COLLE UMBERTO (Treviso) – Nel mondo dello sport lo conoscono tutti. E il suo studio in pieno centro a Sacile, a due passi dal confine con la provincia di Treviso, è sempre affollatissimo: campioni dello sport, personaggi del mondo dello spettacolo e atleti di fama internazionale fanno la spola per farsi curare. Quello che nessuno sapeva, almeno fino a oggi, è che Giuliano Poser (foto Getty Images, inviataci direttamente dal medico), cinquantanovenne medico di Colle Umberto, fosse anche il medico di Lionel Messi, capitano della Nazionale argentina. E così, si può immaginare lo stupore del piccolo centro friulano quando stamattina, in una giornata tradizionalmente dedicata al mercato, gli ignari passanti si sono trovati di fronte il pluridecorato vincitore del Pallone d’oro (fresco di successo con il suo Barcellona sul Paris Saint Germain nei quarti di Champions League) assieme ad alcuni compagni di squadra, che hanno preferito evitare di mostrarsi al pubblico (foto Il Friuli.it). Due passi alla pasticceria accanto allo studio di Poser, qualche selfie e qualche fotografia e poi la visita all’interno dello studio del medico trevigiano. Poser nell’ambiente sportivo è un professionista molto stimato e apprezzato, perché negli ultimi vent’anni ha fatto miracoli, mescolando abilmente kinesiologia, alimentazione corretta, correzioni posturali, esercizi riabilitativi e posturali, massaggi, manipolazioni vertebrali, correzioni osteopatiche. In una recente intervista concessa proprio al Corriere del Veneto Poser spiegava che «i calciatori, tranne qualche eccezione, pagano spesso le conseguenze di un’alimentazione scorretta. Le patologie dello sport su cui penso di avere i migliori risultati sono, da sempre, quelle da sovraccarico: algie articolari croniche, contratture muscolari persistenti o recidivanti, lesioni muscolari recidivanti, algie vertebrali, tendiniti e patologie inserzionali. In particolare per quanto riguarda i calciatori mi è da sempre piaciuto lavorare sulle pubalgie, per la loro cura ma soprattutto per la loro prevenzione». Per una logica questione di riservatezza e di privacy, ovviamente le motivazioni della visita di Messi allo studio di Poser non sono state rese note. Conoscendo la sfera di azione e le competenze consolidate di Poser, si può comunque intuire il perché Messi e il Barcellona si siano rivolti a lui.
Fonte: Corriereveneto.it
Vi riproponiamo l’articolo integrale del marzo del 2010 del Corriere del Veneto a firma del nostro direttore Dimitri Canello con una delle pochissime interviste concesse da Giuliano Poser
SACILE (Pordenone) – Calciatori, ciclisti, sciatori, pattinatori, rugbisti, pallavolisti, cestisti, maratoneti, saltatori: tutti alla ricerca dell’equilibrio e della miglior condizione fisica, tutti con la voglia di evitare il più possibile infortuni e guai muscolari. C’è un medico di Colle Umberto, a due passi da Vittorio Veneto, che di nome fa Giuliano Poser, che ha 54 anni e che nell’ambiente ormai è un’istituzione. Lo conoscono tutti, perché negli ultimi vent’anni ha fatto miracoli, mescolando abilmente kinesiologia, alimentazione corretta, correzioni posturali, esercizi riabilitativi e posturali, massaggi, manipolazioni vertebrali, correzioni osteopatiche. Dice di lui Ivone De Franceschi, direttore sportivo del Padova: « Ho conosciuto Giuliano Poser nel 2001, quando giocavo nel Venezia. Avevo sempre sofferto di tantissimi infortuni muscolari, quell’anno seguendo i suoi consigli ho disputato 34 partite senza mai farmi male. Da allora lo consiglio a tutti ». Poser esercita la libera professione a Sacile, in provincia di Pordenone, ricevendo e curando calciatori, ciclisti e rugbisti da tutta Italia. Ha liste d’attesa lunghe sei mesi, strappare un appuntamento anche per un atleta professionista è un’impresa. Lo ha capito anche Maurizio Zamparini, che