Fonte: Gazzettino, Andrea Miola
Quattro assenze certe nel Padova per la sfida di domenica. Oltre agli infortunati Aperi e Mattin (Thomassen anche ieri si è regolarmente allenato) mancheranno per squalifica Niccolini e Amirante. In attacco, dunque, spazio dal primo minuto per uno tra Zubin e Ferretti, pronti a mettere il sigillo personale sulla promozione. Dall’alto dei suoi 37 anni l’attaccante di Capodistria attende l’appuntamento con lo spirito giusto. «Anche noi pensiamo a quanto può accadere – le sue prime parole – dato che questa è la prima gara decisiva per raggiungere il traguardo, ma serve concentrazione per chiudere subito il discorso. Siamo dunque tranquilli, come nelle altre settimane, consapevoli che l’impegno non va preso sottogamba». Anche perché il Legnago nelle ultime sette giornate ha conquistato sei vittorie e un pareggio. «Ed è tranquillo in quanto già salvo. Vorrà regalare un dispiacere alla capolista, ma per noi non è una novità».
Zubin ha già festeggiato in carriera tre promozioni, sempre dalla quarta alla terza serie (la prima con l’Albinoleffe dalla C2 alla C1 nella stagione 1998-99). «Questa sarebbe la terza in quattro anni dopo le vittorie in serie D con il Venezia (2011-12, ndr) e l’anno scorso con il Pordenone». Ma quella all’ombra del Santo avrebbe un sapore particolare. «Vincere non è mai facile, a maggiore motivo in questo campionato che vede salire solo la prima. Ogni successo ha il suo sapore e viene vissuto in maniera diversa. A Padova però è calcio vero perché la piazza ha vissuto la serie A e B e può contare sul calore di un pubblico che nulla c’entra con questa categoria, senza dimenticare che la squadra è ripartita dal nulla». Ovvio il desiderio di essere protagonista in questo appuntamento: «Sono gare in cui tutti ci tengono a esserci, il gruppo è forte e chi gioca fa sempre la sua parte. L’allenatore deciderà e finora non ha sbagliato niente».
Nel girone di ritorno, a causa dei problemi fisici che lo hanno tormentato per gran parte della stagione, Gustavo Ferretti ha accumulato solo 162 minuti, recuperi compresi di gara, concentrati in quattro partite, ma sufficienti per vederlo realizzare due reti decisive contro Montebelluna e Fontanafredda. «Dopo i tanti problemi che ho avuto – replica – quando ho avuto modo di giocare sono stato pronto, quantomeno per segnare. Credo siano stati due gol pesanti, specie con il Fontanafredda, ma lo stesso vale per quelli in avvio di stagione (sei nelle prime quattro gare più quello spettacolare con il Giorgione, ndr) perché all’inizio era tutto nuovo e non era scontato che le cose andassero così bene». E ora invece il traguardo è a un passo. «Se si realizzasse questo sogno sarebbe assolutamente bello. In passato ho vinto un campionato di serie D a Savona, ma giocando poco, quello di Eccellenza con il Marano e poi per tre volte, con Venezia, Clodiense e ancora il Marano sono arrivato secondo». Sarebbe dunque il massimo per “El Rulo” realizzare la rete della matematica, e non solo perché è un ex del Legnago. «Lo sarebbe per qualunque giocatore, ma vista la sfortuna avuta in questi mesi ci terrei ancora di più. Ora è tutto passato, mi alleno regolarmente da un mese e mezzo e avevo una voglia matta di giocare già quando ero infortunato. Ho sempre dato il massimo di quello che avevo e se avrò un’opportunità cercherò di sfruttarla al massimo».