E ora è caccia al tricolore. Non ve ne avevamo ancora parlato, perché un po’ di scaramanzia ci sta sempre. Ma è dal 3 febbraio che ci pensiamo. Quel giorno, infatti, sul sito della Lega Nazionale Dilettanti comparve un comunicato ufficiale. Il numero 86, per la precisione. Titolo: “Regolamento assegnazione Titolo Campione D’Italia 2014/2015”. Traduzione: la stagione agonistica dei Biancoscudati non terminerà il 10 maggio. Perché c’è uno scudetto da assegnare…
Andiamo con ordine, seguendo proprio quello del suddetto comunicato. Il cui articolo 1 recita: “Alla fase valevole per l’assegnazione del Titolo di Campione d’Italia Dilettanti verranno ammesse le squadre classificate al primo posto in ciascuno dei singoli gironi del Campionato Nazionale di Serie D, stagione sportiva 2014/2015″. Al momento, però, le uniche due ammesse di diritto sono Il Rimini ed il Padova, che hanno già matematicamente vinto i rispettivi gironi. Ma è l’articolo 2 a destare maggior interesse, in quanto spiega lo svolgimento della poule scudetto: “Le Società classificate al primo posto in ciascuno dei singoli gironi verranno suddivise in tre triangolari composti rispettivamente dalle vincenti dei gironi A, B e C; dalle vincenti dei gironi D, E ed F; dalle vincenti dei gironi G, H ed I. Le squadre dei singoli raggruppamenti si incontreranno in gare di sola andata secondo la consueta formula prevista per lo svolgimento dei triangolari: la squadra che riposerà nella prima giornata verrà determinata per sorteggio così come la squadra che disputerà la prima gara in trasferta; riposerà nella seconda giornata la squadra che avrà vinto la prima gara o, in caso di pareggio, quella che avrà disputato la prima gara in trasferta, nella terza giornata si svolgerà la gara fra le due squadre che non si sono incontrate in precedenza. Accedono alla fase successiva le squadre vincenti il rispettivo triangolare; accede altresì la seconda migliore classificata fra le escluse. Le gare di semifinale e finale, organizzate dal Dipartimento Interregionale, saranno disputate in campo neutro e articolate in due tempi di gioco di durata pari a 45 minuti ciascuno. In caso di parità di punteggio al termine dei due tempi di gioco si procederà alla esecuzione dei calci di rigore secondo le modalità previste dalla Regola 7 delle “Regole di Gioco”. In poche parole, il Padova disputerà inizialmente un triangolare con le vincitrici dei gironi A e B, al momento comandati rispettivamente dal Cuneo – due i punti di vantaggio sul Chieri, tre sul Sestri Levante e quattro su Caronnese e Borgosesia – e dal Castiglione, avanti di sette lunghezze sul Lecco (che però deve recuperare una partita). Gli altri triangolari sarebbero invece al momento composti da Rimini, Siena e Maceratese – gironi D, E ed F – e da Lupa Castelli Romani, Fidelis Andria ed Akragas.
E come regolamentato nell’articolo 3 “Nel caso in cui due o tutte e tre le squadre concludessero il proprio triangolare a parità di punteggio, per determinare la squadra vincente si terrà conto, nell’ordine, dello scontro diretto e della migliore posizione nella classifica della Coppa Disciplina del Campionato di Serie D. Per stabilire, invece, la migliore classificata fra le squadre in graduatoria al secondo posto nei singoli raggruppamenti dei triangolari, si terrà conto, nell’ordine: dei punti ottenuti negli incontri disputati; della migliore posizione nella classifica della Coppa Disciplina del Campionato di Serie D; dell’età media più giovane (calcolata sulle formazioni schierate nelle gare dei triangolari)“.
Ma quando si disputerà la poule scudetto? A stabilirlo è l’articolo 5: le partite del triangolare si terranno il 17, il 20 ed il 24 maggio, le semifinali il 28 maggio e la finale il 30 maggio. Semifinali e finale verranno giocate in campo neutro: l’anno scorso la sede fu Arezzo, scelta per la posizione geografica intermedia rispetto alle quattro squadre che avevano passato la fase a gironi. La vincitrice? Il Pordenone di mister Parlato. Già che ci siamo, continuiamo pure a sognare…