PADOVA – «Dateci ancora un po’ di tempo. La settimana prossima potremmo riuscire a comunicarvi qualcosa, visto che Roberto Bonetto torna sabato dall’Indonesia». Il presidente Giuseppe Bergamin è di buon umore e, intervenuto ieri sera a Rubano all’inaugurazione del nuovo club Civico26 Biancoscudato, accetta una breve chiacchierata sul futuro della Biancoscudati Padova, che ben presto potrà tornare a chiamarsi Calcio Padova dopo l’accordo siglato con la proprietà guidata da Diego Penocchio. L’avvocato Simone Perazzolo nei giorni scorsi ha completato le ultime procedure per il cambio di denominazione della vecchia società e tutto dovrebbe essere completato ufficialmente nello spazio di pochi giorni: «Noi dobbiamo pensare soltanto al campo – taglia corto il numero uno della Sunglass – tutto il resto verrà in un secondo momento. Il tempo dei Paperon ‘de Paperoni è terminato: penso che anche nel mondo del calcio, come accade già in altre realtà, si vada molto di più verso un gruppo di imprenditori che condividono gli stessi progetti. È importante da parte nostra individuare dei soggetti che possano avere le caratteristiche giuste per proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso l’estate scorsa. Sembra ieri che abbiamo cominciato, invece è già passato quasi un anno da quando ci siamo tuffati in questa avventura». Gli ultimi rumours confermano che non ci siano alle porte ingressi sulla scena di soggetti in grado di acquistare la maggioranza della società, bensì di una serie di soggetti con piccole quote in grado di affiancare il duo Bergamin-Bonetto: «Qualcosa penso che succederà – conferma Bergamin – non so se ci sarà anche qualche imprenditore non padovano, ma al momento non credo. Logico che debbano entrare persone che abbiano idee e che abbiano voglia di formare un team affiatato. La sfida, del resto, è appena cominciata…». Alla data attuale la Biancoscudati Padova, con capitale sociale di 100mila euro sottoscritto il 25 luglio del 2014, ha due soli soci: Bergamin con il 65% delle quote e Thema Italia Spa (l’azienda rappresentata da Roberto Bonetto) con il 35%. I ruoli sono definiti e chiari: Bergamin presidente, Roberto Bonetto amministratore delegato, Edoardo Bonetto vicepresidente, Giampaolo Salot e Moreno Beccaro consiglieri. Bergamin chiude con un augurio: «Mancano solo cinque partite – sorride – ma non vedo l’ora che finisca questo campionato e che tutta vada come speriamo. L’attesa è difficile da gestire, anche perché secondo me l’AltoVicentino da qui in avanti le vincerà tutte. Noi stiamo bene, abbiamo otto punti di vantaggio e non vedo una partita più difficile delle altre. Anzi, quella con l’AltoVicentino è decisamente la più complicata. Ma quel giorno speriamo che i giochi siano già fatti…».
Fonte: Corriere del Veneto