Fonte: Gazzettino, Andrea Miola
«È stata una scommessa vinta». Così Massimo Bitonci definisce la promozione del Padova in Lega Pro che domani, al termine della partita in casa del Legnago potrebbe diventare una realtà incontrovertibile. Per il sindaco un trofeo importante nel palmares del suo primo anno di mandato visto il prezioso ruolo attivo svolto dalla sua amministrazione comunale per risolvere una crisi che sembrava senza via d’uscita e dare slancio alla nuova portacolori cittadina. Non è passato nemmeno un anno, infatti, da quando quasi tremila tifosi biancoscudati hanno sfilato per le vie della città, chiedendo ai candidati sindaco un impegno concreto per riportare la squadra e la piazza nel calcio che conta. Missione compiuta. Non solo è nata una nuova realtà e non solo al primo anno è arrivato l’atteso, ma non scontato, salto di categoria. L’aspetto più incoraggiante in chiave futura, oltre al grande entusiasmo attorno al nuovo sodalizio padovano in ogni componente, sta nel fatto che ora il Padova è in ottime mani.
«Ricordo bene – racconta il primo cittadino – quando ci siamo trovati nel mio ufficio e ancora non sapevamo cosa fare e come muoverci per risolvere questa situazione pesante. Poi abbiamo iniziato un percorso, con la presa di responsabilità da parte dei due soci Bergamin e Bonetto e della nostra amministrazione che ha individuato nella Biancoscudati Padova la società di riferimento della città da indicare nelle comunicazioni richieste dal regolamento federale». E pensando al futuro, Bitonci pensa positivo: «Tra i soci, nello staff dirigenziale e in squadra c’è grande affiatamento e tanta voglia di fare. Ho visto un clima di positività dentro e fuori al Padova che non ha confronto con la negatività del passato. Non ho poi sentito mai lamentele da parte dei tifosi, anche nelle fasi iniziali in cui la squadra andava ancora inquadrata. I sostenitori del Padova hanno condiviso questo progetto, seguendolo sempre con entusiasmo».
E domani potrebbe arrivare il verdetto della matematica. «Facendo innanzitutto gli scongiuri, spero di poter essere presente a Legnago. Come noto, c’è la Maratona di Sant’Antonio e io disputerò la mezza maratona e poi devo presenziare alla varie premiazioni. In ogni caso, se tutto andrà come si spera, nel pomeriggio e in serata attenderò la squadra e stiamo organizzando il ritrovo in Piazza delle Erbe». Poi partirà il discorso legato allo stadio Euganeo, con la costruzione della curva coperta da 2.500 posti dietro alla porta sud promessa mesi fa in caso di promozione. «I soldi sono stati stanziati e stiamo lavorando anche su altre idee, per ora ancora in fase di studio, per un progetto sportivo più ampio che vede attorno allo stadio nuovi impianti». Per ulteriori iniziative, quale la possibilità di dare il nome di uno sponsor all’Euganeo, invece, non ci sono ancora certezze. «Prima di ogni decisione, il Comune vuole capire bene e valutare il tipo di proposta». Così sul capitolo legato alla vecchia società. «Si attendono decisioni che non dipendono da noi. Come già detto, quando ci saranno le condizioni, la nostra volontà è quella di cedere il logo al nuovo Padova».