Moreno Longo allena le giovanili del Torino da sei stagioni. Da tre è alla guida della Primavera, con cui lo scorso anno ha perso la finale scudetto contro il Chievo ai calci di rigore. Longo, il derby dell’ultima giornata vi ha permesso di allungare sulla Juve in ottica Final Eight. “È un premio al nostro lavoro . La Juventus è una realtà importantissima del nostro calcio, con possibilità economiche maggiori delle nostre . Quindi per noi è un motivo di orgoglio non solo aver vinto, ma essere riusciti a stare sempre davanti”. Qual è il segreto del vivaio del Torino? “La professionalità delle persone. Responsabili, allenatori, staff tecnici, lavorano tutti nella stessa direzione in ogni categoria. Poi è importantissimo il lavoro di scouting. La nostra prerogativa è essere vigili sul territorio. In tutto il settore giovanile sono pochi gli stranieri”. L’ultimo giocatore uscito dal vivaio e arrivato in A è stato Ogbonna. Come mai? “Abbiamo tanti buoni giocatori in Serie B. Penso ad Aramu , Barreca, Suciu, Comi, Chiosa, Benedetti, Scaglia o ai fratelli Gomis. Hanno l’opportunità di crescere in un campionato importante, per tornare pronti per il grande salto”.
Fonte: Gazzetta.it