Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello
Bando alla scaramanzia. Nessun segreto, niente inutili giri di parole, nessuna prudenza. Alle 15.47 di ieri il Comune di Padova, tramite il proprio ufficio stampa, ha diffuso uno stringato ma incisivo comunicato che, di fatto, toglie il velo sui possibili festeggiamenti promozione di domani pomeriggio. Se Legnago-Padova andrà come tutti si augurano e come è lecito attendersi, subito dopo comincerà la festa per il ritorno tra i professionisti. Prevedibili i caroselli già nei pressi dello stadio Sandrini e festeggiamenti che si sposteranno poi in città verso Piazza delle Erbe. Come avvenne il 15 giugno del 1994 dopo la promozione in serie A dopo lo spareggio vinto contro il Cesena. «Qualora la Biancoscudati Padova dovesse raggiungere l’obiettivo promozione già nella giornata di domenica 19 aprile — si legge nel comunicato inviato da Palazzo Moroni — tutti i tifosi padovani potranno recarsi in piazza delle Erbe, dalle ore 21 e festeggiare con la squadra il grande risultato eventualmente ottenuto. Al momento dell’arrivo dei giocatori in piazza, questi ultimi si recheranno sulla loggia del Palazzo della Ragione. Per favorire l’afflusso dei tifosi, grazie alla collaborazione fra Comune e Aps, i parcheggi di piazzale Boschetti saranno aperti e gratuiti».
La comunicazione è arrivata subito dopo il termine dell’incontro fra il sindaco Massimo Bitonci e l’ad del Padova, Roberto Bonetto, con il quale era stato fissato un appuntamento per fare il punto della situazione non solo in ottica festa ma anche per diversi altri argomenti, fra cui il riacquisto della denominazione originaria Calcio Padova da parte del club di viale Rocco. «L’argomento principale è stato questo — racconta Bonetto — è stato un incontro come sempre proficuo e cordiale con il sindaco, che mostra sempre grande sensibilità nei nostri confronti. Si è parlato del riacquisto della denominazione, dello scudo e delle memorabilia e Bitonci ha ipotizzato un comodato d’uso per il logo. Sostanzialmente siamo d’accordo, ma dobbiamo definire alcuni aspetti, nel senso che non possiamo avere una spada di Damocle che pende sopra la testa e che ogni anno andrebbe ridiscussa. Se, ad esempio, cambiasse l’amministrazione cosa accadrebbe? Abbiamo posto il problema e penso che troveremo assieme il modo di risolverlo».
«Poi abbiamo anche parlato delle convenzioni per l’Euganeo, che potrebbe anche cambiare nome se dovessimo trovare uno sponsor e l’Appiani: ovviamente abbiamo discusso anche del loro rinnovo. E su questo fronte dobbiamo riaggiornarci». La novità più importante, però, riguarda, il centro sportivo dove la squadra si allenerà nella prossima stagione. Che, con ogni probabilità, non sarà Bresseo: «Avevamo pensato di fare un investimento sul Centro sportivo Euganeo — conferma Bonetto — e abbiamo avuto diversi colloqui conl sindaco di Teolo. Le cose, però, si sono complicate per una serie di intoppi burocratici e, a questo punto, ci stiamo guardando intorno. La possibilità è costruire una nostra nuova “casa”, magari molto più vicina alla città di quanto non sia Bresseo. Spero fra un paio di mesi di poter annunciare questa “chicca” su cui stiamo lavorando da tempo». Bonetto al momento non offre altri particolari ma di certo la novità farà piacere alla tifoseria, che si era spesso lamentata negli anni scorsi della lontananza di Bresseo dal cuore della città.