Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
«Questa è la partita che aspetto da sempre, è la prima volta che torno all’Euganeo da avversario. Sarà un’emozione unica». Si prepara a vivere una giornata indimenticabile Marco Beccaro, attaccante della Sacilese, ma con una carta d’identità che dice tutto: padovano doc, ex giocatore biancoscudato (dodici anni nel settore giovanile) nonché super tifoso del Padova, tanto da avere anche un nutrito gruppo di amici in tribuna Fattori. «Ho Facebook intasato, mi stanno massacrando di messaggi in questi giorni scrivendomi “vedi di fare il bravo, vedi di non fare scherzi”». Naturalmente ci tiene a fare bella figura, tanto più che nel mercato invernale è stato a un passo dal tornare in biancoscudato. Sembrava tutto fatto, poi cosa è successo? «Nel calcio fino a che non metti la firma sul contratto non si sa mai. Io ci speravo dato che il Padova mi aveva chiamato, anche perché il mio sogno era tornare a giocare con questa maglia. Sono contento di essere rimasto alla Sacilese, ma spero che in futuro capiti un’altra possibilità di tornare al Padova, verrei di corsa anche l’anno prossimo».
Il che vorrebbe dire quasi certamente in Lega Pro, con il traguardo che è ormai a un passo. «Domenica per i biancoscudati è l’ultimo scoglio, passato il quale non avranno problemi a vincere il campionato. Ma anche se dovessero andare male contro di noi, arriveranno sicuramente primi. Noi verremo all’Euganeo a giocarcela a viso aperto senza fare barricate, come sempre faremo il nostro 4-3-3 offensivo non avendo nulla da perdere. Se facciamo risultato, meglio. Se perdiamo siamo tranquilli dato che davanti abbiamo la squadra più forte del torneo». Da tifoso che effetto le fa il ritorno ormai quasi sicuro del Padova in Lega Pro? «Mi fa piacere. Fin dal momento in cui è uscito il calendario speravo che i biancoscudati vincessero il campionato. Il Padova non ha niente a che fare con questa categoria, deve tornare dove merita. È giusto che sia lì in testa alla classifica, per la continuità di risultati incredibili che ha ottenuto, e che alla fine vinca. Penso che non avrà problemi, arriverà con un vantaggio superiore ai tre punti con l’Altovicentino all’ultima giornata e sarà una festa doppia».
Tornando a lei finora ha segnato sette sigilli, ha procurato quattro rigori e fornito otto assist, il tutto saltando otto gare di campionato: davvero niente male. «Ho fatto bene, sono soddisfatto della mia stagione. Peccato aver saltato qualche partita di troppo per via di qualche piccolo infortunio». Domani torna a disposizione dopo essere rimasto ai box per squalifica nell’ultima partita. «Abbiamo gestito le ammonizioni, altrimenti rischiavo di saltare il Padova». Se dovesse andare a segno, cosa fa? «Segnare è sempre un’emozione, quindi esulto per me stesso, ma ovviamente senza fare sceneggiate. E lo farei anche per i miei genitori e mio fratello che saranno in tribuna. Mio papà Gianni e mio fratello Alessandro mi seguono sempre, in questa occasione ci sarà anche mia mamma Emanuela: di solito alla domenica lavora, si è presa un giorno libero perché non capita spesso di vedere il proprio figlio giocare all’Euganeo».