Petkovic 7.5: Fioretti lo infila di testa ad inizio gara, ma non ci può fare nulla. Nessun problema: per i restanti 86 minuti – più recupero – inanella un’impressionante serie di preziosissime uscite e parate, difficili e non. Salvando così il risultato. Come sette giorni fa. E come in molte occasioni in passato…
Busetto 7: Dalla sua parte agisce spesso e volentieri Valente, ovvero l’autentica scheggia impazzita del Legnago. Difficile fermarlo, ma lui alla lunga riesce a prenderne le misure. Certo, forse sull’1-0 poteva dare una mano maggiore. Ma lo perdoniamo, vero?
Sentinelli 7: Difficile stabilire la percentuale di colpa in occasione della zuccata di Fioretti, ma senza dubbio non andava concesso così tanto spazio al numero 11 legnaghese. È però l’unica sbavatura in una gara accorta, fatta tutta di anticipi di testa. E poi oggi il voto conta relativamente…
Thomassen 7.5: Facciamo un gioco: se vi ricordate mezzo errore del “vichingo veneto” segnalatecelo pure, perché noi o abbiamo problemi di memoria o proprio non ne abbiamo visti. Gli chiederemo come si scrive “muro” in danese…
Salvadori 7: Inizialmente concede troppa libertà a Zambrano, che al quarto minuto ringrazia mentre pennella l’assist dell’1-0. Poi, al pari del “collega” Busetto, ne capisce i movimenti e lo tiene sotto controllo. Certo, dopo l’ammonizione appare un po’ spaesato. Ma la ripresa è da manuale…
Segato 7.5: Abbiamo trovato il soprannome adatto per lui: metronomo. Perché come l’omonimo strumento detta i tempi alla perfezione e con precisione, pescando compagni a destra e a manca con regolarità chirurgica. E non ha certo intenzione di fermarsi…
Mazzocco 7: Va detta la verità: ultimamente alternava prestazioni più che sufficienti ad altre ombrose. Ma oggi è una giornata sì: corsa, interventi difensivi, inserimenti e raddoppi. C’è tutto nella lista…
Ilari 7: Tra i più scatenati dell’intero pacchetto offensivo, non segna e non dispensa assist come di consueto ma tiene sotto scacco la retroguardia blu tra scatti, cambi di direzione e compagnia bella. Gli manca solo il decimo gol stagionale…
Cunico 8: Gli bastano due minuti (anzi, ancora meno) per far capire che l’infortunio è ormai un ricordo: clamorosa traversa di testa, e il “Sandrini” impreca. Un legno che lo rafforza, perché da quel momento sale in cattedra. Ed il rigore siglato è la più classica – e dolce – delle ciliegine sulla torta. Quella stagionale, ovviamente. Chapeau, davvero…
(Nichele 7): Tutta la sua grinta al servizio della matematica promozione.
Petrilli 8: Prima gli applausi per il quasi-gol in rovesciata, poi l’ovazione per il diagonale (ma soprattutto per la fulminea discesa) con cui ristabilisce la momentanea parità, ed infine la standing ovation al momento dell’uscita dal campo. Più che meritata. Perché lui, con questa categoria, non c’entra davvero niente. Pardon, c’entrava…
(Dionisi 7): Provate voi a fermare un “Frecciarossa” in corsa…
Zubin 7.5: I centrali difensivi del Legnago difficilmente avranno incontrato in passato un giocatore della sua solidità. Nel senso che chi lo sposta è davvero bravo: fa a sportellate con chiunque e ha il merito di innescare Petrilli per l’1-1. Applausi per Emil…
(Ferretti 7): Ad honorem.