere acquistati nei punti vendita Ticketone e sul sito www.ticketone.it fino alle ore 12.30 di domani. Le biglietterie dello stadio Euganeo apriranno alle ore 13.30, un’ora e mezzo prima della gara. La società fa sapere che i punti-vendita TicketOne abilitati alla vendita dei tagliandi sono: – Coin Ticketstore – via Altinate 16/8 – Padova – tel. 049-8364084. – Toto Abano – viale delle Terme 87 – Abano Terme – tel. 049-810665. – Totoricevitoria “Casa Fortuna” – via Bajardi 5 (presso Centro Commerciale “La Corte”) – tel. 049-8647805. – Lastminute Tour Vigonza c/o Centro Matrix Shop – via Udine 3, Vigonza – tel. 049-629171. Per informazioni: mail biglietteria@biancoscudatipadova.com tel. 049-604498. Oggi conosceremo nei dettagli cosa sta preparando l’Aicb per la passerella della squadra davanti ai propri tifosi, prevista domani all’Euganeo. E sempre domani, ma alle 14, infine, nella sala-stampa dello stadio il vice-presidente Edoardo Bonetto terrà una conferenza-stampa per presentare il merchandising ufficiale della società.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Continuerà domani la partnership tra la Fondazione Carobbi-Ceregatti e la Biancoscudati Padova, che nelle ultime settimane ha permesso, attraverso la vendita su aste on line di fasce di capitano e maglie biancoscudate, di raccogliere diverse centinaia di euro da destinare in beneficenza ai progetti di ricerca della Fondazione Città della Speranza. In occasione di Padova-Kras Repen, infatti, sulle maglie dei portieri della squadra capolista del girone C sarà applicata una speciale toppa con il logo della Fondazione: le due casacche saranno poi mese all’asta su Ebay nei prossimi giorni con le medesime finalità benefiche. La Fondazione Carobbi-Ceregatti, nata nel 2012 e che porta i nomi dei suoi due fondatori, Davide Ceregatti, rodigino, e Stefano Carobbi, ex terzino di Milan e Fiorentina, da tre anni a questa parte si occupa di raccogliere fondi da destinare alle associazioni, agli enti o alle strutture che sono vicine al mondo dell’infanzia, ai bambini malati o meno fortunati, e ha deciso di devolvere il ricavato di questa iniziativa all’associazione padovana. E i cimeli biancoscudati sono andati letteralmente a ruba: su Ebay la maglia di Cunico è stata venduta a 193 euro, mentre la fascia di capitano indossata domenica scorsa a Legnago, in occasione della partita-promozione, sarà all’asta fino a lunedì mattina, ma ha già ricevuto offerte per quasi 130 euro.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Le lungaggini, ancora una volta, sono dovute alla questione nei confronti del Credito Sportivo, nei confronti del quale l’ex presidente Diego Penocchio aveva contratto un debito di 2,1 milioni di euro. La prima garanzia presentata dall’imprenditore bresciana è stata rifiutata: si trattava di un immobile su cui gravava una sorta di accordo affittuario di terzi che l’istituto bancario ha ritenuto ostativo al buon esito della pratica. Ecco che si è resa necessaria la sostituzione dell’immobile. Accettata, sì, dal commissario straordinario Paolo D’Alessio, ma che ha reso necessario un supplemento di documentazione che ha dilatato ulteriormente i tempi. Tutto risolto, dunque, almeno così assicura chi sta seguendo la vicenda, su cui vigilano con occhio attento i creditori della vecchia società messa in liquidazione. Ieri, intanto, la squadra si è allenata in vista della partita con il Kras Repen. «Sono stati giorni bellissimi di grande festa — ammonisce Carmine Parlato — e siamo contentissimi per l’obiettivo raggiunto. Adesso però ci aspetta una partita da preparare al meglio e che dobbiamo affrontare con quella professionalità, concentrazione e motivazione che abbiamo sempre avuto durante la stagione. Va benissimo la festa domani all’Euganeo, ma non vogliamo assolutamente fermarci e vogliamo, anzi, continuare a vincere e migliorarci ulteriormente».

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Notizie in pillole del giovedì biancoscudato. Mercoledì 29 aprile è il giorno fissato per il nuovo incontro tra le parti che dovrebbe sancire la conferma di Fabrizio De Poli e Carmine Parlato alla guida del Padova in Lega Pro. Dietro le quinte si parla, si discute, si limano le differenze e si studia il modo per arrivare a un’intesa che soddisfi tutti. Il duo formato da Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto è compatto nel giocare tutte le proprie fiches sulla coppia vincente della stagione che sta per andare in archivio e che, domani, conoscerà il penultimo capitolo della stagione regolare all’Euganeo contro il Kras Repen. Partita sostanzialmente inutile ai fini della classifica, ma che sarà una sorta di «festa allungata» biancoscudata dopo il blitz di Legnago che ha regalato la certezza del ritorno in Lega Pro. Altra pillola del giovedì pomeriggio: la vecchia società ha fissato nel 10 maggio il termine ultimo per presentare il piano di rientro del debito al tribunale di Padova e dare ufficialmente il via alla liquidazione. I creditori dietro le quinte premono, le firme sono già state apposte ma i ritardi stanno cominciando a spazientire qualcuno. Niente di irrimediabile a quanto pare, facendo qualche telefonata le rassicurazioni sono arrivate non solo da parte degli avvocati.

Ore 08.38 – Serie D girone C, il prossimo turno (trentaduesima giornata, domenica 26 aprile ore 15.00): ArziChiampo-Montebelluna, Belluno-Union Ripa La Fenadora, Clodiense-Sacilese, Dro-Legnago, Fontanafredda-Tamai, Giorgione-AltoVicentino, Mezzocorona-Union Pro, Padova-Kras Repen, Triestina-Mori S. Stefano.

Ore 08.36 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 78, AltoVicentino 65, Belluno 54, Sacilese 53, ArziChiampo 52, Clodiense 49, Union Pro 47, Montebelluna 45, Legnago 42, Union Ripa La Fenadora 41, Fontanafredda e Tamai 37, Giorgione 34, Dro 33, Kras Repen 29, Triestina 28, Mori S. Stefano 16, Mezzocorona 12.

Ore 08.34 – Serie D girone C, i risultati della trentunesima giornata: AltoVicentino-ArziChiampo 2-2, Dro-Clodiense 3-1, Kras Repen-Belluno 1-2, Legnago-Padova 1-2, Montebelluna-Fontanafredda 0-0, Sacilese-Giorgione 1-2, Tamai-Triestina 1-1, Union Pro-Mori S. Stefano 2-1, Union Ripa La Fenadora-Mezzocorona 4-0.

Ore 08.32 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.30 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 24 aprile: allnamento alla Guizza per i Biancoscudati.




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