lo ha strappato all’Udinese, portandoselo prima a Venezia e poi a Palermo, dov’è attualmente consulente all’interno dello staff medico rosanero: « L’ho conosciuto casualmente al di fuori del mondo sportivo – spiega Poser – e abbiamo subito legato. Il personaggio scontroso e a volte intollerante e litigioso che appare nelle cronache non rispecchia quello reale. Zamparini è un vero uomo di sport e ho più volte constatato il suo considerare sempre l’uomo prima del calciatore ». Fra gli atleti, in particolare sono i calciatori ad avere le abitudini alimentari più scorrette: « Verdura e frutta fresche di stagione e una buona acqua oligominerale – evidenzia Poser – sono il carburante fondamentale per i nostri muscoli. Bisogna inoltre ridurre l’assunzione di cibi conservati o ricchi di contaminanti quali pesticidi, diserbanti, antibiotici, farmaci in genere, alcool, fumo e alimenti non tollerati. La capacità di disintossicazione dell’organismo si riduce progressivamente con l’aumentare dell’età per cui i medesimi comportamenti causano in noi effetti diversi rispetto a qualche anno prima. I calciatori, tranne qualche eccezione, pagano spesso le conseguenze di un’alimentazione scorretta ». Il metodo d’azione di Poser è mirato e diretto all’ottenimento di risultati duraturi: « Il concetto è semplice: troviamo le cause e proviamo a curare il problema eliminandole. Ricordiamo sempre che il corpo umano ha già in sé un potenziale di auto guarigione, molto spesso bisogna solo sbloccarlo. Durante ogni visita associo le consuete valutazioni mediche tradizionali con un esame posturale e kinesiologico. Le patologie dello sport su cui penso di avere i migliori risultati sono, da sempre, quelle da sovraccarico: algie articolari croniche, contratture muscolari persistenti o recidivanti, lesioni muscolari recidivanti, algie vertebrali, tendiniti e patologie inserzionali. In particolare per quanto riguarda i calciatori mi è da sempre piaciuto lavorare sulle pubalgie, per la loro cura ma soprattutto per la loro prevenzione. Il metodo che uso mescola esercizi e correzioni osteopatiche, l’individuazione di una dieta corretta e terapie emozionali con l’aiuto di psicoterapeuti e con l’uso dei fiori di Bach. Un atleta, soprattutto giovane, tende a sottovalutare i piccoli problemi muscolo-scheletrici e continua a giocare, magari riducendo i carichi di lavoro. Ma prima o dopo i nodi vengono al pettine, per cui è importante correggere subito i difetti strutturali sin da subito ». Poser da sempre è molto sensibile al problema doping e lancia un messaggio preciso: « Penso che soprattutto negli sport individuali ci possano essere frequentemente situazioni atte a creare una debolezza psicologica dell’atleta tale da indurlo a cercare “l’aiuto farmacologico”. Le conseguenze a medio – lungo termine sono molto gravi. In tutti gli sport e in particolare nel calcio probabilmente si è abusato per molti anni di farmaci antinfiammatori e analgesici. Ho sentito parlare di possibili concause legate all’uso di sostanze quali diserbanti e pesticidi per il trattamento dei campi di gioco con l’insorgenza della Sla ma non so se si è ancora giunti a dimostrare qualcosa di concreto a tal riguardo ». Dulcis in fundo, Poser plaude alla recente iniziativa di Guillaume Prebois, tesa a dimostrare come sia impossibile nel ciclismo non utilizzare sostanze dopanti: « Sono un praticante dello sport delle due ruote, un tifoso ma soprattutto un “puro” – spiega Poser – per cui non posso che applaudire iniziative come queste. Non mi illudo, però, che portino risultati a breve termine. Gli atleti hanno notevoli difficoltà momentaneamente a comprendere il suo messaggio. Penso sia necessario un grande cambiamento culturale che avverrà solo proseguendo su questa strada per lungo tempo senza scoraggiarsi per la lentezza dei risultati ».