VENEZIA – Dopo aver espugnato Bassano e messo decisamente i bastoni fra le ruote ai cugini nella corsa promozione, il Venezia decide in qualche modo di tendere la mano a Renzo Rosso. E così anche il Pavia terzo in classifica e diretta concorrente dei giallorossi si deve accontentare di un pari al Penzo, senza riuscire a strappare quei tre punti che sarebbero serviti come il pane visto il successo nell’anticipo del Bassano nel derby col Real Vicenza. Il finale è 1-1, specchio fedele di quanto visto sul campo e premio meritato per la squadra di Michele Serena, che a questo punto non ha più alcuna ansia di classifica. Desolante in apertura il colpo d’occhio di uno stadio deserto che fa da contraltare alla richiesta ultras di costruire un complesso nuovo sulla terraferma, fatto sta che il Pavia ne approfitta e all’11’ è già in vantaggio. Punizione battuta dalla destra, perfetto inserimento di Abbate e palla alle spalle di Fortunato. Sembra il primo passo verso l’inferno e invece il Venezia si rimbocca le maniche e comincia a risalire la corrente. Subisce ancora, perché al 37′ Ferretti spedisce malamente a lato un bel cross di Soncin, ma segna proprio allo scadere del primo tempo con il solito Greco (foto Corriere Veneto), bravissimo a girare in gol un intelligente invito di Giorico dalla bandierina. Nella ripresa il Venezia cerca la vittoria e all’8′ Guerra sbaglia incredibilmente a porta vuota dopo una corta respinta di Facchin su Bellazzini. Al 22′ Zaccagni fallisce il bersaglio di pochissimo. L’occasione più clamorosa capita al 36′ allo stesso Zaccagni, che centra in pieno la traversa su assist di Raimondi. Nel finale Serena si fa espellere, ma il bunker arancioneroverde resiste. Il Pavia schiuma rabbia, il Bassano ride.